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Seaking

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Stando ad Airfleets.net, ci sono al momento al prato (tra "stored" e "parked") circa 120 B787 ed una sessantina di A350: qualcosa con un buon contratto di leasing potrebbero forse andare a pescare, quantomeno per potere partire.
Essendo quanto di più efficiente ci sia sul mercato, i 787 e i 350 saranno però anche i primi a essere rimessi in linea dai rispettivi proprietari o locatari non appena il mercato lo consentirà.

Mi auguro che ITA possa spuntare qualche buon affare ma per farsi una flotta ex novo dovranno trovare macchine omogenee in quanto a motorizzazione, comunque da riallestire completamente ed a caro prezzo.

Come la guardi la guardi, a me i capitali iniziali sembrano più improntati ad un tirare a campare per qualche anno piuttosto che per rilanciare il vettore (probabilmente non più rilanciabile per sopravvenuta inferiorità rispetto alla numerosa e da tempo onnipresente concorrenza).
 
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TW 843

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6 Novembre 2005
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siamo una colonia di due paesi (Francia e Germania), che sono a loro volta colonie degli USA. In 4 parole: non contiamo un caxxo.
Non siamo una loro colonia, ma magari lo fossimo!!! Alle colonie si inviano soldi, si difendono, si mandano dittatori illuminati a comandare. Si usano per minacciare le colonie accanto così a caso, per trafficare in armi e droga, ecc…
Tutte cose che nel Bene o nel male producono soldi, notorieta, riconoscimento da parte degli altri, e via dicendo.
Le colonie servono persino a giustificare rotte da anni 50 come le Parigi-Lomé o le Lisbona-Malabo.
Qui non ci vieta niente nessuno. Siamo noi italiani a spararci nelle palle con operazioni da scappati di casa come la milionesima nuova nuova nuova nuova az che sarà in tutto e per tutto come le 999,999 precedenti, pagata da noi, con la metà della metà degli aerei della sua trisavola. Morta anche lei dissanguata come da tradizione.
Ma l’importante è trovare un colpevole. L’ennesimo.
Cosi da potersi autoassolvere come ci insegna il Cattocomunismo.
E poter fare un altro giro.
GIU IL GETTONE GIÙ IL GETTONE!!!
 

imac72

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Temo che al di la di quelle slides non esista nulla di più.

Io ad esempio vorrei tanto sapere con quali risorse acquisiranno gli aeromobili next gen, ad esempio, considerando la limitata capitalizzazione di ITA.
Nella famose slides ed ai tempi si parlava di 3 miliardi, 2,5 miliardi erano destinati per rinnovo flotta e 500 milioni per gestione ordinaria.

Gli 81 nuovi aeromobili di nuova generazione che entreranno in flotta nei prossimi anni anche considerando gli sconti delle OEMs o prezzi vantaggiosi dei lessors non verrano a costare meno di 5 miliardi, la quale metà dovrebbe arrivare da capitale sociale mentre il resto presumo da linee di credito dalle banche dando in garanzia gli aeromobili.

Il piano con le slides è un completo disastro, solo 500 milioni di euro per la gestione ordinaria mi portano a dire che nel 2023 siano punto e a capo, a meno che Alitalia non passi di mano ad AF/DL/KL o a LH in quanto stand alone non ha futuro in quanto i managers attuali non sono capaci di implementare un nuovo business plan con focus sui costi e sulla produttività insieme a una nuova strategia….
 

Vortigern

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Vero, ma se hai una manciata di aerei e pianifichi di utilizzarne 3 per due rotte che magari alla fine non potrai operare o potrai farlo solo parzialmente, avresti metà flotta LR sottoutilizzata...
A questo punto meglio pianificare rotte magari meno redditizie ma con alta probabilità di essere operate.
Capisco il tuo ragionamento, e se parlassimo solo di EZE sarei anche d’accordo.

Ma vista la continuita con cui le altre compagnie hanno volato su GRU, in questi mesi, credo sempre che per ITA ripartire con una presenza, anche minima, da GRU, possa sempre essere una buona mossa.

Vedremo comunque. Auguro ad ITA tutto il vento in poppa del caso.
 
