ITA, la scelta del Governo: trattativa esclusiva con Certares/AFKL/DL


romaneeconti

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21 Marzo 2021
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Spero di sbagliarmi ma mi attendo lo stesso sequel che avvenne con Etihad.
Adesso 55/45, poi la nave inizierà ad imbarcare acqua, la cordata mollerà gli ormeggi e diluirà le sue quota.
A quel punto lo Stato si ritroverà per l'ennesima volta col cerino in mano e via coi prestiti ponte ed i bandi per la cessione.
as usual...poi mi rideranno ancora tutti in faccia se lo ripeto anch'io n volte. Amen.
 

leerit

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3 Settembre 2019
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ROMA - Sul filo di lana, il fondo Certares, Air France e Delta sorpassano Msc Group e Lufthansa nella corsa a Ita. Per la cessione della nostra compagnia aerea "sarà oggi avviato un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management LLC, Delta Airlines Inc. e Air France-KLM S.A., la cui offerta è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati", scrive in una nota il ministero dell'Economia, proprietario del vettore al 100%.

Obiettivi che sono elencati in un Dpcm, un decreto che l'esecutivo ha varato a marzo.

Il ministero, dunque, avvierà una trattativa privilegiata con la cordata prescelta, che guadagnerà una posizione di vantaggio nell’acquisizione di Ita. Il ministero precisa, poi: "Alla conclusione del negoziato in esclusiva, si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l'azionista pubblico".


Il ministro Daniele Franco (Economia), che gestisce la privatizzazione, ha anticipato ieri il verdetto al presidente del Consiglio Mario Draghi.


I punti di forza
Il fondo statunitense Certares ha al suo fianco Air France, una compagnia europea che è alleata di Ita dentro SkyTeam (dopo una lunga collaborazione con Alitalia). Ma Certares può contare anche sull'appoggio di Delta Airlines, che porta in dote il ricchissimo mercato dell'America del Nord, fatto di manager e turisti disposti a spendere per viaggiare comodamente.

Anche gli investimenti del fondo Certares sono profondamente radicati nell'America settentrionale, tra Stati Uniti e Canada, e nel turismo di alta fascia. E questo elemento ha rafforzato molto la posizione di Certares nella corsa a Ita.






Peraltro Air France e Delta, nelle ultime settimane, hanno fatto un salto di qualtà in questa partita. Inizialmente si sono presentate come semplici partner commerciali di Certares. Adesso invece si impegnano a un investimento diretto nella compagnia aerea italiana: investimento che prenderà forma nei prossimi mesi (se la privatizzazione sarà perfezionata).

Ecco, dunque, come potrà essere in prospettiva l'assetto definitivo della Ita privatizzata. Air France ha prenotato il 9,9% delle azioni del vettore italiano; invece Certares avrà quantomeno il 41,1% e Delta un altro 4%. Al ministero dell'Economia resterà una quota corposa anche se minoritaria, pari al 45%.






I 650 milioni e la quota residua
Il ministero dell'Economia ha ottenuto molte concessioni dal fondo Certares:
- la quota che resterà pubblica (il 45%) ha una valorizzazione,
- quando lo Stato vorrà liberarsene, potrà farlo così a un prezzo già concordato,
- intanto un primo assegno da 600-650 milioni sarà versato nelle casse italiane,
- e un premio ulteriore sarà riconosciuto se Ita centrerà buoni risultati di bilancio,
- previsto dunque un meccanismo di earn out.

Certares concede al ministero anche due posti su 5 in consiglio di amministrazione e la carica di presidente.



Meloni parla a Ceglie Messapica. Per uno scherzo del destino, Ita è tra gli sponsor
Meloni parla a Ceglie Messapica. Per uno scherzo del destino, Ita è tra gli sponsor


L'incognita Meloni
La trattativa in esclusiva impegnerà le prime due settimane di settembre. Poi il ministero dell'Economia sarà a un bivio. Potrebbe firmare un semplice memorandum d'intesa con Certares e i suoi alleati. Questo atto, importante sul piano simbolico, non è vincolante. Non impegna cioè il futuro governo a vendere per davvero Ita.

