Thread Alitalia Gennaio 2021


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flyingclam

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21 Luglio 2019
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Una delle condizioni poste dal governo tedesco e dall'Europa per il salvataggio di LH era il divieto di nuove acquisizioni fino a quando il prestito non fosse rimborsato, per cui non vedo come possano acquisire quote rilevanti di AZ.
 

hyppo

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26 Gennaio 2012
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Una delle condizioni poste dal governo tedesco e dall'Europa per il salvataggio di LH era il divieto di nuove acquisizioni fino a quando il prestito non fosse rimborsato, per cui non vedo come possano acquisire quote rilevanti di AZ.
Varrebbe lo stesso discorso se invece di acquisizione si trattasse di fusione?
 

Mandrake

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24 Luglio 2018
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Una delle condizioni poste dal governo tedesco e dall'Europa per il salvataggio di LH era il divieto di nuove acquisizioni fino a quando il prestito non fosse rimborsato, per cui non vedo come possano acquisire quote rilevanti di AZ.
Si, però da quel poco che so LH ha già racimolato 1.6 mld tramite bond per ripagare parte del prestito
 

Farfallina

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Altro giro altro schianto, tipo la trattoria al curvone della coppa cobram...
Non è che stiamo leggendo una desiderata dei sindacati?
Perché LH non è mai stata interessata a handling e manutenzione e a certi numeri di personale con LH ci si arrivava forse con un piano pre-Covid19 con mercato in splendida forma, dubito che i tedeschi pensino di entrate in una società ancora ben appesantita di personale, persino per ITA sono considerati troppo allo stato attuale, figuriamoci per i tedeschi.

P.S. L'operazione stile MPS lo dicevo alcuni giorni fa che era probabilmente l'unica praticabile, bisogna vedere se la UE l'accetta perché per farlo come minimo serve un corretto dimensionamento e una giusta valorizzazione degli asset acquisiti.
 
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Matteoexfrequentflyer

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19 Maggio 2020
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Non è che stiamo leggendo una desiderata dei sindacati?
Perché LH non è mai stata interessata a handling e manutenzione e a certi numeri di personale con LH ci si arrivava forse con un piano pre-Covid19 con mercato in splendida forma, dubito che i tedeschi pensino di entrate in una società ancora ben appesantita di personale, persino per ITA sono considerati troppo allo stato attuale, figuriamoci per i tedeschi.

P.S. L'operazione stile MPS lo dicevo alcuni giorni fa che era probabilmente l'unica praticabile, bisogna vedere se la UE l'accetta perché per farlo come minimo serve un corretto dimensionamento e una giusta valorizzazione degli asset acquisiti.
Hai citato MPS, esempio incoraggiante di capitalismo pubblico alla italiana: quanti soldi ha perso MPS nel bilancio 2019? E 2020? E la concorrenza creditizia non pubblica? Nel 2019 importanti utili, guarda caso. Avanti così, nazionalizziamo tutto, siamo a bravissimi a gestire pubblicamente le aziende. Poi alla fine dei conti abbiamo solo 2.600 miliardi di debito pubblico, ci possiamo permettere tutto, d'altronde anche PIL e gettito fiscale corrono, giusto? Tornando a Alitalia, è evidente che l'unico punto critico sono i posti di lavoro e non sarà facile aiutare tutti a reinserirsi, ma il discorso di Draghi sulle aziende zombi da non aiutare è stato cristallino. Poi in Italia tra quello che è giusto e quello che si sceglie di fare c'è l'abisso.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Hai citato MPS, esempio incoraggiante di capitalismo pubblico alla italiana: quanti soldi ha perso MPS nel bilancio 2019? E 2020? E la concorrenza creditizia non pubblica? Nel 2019 importanti utili, guarda caso. Avanti così, nazionalizziamo tutto, siamo a bravissimi a gestire pubblicamente le aziende. Poi alla fine dei conti abbiamo solo 2.600 miliardi di debito pubblico, ci possiamo permettere tutto, d'altronde anche PIL e gettito fiscale corrono, giusto? Tornando a Alitalia, è evidente che l'unico punto critico sono i posti di lavoro e non sarà facile aiutare tutti a reinserirsi, ma il discorso di Draghi sulle aziende zombi da non aiutare è stato cristallino. Poi in Italia tra quello che è giusto e quello che si sceglie di fare c'è l'abisso.
L'esempio MPS è riguardo al tipo di operazione, per il resto non sono certo io a volere una nazionalizzazione per non toccare i dipendenti.
 

rommel

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Chia
LR di marzo ( sino al 27) = sembra essere rimasto operativo solo il JFK da FCO con 12 rotazioni in 27 gg. ( speriamo nell'orario estivo...!)
 

