Thread ITA Airways: LH presenta l’offerta per quota di minoranza


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Betha23

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22 Settembre 2015
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Cerco un volo per LHR e incappo in queste proposte su GoogleVoli, l'occhio mi va in automatico su qualcosa che stona:

12:55 – 14:35
British Airways
2 h 40 min
FCO–LHR
Diretto
87 kg CO2
-16% di emissioni



14:10 – 16:00
ITA
2 h 50 min
FCO–LHR
Diretto
204 kg CO2
+98% di emissioni


Ora, non ne capisco granche' di emissioni CO2...ma come si spiega questa sprpoporzione? Un errore o questioni realmente tecniche, tipo motori?
Operato con a330 quello di Ita magari.
 

Betha23

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22 Settembre 2015
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Scusate, domanda da un milione di dollari, ITA mi propone un volo per un isola greca con scalo ad ATH e volo da Atene a isola operato da Aegean (codice volo Aegean quindi non code sharing).
Ora, a parte lo scalo di 55minuti a Atene da segno della croce… ma se imbarcassi il bagaglio lo dovrei ricevere comunque a destinazione no? E nel caso perdessi la coicindenza, ITA mi dovrebbe riproteggere sul volo Aegean successivo ?
 

Sciamano

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25 Agosto 2021
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Scusate, domanda da un milione di dollari, ITA mi propone un volo per un isola greca con scalo ad ATH e volo da Atene a isola operato da Aegean (codice volo Aegean quindi non code sharing).
Ora, a parte lo scalo di 55minuti a Atene da segno della croce… ma se imbarcassi il bagaglio lo dovrei ricevere comunque a destinazione no? E nel caso perdessi la coicindenza, ITA mi dovrebbe riproteggere sul volo Aegean successivo ?
55' a ATH sono fattibilissimi, soprattutto intra-Schengen e con bagaglio da non recuperare (mi pare di capire venduto su sito ITA? Se unica prenotazione chiaramente sei riprotetta in caso di problemi così come il bagaglio lo dovresti tranquillamente poter ritirare a destinazione finale avendo AZ e A3, se non ricordo male, baggage interline agreement ma in questi casi dipende sempre molto dalla voglia e dalle capacità del check-in agent
 
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26 Aprile 2012
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Qualcuno non ce la sta raccontando corretta, ci dicono che la trattativa si arena su qualche decina di milioni di euro di differenza sul prezzo mentre prima le stesse fonti facevano filtrare che LH aveva dato il suo benestare per gli aumenti degli stipendi che incidono ben di più sui conti!
Intanto ITA svuota la casse...

E’ colpa dei naviganti [cit.]

Io spero ardentemente che non ci sia qualche imbecille sovranista, in un qualche ministero, che vuole ricreare l’Ala Littoria, o che ha letto quella colonna sul Sussidiario a riguardo del “quarto polo” e che ci crede. Perchè far scappare LH sarebbe peggio che criminale.
 

Betha23

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55' a ATH sono fattibilissimi, soprattutto intra-Schengen e con bagaglio da non recuperare (mi pare di capire venduto su sito ITA? Se unica prenotazione chiaramente sei riprotetta in caso di problemi così come il bagaglio lo dovresti tranquillamente poter ritirare a destinazione finale avendo AZ e A3, se non ricordo male, baggage interline agreement ma in questi casi dipende sempre molto dalla voglia e dalle capacità del check-in agent
Il check-in lo faccio a FCO, alle brutte faccio casino e uno che ci capisce lo trovo 😂.
Solo che un interline non l’ho mai fatto ed ero curioso di capire se era fattibile .
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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TAP Portugal returns to net profit for first time since 2017
By Graham Dunn21 March 2023

Privatisation-target TAP Portugal returned to the black last year after posting a net profit of €65.6 million ($70.3 million) for 2022.
The profit marks the Star Alliance carrier’s first positive net result since 2017 and also contrasts with a loss of €1.6 billion in 2021.
Portuguese government is looking to privatise Lisbon-based carrier
TAP’s improved performance was achieved on a sharp jump in turnover: airline revenues of €3.49 billion were more than double 2021 levels and outstripped its sales in pre-pandemic 2019 by 6%.
The increased revenue performance in turn reflects a strong return in passenger traffic and loads last year, as well improved yields.
TAP passenger numbers more than doubled to 13.8 million in 2022, reaching roughly four-fifths of pre-pandemic highs. TAP’s capacity for 2022 was at 79% of pre-pandemic levels, while a load factor of 80% was just 0.1 percentage points down on 2019. The airline notes load factors ran ahead of 2019 levels from July onwards.
Yields, meanwhile, were roughly one-fifth higher than pre-pandemic levels.
At an operating level TAP was also profitable, posting earnings before interest and tax of €268 million including almost €20 million of one-off gains.
The return to profit is timely given Portugal’s aspiration to privatise the Lisbon-based carrier.

