Thread ITA Airways maggio 2022


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Tiennetti

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6 Novembre 2005
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Venessia
www.david.aero
Che visto i prezzi citati in quel decreto, molto risicati anche per una low cost che poi potrebbe guadagnare bene dagli ancillary, non capisco come possano bastare ad ITA...
 

-Mv-

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8 Febbraio 2011
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Temporibus illis ho lavorato per un paio d’anni in Line Maintenance. Il P&L di una station di Line è abbastanza semplice, a memoria direi che 80% dei costi sono stipendi/personale.

Poniamo che una ipotetica station di Line AZ abbia 7 persone in organico per garantire operatività e che queste persone costino in tutto $70k a testa (altino ma se sono tutti LAE, e contiamo anche un po’ di costi di training/supporto e immaginiamo un posto in un paese ricco). In tutto il costo annuale di questa station sarebbe sui $613k/anno.

Ai miei tempi il costo di un transit check senza fronzoli per un widebody era sui $300 a transito, inclusivo di un’ora di personale, mentre per i narrowbody il servizio era sui $60/ora in caso di chiamata durante un turnaround o $150 per un nightstop check.

All’ipotetica station AZ serve avere 6 widebodies su cui far transit checks per avere un margine del 7%. E sto esagerando i costi per AZ e riducendo gli introiti.

Comunque sia non parliamo di numeri enormi: ai miei tempi l’intero business BA-Iberia Line per l’intero globo esclusi i due hub portava gli stessi guadagni di due engine overhauls fatti da IB La Muñoza.
I numeri sono un filo diversi ma in generale é vero che la line maintenance verso terzi é un discreto affare a patto di avere una buona base di clienti stanziali.
 
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takeoff

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27 Maggio 2014
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Il sito web di TRS ha inserito tra le compagnie aeree German Airways. Per caso torna volo AZ per LIN operato da loro?
Non trovo nessun riferimento da nessuna parte, ma non capisco allora perche abbiano inserito la compagnia sul sito
 

FlyKing

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14 Aprile 2011
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Genova - LIMJ
Scelto l’advisor
Rome chooses advisors to smooth sale of Italy’s ITA
ITA Airways A320-200ITA Airways A320-200© ITA Airways
28.03.2022 - 09:55 UTC
Italy’s Treasury has chosen the financial and legal advisers to manage the upcoming privatisation of Alitalia successor ITA Airways (AZ, Rome Fiumicino), and it expects to unlock the “data room” housing sensitive information on the airline in the first half of April, ministerial sources have told Corriere della Sera.
Equita, an Italian investment bank, and law firm Gianni & Origoni will be the advisers who will assist the government to smooth the sale, the insiders told the newspaper on March 24, names that two sources also confirmed to the Reuters news agency on the same day. The Ministry of Economy and Finance said only that advisers had been picked, without providing details.
Representatives from the two companies will now discuss the procedure, and how to guide it through European Commission approval, with the ministry and with ITA executives before the keys to the data room are handed to interested parties. They will also liaise with advisers the airline has already chosen to assist it in matters related to a future strategic alliance, namely the investment banks JPMorgan Chase and Mediobanca and law firms Grande Stevens and Sullivan & Cromwell.
A consortium of Lufthansa (LH, Frankfurt Int'l) and shipping group MSC has confirmed it has expressed an interest in buying a majority stake in ITA - the offer on the table is EUR1.2-1.4 billion euros (USD1.32-1.55 billion), according to Corriere della Sera. Sources have told local media that Air France-KLM and, separately, Indigo Partners have also done so. The government, which intends to retain a minority stake, is itself entitled to inject another EUR1.35 billion (USD1.49 billion) into the carrier over three years, as agreed with European Union authorities.
Meanwhile, ITA Airways has revealed its willingness to operate six Public Service Obligation (PSO) routes between Sardinia and the Italian mainland between May 15 this year and May 14, 2023, the ANSA news agency reported. The longrunning PSO routes link Alghero, Cagliari, and Olbia to both Rome Fiumicino and Milan Linate. Both ITA and Spanish competitor Volotea (V7, Asturias) had recently been in conflict with Sardinia's regional court on the previous tender, leading up to May 2022.
The national airline said that despite the high cost of fuel, it had resolved to operate the routes without further compensation from the Sardinia Region while also guaranteeing advantageous rates for the Sardinian population in a time of “profound global uncertainty.” Sardinian President Christian Solinas welcomed the move. Volotea has so far confirmed only Rome-Cagliari for the summer months, ANSA reported.
 

