Qui qualche dettaglio in più:
La nuova società sarà operativa a partire “dal prossimo 15 ottobre, data in cui è previsto il decollo dei primi voli”
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Italia Trasporto Aereo, la nuova compagnia pubblica creata per rilanciare Alitalia, decollerà il 15 ottobre. Il giorno prima sarà anche l’ultimo giorno di vita di Alitalia, vettore in amministrazione straordinaria dal 2 maggio 2017. Il ministero dell’Economia - azionista di ITA — conferma in una nota che si è conclusa positivamente la discussione con la Commissione europea sulla costituzione della newco. La nuova società sarà operativa a partire «dal prossimo 15 ottobre, data in cui è previsto il decollo dei primi voli». Si chiude così dopo sette mesi il confronto serrato — non senza battute d’arresto e frizioni — tra gli uffici della commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager e il governo italiano. Anche se ora Bruxelles vigilerà sul rispetto degli accordi.
L’annuncio
«La discussione con la Commissione Europea», scrive il Tesoro, «ha consentito di giungere a una soluzione costruttiva ed equilibrata, che garantisce la discontinuità necessaria al rispetto della normativa europea. L’esito positivo dell’interlocuzione con la Commissione consente di avviare le procedure relative all’aumento di capitale di ITA e crea le condizioni per la firma del Memorandum d’intesa per il passaggio di determinate attività da Alitali a ITA».
I prossimi passaggi infatti prevedono una prima iniezione di liquidità nella newco di 700 milioni di euro per il 2021, 400 milioni per il 2022 e 250 milioni per il 2023. Con il primo versamento Italia Trasporto Aereo potrà comprare con trattativa privata il ramo aviation di Alitalia e partecipare ai bandi di gara per il marchio, l’handling e la manutenzione.
Il personale
In cambio ITA dovrà cedere una parte degli slot a Milano Linate, Roma Fiumicino e in altri aeroporti europei. Quanto al capitolo che riguarda Alitalia è il ministero dello Sviluppo economico (titolare dell’amministrazione straordinaria) a pronunciarsi. «Il Mise continuerà ad assicurare il massimo impegno per assecondare la nascita di ITA nei tempi previsti — spiega in una nota —. Il periodo di transizione sarà accompagnato attraverso una corretta vigilanza sull’amministrazione straordinaria di Alitalia che si farà carico delle ricadute sociali insieme con il ministro del Lavoro attivando tutte le tutele consentite per accompagnare i lavoratori che non troveranno posto nella newco verso nuove prospettive. La cessazione Alitalia è prevista per il prossimo 15 ottobre.
Gli acquirenti di biglietti per voli successivi a questa data saranno tutelati». Il dicastero spiega anche cosa sarà dei dipendenti.
«I lavoratori di Alitalia che potrebbero essere assunti nella nuova compagnia sono 2.800 nel 2021 (per buona parte piloti e assistenti di volo, ndr) e 5.750 nel 2022». Si tratterebbe quindi di 8.550 persone contro le attuali 10 mila in capo alla vecchia azienda.
La Commissione
La Commissione europea «prende atto dell’annuncio odierno dell’Italia che ITA, una nuova compagnia aerea di proprietà statale, è stata lanciata e inizierà a volare il 15 ottobre 2021 — spiegano da Bruxelles —. L’Italia ha inoltre annunciato che Alitalia cesserà di operare come compagnia aerea il 15 ottobre 2021». Gli uffici della Vestager ricordano però che i contatti con Roma proseguono per assicurarsi che l’avvio della newco sia coerente con le norme previste in materia di aiuti di Stato. L’ok europeo però consente a ITA di non sobbarcarsi l’eventuale condanna dell’Italia per aiuti illeciti ad Alitalia nel 2017 e 2019 restituendo 1,3 miliardi di euro di prestiti più gli interessi. Su questi soldi — ricorda la Commissione — le due indagini sono ancora in corso e non è stata presa alcuna decisione finale.
Il piano industriale
Che cosa prevede l’accordo con l’Ue? È ITA a rivelarlo in una nota.
La newco decollerà con 52 aerei (45 per i voli brevi e medi, 7 per quelli intercontinentali) e salirà a 78 nel 2022. Alla fine del 2025 la flotta conterà 105 velivoli di cui 81 di nuova generazione. Per quanto riguarda gli slot ITA cederà il 15% di quelli oggi posseduti da Alitalia a Linate e il 57% di quelli usati a Fiumicino dove prevede di crescere nei cinque anni successivi. Sul personale gli assunti saranno tra 2.750 e 2.950 (per la parte aviation) che raddoppieranno nel 2025 a 5.550-5.700. “
Tutte le persone verranno assunte con un nuovo contratto di lavoro che assicuri maggiore competitività e flessibilità nel confronto con altri operatori del settore”, chiarisce la newco.
Le rotte e i ricavi
I dipendenti potrebbero salire qualora ITA si aggiudicasse le gare bandite da Alitalia relative alle attività di handling (2.650-2.700 in più) e manutenzione (1.100-1.250). La rete di collegamenti conterà 45 destinazioni e 61 rotte che diventeranno rispettivamente 74 e 89 nel 2025. Infine sul lato economico ITA spiega che il piano industriale è stato approvato prevedendo un fatturato che nel 2025 raggiungerà 3.329 milioni di euro, con un risultato economico (Ebit) di 209 milioni di euro e un pareggio operativo da realizzarsi entro il 3° trimestre del 2023.
Il programma «Millemiglia»
Con il «decollo» di ITA ci sarà addio al vecchio «Millemiglia», che verrà comunque sostituito da un nuovo programma ad hoc. «Non potendo partecipare alla gara pubblica che Alitalia in Amministrazione Straordinaria bandirà e gestirà per la cessione degli asset legati al proprio programma di fidelizzazione, ITA — si legge nel piano industriale — ha intenzione di dotarsi sin da subito di un nuovo programma di loyalty efficiente, moderno, orientato alle esigenze dei clienti e che consenta un maggiore accesso all’offerta della compagnia e dei propri partner».