 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
E’ colpa dei naviganti [cit.]

Io spero ardentemente che non ci sia qualche imbecille sovranista, in un qualche ministero, che vuole ricreare l’Ala Littoria, o che ha letto quella colonna sul Sussidiario a riguardo del “quarto polo” e che ci crede. Perchè far scappare LH sarebbe peggio che criminale.
io temo ci sia invece, e ne ho qualche primo riscontro.
 
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East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
TAP Portugal returns to net profit for first time since 2017
By Graham Dunn21 March 2023

Privatisation-target TAP Portugal returned to the black last year after posting a net profit of €65.6 million ($70.3 million) for 2022.
The profit marks the Star Alliance carrier’s first positive net result since 2017 and also contrasts with a loss of €1.6 billion in 2021.
Portuguese government is looking to privatise Lisbon-based carrier
TAP’s improved performance was achieved on a sharp jump in turnover: airline revenues of €3.49 billion were more than double 2021 levels and outstripped its sales in pre-pandemic 2019 by 6%.
The increased revenue performance in turn reflects a strong return in passenger traffic and loads last year, as well improved yields.
TAP passenger numbers more than doubled to 13.8 million in 2022, reaching roughly four-fifths of pre-pandemic highs. TAP’s capacity for 2022 was at 79% of pre-pandemic levels, while a load factor of 80% was just 0.1 percentage points down on 2019. The airline notes load factors ran ahead of 2019 levels from July onwards.
Yields, meanwhile, were roughly one-fifth higher than pre-pandemic levels.
At an operating level TAP was also profitable, posting earnings before interest and tax of €268 million including almost €20 million of one-off gains.
The return to profit is timely given Portugal’s aspiration to privatise the Lisbon-based carrier.

posti qui questa notizia per puro raffronto immagino... ;)
 
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belumosi

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posti qui questa notizia per puro raffronto immagino... ;)
Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. ;)
Tuttavia essendo TAP l'altra compagnia europea in fase di privatizzazione, ho pensato che i numeri dei portoghesi potessero essere interessanti. A questo punto vedremo se il governo lusitano procederà con la dismissione, o se cambierà idea decidendo di tenersi la compagnia risanata.
 
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leerit

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Non c’è pace per Ita Airways
L’offerta di Lufthansa per acquistare il 40% della compagnia doveva arrivare lo scorso 6 marzo. E, invece, finora non si è vista alcuna proposta definitiva. Il peggio è che i tedeschi non intendono forzare la mano in un’operazione per la quale avevano previsto un esborso compreso fra i 250 e i 300 milioni. Due le ragioni.

La prima è che c’è preoccupazione per i termini del contratto di vendita che ha trasferito gli asset di Alitalia ad Ita. Secondo alcuni osservatori, c’è il rischio che l’accordo permetta di intravedere una continuità fra la vecchia Alitalia e la società guidata da Fabio Lazzerini. Un simile scenario lascia ampio spazio ad un incremento dei contenziosi (al momento circa 1200) con fondate possibilità di successo a fronte della continuità fra le due aziende che imporrebbe l’assunzione di tutti gli ex lavoratori Alitalia.


La seconda questione è invece relativa al piano industriale. I tedeschi non sono intenzionati ad investire oltremisura in Ita. Puntano al ritorno in utile nel giro di tre anni. Ma per loro la compagnia italiana, oggi controllata dal Tesoro, dovrebbe avere al massimo un’ottantina di aerei contro i circa 130 che sono previsti dai progetti di sviluppo di Ita. Prova ne è il fatto che Lufthansa è in corsa anche nel processo di privatizzazione di Tap Air Portugal, compagnia che può essere funzionale allo sviluppo delle tratte a lungo raggio verso l’America Latina. Esattamente come potrebbe esserlo Ita.

Dal punto di vista tedesco, non c’è quindi ragione per pagare Ita più del dovuto né tanto meno immaginare un consistente piano di sviluppo. Meglio invece una compagnia in miniatura. Tanto più che questo accentrerebbe il mercato del trasporto aereo nelle mani di Lufthansa, un colosso da 32,8 miliardi di fatturato e 800 milioni di utili.