Alla fine sarebbe il nuovo esecutivo a decidere se procedere nella privatizzazione, se farlo nel solco tracciato dal governo Draghi, se interrompere del tutto il percorso.

Se invece il ministero deciderà di spingersi fino a un preliminare (signing), l'atto sarebbe vincolante. Il futuro governo potrebbe anche stracciare il preliminare, annullandolo. Ma la cordate dei potenziali compratori avrebbe diritto a incassare una penale milionaria.
 

romaneeconti

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21 Marzo 2021
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ROMA - Sul filo di lana, il fondo Certares, Air France e Delta sorpassano Msc Group e Lufthansa nella corsa a Ita. Per la cessione della nostra compagnia aerea "sarà oggi avviato un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management LLC, Delta Airlines Inc. e Air France-KLM S.A., la cui offerta è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati", scrive in una nota il ministero dell'Economia, proprietario del vettore al 100%.

Obiettivi che sono elencati in un Dpcm, un decreto che l'esecutivo ha varato a marzo.

Il ministero, dunque, avvierà una trattativa privilegiata con la cordata prescelta, che guadagnerà una posizione di vantaggio nell’acquisizione di Ita. Il ministero precisa, poi: "Alla conclusione del negoziato in esclusiva, si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l'azionista pubblico".


Il ministro Daniele Franco (Economia), che gestisce la privatizzazione, ha anticipato ieri il verdetto al presidente del Consiglio Mario Draghi.


I punti di forza
Il fondo statunitense Certares ha al suo fianco Air France, una compagnia europea che è alleata di Ita dentro SkyTeam (dopo una lunga collaborazione con Alitalia). Ma Certares può contare anche sull'appoggio di Delta Airlines, che porta in dote il ricchissimo mercato dell'America del Nord, fatto di manager e turisti disposti a spendere per viaggiare comodamente.

Anche gli investimenti del fondo Certares sono profondamente radicati nell'America settentrionale, tra Stati Uniti e Canada, e nel turismo di alta fascia. E questo elemento ha rafforzato molto la posizione di Certares nella corsa a Ita.






Peraltro Air France e Delta, nelle ultime settimane, hanno fatto un salto di qualtà in questa partita. Inizialmente si sono presentate come semplici partner commerciali di Certares. Adesso invece si impegnano a un investimento diretto nella compagnia aerea italiana: investimento che prenderà forma nei prossimi mesi (se la privatizzazione sarà perfezionata).

Ecco, dunque, come potrà essere in prospettiva l'assetto definitivo della Ita privatizzata. Air France ha prenotato il 9,9% delle azioni del vettore italiano; invece Certares avrà quantomeno il 41,1% e Delta un altro 4%. Al ministero dell'Economia resterà una quota corposa anche se minoritaria, pari al 45%.






I 650 milioni e la quota residua
Il ministero dell'Economia ha ottenuto molte concessioni dal fondo Certares:
- la quota che resterà pubblica (il 45%) ha una valorizzazione,
- quando lo Stato vorrà liberarsene, potrà farlo così a un prezzo già concordato,
- intanto un primo assegno da 600-650 milioni sarà versato nelle casse italiane,
- e un premio ulteriore sarà riconosciuto se Ita centrerà buoni risultati di bilancio,
- previsto dunque un meccanismo di earn out.

Certares concede al ministero anche due posti su 5 in consiglio di amministrazione e la carica di presidente.



Meloni parla a Ceglie Messapica. Per uno scherzo del destino, Ita è tra gli sponsor
Meloni parla a Ceglie Messapica. Per uno scherzo del destino, Ita è tra gli sponsor


L'incognita Meloni
La trattativa in esclusiva impegnerà le prime due settimane di settembre. Poi il ministero dell'Economia sarà a un bivio. Potrebbe firmare un semplice memorandum d'intesa con Certares e i suoi alleati. Questo atto, importante sul piano simbolico, non è vincolante. Non impegna cioè il futuro governo a vendere per davvero Ita.

Alla fine sarebbe il nuovo esecutivo a decidere se procedere nella privatizzazione, se farlo nel solco tracciato dal governo Draghi, se interrompere del tutto il percorso.