rommel

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31 Luglio 2008
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Chia
E dopo svariati annunci misti su Swissport a oggi AZ in a.s. non ha ancora detto a chi cederà l'Handling su Roma.
Probabile qualche problema nella aggiudicazione con conseguente rinvio di qualsiasi decisione....
Nulla in Italia è più definitivo del provvisorio...
 

marcofvg

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3 Dicembre 2012
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Udine
Il sito web di TRS ha inserito tra le compagnie aeree German Airways. Per caso torna volo AZ per LIN operato da loro?
Non trovo nessun riferimento da nessuna parte, ma non capisco allora perche abbiano inserito la compagnia sul sito
Ciao. Scorsa settimana circa avevo letto un articolo su stampa locale riferito all'aeroporto di TRS; tra le varie e su comunicazione dell'AD c'era scritto che la ripartenza dei voli con destinazioni di Milano e Monaco erano state rimandate a settembre/ottobre prossimi venturi.
Che si siano presi avanti? ... magari immaginando un'operativo ITA con velivolo Embraer German Airways su LIN. Chissà!
Oppure è un semplice errore o altro.


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takeoff

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27 Maggio 2014
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Ciao. Scorsa settimana circa avevo letto un articolo su stampa locale riferito all'aeroporto di TRS; tra le varie e su comunicazione dell'AD c'era scritto che la ripartenza dei voli con destinazioni di Milano e Monaco erano state rimandate a settembre/ottobre prossimi venturi.
Che si siano presi avanti? ... magari immaginando un'operativo ITA con velivolo Embraer German Airways su LIN. Chissà!
Oppure è un semplice errore o altro.


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Anche io ho pensato a LIN per conto di ITA! Effettivamente avrebbe molto senso. MUC invece spero torni LH quanto prima... Mesi fa avevano caricato sia FRA che MUC per la summer 22, con addirittura due night stop, ma poi hanno di nuovo posticipato MUC.
 

AZ Airport

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Anche io ho pensato a LIN per conto di ITA! Effettivamente avrebbe molto senso. MUC invece spero torni LH quanto prima... Mesi fa avevano caricato sia FRA che MUC per la summer 22, con addirittura due night stop, ma poi hanno di nuovo posticipato MUC.
Sulla TRS-LIN c'è una procedura di imposizione di oneri di servizio pubblico in corso.
 

billypaul

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E dopo svariati annunci misti su Swissport a oggi AZ in a.s. non ha ancora detto a chi cederà l'Handling su Roma.
Probabile qualche problema nella aggiudicazione con conseguente rinvio di qualsiasi decisione....
Nulla in Italia è più definitivo del provvisorio...
Ci mancherebbe. La trattativa è con un'azienda svizzera. Ma qui non siamo mica a Zurigo. Se tutto va bene, si saprà qualcosa ad Ottobre.
 

Edoardo

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Il teatrino atto…boh..

Terremoto al vertice di Ita, consiglieri minacciano le dimissioni: si complica la privatizzazione
di Aldo Fontanarosa

La compagnia aerea a gennaio si è dotata di suoi consulenti per la vendita, con una spesa milionaria. Poi il ministero dell'Economia, azionista unico del vettore, ha messo in campo i suoi. Il rischio che la Corte dei conti chieda ragione di questa duplicazione di spesa ha seminato il panico nel Cda. Il governo non vuole azzerare il management, per ora



