Farfallina

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La tua idea di risanamento del Paese parte da Alitalia?
No Nicola, ma mi accontenterei di vedere un teatrino con un po' di dignità che più passano i giorni e più diventa triste e vergognoso. Sinceramente spero che la totale delegittimazione che hanno raggiunto i politici di ogni schieramento permetta ai cosiddetti "tecnici" di dare una raddrizzata. Basterebbe un minimo di serietà, visto anche il momento.
 

nicolap

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No Nicola, ma mi accontenterei di vedere un teatrino con un po' di dignità che più passano i giorni e più diventa triste e vergognoso. Sinceramente spero che la totale delegittimazione che hanno raggiunto i politici di ogni schieramento permetta ai cosiddetti "tecnici" di dare una raddrizzata. Basterebbe un minimo di serietà, visto anche il momento.
Su questo credo che tutti siano sinceramente d'accordo. Che Alitalia rientri tra le priorità emergenziali, tuttavia, ho dei dubbi.
Per quanto dolorosa possa essere la transizione, sarebbe credo più conveniente un definitivo reset normativo e organizzativo del settore, e poi, ma solo poi, lasciar giudicare al mercato l'effettiva possibilità di un reingresso sul mercato di una compagnia nazionale solida e capace di produrre utili.
A tutti dispiace vedere il Paese sprofondare in questa deriva apparentemente senza soluzione ma l'accanimento terapeutico su quello che fu un tempo un campione nazionale (ma lo è mai stato? boh?) non ha alcun senso.
E il discorso vale secondo me per una pluralità aziende italiane, a partire dall'Ilva e per finire con la RAI.
 

Farfallina

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Su questo credo che tutti siano sinceramente d'accordo. Che Alitalia rientri tra le priorità emergenziali, tuttavia, ho dei dubbi.
Per quanto dolorosa possa essere la transizione, sarebbe credo più conveniente un definitivo reset normativo e organizzativo del settore, e poi, ma solo poi, lasciar giudicare al mercato l'effettiva possibilità di un reingresso sul mercato di una compagnia nazionale solida e capace di produrre utili.
A tutti dispiace vedere il Paese sprofondare in questa deriva apparentemente senza soluzione ma l'accanimento terapeutico su quello che fu un tempo un campione nazionale (ma lo è mai stato? boh?) non ha alcun senso.
E il discorso vale secondo me per una pluralità aziende italiane, a partire dall'Ilva e per finire con la RAI.
Azzerare tutto e non ripartire, al di là dei costi che secondo la stampa (attribuito a Giorgetti) sarebbero maggiori che mantenere una AZ in vita, vorrebbe dire trascinarsi un problema per anni. Nella fase attuale del mercato con tutti con gli aerei a terra vorrebbe dire azzerare la possibilità di collegamenti diretti di lungo raggio e non dare sostanzialmente nessuna chance ai professionisti del settore di trovare un nuovo lavoro visto che tutti hanno surplus di personale. E a mio avviso il momento è molto propizio per impostare un nuovo progetto visto che tutti si parte da zero. La questione è farlo con intelligenza, un po' di sana "ignoranza" nei confronti della concorrenza e degli interessi degli altri player portati avanti dai rispettivi paesi in sede UE ma soprattutto bisogna che abbiano la forza di superare gli interessi della politica.
E' fattibile? A guardare con occhio critico l'Italia non ha futuro e non può averlo perché la politica è lo specchio degli italiani, la speranza è che non è mai troppo tardi per far si che visto il punto arrivato ci possa essere uno slancio nel verso opposto anche perché a forza di scavare prima o poi si trova il duro.
 
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nicolap

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Azzerare tutto e non ripartire, al di là dei costi che secondo la stampa (attribuito a Giorgetti) sarebbero maggiori che mantenere una AZ in vita, vorrebbe dire trascinarsi un problema per anni. Nella fase attuale del mercato con tutti con gli aerei a terra vorrebbe dire azzerare la possibilità di collegamenti diretti di lungo raggio e non dare sostanzialmente nessuna chance ai professionisti del settore di trovare un nuovo lavoro visto che tutti hanno surplus di personale. E a mio avviso il momento è molto propizio per impostare un nuovo progetto visto che tutti si parte da zero. La questione è farlo con intelligenza, un po' di sana "ignoranza" nei confronti della concorrenza e degli interessi degli altri player portati avanti dai rispettivi paesi in sede UE ma soprattutto bisogna che abbiano la forza di superare gli interessi della politica.
E' fattibile? A guardare con occhio critico l'Italia non ha futuro e non può averlo perché la politica è lo specchio degli italiani, la speranza è che non è mai troppo tardi per far si che visto il punto arrivato ci possa essere uno slancio nel verso opposto anche perché a forza di scavare prima o poi si trova il duro.
Quale diversa e migliore condizione caratterizzerebbe il quadro politico attuale per un rilancio virtuoso di Alitalia?
Per quanto Draghi sia persona seria e preparata non ci sono le condizioni nè per "superare gli interessi della politica", nè per intervenire normativamente in modo significativo.
Di conseguenza è assai improbabile sperare in un miracolo rigenerativo per Alitalia.