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Farfallina

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Per prima cosa debbono capire quanto gli viene a costare il marchio all'asta con Ryanair che dubito non partecipi per alzare il prezzo. ITA senza marchio Alitalia non ha senso di esistere. Poi la grande scommessa sarà il piano flotta, dagli ordini (difficile trovare 23 B787-9 o A350-900 omogenei, forse giusto i 787 Norwegian ce potrebbero essere così tanti al prato) capisci dove vogliono andare (per me troppo corto-medio raggio) ma poi sarà il piano LH o DL. Alla fine hanno difeso gli slot a LIN, a FCO grossi problemi a riacquisirli non ce ne saranno se serviranno. I WB voleranno su ppche destinazioni e mi sa che all'inizio diversi voleranno cargo. Programma fedeltà ha senso fare status match e miles match e il problema è superato. Infinesi vedrà il o i partner scelti per handling e manutenzione (Atitech) e vediamo se Alpitour/Neos vorranno essere della partita (con DL o LH che non vogliono il governo al 51% e non vogliono o possono impegnarsi direttamente al 51%). Andasse avanti questo scenario capirei l'unico fornitore Boeing anche per i NB che onestamente non ha senso.
 
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ally01

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quindi la precedente compagnia era fallimentare mentre la nuova sarà vincente e in espansione in meno di due anni? cosa le differenzierebbe?
 
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quindi la precedente compagnia era fallimentare mentre la nuova sarà vincente e in espansione in meno di due anni? cosa le differenzierebbe?
In soldoni?
Magari l’handling se è fatto da qualche compagnia esterna (tipo Swissport, Menzies, Dnata) altrimenti nulla.

Rimane l’”hub” su Fiumicino ma non si può nemmeno andarsene da Linate, perchè così è. Poi dubito che si potrà anche prescindere dal volo per New York da Malpensa.

Per il resto, promesse strabilianti sui risparmi dei “nuovi aerei”, il “digitale”, la “ricerca del partner” e torniamo con le veline mensili con “revenues a +10%” e gol di Zoff su calcio d’angolo.
 

belumosi

Socio AIAC
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Non siamo una loro colonia, ma magari lo fossimo!!! Alle colonie si inviano soldi, si difendono, si mandano dittatori illuminati a comandare. Si usano per minacciare le colonie accanto così a caso, per trafficare in armi e droga, ecc…
Tutte cose che nel Bene o nel male producono soldi, notorieta, riconoscimento da parte degli altri, e via dicendo.
Le colonie servono persino a giustificare rotte da anni 50 come le Parigi-Lomé o le Lisbona-Malabo.
Qui non ci vieta niente nessuno. Siamo noi italiani a spararci nelle palle con operazioni da scappati di casa come la milionesima nuova nuova nuova nuova az che sarà in tutto e per tutto come le 999,999 precedenti, pagata da noi, con la metà della metà degli aerei della sua trisavola. Morta anche lei dissanguata come da tradizione.
Ma l’importante è trovare un colpevole. L’ennesimo.
Cosi da potersi autoassolvere come ci insegna il Cattocomunismo.
E poter fare un altro giro.
GIU IL GETTONE GIÙ IL GETTONE!!!
A giudicare dal tuo post devo essermi spiegato davvero malissimo...
Colonia intendevo ovviamente in senso lato. E in ogni caso non è mai conveniente esserlo: le colonie esistono per dare un beneficio al colonizzatore, non ai colonizzati.
Nella UE post Brexit, si sta compattando un duopolio franco-tedesco con chiare ambizioni egemoni nel resto dell'unione attraverso l'assertività politica dei primi e quella economica dei secondi. I tedeschi oltre al borsellino dell'unione, hanno una buona fetta di componentistica delle loro industrie di punta realizzata in Padania da tante PMI, che ovviamente possono tenere per le paxxe. I francesi non hanno una preminenza economica così forte rispetto all'Italia e stanno facendo di tutto per aumentare la distanza. Lo si può vedere chiaramente attraverso le ultimi operazioni di consolidamento industriali, regolarmente finite con il controllo dei nuovi megagruppi da parte di Parigi.
Con AZ sta succedendo la stessa cosa. Quello che mi preme chiarire, è che non sto affatto colpevolizzando francesi e tedeschi che anzi, stanno facendo semplicemente i loro interessi. L'incaxxatura è tutta verso il mio paese, che vedo continuamente perdere terreno nella competizione globale. Perchè se nel 2015 siamo riusciti a strappare a Bruxelles un'AZ quasi uguale alla precedente e ora non siamo stati in grado di farlo, significa che abbiamo perso potere. E questo mi preoccupa molto in chiave geopolitica.
Chiarito questo, è evidente che la parte successiva del tuo post non mi riguarda.
So bene che gli azionisti ultimi dell'Italia sono i suoi cittadini e so ancora meglio che votano solo per chi gli dà dei soldi. Non importa se siano gli 80€ di Renzi, quota 100 di Salvini o il RDC dei 5s. Il comune denominatore è lo stato-diligenza da svaligiare in ragione della forza che si ha per farlo. Un altro grande problema è una quasi totale mancanza del senso di appartenenza allo stato che altrove è ancora un discreto collante (seppur in declino).
Traslando il discorso nel contesto delle major europee, francesi e tedeschi hanno abbinato alle caratteristiche tipiche di un baraccone parastatale (perche AF e LH lo sono), un effettiva funzionalità a vantaggio del paese attraverso una valida connettività globale, mentre per noi AZ è rimasto un baraccone... e basta. Perchè nessuno ha mai avuto uno straccio di visione strategica del paese (è così tutt'ora e non solo nell'aviazione) e comunque adesso sarebbe troppo tardi. Perchè nei decenni le compagnie si sono ottimizzate nella gestione ed ingrandite, mentre i mercati sono stati saturati al meglio.
Pensare di fare davvero qualcosa di serio con AZ sconfinerebbe nella fantaviazione, tanta è la distanza economica e politica che ci separa da quell'obiettivo.
D'altra parte il comunicato stampa che sancisce la nascita della nuova ITA, che ad ogni passaggio suscita riso amaro per la sua vuota ampollosità, è lo specchio fedele di ciò che siamo realmente: una scatola semivuota.
 

