Non siamo una loro colonia, ma magari lo fossimo!!! Alle colonie si inviano soldi, si difendono, si mandano dittatori illuminati a comandare. Si usano per minacciare le colonie accanto così a caso, per trafficare in armi e droga, ecc…
Tutte cose che nel Bene o nel male producono soldi, notorieta, riconoscimento da parte degli altri, e via dicendo.
Le colonie servono persino a giustificare rotte da anni 50 come le Parigi-Lomé o le Lisbona-Malabo.
Qui non ci vieta niente nessuno. Siamo noi italiani a spararci nelle palle con operazioni da scappati di casa come la milionesima nuova nuova nuova nuova az che sarà in tutto e per tutto come le 999,999 precedenti, pagata da noi, con la metà della metà degli aerei della sua trisavola. Morta anche lei dissanguata come da tradizione.
Ma l’importante è trovare un colpevole. L’ennesimo.
Cosi da potersi autoassolvere come ci insegna il Cattocomunismo.
E poter fare un altro giro.
GIU IL GETTONE GIÙ IL GETTONE!!!
A giudicare dal tuo post devo essermi spiegato davvero malissimo...
Colonia intendevo ovviamente in senso lato. E in ogni caso non è mai conveniente esserlo: le colonie esistono per dare un beneficio al colonizzatore, non ai colonizzati.
Nella UE post Brexit, si sta compattando un duopolio franco-tedesco con chiare ambizioni egemoni nel resto dell'unione attraverso l'assertività politica dei primi e quella economica dei secondi. I tedeschi oltre al borsellino dell'unione, hanno una buona fetta di componentistica delle loro industrie di punta realizzata in Padania da tante PMI, che ovviamente possono tenere per le paxxe. I francesi non hanno una preminenza economica così forte rispetto all'Italia e stanno facendo di tutto per aumentare la distanza. Lo si può vedere chiaramente attraverso le ultimi operazioni di consolidamento industriali, regolarmente finite con il controllo dei nuovi megagruppi da parte di Parigi.
Con AZ sta succedendo la stessa cosa. Quello che mi preme chiarire, è che non sto affatto colpevolizzando francesi e tedeschi che anzi, stanno facendo semplicemente i loro interessi. L'incaxxatura è tutta verso il mio paese, che vedo continuamente perdere terreno nella competizione globale. Perchè se nel 2015 siamo riusciti a strappare a Bruxelles un'AZ quasi uguale alla precedente e ora non siamo stati in grado di farlo, significa che abbiamo perso potere. E questo mi preoccupa molto in chiave geopolitica.
Chiarito questo, è evidente che la parte successiva del tuo post non mi riguarda.
So bene che gli azionisti ultimi dell'Italia sono i suoi cittadini e so ancora meglio che votano solo per chi gli dà dei soldi. Non importa se siano gli 80€ di Renzi, quota 100 di Salvini o il RDC dei 5s. Il comune denominatore è lo stato-diligenza da svaligiare in ragione della forza che si ha per farlo. Un altro grande problema è una quasi totale mancanza del senso di appartenenza allo stato che altrove è ancora un discreto collante (seppur in declino).
Traslando il discorso nel contesto delle major europee, francesi e tedeschi hanno abbinato alle caratteristiche tipiche di un baraccone parastatale (perche AF e LH lo sono), un effettiva funzionalità a vantaggio del paese attraverso una valida connettività globale, mentre per noi AZ è rimasto un baraccone... e basta. Perchè nessuno ha mai avuto uno straccio di visione strategica del paese (è così tutt'ora e non solo nell'aviazione) e comunque adesso sarebbe troppo tardi. Perchè nei decenni le compagnie si sono ottimizzate nella gestione ed ingrandite, mentre i mercati sono stati saturati al meglio.
Pensare di fare davvero qualcosa di serio con AZ sconfinerebbe nella fantaviazione, tanta è la distanza economica e politica che ci separa da quell'obiettivo.
D'altra parte il comunicato stampa che sancisce la nascita della nuova ITA, che ad ogni passaggio suscita riso amaro per la sua vuota ampollosità, è lo specchio fedele di ciò che siamo realmente: una scatola semivuota.