Overbooking, pioggia di soldi sul Boston-Roma: offerti quasi 50 mila dollari ai 13 volontari che hanno scelto di prendere il volo successivo
l video ha già ottenuto la bellezza di 350mila visualizzazioni, da quando è stato postato su TikTok lo scorso 18 settembre. Mostra un’assistente di volo che, microfono in mano nella cabina di Economy, si comporta come il banditore a un’asta.
Le immagini sono state riprese (con ogni probabilità intorno alla metà di settembre) a bordo di un aereo della americana Delta Airlines poco prima della partenza da Boston con destinazione Roma Fiumicino. A un certo punto si sente distintamente la hostess ‘offrire’ la somma di 3.500 dollari e si vedono due passeggeri alzarsi e correre verso di lei, che dice “vanno al primo che arriva”.
La notizia di quel che è successo quella sera al Logan Airport è stata ripresa nelle ultime ore da parecchi siti di news americani, che spiegano come ben 13 passeggeri di quel volo Boston-Roma abbiano accettato di sbarcare, ottenendo in cambio cifre comprese tra i 2.000 e i 4.000 dollari a testa. Alcuni, in vista della partenza rinviata al giorno successivo, avrebbero ricevuto dalla compagnia americana anche un voucher per una notte gratis presso uno degli hotel prossimi allo scalo del New England.
Perchè l’asta?
Motivo dell’asta? L’overbooking, ossia la vendita, in questo caso da parte di Delta Airlines, di un numero di biglietti superiore ai posti effettivamente disponibili su un volo. Un fenomeno che il sito del quotidiano newyorkese New York Post descrive come “una pratica disdicevole ma comune sui voli operati negli USA, perché il contratto di trasporto del vettore spiega esplicitamente che la compagnia ‘si riserva il diritto di vendere più biglietti di viaggio su ciascun volo di quanti siano i posti effettivamente disponibili sull’aereo che lo opera”.
Ad esempio nel contratto di trasporto Delta spiega che: “Prima di negare l’imbarco ai passeggeri in possesso di una prenotazione confermata su un volo in overbooking, Delta chiederà ad altri passeggeri di quello stesso volo di cedere volontariamente il loro posto a sedere in cambio di una compensazione il cui ammontare e forma Delta determinerà a sua sola discrezione”.
Nel luglio 2022, scrive sempre il NYPost, ai passeggeri di un volo in overbooking tra Grand Rapids nel Michigan e Minneapolis, Delta era arrivata a offrire la bellezza di 10.000 dollari perché sbarcassero lasciando il posto ad altri.
Ma sono tante le storie di overbooking che abbiamo raccontato qui a TFC, una volta è capitato anche al Barbone di essere in coda al gate in uno di questi casi. il caso più eclatante è stato quello accaduto ad un “fortunato” passeggero americano che si è messo in tasca migliaia e migliai di dollari per 3 giorni di fila.
Perchè in Italia e in Europa non succede
Questa pratica avviene anche in Europa, questa estate hanno fatto notizia un paio di vip italiani che sono stati colpiti da questo fenomeno, ad esempio è toccato a Claudio Cecchetto, ma le aste non sono la norma da questa parte dell’oceano. Il motivo è che in Europa la legge che protegge i consumatori fissa i rimborsi massimi che le compagnie devono riconoscere ai passeggeri in caso di ritardi, cancellazioni ed imbarchi negati.
La differenza è proprio questa. Negli USA non esiste nulla del genere (e i vettori la vorrebbero), quindi le compagnie per evitare cause agiscono in questa direzione. Di contro i passeggeri non sono protetti in caso di ritardi come avviene in Europa. Al contrario i vettori low-cost europei vorrebbero cancellare/modificare la normativa ritenuta troppo onerosa.
l video ha già ottenuto la bellezza di 350mila visualizzazioni, da quando è stato postato su TikTok lo scorso 18 settembre. Mostra un’assistente di volo che, microfono in mano nella cabina di Economy, si comporta come il banditore a un’asta.
Le immagini sono state riprese (con ogni probabilità intorno alla metà di settembre) a bordo di un aereo della americana Delta Airlines poco prima della partenza da Boston con destinazione Roma Fiumicino. A un certo punto si sente distintamente la hostess ‘offrire’ la somma di 3.500 dollari e si vedono due passeggeri alzarsi e correre verso di lei, che dice “vanno al primo che arriva”.
La notizia di quel che è successo quella sera al Logan Airport è stata ripresa nelle ultime ore da parecchi siti di news americani, che spiegano come ben 13 passeggeri di quel volo Boston-Roma abbiano accettato di sbarcare, ottenendo in cambio cifre comprese tra i 2.000 e i 4.000 dollari a testa. Alcuni, in vista della partenza rinviata al giorno successivo, avrebbero ricevuto dalla compagnia americana anche un voucher per una notte gratis presso uno degli hotel prossimi allo scalo del New England.
Perchè l’asta?
Motivo dell’asta? L’overbooking, ossia la vendita, in questo caso da parte di Delta Airlines, di un numero di biglietti superiore ai posti effettivamente disponibili su un volo. Un fenomeno che il sito del quotidiano newyorkese New York Post descrive come “una pratica disdicevole ma comune sui voli operati negli USA, perché il contratto di trasporto del vettore spiega esplicitamente che la compagnia ‘si riserva il diritto di vendere più biglietti di viaggio su ciascun volo di quanti siano i posti effettivamente disponibili sull’aereo che lo opera”.
Ad esempio nel contratto di trasporto Delta spiega che: “Prima di negare l’imbarco ai passeggeri in possesso di una prenotazione confermata su un volo in overbooking, Delta chiederà ad altri passeggeri di quello stesso volo di cedere volontariamente il loro posto a sedere in cambio di una compensazione il cui ammontare e forma Delta determinerà a sua sola discrezione”.
Nel luglio 2022, scrive sempre il NYPost, ai passeggeri di un volo in overbooking tra Grand Rapids nel Michigan e Minneapolis, Delta era arrivata a offrire la bellezza di 10.000 dollari perché sbarcassero lasciando il posto ad altri.
Ma sono tante le storie di overbooking che abbiamo raccontato qui a TFC, una volta è capitato anche al Barbone di essere in coda al gate in uno di questi casi. il caso più eclatante è stato quello accaduto ad un “fortunato” passeggero americano che si è messo in tasca migliaia e migliai di dollari per 3 giorni di fila.
Perchè in Italia e in Europa non succede
Questa pratica avviene anche in Europa, questa estate hanno fatto notizia un paio di vip italiani che sono stati colpiti da questo fenomeno, ad esempio è toccato a Claudio Cecchetto, ma le aste non sono la norma da questa parte dell’oceano. Il motivo è che in Europa la legge che protegge i consumatori fissa i rimborsi massimi che le compagnie devono riconoscere ai passeggeri in caso di ritardi, cancellazioni ed imbarchi negati.
La differenza è proprio questa. Negli USA non esiste nulla del genere (e i vettori la vorrebbero), quindi le compagnie per evitare cause agiscono in questa direzione. Di contro i passeggeri non sono protetti in caso di ritardi come avviene in Europa. Al contrario i vettori low-cost europei vorrebbero cancellare/modificare la normativa ritenuta troppo onerosa.
Overbooking, pioggia di soldi sul Boston-Roma: offerti quasi 50 mila dollari ai 13 volontari che hanno scelto di prendere il volo successivo
Il video ha già ottenuto la bellezza di 350mila visualizzazioni, da quando è stato postato su TikTok lo scorso 18 settembre. Mostra un'assistente di volo
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