Questo viaggio nasce un po’ a caso. Ho sempre cercato di organizzare un bel viaggio in un posto esotico ogni volta che l’età arrivava ad una “nuova decina”. A 20 anni ho visitato Rozzano, ai 30 sono andato in Nuova Zelanda. Da qualche anno mi ero ripromesso che per l’ingresso negli anta avrei fatto la Transiberiana: arriva il 2022 e l’amico Vladimiro decide che per noi occidentali la Russia rimarrà tabu per il prossimo futuro. L’anno dei 40 è il 2023 e dalla fine dell’anno scorso comincio a cercare un’alternativa.
I requisiti per questo viaggio sono abbastanza semplici: max 2 settimane di tempo e possibilmente con natura da esplorare (per qualche trekking o qualche immersione). Le idee cominciano ad essere tante e soprattutto confuse: mille posti pensati ma zero concretezza. In più quest’anno bisognava anche fare i conti con tariffe aeree alle stelle, anche se quando viaggio cerco di evitare estate, ponti (italiani e stranieri) e school holidays olandesi.
Ore passate su skyscanner/kayak&co, siti di compagnie aeree, forum e millemila siti. Nel grande coacervo delle papabili destinazioni ci sono state, tra la altre: Palau (non la sarda) e/o Guam, Patagonia cilena con capatina in Antartide, Locate Triulzi, Nepal, qualche posto strano in Africa (per la gioia di mia mamma che reputa tutto pericolossimo fuori dai confini nazionali), Polinesia francese. C’erano anche Vanuatu e Tuvalu ma non ho trovato voli decenti; e direi anche per fortuna visto che quest’ultima sembra essere stata presa abbastanza d’assalto quest’anno
Scartando la Polinesia francese che non mi ispirava viaggiando come solo-traveller mi ero ripromesso che entro marzo 2023 mi sarei chiuso in casa un weekend intero a scegliere la destinazione e prenotare almeno i voli.
Arriva febbraio e non ricordo se SF o un altro blog se ne esce con il bat segnale: voli disponibili CPH-Groenlandia a 400 euro a/r a settembre. Metto Zoom in modalità “Non ci sono per nessuno manco se bussa Kim Jong-un alla porta” e passo il pomeriggio sul sito di Air Greenland a capire costi e combinazioni. L’arcano è presto svelato: il prezzaccio è per voli open jaw con date di partenza e orari scomodi (cit.) ma la Groenlandia ha bisogno di me e sento il dovere di prenotare.
Fino a 4 ore prima non sapevo manco esistesse una compagnia chiamata Air Greenland ed ora ho un biglietto: settembre 2023, CPH-SFJ/SFJ-JAV all’andata e GOH-SFJ-CPH al ritorno. 413 euro. Mi sento soddisfatto, mi accorgo che la giornata lavorativa è finita e, data la grandissima produttività, spengo il pc. Ora resta solo da capire come organizzare il tutto, prenotare alloggi, eventuali trasporti interni (ahahaha) e il posizionamento AMS-CPH. Si prospettano giorni impegnativi a venire.
Air Greenland (GL) ha un solo aereo di lungo raggio, uno dei pochissimi A330-800 in circolazione (mi sembra ce ne siano 8/9 in tutto usciti dal vivaio di Tolosa), basato a CPH che fa anda e rianda giornalmente verso Kangerlussuaq (SFJ). Incredibilmente, sia all'andata che al ritorno, i miei voli sono stati operati da un'altra compagnia in wet lease. Le bestemmie non si sono sprecate ma per fortuna l'ho incrociato a SFJ durante un mio volo interno.
[Fine puntata 1]
I requisiti per questo viaggio sono abbastanza semplici: max 2 settimane di tempo e possibilmente con natura da esplorare (per qualche trekking o qualche immersione). Le idee cominciano ad essere tante e soprattutto confuse: mille posti pensati ma zero concretezza. In più quest’anno bisognava anche fare i conti con tariffe aeree alle stelle, anche se quando viaggio cerco di evitare estate, ponti (italiani e stranieri) e school holidays olandesi.
Ore passate su skyscanner/kayak&co, siti di compagnie aeree, forum e millemila siti. Nel grande coacervo delle papabili destinazioni ci sono state, tra la altre: Palau (non la sarda) e/o Guam, Patagonia cilena con capatina in Antartide, Locate Triulzi, Nepal, qualche posto strano in Africa (per la gioia di mia mamma che reputa tutto pericolossimo fuori dai confini nazionali), Polinesia francese. C’erano anche Vanuatu e Tuvalu ma non ho trovato voli decenti; e direi anche per fortuna visto che quest’ultima sembra essere stata presa abbastanza d’assalto quest’anno
Scartando la Polinesia francese che non mi ispirava viaggiando come solo-traveller mi ero ripromesso che entro marzo 2023 mi sarei chiuso in casa un weekend intero a scegliere la destinazione e prenotare almeno i voli.
Arriva febbraio e non ricordo se SF o un altro blog se ne esce con il bat segnale: voli disponibili CPH-Groenlandia a 400 euro a/r a settembre. Metto Zoom in modalità “Non ci sono per nessuno manco se bussa Kim Jong-un alla porta” e passo il pomeriggio sul sito di Air Greenland a capire costi e combinazioni. L’arcano è presto svelato: il prezzaccio è per voli open jaw con date di partenza e orari scomodi (cit.) ma la Groenlandia ha bisogno di me e sento il dovere di prenotare.
Fino a 4 ore prima non sapevo manco esistesse una compagnia chiamata Air Greenland ed ora ho un biglietto: settembre 2023, CPH-SFJ/SFJ-JAV all’andata e GOH-SFJ-CPH al ritorno. 413 euro. Mi sento soddisfatto, mi accorgo che la giornata lavorativa è finita e, data la grandissima produttività, spengo il pc. Ora resta solo da capire come organizzare il tutto, prenotare alloggi, eventuali trasporti interni (ahahaha) e il posizionamento AMS-CPH. Si prospettano giorni impegnativi a venire.
Air Greenland (GL) ha un solo aereo di lungo raggio, uno dei pochissimi A330-800 in circolazione (mi sembra ce ne siano 8/9 in tutto usciti dal vivaio di Tolosa), basato a CPH che fa anda e rianda giornalmente verso Kangerlussuaq (SFJ). Incredibilmente, sia all'andata che al ritorno, i miei voli sono stati operati da un'altra compagnia in wet lease. Le bestemmie non si sono sprecate ma per fortuna l'ho incrociato a SFJ durante un mio volo interno.
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