Se invece il ministero deciderà di spingersi fino a un preliminare (signing), l'atto sarebbe vincolante. Il futuro governo potrebbe anche stracciare il preliminare, annullandolo. Ma la cordate dei potenziali compratori avrebbe diritto a incassare una penale milionaria.
"....fatto di manager e turisti disposti a spendere per viaggiare comodamente..." e' un affermazione da querela.
 
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tommy2

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Mi inviate il link con la proposta integrale di Spohr & Co, perché non l'ho letta e vista la sicurezza di tutti sulla sua bontà... Chiedo per un amico eh!
 

JmLa

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Onestamente, leggendo anche la posizione dei partiti più avversi alla vendita, non si capisce chi sia d'accordo sulla vendita a Certares a parte chi l'ha decisa.
 

Vincenzo Bova

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Seconso me le forti pressioni dentro il MEF hanno fatto apparire la proposta del fondo più in linea con il DPCM sulla privatizzazione di ITA.
Ma non è detto che effettivamente la proposta di AfKLM Delta e Fondo sia meglio di quella MSC LH.
Secondo me la differenza nella scelta l'ha fatta, aver offerto un posto in più in CDA e la nomina del Presidente lasciata al MEF
( sono sempre 2 poltrone in più per gli amici).

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londonfog

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Londra
a me sembra rientrare nella prassi, è una due diligence
La due diligence da parte del venditore dovrebbe già essere stata fatta quando hanno accettato le proposte. A meno che non si siano solo preoccupati dei termini dell'offerta e non "che ci fossero i soldi", non mi e' chiaro come faranno a rispettare il 51% di proprietà di azionisti UE se AF non ci caccia i soldi. AF quella che e' stata già' vituperata in passato. Veramente povera ITA(lia)

Quello che mi riempie di tristezza e' che siamo ancora a "portare i turisti in Italia".
 

Farfallina

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SI legge una cosa positiva sull'ingresso nella trattativa di AF con il 10% circa e DL con il 4% circa, non è LH che personalmente avrei preferito ma meglio che niente. Probabile poi che DL e AF abbiano un accordo con Certares per vendere a loro le azioni (così AF può restituire il debito con lo Stato francese) una volta completata l'acquisizione.
Per il governo italiano ha probabilmente pesato la co-gestione offerta dagli americani che sarà probabilmente più gradita a FDI.
Vediamo come risponderà MSC-LH
 

leerit

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La due diligence da parte del venditore dovrebbe già essere stata fatta quando hanno accettato le proposte. A meno che non si siano solo preoccupati dei termini dell'offerta e non "che ci fossero i soldi", non mi e' chiaro come faranno a rispettare il 51% di proprietà di azionisti UE se AF non ci caccia i soldi. AF quella che e' stata già' vituperata in passato. Veramente povera ITA(lia)

Quello che mi riempie di tristezza e' che siamo ancora a "portare i turisti in Italia".

Avevo letto che puo' essere inserito il diritto del cosiddetto "ultimo beneficiario".

In sostanza come ultimo e finale acquirente puo' essere inserito il nome del fondatore ed attuale Senior Managing Director del fondo Certares vale a dire Greg O' Hara che vanta due cittadinanze: una canadese ed una greca.

Il fondo Certares ha tre sedi: New York Lussemburgo e Milano.


 
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leerit

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CVD Come Volevasi Dimostrare.

Il dossier Ita Airways arriva a una svolta. Il ministero dell’Economia e delle finanze avvia da subito, il 31 agosto, «un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares, Delta Air Lines e Air France-Klm». Lo conferma in una nota il dicastero «ad esito della procedura disciplinata dal dpcm 11 febbraio 2022 e finalizzata alla cessione del controllo di ITA S.p.A. (come si chiama la società che fa capo a Ita Airways, ndr)». La decisione arriva non senza qualche sorpresa dal momento che fino a qualche giorno fa era data in vantaggio la proposta di Msc e Lufthansa.





Le motivazioni
L’offerta guidata dal fondo Usa secondo il Tesoro — che oggi è azionista unico della compagnia tricolore — «è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal dpcm», prosegue il comunicato. «Alla conclusione del negoziato in esclusiva, si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico», sottolinea il ministero.