Giallo assunzioni con rinuncia ad azioni legali

Mentre Lufthansa traccheggia sul da farsi, Ita vorrebbe procedere con le 1200 assunzioni annunciate da Lazzerini. Ma la modalità lascia perplessi. Le risorse umane di Ita stanno inviando delle lettere agli ex dipendenti Alitalia. L’oggetto delle missive è la “disponibilità condizionata a formulare una proposta di assunzione”.

Nel testo la compagnia prospetta l’ipotesi di assunzione, ma la condizione, persino prima della selezione, è la “valida rinuncia ad ogni eventuale diritto e/o azione anche inerente la costituzione ex novo e/o decorrenza del rapporto di lavoro con la scrivente società” come si legge in una lettera che Verità&Affari ha potuto visionare. “E’ un unicum – spiega Antonio Amoroso, segretario nazionale della Cub Trasporti – Ogni eventuale rinuncia avviene caso mai contestualmente all’assunzione, non certo prima ancora delle selezioni. E’ vergognoso che tale metodo ricattatorio sia adotrtato da una società controllata totalmente dallo Stato”.

Al ministero del Tesoro la tensione è alta
Il dossier Ita rischia di trasformarsi in una spina nel fianco. Per questo si stanno valutando tutte le possibili ipotesi. Per il ministro Giancarlo Giorgetti il tema è chiaramente finanziario. Tecnicamente Ita potrebbe andare avanti ancora a lungo nonostante circa 2 milioni di perdite al giorno. Il decreto che ne ha determinato la nascita durante il governo Conte stanziava infatti 3 miliardi di euro.

Nelle casse della società ne sono però finiti effettivamente solo un miliardo e seicento milioni. Il punto è però che il Tesoro non può e non vuole rischiare che il denaro venga speso senza creare una compagnia solida. Sarebbe l’ennesimo fallimento. Con tanto di danno di immagine associato. Per questo l’accordo con i tedeschi resta la via maestra. Almeno per il momento.



 

kenadams

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Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. ;)
Tuttavia essendo TAP l'altra compagnia europea in fase di privatizzazione, ho pensato che i numeri dei portoghesi potessero essere interessanti. A questo punto vedremo se il governo lusitano procederà con la dismissione, o se cambierà idea decidendo di tenersi la compagnia risanata.
Fra TAP e ITA non c'e' proprio paragone: la prima sa' cosa vuol fare da grande (il collegamento Star Alliance fra Europa e America latina) e ha tutte le carte in regola per farlo: posizione geografica, network, flotta (arrivare in America latina col 330-900 e' un bel vantaggio). Probabilmente nel 2022 TAP ha avuto il vantaggio di domanda molto forte e yield alti per l'America del Sud -- non e' detto che questo regga ma tant'e'. Il confronto con ITA, che vuol portare turisti in Italia e tricolori nel mondo e' davvero inclemente.
 

East End Ave

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Non c’è pace per Ita Airways
L’offerta di Lufthansa per acquistare il 40% della compagnia doveva arrivare lo scorso 6 marzo. E, invece, finora non si è vista alcuna proposta definitiva. Il peggio è che i tedeschi non intendono forzare la mano in un’operazione per la quale avevano previsto un esborso compreso fra i 250 e i 300 milioni. Due le ragioni.

La prima è che c’è preoccupazione per i termini del contratto di vendita che ha trasferito gli asset di Alitalia ad Ita. Secondo alcuni osservatori, c’è il rischio che l’accordo permetta di intravedere una continuità fra la vecchia Alitalia e la società guidata da Fabio Lazzerini. Un simile scenario lascia ampio spazio ad un incremento dei contenziosi (al momento circa 1200) con fondate possibilità di successo a fronte della continuità fra le due aziende che imporrebbe l’assunzione di tutti gli ex lavoratori Alitalia.


La seconda questione è invece relativa al piano industriale. I tedeschi non sono intenzionati ad investire oltremisura in Ita. Puntano al ritorno in utile nel giro di tre anni. Ma per loro la compagnia italiana, oggi controllata dal Tesoro, dovrebbe avere al massimo un’ottantina di aerei contro i circa 130 che sono previsti dai progetti di sviluppo di Ita. Prova ne è il fatto che Lufthansa è in corsa anche nel processo di privatizzazione di Tap Air Portugal, compagnia che può essere funzionale allo sviluppo delle tratte a lungo raggio verso l’America Latina. Esattamente come potrebbe esserlo Ita.