Charter2017

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3 Agosto 2017
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Articolo dell'Huffingtonpost che a mio parere spiega bene la situazione Alitalia nel contesto Italiano

L' Alitalia è un cancro e i cancri, in genere,vanno estirpati chirurgicamente; quando non è possibile si hanno due alternative: dire al paziente che gli rimangono pochi mesi oppure tentare radio/chemioterapia per ridurli (non faccio questo parallelo a cuore leggero, ne ho avuti due e sono ancora vivo...).
Purtroppo Alitalia è diventata come quei tumori che, se rimossi, uccidono il paziente o importanti parti di esso: questa compagnia aerea è talmente incancrenita nel tessuto sociale-economico dei potenti del paese che è complicatissimo anche chiuderla per rifondarne una completamente nuova e partendo da zero. Infatti, il governo che riuscisse a chiudere Alitalia, dire stop a qualcosa di ignominioso da troppi anni, estirpare finalmente il cancro e stoppare l'emorragia di soldi pubblici buttati al vento, subito sarebbe bollato come "il governo che ha fatto fallire Alitalia e che ha messo sul lastrico 15.000 famiglie!" perché noi Italiani siamo ipocriti fin nel midollo e di memoria molto corta! Tutto in Italia viene fatto o non fatto in base ai voti e allo spostamento degli elettori in caso di "fare" o "non fare" e questo blocca il paese, grippa il sistema (vedasi TAV, energia nucleare, Ponte Messina, Alitalia, grandi opere ecc ecc); particolarmente significativo l'esempio delle centrali nucleari...tutti ambientalisti post-shock Chernobyl e naturalmente tutte chiuse. Peccato che ne esistano 27 attive nel raggio di 200 km dai confini Italiani. In Italia si fa bene e velocemente solo se ci sono dei morti (Ponte Morandi di Genova) chiamando le vere eccellenze come per esempio Renzo Piano o il Gino Strada proposto come ministro della salute (che non sono propriamente degli "Arcuri") e più sono le vittime più sale l'indignazione popolare e più i "potenti" sono costretti a lasciare perdere momentaneamente i giochi di palazzo e numerici per dare un contentino.
Forse questo succede anche in altri paesi, mi viene in mente il decennale dibattito sull'ampliamento di LHR con Laburisti e Conservatori che si scontrano tra di loro, al loro interno e contro le comunità locali e i verdi, senza arrivare ad alcuna soluzione. Ma molto, molto meno dello schifo assoluto Italiano.
Staremo a vedere per Alitalia: intanto gli stipendi verranno pagati in ritardo...
Intanto, visto che la NASA ha speso molto meno per inviare una astronave su Marte, vi invito a godervi il bellissimo video dell'atterraggio di "Perseverance": vi toglierete l'amaro dalla bocca.
 
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Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Alitalia, stipendi pagati in ritardo. Il Mise chiama Tesoro e Trasporti
di Leonard Berberi

I dipendenti di Alitalia riceveranno lo stipendio di febbraio il 2 marzo. Ma in busta paga troveranno il compenso per l’attività effettivamente prestata (peraltro a gennaio), non l’anticipo della cassa integrazione che non sarà più stanziata dalla compagnia aerea. Con il risultato — come spiegano due fonti sindacali al Corriere — che «decine di dipendenti potrebbero vedersi accreditati pochi euro o addirittura niente». È questo l’esito dei due incontri che il commissario del vettore tricolore Giuseppe Leogrande ha avuto martedì pomeriggio con le sigle sindacali.

Un anno di Covid
Mentre il nuovo ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti — fa sapere il Mise — ha chiesto un incontro urgente con i titolari dell’Economia e dei Trasporti sul dossier, i problemi di liquidità dell’aviolinea continuano, aggravati da un’emergenza sanitaria che da un anno esatto si abbatte su Alitalia: proprio il 24 febbraio 2020, infatti, le prenotazioni sono crollate e ai gate si sono toccati picchi record di «no show», passeggeri che avevano pagato il volo, ma poi vi hanno rinunciato.

