Già di per sé questo è un contributing factor totalmente inaccettabile; la pianificazione fuel in ambito EASA CAT non prevede che l’alternato pianificato possa avere ritardi per causa di traffico (se non chiaramente per motivi imprevedibili che rendono lo scalo inagibile temporaneamente, legati a wx non previsto, eventi di security, emergenza sul campo, ecc) e quindi un equipaggio in perfetta legalità si troverebbe poi con problematiche accessorie che non dovrebbero esistere già alla radice. Al netto di tutto ciò che ovviamente uscirà fuori dall’investigation relativamente a come poi l’equipaggio ha usato le proprie competenze per risolvere la situazione, credo che sarà comunque un importante spunto di riflessione per valutare la validità e l’efficacia delle fuel planning regulations di EASA che, con gli ulteriori cambiamenti dello scorso anno, hanno rosicchiato ancora più margine, si pensi ad esempio ai criteri meteo di pianificazione dell’alternato o alle considerazione sul carburante per STAR con tromboni e point merge, e quant’altro. Il tutto si traduce in una quasi costante necessità da parte dell’equipaggio di aggiungere discretionary fuel proprio per sopperire a delle normative che hanno eliminato quel poco di margine che c’era in passato. Comunque come detto prima si valuterà come l’equipaggio abbia fatto o meno un uso efficiente delle varie core competencies per sistemare la questione.
Purtroppo non ti so specificare come sia andata esattamente, ovvero per quale motivo ZRH avrebbe
rimbalzato suddetto volo.
Io personalmente trovo le nuove EASA OPS molto innovative, che incorporano le nuove tecnologie, tipo la comunicazione continua agli equipaggi di come stia evolvendo la situazione.
Mi spiego: il sistema prevede che vi sia una comunicazione costante tre Ops Control Center ed equipaggi(o) attraverso le più moderne attrezzature che si dispongono (ACARS, satcom, EFB connected ecc). Questo dovrebbe aiutare i piloti ad avere un’informazione tempestiva: in passato si scoprivano le condizioni meteo quando si prendevano gli ATIS per radio, circa 35/40 minuti prima di giungere a destinazione. Con le nuove tecnologie l’equipaggio è costantemente informato sulla situazione., rendendo la scelta del carburante più facilitata.
È evidente che in un volo di così breve durata, dove il
contingency fuel è minimo (5 minuti) dato che l’avvicinamento strumentale comporta spesso significativi tagli, in giornate da naso come queste, le EASA ops con Statistical contingency fuel o con Enroute alternate, possono beatamente andarsela a pijá ‘nder secchio.
@kenadams per farti un esempio, a LGW quando vanno in PANIC MODE attuano un contingency plan per distribuire gli incoming a destra e a manca, in base ad un piano ben prestabilito, in modo che non succeda che in 50 chiedano di andare a STN o a LHR allo stesso momento. Un esempio di Panic mode è stato quando hanno chiuso per via dei droni…
NB: piccola modifica, a parte il primo capoverso in risposta a Giofumagalli, il resto è un commento generico non diretto al messaggio quotato.