Dal punto di vista tedesco, non c’è quindi ragione per pagare Ita più del dovuto né tanto meno immaginare un consistente piano di sviluppo. Meglio invece una compagnia in miniatura. Tanto più che questo accentrerebbe il mercato del trasporto aereo nelle mani di Lufthansa, un colosso da 32,8 miliardi di fatturato e 800 milioni di utili.

Giallo assunzioni con rinuncia ad azioni legali

Mentre Lufthansa traccheggia sul da farsi, Ita vorrebbe procedere con le 1200 assunzioni annunciate da Lazzerini. Ma la modalità lascia perplessi. Le risorse umane di Ita stanno inviando delle lettere agli ex dipendenti Alitalia. L’oggetto delle missive è la “disponibilità condizionata a formulare una proposta di assunzione”.

Nel testo la compagnia prospetta l’ipotesi di assunzione, ma la condizione, persino prima della selezione, è la “valida rinuncia ad ogni eventuale diritto e/o azione anche inerente la costituzione ex novo e/o decorrenza del rapporto di lavoro con la scrivente società” come si legge in una lettera che Verità&Affari ha potuto visionare. “E’ un unicum – spiega Antonio Amoroso, segretario nazionale della Cub Trasporti – Ogni eventuale rinuncia avviene caso mai contestualmente all’assunzione, non certo prima ancora delle selezioni. E’ vergognoso che tale metodo ricattatorio sia adotrtato da una società controllata totalmente dallo Stato”.

Al ministero del Tesoro la tensione è alta
Il dossier Ita rischia di trasformarsi in una spina nel fianco. Per questo si stanno valutando tutte le possibili ipotesi. Per il ministro Giancarlo Giorgetti il tema è chiaramente finanziario. Tecnicamente Ita potrebbe andare avanti ancora a lungo nonostante circa 2 milioni di perdite al giorno. Il decreto che ne ha determinato la nascita durante il governo Conte stanziava infatti 3 miliardi di euro.

Nelle casse della società ne sono però finiti effettivamente solo un miliardo e seicento milioni. Il punto è però che il Tesoro non può e non vuole rischiare che il denaro venga speso senza creare una compagnia solida. Sarebbe l’ennesimo fallimento. Con tanto di danno di immagine associato. Per questo l’accordo con i tedeschi resta la via maestra. Almeno per il momento.




"...c’è il rischio che l’accordo permetta di intravedere una continuità fra la vecchia Alitalia e la società guidata da Fabio Lazzerini.."

Ma va? La prima discontinuita' sarebbe dovuta essere proprio il cambio alla guida, con la nomina di un manager statale (capace) o di un commissario ad-acta (escludendo Intrieri). Allora era credibile l'operazione!

E infine -ennesima- lode a @belumosi , ripreso in questo articolo a proposito di TP; stessa taglia, network appetibile, gia' StarAlliance e per di piu' in utile e senza strascichi giudiziari in vista.

Non lo voglio dire (ne va anche delle mie tasse e dunque dei miei denari), ma capirei LHG se girasse la testa verso Lisboa.
 

londonfog

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Non c’è pace per Ita Airways
L’offerta di Lufthansa per acquistare il 40% della compagnia doveva arrivare lo scorso 6 marzo. E, invece, finora non si è vista alcuna proposta definitiva. Il peggio è che i tedeschi non intendono forzare la mano in un’operazione per la quale avevano previsto un esborso compreso fra i 250 e i 300 milioni. Due le ragioni.

La prima è che c’è preoccupazione per i termini del contratto di vendita che ha trasferito gli asset di Alitalia ad Ita. Secondo alcuni osservatori, c’è il rischio che l’accordo permetta di intravedere una continuità fra la vecchia Alitalia e la società guidata da Fabio Lazzerini. Un simile scenario lascia ampio spazio ad un incremento dei contenziosi (al momento circa 1200) con fondate possibilità di successo a fronte della continuità fra le due aziende che imporrebbe l’assunzione di tutti gli ex lavoratori Alitalia.


La seconda questione è invece relativa al piano industriale. I tedeschi non sono intenzionati ad investire oltremisura in Ita. Puntano al ritorno in utile nel giro di tre anni. Ma per loro la compagnia italiana, oggi controllata dal Tesoro, dovrebbe avere al massimo un’ottantina di aerei contro i circa 130 che sono previsti dai progetti di sviluppo di Ita. Prova ne è il fatto che Lufthansa è in corsa anche nel processo di privatizzazione di Tap Air Portugal, compagnia che può essere funzionale allo sviluppo delle tratte a lungo raggio verso l’America Latina. Esattamente come potrebbe esserlo Ita.