I ristori in ritardo
I problemi — e i ritardi — nei pagamenti secondo il commissario Leogrande sono dovuti al ritardo con cui Bruxelles autorizza i ristori per i danni subiti dal Covid-19. Il governo Conte II ha stanziato fino a 350 milioni di euro per Alitalia che ne ha ricevuti 199,45 milioni a settembre (per il periodo marzo-metà giugno) e altri 73,02 milioni (seconda metà di giugno-ottobre). Ne sono stati chiesti 20 milioni per novembre, altri 35 milioni saranno previsti per dicembre e 22,53 per gennaio.

L’intervento sui salari
Dal momento che nemmeno il governo anticipa questi soldi (cosa che il decreto però prevede) il commissario ha spiegato che Alitalia potrà pagare soltanto la parte relativa alle giornate effettive di lavoro — 10,5 milioni, secondo le fonti — e non più la quota anticipata di cassa integrazione (circa 5,5 milioni di euro) che da questo momenti in avanti dovrà essere erogata direttamente dall’Inps in un secondo momento. Per questo la Federazione nazionale trasporto aereo (Anpac, Anpav, Anp) chiede un intervento immediato del governo e sottolinea che nemmeno i 55 milioni di ristori saranno risolutivi per il sostentamento della compagnia.

Il commissario al Mise
Martedì 16 febbraio, a quanto si apprende, il commissario Leogrande ha incontrato per la prima volta il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti per parlare del dossier Alitalia. Non è ancora chiaro cosa intenda fare il titolare del Mise, ma è probabile che una decisione arrivi dopo aver incontrato i colleghi dell’Economia e dei Trasporti. Del resto oltre ad Alitalia in amministrazione straordinaria c’è anche un’altra società da far decollare, Italia Trasporto Aereo, la newco pubblica creata per rilanciare il marchio tricolore.

La newco
L’amministratore delegato-direttore generale della newco Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio premono per avviare le operazioni, anche per evitare di dover partire nel mezzo dell’estate, il picco dell’anno, ma con i biglietti di fatto venduti da un’altra gestione (quella dell’amministrazione straordinaria). Italia Trasporto Aereo avrà una dotazione massima di 3 miliardi di euro. L’Antitrust europeo chiede la massima discontinuità tra Alitalia e Ita e, soprattutto, un bando trasparente e non discriminatorio.

Le opzioni
Il commissario Leogrande — sottolineano le fonti — ha spiegato al ministro Giorgetti che ci vuole poco per pubblicare il bando, ma i tempi di gestione di quello stesso bando (tra invio delle manifestazioni di interesse, accesso alla dataroom, proposte finali, firma e cessione degli asset) non sarebbero brevissimi, facendo slittare il decollo della newco verso luglio, cioè nel bel mezzo dell’estate. Per questo si ragiona su ipotesi alternative al bando come quella, anticipata dal Corriere, di cedere subito il ramo «aviation» ad Ita.

 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Alitalia, stipendi pagati in ritardo. Il Mise chiama Tesoro e Trasporti
di Leonard Berberi

I dipendenti di Alitalia riceveranno lo stipendio di febbraio il 2 marzo. Ma in busta paga troveranno il compenso per l’attività effettivamente prestata (peraltro a gennaio), non l’anticipo della cassa integrazione che non sarà più stanziata dalla compagnia aerea. Con il risultato — come spiegano due fonti sindacali al Corriere — che «decine di dipendenti potrebbero vedersi accreditati pochi euro o addirittura niente». È questo l’esito dei due incontri che il commissario del vettore tricolore Giuseppe Leogrande ha avuto martedì pomeriggio con le sigle sindacali.

Un anno di Covid
Mentre il nuovo ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti — fa sapere il Mise — ha chiesto un incontro urgente con i titolari dell’Economia e dei Trasporti sul dossier, i problemi di liquidità dell’aviolinea continuano, aggravati da un’emergenza sanitaria che da un anno esatto si abbatte su Alitalia: proprio il 24 febbraio 2020, infatti, le prenotazioni sono crollate e ai gate si sono toccati picchi record di «no show», passeggeri che avevano pagato il volo, ma poi vi hanno rinunciato.

