SNCF sbarca in Italia: il TGV in concorrenza diretta con Frecciarossa e Italo


Cesare.Caldi

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SNCF sbarca in Italia e si prepara ad attivare dal 2026 servizi TGV sulle linee alta velocità Torino-Milano-Venezia e Torino-Milano-Roma-Napoli. Il servizio sarà venduto col marchio Ouigo, il marchio low cost del TGV. Sulla alta velocità avremo quindi tre operatori in concorrenza diretta: Trenitalia (Frecciarossa), NTV (Italo) e SNFC (Ouigo)


Treni low cost francesi in Italia: a Roma, Milano, Venezia, Napoli con Sncf
di Alessia Conzonato
Treni low cost francesi in Italia: a Roma, Milano, Venezia, Napoli con Sncf

La Sncf (Société Nationale des Chemins de fer Français), la principale azienda pubblica francese che si occupa del trasporto ferroviario, risponde alla concorrente Trenitalia (che da fine 2021 con i suoi Frecciarossa collega Milano a Parigi passando per Lione) e si prepara a lanciare il “Project Allegro”: si tratta di un piano con cui la compagnia intende entrare con il suo modello low cost Ouigo nell’alta velocità italiana con due linee, quella che da Torino arriva a Napoli, passando per Milano e Roma, e quella da Torino a Venezia.

Cosa prevede il progetto
Come spiega anche Le Parisien, i primi viaggi saranno disponibili a partire da giugno 2026, intensificandosi gradualmente fino a marzo 2028, e saranno in totale 13 tragitti al giorno tra andata e ritorno - 9 tra Milano e Roma e 4 tra Torino e Venezia - a cui si aggiungono due trasporti Parigi-Milano, rispetto ai tre attuali. Il quotidiano francese ha avuto modo di visionare il documento riservato della presentazione del piano, dove si legge che le motivazioni dietro a questa mossa sono due: da una parte lo sviluppo internazionale verso altri mercati europei, a partire infatti con l’espansione in Spagna, dall’altra contrastare l’attivo di Trenitalia su territorio francese. Sncf vuole «limitare la sua capacità di investimento — si legge — riducendo di fatto le sue prospettive di margine sul mercato nazionale». Inoltre, il “Project Allegro” «esclude definitivamente la cooperazione tra gli operatori ferroviari storici dei due Paesi e non farà altro che rafforzare il dumping sociale (pratica dei datori di lavoro che utilizzano manodopera a basso costo, ndr), sia in Francia che in Italia».

Il modello low cost Ouigo
Il prossimo 26 aprile il piano potrebbe essere presentato al Comitato di impresa europeo (Cee), l’ente interno a Sncf responsabile di strategie di espansione estera, anche se nessun commento è ancora stato rilasciato dal gruppo. È probabile che il modello da applicare in Italia sarà molto simile a quello appena lanciato in Spagna: nel 2021 l’azienda ha avviato una linea dei suoi treni low cost Ouigo tra Madrid e Barcellona, ma anche dalla capitale a Valencia e per il 2023 prevede di inaugurare nuove tratte verso Alicante e Siviglia. Il modello Ouigo risulta particolarmente competitivo grazie ai suoi prezzi vantaggiosi e la possibilità di acquistare online. Nel nostro Paese Sncf potrebbe appoggiarsi alla controllata Svi (Sncf Voyages Italia), che già gestisce l’attraversamento della frontiera dei treni in viaggio tra Parigi e Milano e sopratutto dispone del Certificato unico di sicurezza, la licenza ferroviaria necessaria per operare sul territorio.

 
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Cesare.Caldi

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La liberalizzazione del trasporto ferroviario in Europa sta portando maggior concorrenza in diversi paesi:

Francia
Tranitalia ha avviato servizi diretti Frecciarossa tra Milano e Parigi

Spagna
Ci sono 3 operatori in concorrenza sulle linea alta velocità:
Renfe col marchio Ave
Trenitalia ha avviato servizi col Frecciarossa su diverse linee, il servizio è venduto col marchio Iryo.
SNCF ha avviato servizi TGV su diverse linee col marchio Ouigo

Italia
Ci saranno presto tre operatori sulle linee alta velocità:
Trenitalia col Frecciarossa
NTV con Italo
SNCF col TGV Ouigo

Germania
Pare che Trenitalia stia preparando l'ingresso nel mercato tedesco con la possibile attivazione di collegamenti diretti Italia-Germania operati col Frecciarossa.
 