ROMA - Diversi consiglieri di amministrazione di Ita Airways - sei, secondo una fonte - hanno minacciato le dimissioni dall'incarico. Il possibile terremoto al vertice è legato al processo di privatizzazione della compagnia aerea nazionale, che si fa sempre più tormentato.
Nella seduta del 31 gennaio, i consiglieri di amministrazione hanno scelto gli advisor (i consulenti) che avrebbero accompagnato Ita verso la vendita. Sono JP Morgan e Mediobanca, per la parte finanziaria; Grande Stevens e Sullivan & Cromwell, per quella legale. Advisor di questo prestigio e così competenti chiedono parcelle importanti, compensi milionari.
Dieci giorni fa, però, anche il ministero dell'Economia - azionista unico di Ita - ha scelto i suoi consulenti: Equita e lo studio legale Onorati. Con questa mossa, il ministero ha preso in mano - in forma definitiva - la privatizzazione del vettore aereo pubblico.
La cessione di quote della compagnia a una delle due cordate in campo - Msc-Lufthansa, da un lato, e Certares-Air France-Delta, dall'altro - sarà condotta dal Tesoro e dai suoi consulenti, secondo una procedura trasparente e competitiva delineata nel decreto (il Dpcm) del governo.
Così, nelle ultime ore più consiglieri di amministrazione di Ita hanno fatto una mossa: hanno chiesto che venisse revocata la delibera del Cda che a gennaio ha messo in campo gli advisor della compagnia aerea nazionale. La preoccupazione dei consiglieri è che la Corte dei conti possa chiedere ragione di questa spesa milionaria. Una spesa che potrebbe risultare inutile e ridondante - un doppione - visto che il ministero ha in campo i suoi advisor.


In questo clima di tensione, prende corpo l'ipotesi che alcuni consiglieri di amministrazione si dimettano per segnare la loro presa di distanza dalle delibera di Ita di gennaio.
Il ministero dell'Economia è a conoscenza dell'imminente terremoto che può investire Ita. Per questo, il Tesoro ha chiamato Palazzo Chigi per sapere se - vista la spiacevole situazione - fosse necessario il completo azzeramento del vertice manageriale di Ita.
In un momento così delicato per il governo, con una guerra in corso e l'alta tensione nella maggioranza parlamentare sull'aumento delle spese militari, Palazzo Chigi ha spiegato che non è il caso di aggiungere problemi a problemi. Per questo, non ci sarà un azzeramento del vertice di Ita. Almeno non adesso.
 

Viking

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Terremoto al vertice di Ita, consiglieri minacciano le dimissioni: si complica la privatizzazione
di Aldo Fontanarosa

La compagnia aerea a gennaio si è dotata di suoi consulenti per la vendita, con una spesa milionaria. Poi il ministero dell'Economia, azionista unico del vettore, ha messo in campo i suoi. Il rischio che la Corte dei conti chieda ragione di questa duplicazione di spesa ha seminato il panico nel Cda. Il governo non vuole azzerare il management, per ora



ROMA - Diversi consiglieri di amministrazione di Ita Airways - sei, secondo una fonte - hanno minacciato le dimissioni dall'incarico. Il possibile terremoto al vertice è legato al processo di privatizzazione della compagnia aerea nazionale, che si fa sempre più tormentato.
Nella seduta del 31 gennaio, i consiglieri di amministrazione hanno scelto gli advisor (i consulenti) che avrebbero accompagnato Ita verso la vendita. Sono JP Morgan e Mediobanca, per la parte finanziaria; Grande Stevens e Sullivan & Cromwell, per quella legale. Advisor di questo prestigio e così competenti chiedono parcelle importanti, compensi milionari.
Dieci giorni fa, però, anche il ministero dell'Economia - azionista unico di Ita - ha scelto i suoi consulenti: Equita e lo studio legale Onorati. Con questa mossa, il ministero ha preso in mano - in forma definitiva - la privatizzazione del vettore aereo pubblico.
La cessione di quote della compagnia a una delle due cordate in campo - Msc-Lufthansa, da un lato, e Certares-Air France-Delta, dall'altro - sarà condotta dal Tesoro e dai suoi consulenti, secondo una procedura trasparente e competitiva delineata nel decreto (il Dpcm) del governo.
Così, nelle ultime ore più consiglieri di amministrazione di Ita hanno fatto una mossa: hanno chiesto che venisse revocata la delibera del Cda che a gennaio ha messo in campo gli advisor della compagnia aerea nazionale. La preoccupazione dei consiglieri è che la Corte dei conti possa chiedere ragione di questa spesa milionaria. Una spesa che potrebbe risultare inutile e ridondante - un doppione - visto che il ministero ha in campo i suoi advisor.