La svolta
La svolta — da quanto si apprende — si registra tra lunedì 29 e martedì 30 agosto. A convincere dell’offerta di Certares-Delta-Air France sarebbe stato anche il fatto che lasciando all’azionista pubblico il 45% di Ita per Roma ci sarebbe un maggiore controllo sul futuro dell’azienda decollata lo scorso 15 ottobre al posto di Alitalia. Dall’altra parte non sarebbe stata gradita la rigidità di Msc-Lufthansa sulla distribuzione delle quote (i due colossi volevano rilevare l’80%, lasciando il 20% al Mef).


Le due offerte
Ita Airways viene valutata da entrambe le cordate circa 950 milioni di euro. Secondo quanto filtra Certares pagherebbe 600 milioni di euro per il 55% e concedendo allo Stato italiano due membri del Cda su cinque con ampi poteri di veto sulle scelte industriali e strategiche e la possibilità di nominare il presidente. Air France-Klm erano già stati azionisti di Alitalia, arrivando fino al 25% nel 2009, salvo poi ridurre la propria partecipazione progressivamente a partire dal 2013. Nei prossimi mesi — stando alle promesse di Certares — dovrebbero entrare nell’azionariato Air France e Delta: i primi con il 9,9% e i secondi con il 5%, riducendo così la quota del fondo Usa al 40,1%.


Il fondo Usa
Certares è stato creato nel 2012 e il presidente-ad è Greg O’Hara (che ha la doppia nazionalità greco-canadese). Il quartier generale del fondo è a New York, con uffici in Lussemburgo e da qualche mese a Milano. Certares da fondo di private equity investe nei settori dei viaggi, del turismo e dell’ospitalità — ha quote in American Express Global Business Travel, Tripadvisor, Hertz — per un valore di mercato di oltre 10 miliardi di dollari (considerando i coinvestimenti).




La nota di Lufthansa
«Dal nostro punto di vista, la nostra offerta congiunta con Msc era e continua ad essere la soluzione migliore per Ita», fa sapere in una nota Lufthansa. «Prendiamo atto della decisione del governo italiano di intraprendere una strada che consenta una maggiore influenza dello Stato e non preveda una completa privatizzazione di Ita — sottolinea il colosso dei cieli —. Anche senza una collaborazione con Ita, il nostro gruppo mantiene un ottimo posizionamento sul mercato italiano. Con la nostra compagnia aerea italiana Air Dolomiti e con tutti i nostri marchi aerei abbiamo già una forte presenza, con circa 4 milioni di passeggeri e oltre 130 partenze giornaliere da 21 destinazioni. Continueremo ad ampliare questo posizionamento con le nostre forze e a sviluppare ulteriormente la nostra offerta per offrire il miglior servizio ai nostri clienti e passeggeri italiani».


 

AZ680

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roma, Lazio.
Quindi .... il ricco nord-Italia se ne andrà nelle aspirapolveri di MUC e FRA... CDG e AMS continueranno a risucchiare pax dal resto di Italia come per la fu Alitalia ... e ITA rimarrà con un intercontinentale ridicolo .... ah dopo la fine ufficiale della trattativa comincia la trattativa per il passaggio del Colosseo ai Francesi ... un successone ..
 
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13900

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Quindi .... il ricco nord-Italia se ne andrà nelle aspirapolveri di MUC e FRA... CDG e AMS continueranno a risucchiare pax dal resto di Italia come per la fu Alitalia ... e ITA rimarrà con un intercontinentale ridicolo .... ah dopo la fine ufficiale della trattativa comincia la trattativa per il passaggio del Colosseo ai Francesi ... un successone ..
Gia' cosi' e' al momento. ITA (e AZ prima di lei) era un ectoplasma.

Sono deluso da MD, mi aspettavo di meglio da lui. L'unica cosa che dico e' che ho lavorato in una compagnia acquistata da un fondo di private equity ed e' stato un disastro. Ci hanno presi, spolpati, strizzati, scolati e rivenduti nel giro di un anno e mezzo. Vivi, vivissimi, auguri a tutti i dipendenti di ITA che frequentano questo forum.