Cesare.Caldi

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Per chi avesse qualche dubbio sulla notizia, visto il giorno, non è un pesce d'aprile, l'articolo del Corriere è del 23 marzo.
 

micheleforchini

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9 Gennaio 2010
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BGY
Incredibile la lungimiranza dei francesi che dopo aver acquistato il 20% di NTV (italo) hanno dismesso l'investimento nel 2015 salvo ricredersi 7 anni dopo perchè si sono accorti che i loro servizi in Francia non sono poi così apprezzati dai francesi che hanno iniziato ad utilizzare i Frecciarossa tra Lione e Parigi ( oltre che sulle rotte per l'Italia). E adesso vogliono fare la pipì nel giardino di Trenitalia, quasi per ripicca dovendosi costruire da capo tutto.

Passeranno quindi altri 3 anni e nel frattempo Trenitalia continuerà ad acquisire quote di mercato in Francia e Spagna e preparando lo sbarco nel ricco mercato tedesco oltre alle nuove tracce che si svilupperanno grazie al terzo valico ( Milano-Genova e poi? Ventimiglia..Nizza..Marsiglia)
 

Stefanopv

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12 Marzo 2010
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Roma-Pavia
Però attenzione a non confondere le cose: il Frecciarossa Milano Parigi è un servizio avente origine in Italia e termine in Francia. Il nuovo di Sncf sarebbe Italia-Italia, quindi un po’ come se fosse Parigi-Marsiglia, o come i servizi che Trenitalia espleta in Spagna
 
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starflyer

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Però attenzione a non confondere le cose: il Frecciarossa Milano Parigi è un servizio avente origine in Italia e termine in Francia. Il nuovo di Sncf sarebbe Italia-Italia, quindi un po’ come se fosse Parigi-Marsiglia, o come i servizi che Trenitalia espleta in Spagna
Anche Trenitalia offre servizi interni, 3 Frecciarossa al giorno per senso di marcia tra Lione e Parigi, che si aggiungono ai 2 giornalieri che collegano Parigi a Milano via Lione.
 

I-DADO

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Milano - Brianza, Lombardia.
Mi sembra di aver capito che il progetto è quello di offrire poche frequenze sulla classica T ad alta velocità (Torino-Milano-Venezia e Milano-Salerno) ma con i TGV-M che avranno una capacità nettamente superiore al nostrano ETR400.
Chiaramente per riempire tutti quei posti si farà leva sulla tariffa, da qui il chiaro obiettivo di rompere le scatole sul primo prezzo agli altri due competitors. Il progetto Allegro di SNCF, anzi SNCF Voyages Italia come da denominazione ufficiale, si può reggere in piedi solo con treni pieni a tappo tutti i giorni dell'anno.
Debutterà per la prima volta in Italia un servizio AV con treni a doppio piano.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Certo non funziona come per aerei o navi; il binario è quello e in più di tanti ogni tot minuti non si passa; mi chiedo quanto si possa realmente sviluppare una vera concorrenza senza togliere “slots” agli altri.
Già adesso la AV tra Roma e Bologna vede transiti ogni 5’ in alcune fasce della giornata, che è già il massimo.
 

13900

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Nel frattempo, qui nella perfida Albione, le linee sono affidate a una sola società, i prezzi sono epici per dei servizi penosi (provate le panche su LNER, tipo Wizzair solo peggio) e la costruzione dell’unica linea AV sta diventando una farsa da repubblica delle banane. Non tutto è bello, nell’Italia delle ferrovie, ma c’è parecchio di cui essere contenti IMHO.
 
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I-DADO

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17 Agosto 2007
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Milano - Brianza, Lombardia.
Certo non funziona come per aerei o navi; il binario è quello e in più di tanti ogni tot minuti non si passa; mi chiedo quanto si possa realmente sviluppare una vera concorrenza senza togliere “slots” agli altri.
Già adesso la AV tra Roma e Bologna vede transiti ogni 5’ in alcune fasce della giornata, che è già il massimo.

Infatti la normativa prevede che se RFI dichiara una linea satura qualcuno debba cedere per forza delle tracce.7
Comunque la BO-FI AV non lo è ancora. Con il segnalamento attuale si potrebbe arrivare serenamente a 3' di frequenza tra un treno e l'altro nella massima sicurezza. Il vero problema è attraversare Firenze tra Castello e Rovezzano.
A quel punto gli operatori inizerebbero ad utilizzare più composizioni doppie. Cosa ad oggi molto rara da vedersi.
 

Cesare.Caldi

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SNCF alla conquista dell'Italia con il ''Progetto Allegro''

Dopo aver attraversato i Pirenei per espandersi in Spagna, i treni di SNCF attraverseranno le Alpi. La compagnia ferroviaria statale francese intende accelerare il suo sviluppo internazionale ed entrare nel mercato italiano.