In questo clima di tensione, prende corpo l'ipotesi che alcuni consiglieri di amministrazione si dimettano per segnare la loro presa di distanza dalle delibera di Ita di gennaio.
Il ministero dell'Economia è a conoscenza dell'imminente terremoto che può investire Ita. Per questo, il Tesoro ha chiamato Palazzo Chigi per sapere se - vista la spiacevole situazione - fosse necessario il completo azzeramento del vertice manageriale di Ita.
In un momento così delicato per il governo, con una guerra in corso e l'alta tensione nella maggioranza parlamentare sull'aumento delle spese militari, Palazzo Chigi ha spiegato che non è il caso di aggiungere problemi a problemi. Per questo, non ci sarà un azzeramento del vertice di Ita. Almeno non adesso.
Grazie per aver postato l’articolo integrale per i diversamente abbonati. L’ultima frase mi tranquillizza.
 

romaneeconti

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Edoardo

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Articolo del "nostro" LB Articolo

Ita Airways, dimissioni per 6 membri del Consiglio di amministrazione

Sei membri del Consiglio di amministrazione di Italia Trasporto Aereo Spa — la società del Tesoro che gestisce Ita Airways — hanno dato le dimissioni dall’incarico. La decisione è stata comunicata ai vertici dell’azienda attraverso una lettera ufficiale recapitata mercoledì 30 marzo, stando a quanto rivelano fonti al Corriere della Sera.

I sei membri che hanno lasciato
I sei consiglieri che hanno lasciato sono Lelio Fornabaio, Alessandra Fratini, Simonetta Giordani, Cristina Girelli, Silvio Martuccelli e Angelo Piazza. Restano nel Cda il presidente Alfredo Altavilla, l’ad Fabio Lazzerini e la consigliera Frances Ouseley. Ita Airways non commenta. Il membri del Cda erano stati scelti dall’allora governo Conte 2 nell’ottobre 2020, oltre tre mesi dopo l’annuncio via social della scelta dei vertici della società (allora Lazzerini come ad e Francesco Caio come presidente).


La lettera
Nella comunicazione con oggetto «Rimessione del mandato da componente del Cda di Ita» i sei membri scrivono: «Egregio presidente, le comunichiamo le nostre dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione a partire dalla data odierna. In questi anni abbiamo dato il nostro contributo all’avvio della operatività della società con il raggiungimento di importanti risultati consuntivati nel progetto di bilancio oggi approvato, ponendo altresì le premesse per l’avvio del processo di privatizzazione». «Nell’odierna seduta del Consiglio di amministrazione — si legge ancora — abbiamo votato tutte le delibere necessarie per regolare lo svolgimento dell’assemblea ordinaria e straordinaria della società. Riteniamo che Ita possa affrontare con decisione gli ambiziosi obiettivi che si pone. Ciò premesso con la presente noi sottoscritti ti chiediamo di rimettere il nostro mandato di consiglieri di amministrazione».


Le versioni
Il gesto dei sei membri del Cda avviene nel pieno dell’iter per la privatizzazione della compagnia aerea che oggi è di proprietà pubblica. Ma sulle motivazioni le versioni raccolte divergono. Secondo alcune fonti si tratterebbe di un passaggio naturale. Martedì 29 marzo alla riunione del board è stata approvata la relazione di bilancio e si è così formalmente chiusa la creazione di Ita. Adesso, quindi, inizia una seconda fase che punta alla privatizzazione e richiederebbe — secondo le fonti — modalità e strutture più snelle. Insomma: il ruolo del Cda in questa fase quindi sarebbe terminato.


Le frizioni
Altre fonti però segnalano frizioni tra i sei esponenti del Cda che si sono dimessi e i vertici di Ita Airways sulla gestione delle prossime fasi, in particolare sugli advisor scelti dalla compagnia aerea per la privatizzazione (JP Morgan e Mediobanca per la parte finanziaria e Grande Stevens e Sullivan & Cromwell per quella legale). Dal momento che anche il Tesoro ha scelto i suoi advisor (Equita per la parte finanziaria e Gianni & Origoni per quella legale) e che gestirà direttamente l’iter c’è chi si sarebbe chiesto se non sia il caso di annullare la delibera del Cda di Ita sulla scelta dei propri advisor così da evitare anche eventuali contestazioni della Corte dei Conti. Una ricostruzione, quest’ultima, che però non trova conferme negli ambienti interni alla compagnia.
 

Flyfan

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17 Giugno 2019
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LJU
Qualcuno può avvertire Draghi che gli individui al vertice di questa pseudo compagnia stanno buttando nel cesso milioni e milioni dei contribuenti nei modi più disparati? Dalla livrea in su?
O sono suoi fantocci? Io non me lo spiego altrimenti come queste persone siano approdate su quelle sedie.
 
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