Dal punto di vista tedesco, non c’è quindi ragione per pagare Ita più del dovuto né tanto meno immaginare un consistente piano di sviluppo. Meglio invece una compagnia in miniatura. Tanto più che questo accentrerebbe il mercato del trasporto aereo nelle mani di Lufthansa, un colosso da 32,8 miliardi di fatturato e 800 milioni di utili.

Giallo assunzioni con rinuncia ad azioni legali

Mentre Lufthansa traccheggia sul da farsi, Ita vorrebbe procedere con le 1200 assunzioni annunciate da Lazzerini. Ma la modalità lascia perplessi. Le risorse umane di Ita stanno inviando delle lettere agli ex dipendenti Alitalia. L’oggetto delle missive è la “disponibilità condizionata a formulare una proposta di assunzione”.

Nel testo la compagnia prospetta l’ipotesi di assunzione, ma la condizione, persino prima della selezione, è la “valida rinuncia ad ogni eventuale diritto e/o azione anche inerente la costituzione ex novo e/o decorrenza del rapporto di lavoro con la scrivente società” come si legge in una lettera che Verità&Affari ha potuto visionare. “E’ un unicum – spiega Antonio Amoroso, segretario nazionale della Cub Trasporti – Ogni eventuale rinuncia avviene caso mai contestualmente all’assunzione, non certo prima ancora delle selezioni. E’ vergognoso che tale metodo ricattatorio sia adotrtato da una società controllata totalmente dallo Stato”.

Al ministero del Tesoro la tensione è alta
Il dossier Ita rischia di trasformarsi in una spina nel fianco. Per questo si stanno valutando tutte le possibili ipotesi. Per il ministro Giancarlo Giorgetti il tema è chiaramente finanziario. Tecnicamente Ita potrebbe andare avanti ancora a lungo nonostante circa 2 milioni di perdite al giorno. Il decreto che ne ha determinato la nascita durante il governo Conte stanziava infatti 3 miliardi di euro.

Nelle casse della società ne sono però finiti effettivamente solo un miliardo e seicento milioni. Il punto è però che il Tesoro non può e non vuole rischiare che il denaro venga speso senza creare una compagnia solida. Sarebbe l’ennesimo fallimento. Con tanto di danno di immagine associato. Per questo l’accordo con i tedeschi resta la via maestra. Almeno per il momento.



A me stupisce una cosa, una differenza di idee sulla dimensione della flotta come quella descritta nell'articolo (LH un'ottantina, ITA/Governo 130) non e' robetta. Ha un grossissimo impatto sul piano industriale. Non ne hanno parlato durante le trattative?
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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dai che salta tutto anche questa volta.. senza fondo Alitalia…che schifo.
Se salta l'offerta LH (mi sa che più che saltare se la faranno regalare) sarà una bella battaglia fra l'UE che spingerà alla liquidazione e Fdi alla mega nazionalizzazione.
Mi pareva strano che LH perorasse assunzioni e aumenti di stipendio fatti in fretta e furia prima della sua entrata...
 

magick

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5 Maggio 2016
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Eppure sembra incredibile ma ci sono modi peggiori di spendere i nostri soldi: il ponte sullo stretto. Se mi chiedessero di scegliere fra sovvenzionare a vita Ita e il ponte, sceglierei Ita senza pensarci...
 

outlmerge

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21 Novembre 2017
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Il solo svantaggio che vedo per TAP e l'aeroporto di Lisbona: piccolo e impossibile da ingrandire, inoltre si trova in una zona densamente abitata.
Ho letto articoli su un progetto per la costruzione di un nuovo aeroporto a Lisbona ma é tutto fermo da un po senza garanzie che si faccia.
 
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Sciamano

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25 Agosto 2021
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Il volo di Schrödinger: è cancellato ma automaticamente non sono stato messo sul nuovo, comunque mostrato, perché non c'è posto.
Questo è uno dei casi in cui avere lo status dovrebbe servire a qualcosa e invece...

Ovviamente nessuna comunicazione di nessun tipo mi è arrivata da parte di ITA.
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Il volo di Schrödinger: è cancellato ma automaticamente non sono stato messo sul nuovo, comunque mostrato, perché non c'è posto.
Questo è uno dei casi in cui avere lo status dovrebbe servire a qualcosa e invece...

Ovviamente nessuna comunicazione di nessun tipo mi è arrivata da parte di ITA.
Cosa prevederebbe invece lo status?
Sulla mancata comunicazione, intendi della cancellazione o di eventuali repro?
 
Stato
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