Secondo le informazioni acquisite dal quotidiano Le Parisien, SNCF vorrebbe importare il modello Ouigo, la sua offerta low-cost, sulle linee ad alta velocità Torino - Milano - Roma - Napoli e Torino - Venezia. "Non è stata presa alcuna decisione e non confermiamo alcuna informazione. - afferma SNCF Voyageurs - Siamo già presenti in Italia, con il collegamento Parigi - Milano, ma non è stato deciso nulla di più".
Eppure, internamente, team dedicati stanno lavorando al progetto da diversi mesi. Nome in codice: "Projet Allegro" ("Progetto Allegro" in italiano). Il 26 aprile la Direzione presenterà il progetto al Comitato Aziendale Europeo (CAE), un organo interno che viene consultato su ogni decisione legata allo sviluppo internazionale.

Nove viaggi di andata e ritorno tra Milano e Roma

Nel documento di presentazione riservato, che Le Parisien ha potuto consultare, la Direzione punta a "un totale di 13,5 viaggi giornalieri di andata e ritorno" in Italia. Nel dettaglio, ci saranno nove viaggi di andata e ritorno Milano - Roma e quattro viaggi di andata e ritorno Torino - Venezia.
A questi servizi si aggiungeranno due viaggi Parigi - Milano, rispetto ai tre attuali. "L'offerta sarà gradualmente incrementata tra giugno 2026 e marzo 2028" scrive la Direzione nel documento.
La società francese vuole chiaramente contrastare l'arrivo di Trenitalia, l'equivalente della SNCF in Italia, sulla linea Parigi - Lione alla fine del 2021. E colpire il portafoglio. Vuole "limitare la [sua] capacità di investimento riducendo di fatto le sue prospettive di margine sul mercato nazionale" si legge nel documento riservato.
"Questo progetto di sviluppo esclude definitivamente la cooperazione tra gli operatori ferroviari storici dei due Paesi e non farà altro che rafforzare il dumping sociale, sia in Francia che in Italia" avverte una fonte sindacale.

"Con Ouigo offriremmo qualcosa di popolare"

Il Gruppo sta preparando una politica di prezzi aggressiva per "catturare meglio i clienti" e raggiungere i suoi obiettivi. "L'idea è quella di ispirarsi al modello aereo low-cost: alta frequenza e treni pieni" riassume una fonte interna. "In Italia ci sono solo treni piuttosto premium. Con Ouigo offriremmo qualcosa di popolare che non esiste per attirare i viaggiatori leisure" aggiunge un amministratore. La vendita dei biglietti sarebbe "essenzialmente digitale, con eventualmente alcuni punti vendita fisici in luoghi strategici".

La SNCF vuole sfruttare la sua esperienza di successo in Spagna, dove i suoi treni Ouigo rosa e blu stanno guadagnando quote di mercato sulla tratta Madrid - Barcellona e presto saranno in servizio a Siviglia e Valencia. "L'offerta è già ben consolidata. Sarebbe un passo successivo logico copiare e incollare in Italia" afferma Arnaud Aymé, esperto di trasporti di Sia Partners. Si tratta di un mercato interessante, che la SNCF conosce bene. Fino al 2015, la compagnia ferroviaria francese ha detenuto una partecipazione del 20% in NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori), l'operatore privato che compete con Trenitalia e che gestisce il "TGV Italo" con i suoi treni bordeaux.

Mancano ancora i treni

Pur non avendo più legami con questo operatore locale, SNCF ha una filiale: "SNCF Voyages Italia" (SVI). Il Gruppo intende affidarsi a questa società, che gestisce i treni della linea Parigi - Milano al momento dell'attraversamento del confine, per facilitare il suo arrivo in Italia.
Dispone del Certificato Unico di Sicurezza, la licenza ferroviaria per operare sul territorio. "È chiaro che saremmo in grado di mettere treni su altre linee italiane nell'immediato futuro" ha sintetizzato una fonte interna. Mancano solo i treni.
La SNCF non dispone attualmente di "materiale rotabile adatto all'utilizzo sulle linee italiane" si legge nel documento di presentazione. Il motivo: il sistema di segnalamento. Intende utilizzare i 15 convogli TGV-M denominati "Corridor Sud", ordinati ad Alstom lo scorso luglio. Le consegne avverranno progressivamente tra aprile 2026 e marzo 2028. "Questi treni di nuova generazione sono in grado di trasportare un maggior numero di passeggeri - spiega un dirigente - e di raggiungere rapidamente la redditività". Gli eventuali profitti futuri dell'attività italiana verrebbero comunque reinvestiti interamente nella manutenzione della rete ferroviaria francese.