13900

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Lufthansa baraccone parastatale non si può sentire.

E del resto del discorso non capisco il senso. E' colpa dell'UE se Alitalia ha inanellato tre fallimenti in meno di vent'anni? No. Anzi, secondo me l'UE s'è chiusa naso bocca e orecchie su un sacco di cose, a cominciare dalle "sinergie" con le Poste, ai millemila prestiti-ponte che in realtà erano aiuti di Stato, al "controllo" rigorosamente minoritario di un'entità extra-UE che ha nominato CEO e CFO...
 
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belumosi

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Lufthansa baraccone parastatale non si può sentire.
Non credo proprio che il personale sia ridotto allo stretto necessario. Che poi lavorino meglio di altri, quello ci può stare.
E del resto del discorso non capisco il senso. E' colpa dell'UE se Alitalia ha inanellato tre fallimenti in meno di vent'anni? No. Anzi, secondo me l'UE s'è chiusa naso bocca e orecchie su un sacco di cose, a cominciare dalle "sinergie" con le Poste, ai millemila prestiti-ponte che in realtà erano aiuti di Stato, al "controllo" rigorosamente minoritario di un'entità extra-UE che ha nominato CEO e CFO...
Il problema è rilevante da due punti di vista: su quello interno, in quanto ci si ostina a far sopravvivere AZ a spese dei contribuenti a dispetto dell'inutilità e su quello europeo, dove si misura la capacità dei vari paesi di "piegare" la normativa alle proprie esigenze. Se finora ci si era riusciti (e tu ne citi alcuni esempi) e ora non ci si riesce più, è evidente che questa capacità di "persuasione" è diminuita.
Tutto questo, ribadisco, all'interno del concetto che salvare e ri-salvare AZ è una scelta folle della quale sono responsabili esclusivamente gli italiani.
 
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imac72

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Il problema è rilevante da due punti di vista: su quello interno, in quanto ci si ostina a far sopravvivere AZ a spese dei contribuenti a dispetto dell'inutilità e su quello europeo, dove si misura la capacità dei vari paesi di "piegare" la normativa alle proprie esigenze. Se finora ci si era riusciti (e tu ne citi alcuni esempi) e ora non ci si riesce più, è evidente che questa capacità di "persuasione" è diminuita.
Tutto questo, ribadisco, all'interno del concetto che salvare e ri-salvare AZ è una scelta folle della quale sono responsabili esclusivamente gli italiani.
Secondo me salvare Alitalia per l'ennesima volta serve a tutti tranne a noi contribuenti italiani ed al mercato dell'aviazione in quanto se un'azienda non è capace di stare sul mercato con i propri mezzi deve uscire dal mercato dando spazio agli altri e dare la possibilità eventualmente anche a nuovi players.

