Questa livrea non la so definire ancora perchè comunque tutte le nuove livree vanno viste dal vivo, sul vero aereo.
Sicuramente è una novità e un miglioramento: non è la solita livrea "eurowhite" che va tanto di moda, specialmente con le compagnie aeree IAG e del Gruppo Lufthansa, quindi già uno strappo dalla consuetudine del "vecchio mondo" (e non solo).
ITA Airways si riappropria dell' "azzurro", differente dal blu KLM o da cloni appartenenti a compagnie regionali (anche qui la tonalità di "azzurro" va vista dal vivo), cosa intelligente visto che è il colore più conosciuto dopo la bandiera tricolore e che rappresenta l'Italia. Avrei aggiunto la bandiera tricolore sulle wingtips.
La coda non mi piace: quei quadratini staccano male per arrivare al tricolore, avrei messo il tricolore su tutto il timone di coda (tipo A321 EI-IXI retro).
E' comunque una discontinuità dall'eurowhite, cosa positiva.
"Gli stipendi ridotti ai dipendenti? Una parte della retribuzione è legata alla redditività dell'impresa e alla soddisfazione dei viaggiatori. Mi riferisco a qualsiasi retribuzione, a partire dalla mia"
Bene. Andrebbe fatto ovunque: una parte dell stipendio base e una parte a seconda di quanto produci. Anche nella PA andrebbe fatto!
Il manager giustifica così l'acquisizione del marchio Alitalia, costato 90 milioni, eppure sostanzialmente inutilizzato al momento: "Era un patrimonio che andava comunque preservato. Sul suo uso vogliamo essere noi a gestire il processo".
Il presidente esecutivo Alfredo Altavilla aggiunge che il brand Alitalia viene comprato per ragioni di marketing ("saranno possibili iniziative in futuro"), per rispetto verso le persone che hanno dato l'anima per l'ormai estinto vettore e perché l'acquisto rientra in una "operazione di sistema". In qualche modo, la vecchia Alitalia sarà ora nelle condizioni di continuare la gestione commissariale.
Nello stesso tempo Ita Aiways avrà il tempo di collocare il suo marchio ovunque (veicoli, sale di attesa, hangar) in maniera più lenta: "Farlo in fretta avrebbe comportato degli extra-costi".
Discorso intelligente. Marchio bollito ma sempre marchio. Non lo metti sulle porte dei cessi Ryanair ma lo tieni nel cassetto in attesa di rispolverarlo per qualcosa, magari in futuro, quando e (soprattutto) se ITA Airways sarà concorrenziale verso le grandi del settore.
Fabio Lazzerini presenta il nuovo marchio e il nome della compagnia aerea che si chiamerà Ita Airways
Buono cambiare il nome nonostante aver acquisito il marchio. Chiamare di nuovo Alitalia questa compagnia sarebbe stata una presa per il culo troppo grande nei confronti di tutti! Io spero che i politici siano stati presi da un colpo apoplettico per la decisione di Lazzerini di non "far più volare una Alitalia" e che Lazzerini l'abbia deciso da solo!
Deve essere una compagnia nuova? Ci deve essere discontinuità? Siete una start-up? Bene, fanculo a Alitalia e benvenuta ITA Airways!
I nuovi aerei di Ita Airways L'amministratore delegato del nuovo vettore spiega: "Vogliamo trasferire una sensazione di freschezza e flessibilità. Siamo una startup. Guardiamo indietro a un passato comunque importante", i colori del brand ricordano quelli di Alitalia, "ma soprattutto guardiamo al futuro".
Buono anche dire che sono una start-up: dimostrano di avere capito (spero) che nascono come caccola nel panorama del trasporto aereo dove girano squali come il Gruppo Lufthansa, IAG ecc.
Dire che sono una start-up dimostra umiltà e sensazione di voler rimboccarsi le maniche per ricominciare da zero.
Dice il presidente esecutivo Alfredo Altavilla: "I nostri azionisti sono gli italiani. A loro dobbiamo dimostrare che non butteremo i soldi pubblici.
La cosa più importante tra tutti questi discorsi aleatori e fatti per esercizio mentale e quasi cazzeggio sul forum.
Meno male Altavilla l'ha detto: ora però va dimostrato con i fatti!
Inoltre io spero che ITA Airways riparta dalle due cose ottime che Alitalia ha lasciato come eredità, ovvero PUNTUALITA' e SICUREZZA (come ha già anche detto qualcun'altro) e dalla terza cosa che Alitalia ha lasciato purtroppo per strada molti anni fa, ovvero l'ITALIANITA' su tutto, dal servizio a terra e a bordo all'attenzione nei confronti del passeggero con quella professionalità, cortesia, amabilità e, perchè no, quel tocco di genio e sregolatezza che solo noi Italiani sappiamo dare.
Ma se al passeggero interessa specialmente volare bene, in sicurezza, con puntualità e a prezzi competitivi, a noi contribuenti interessa anche fare soldi o, per lo meno, recuperare i soldi che abbiamo gettato al vento in tutti questi anni.
Purtroppo non ho ancora letto di alleanze forti o di uno sviluppo del lungo raggio.
Comunque sono tutte parole e la livrea è su computer, è tutto da vedere in pratica.