 
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FLRprt

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17 Novembre 2009
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Infatti la normativa prevede che se RFI dichiara una linea satura qualcuno debba cedere per forza delle tracce.7
Comunque la BO-FI AV non lo è ancora. Con il segnalamento attuale si potrebbe arrivare serenamente a 3' di frequenza tra un treno e l'altro nella massima sicurezza. Il vero problema è attraversare Firenze tra Castello e Rovezzano.
A quel punto gli operatori inizerebbero ad utilizzare più composizioni doppie. Cosa ad oggi molto rara da vedersi.
Circa il distanziamento treni sulla Firenze-Bologna AV, c'è da fare una precisazione. I punti di distanziamento non sono i posti di blocco (rectius, segnali imperativi di linea) ma i c.d. posti di esodo: utilizzati per l'allontanamento dei viaggiatori dai treni in caso di emergenza. Ricodo che la linea corre per la quasi totalità in galleria. La distanza dei posti di esodo varia tra i 600 ed i 5000 metri circa; tra due posti di esodo deve trovarsi un solo treno per volta. I tre minuti di distanziamento minimo è un limite teorico, difficilmente raggiungibile. C'è poi da fare i conti con la capienza dei binari di stazione di Bologna AV e Firenze SMN: solo 2 binari per senso di marcia per la prima, problemi di itinerari convergenti nella seconda con ridotte possibilità di ingressi/uscite contemporanee.
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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Certo non funziona come per aerei o navi; il binario è quello e in più di tanti ogni tot minuti non si passa; mi chiedo quanto si possa realmente sviluppare una vera concorrenza senza togliere “slots” agli altri.
Già adesso la AV tra Roma e Bologna vede transiti ogni 5’ in alcune fasce della giornata, che è già il massimo.
Nella foto vedo treni a due piani.

Non sappiamo se useranno quelli ma e' verosimile, e quindi non proprio il doppio ma avranno molta piu' capacita' a parita' di lunghezza del convoglio.

Sarebbe ora di incominciare a vedere AV a due piani anche dalle nostre parti.
 

davidegr

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3 Gennaio 2006
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Palermo, Sicilia.
Nel frattempo, qui nella perfida Albione, le linee sono affidate a una sola società, i prezzi sono epici per dei servizi penosi (provate le panche su LNER, tipo Wizzair solo peggio) e la costruzione dell’unica linea AV sta diventando una farsa da repubblica delle banane. Non tutto è bello, nell’Italia delle ferrovie, ma c’è parecchio di cui essere contenti IMHO.
Ti invito a fare un giro, utilizzando il treno, in Sicilia dove purtroppo siamo ancora con infrastrutture ferroviarie da terzo mondo. Palermo/Catania 192 km di distanza in sole tre ore il servizio più veloce sempre che non piova perché ci sono zone dove l'acqua non drena e il servizio ferroviario viene interrotto.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Circa il distanziamento treni sulla Firenze-Bologna AV, c'è da fare una precisazione. I punti di distanziamento non sono i posti di blocco (rectius, segnali imperativi di linea) ma i c.d. posti di esodo: utilizzati per l'allontanamento dei viaggiatori dai treni in caso di emergenza. Ricodo che la linea corre per la quasi totalità in galleria. La distanza dei posti di esodo varia tra i 600 ed i 5000 metri circa; tra due posti di esodo deve trovarsi un solo treno per volta. I tre minuti di distanziamento minimo è un limite teorico, difficilmente raggiungibile. C'è poi da fare i conti con la capienza dei binari di stazione di Bologna AV e Firenze SMN: solo 2 binari per senso di marcia per la prima, problemi di itinerari convergenti nella seconda con ridotte possibilità di ingressi/uscite contemporanee.
Utilizzo la ROM-MIL AV con discreta frequenza; già oggi è davvero raro un viaggio in orario, spesso e volentieri il messaggio diffuso è “il treno è pronto a partire ma siamo in attesa dell’autorizzazione da parte del centro di controllo”. I ritardi di Italo e Trenitalia sono già cronici oggi (inaffidabile qualsivoglia orario di arrivo) figuriamoci con un terzo player. Per carità, roba contenuta, mediamente tra i 10’-20’, ma quanto basta per dal saltare coincidenze strette e creare comunque casini nelle principali stazioni.
Mare e aria sono fisiologicamente diversi da due nastri d’acciaio obbligati.