Salvare Alitalia serve ovviamente alla politica italiana ed ai sindacati per non dimostrare il loro totale fallimento ma serve anche alla politica europea, alle lobby ed alle altre compagnie aeree in quanto meglio mantenere lo status quo e tenere in vita una compagnia debole e moribonda che non sarà mai competitiva piuttosto che far fallire Alitalia e dover fare i conti con nuovi scenari di mercato.

Del resto una delle grandi fortune di Lufthansa in Germania è stato quella di avere, per molto tempo, come maggior competitor una compagnia inefficiente come airberlin, fallita AB è cambiato lo scenario e LH Group sta pagando ancora oggi le conseguenze del fallimento di airberlin da un punto di vista finanziario.
 

imac72

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Scusa ma quali nuovi scenari? Il nazionale mi sembra (ben) presidiato dalle low cost, sul medio e lungo ormai si passa senza problemi via AF/KL/LH.
Io non mi riferivo alle opzioni che io ho da consumatore o passeggero, "nuovi scenari" deve essere contestualizzato nel concetto più ampio che ho espresso, è normale che senza Alitalia si aprono nuovi scenari, è abbastanza ovvio....
 

ploncito

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Io non mi riferivo alle opzioni che io ho da consumatore o passeggero, "nuovi scenari" deve essere contestualizzato nel concetto più ampio che ho espresso, è normale che senza Alitalia si aprono nuovi scenari, è abbastanza ovvio....
Senza polemica ma continuo a non capire l'ovvietà di questi nuovi scenari.

Dal lato consumatore sappiamo tutti che AZ potrebbe sparire oggi e nessuno si accorgerebbe di niente, domani le tratte verrebbero rimpiazzate in un amen.
Lato politico e/o sindacale: sarebbe la prova provata di un ennesimo fallimento, ma domani ci inventeremo il solito colpevole cattivone e dopodomani l'opinione pubblica avrà già dimenticato. Credo che se avessimo un po' di memoria storica non saremmo dove siamo (non solo in campo aeronautico).
Lato geopolitico (passami il termine): da decenni l'Italia continua ad avere pochissimo peso, con una accelerazione negli ultimi 2/3 anni e molte volte conta come il due di bastoni quando a briscola comanda denari. Sono lustri che in Europa Francia, Germania &co fanno i loro interessi mentre noi mandavamo trombati e scappati di casa al parlamento EU (Iva Zanicchi docet).

Quindi, di grazia, quali nuovi scenari?
 

imac72

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Senza polemica ma continuo a non capire l'ovvietà di questi nuovi scenari.

Dal lato consumatore sappiamo tutti che AZ potrebbe sparire oggi e nessuno si accorgerebbe di niente, domani le tratte verrebbero rimpiazzate in un amen.
Lato politico e/o sindacale: sarebbe la prova provata di un ennesimo fallimento, ma domani ci inventeremo il solito colpevole cattivone e dopodomani l'opinione pubblica avrà già dimenticato. Credo che se avessimo un po' di memoria storica non saremmo dove siamo (non solo in campo aeronautico).
Lato geopolitico (passami il termine): da decenni l'Italia continua ad avere pochissimo peso, con una accelerazione negli ultimi 2/3 anni e molte volte conta come il due di bastoni quando a briscola comanda denari. Sono lustri che in Europa Francia, Germania &co fanno i loro interessi mentre noi mandavamo trombati e scappati di casa al parlamento EU (Iva Zanicchi docet).

Quindi, di grazia, quali nuovi scenari?
Tu parli dei consumatori, del lato politico e/o sindacale e di geopolitica (tutto corretto), invece io parlo di aviazione....è normale ci siano differenti scenari di mercato in base a cosa succede con Alitalia, almeno tre e sono i seguenti:
1. Alitalia continua a sopravvivere ma debole
2. Alitalia scompare
3. una nuova Alitalia sul mercato (ipotesi impossibile o diciamo molto complicata).

Opzione eventuale dell'entrata di Alitalia in un grande gruppo può essere inserita sia nell'opzione 1 che 3.

Al momento siamo stati sempre nel campo dell'opzione 1 quindi attuale scenario di mercato, se salta opzione 1 ci ritroviamo nell'opzione 2 o 3 che quindi sono ovviamente "nuovi scenari di mercato" che porteranno alcuni cambiamenti nel mondo dell'aviazione, se tu non li vedi non ci posso fare nulla....
 
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rr41

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Perdere il codice AZ o quello 055 per i biglietti non sposta una virgola.
 
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