Il vero problema - non da poco, su questo siamo d'accordo - è la sorte dei lavoratori e dell'indotto. I collegamenti diretti dall'Italia e per l'Italia verrebbero assicurati da altri (se remunerativi) mentre sulle altre rotte ci toccherà fare ammenda per la nostra inconsistenza e fare scalo da qualche parte.
Ben più complessa la questione occupazionale, che tuttavia non avrebbe costi minori o diversi anche nell'ipotesi di un accanimento terapeutico sulla compagnia.
 

Farfallina

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Quale diversa e migliore condizione caratterizzerebbe il quadro politico attuale per un rilancio virtuoso di Alitalia?
Per quanto Draghi sia persona seria e preparata non ci sono le condizioni nè per "superare gli interessi della politica", nè per intervenire normativamente in modo significativo.
Di conseguenza è assai improbabile sperare in un miracolo rigenerativo per Alitalia.

Il vero problema - non da poco, su questo siamo d'accordo - è la sorte dei lavoratori e dell'indotto. I collegamenti diretti dall'Italia e per l'Italia verrebbero assicurati da altri (se remunerativi) mentre sulle altre rotte ci toccherà fare ammenda per la nostra inconsistenza e fare scalo da qualche parte.
Ben più complessa la questione occupazionale, che tuttavia non avrebbe costi minori o diversi anche nell'ipotesi di un accanimento terapeutico sulla compagnia.
Il punto più basso raggiunto dalla politica (non siamo arrivati alle monetine di Craxi solo perché siamo in semi lock-down mi sa...) e una situazione di default che permette di scrivere tutto o quasi da un foglio bianco.
Per me se si vuole o può raddrizzare l'Italia (AZ ne è una diretta conseguenza come tutte le grandi aziende fra l'altro il settore nonché se ne dica è comunque strategico) questo è il momento buono, certo non devi darlo in mano a incapaci e delinquenti.
 

nicolap

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Il punto più basso raggiunto dalla politica (non siamo arrivati alle monetine di Craxi solo perché siamo in semi lock-down mi sa...) e una situazione di default che permette di scrivere tutto o quasi da un foglio bianco.
Per me se si vuole o può raddrizzare l'Italia (AZ ne è una diretta conseguenza come tutte le grandi aziende fra l'altro il settore nonché se ne dica è comunque strategico) questo è il momento buono, certo non devi darlo in mano a incapaci e delinquenti.
Propositi lodevoli, ma temo frutto di un'analisi un po' troppo romantica e forse ingenua.
 

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Il punto è proprio far si che AZ possa in futuro funzionare e questo ci permetterebbe di andare anche noi italiani a farci fare i nostri interessi in sede UE. La questione poi è che quelli che eleggiamo dovrebbero essere di qualità... speriamo nei tecnici valà...
Io sono seriamente convinto che gli interessi del paese siano diversi da quelli di Alitalia (soprattutto per quanto riguarda la concorrenza).

Ma, anche ipotizzando che Alitalia abbia ricevuto carta bianca da Bruxelles, non c'e' niente, nel piano di Alitalia presentato recentemente e commentato da Boyle, che faccia pensare che, in un domani, Alitalia possa marciare sulle sue gambe. Non c'e' nulla di differente dal passato: un piede a Linate, uno a Roma. Un po' di long-haul, ma non troppo; un sacco di speranze sulla riduzione dei costi basate sui "nuovi aerei" malgrado il prezzo del petrolio sia un terzo di quello del 2015. E, non si sa bene come, crescita degli yield.

Per me se si vuole o può raddrizzare l'Italia (AZ ne è una diretta conseguenza come tutte le grandi aziende fra l'altro il settore nonché se ne dica è comunque strategico) questo è il momento buono, certo non devi darlo in mano a incapaci e delinquenti.
Il settore del trasporto aereo E' stratetigico. Alitalia, lo dicono i numeri, no.