I ristori in ritardo
I problemi — e i ritardi — nei pagamenti secondo il commissario Leogrande sono dovuti al ritardo con cui Bruxelles autorizza i ristori per i danni subiti dal Covid-19. Il governo Conte II ha stanziato fino a 350 milioni di euro per Alitalia che ne ha ricevuti 199,45 milioni a settembre (per il periodo marzo-metà giugno) e altri 73,02 milioni (seconda metà di giugno-ottobre). Ne sono stati chiesti 20 milioni per novembre, altri 35 milioni saranno previsti per dicembre e 22,53 per gennaio.

L’intervento sui salari
Dal momento che nemmeno il governo anticipa questi soldi (cosa che il decreto però prevede) il commissario ha spiegato che Alitalia potrà pagare soltanto la parte relativa alle giornate effettive di lavoro — 10,5 milioni, secondo le fonti — e non più la quota anticipata di cassa integrazione (circa 5,5 milioni di euro) che da questo momenti in avanti dovrà essere erogata direttamente dall’Inps in un secondo momento. Per questo la Federazione nazionale trasporto aereo (Anpac, Anpav, Anp) chiede un intervento immediato del governo e sottolinea che nemmeno i 55 milioni di ristori saranno risolutivi per il sostentamento della compagnia.

Il commissario al Mise
Martedì 16 febbraio, a quanto si apprende, il commissario Leogrande ha incontrato per la prima volta il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti per parlare del dossier Alitalia. Non è ancora chiaro cosa intenda fare il titolare del Mise, ma è probabile che una decisione arrivi dopo aver incontrato i colleghi dell’Economia e dei Trasporti. Del resto oltre ad Alitalia in amministrazione straordinaria c’è anche un’altra società da far decollare, Italia Trasporto Aereo, la newco pubblica creata per rilanciare il marchio tricolore.

La newco
L’amministratore delegato-direttore generale della newco Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio premono per avviare le operazioni, anche per evitare di dover partire nel mezzo dell’estate, il picco dell’anno, ma con i biglietti di fatto venduti da un’altra gestione (quella dell’amministrazione straordinaria). Italia Trasporto Aereo avrà una dotazione massima di 3 miliardi di euro. L’Antitrust europeo chiede la massima discontinuità tra Alitalia e Ita e, soprattutto, un bando trasparente e non discriminatorio.

Le opzioni
Il commissario Leogrande — sottolineano le fonti — ha spiegato al ministro Giorgetti che ci vuole poco per pubblicare il bando, ma i tempi di gestione di quello stesso bando (tra invio delle manifestazioni di interesse, accesso alla dataroom, proposte finali, firma e cessione degli asset) non sarebbero brevissimi, facendo slittare il decollo della newco verso luglio, cioè nel bel mezzo dell’estate. Per questo si ragiona su ipotesi alternative al bando come quella, anticipata dal Corriere, di cedere subito il ramo «aviation» ad Ita.

L'articolo fa capire bene la mission di AZ, è una delle poche aziende, mi sa l'unica in crisi aziendale che anticipa la CIGS ai suoi dipendenti rischiando di svuotare le casse che servivano ad arrivare fino al passaggio alla nuova società. Insomma lo scopo è pagare gli stipendi!
 

Paolì

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5 Dicembre 2014
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Pisa
L'articolo fa capire bene la mission di AZ, è una delle poche aziende, mi sa l'unica in crisi aziendale che anticipa la CIGS ai suoi dipendenti rischiando di svuotare le casse che servivano ad arrivare fino al passaggio alla nuova società. Insomma lo scopo è pagare gli stipendi!
Aspetta però. Non sono perfettamente competente in materia, ma mi sembra che nel caso in cui si ricorra al fondo speciale del trasporto aereo sia obbligatorio per l'azienda anticipare la cassa. E tra l'altro ora è diventato obbligatorio ricorrere all'integrazione del FSTA, mentre l'anno scorso con la CIGD era possibile non anticipare niente e i dipendenti aspettavano l'INPS. Magari qualcuno è più competente di me e sa spiegarlo meglio...
 
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