Il problema delle sanzioni è che sono sempre una misura efficace solo nel breve periodo. Nel lungo servono a poco: non hanno messo in ginocchio l'Iran, figuriamoci la Russia.
La Russia è il paese più grande del mondo, con risorse energetiche enormi.
-- Abbiamo provato a bandire il petrolio russo, ma i cinesi hanno continuato a comprarlo e l'OPEC ha ridotto la produzione.
-- Abbiamo provato a impedire alle aziende occidentali di far affari in Russia: tutte le multinazionali che hanno dovuto disinvestire dalla Russia hanno lasciato impianti e stabilimenti alla Russia a prezzi di favore. Putin le ha fatte acquisire a due lire o dallo stato, o dagli amici suoi. Minusvalenze a palla per le aziende occidentali, prezzi di saldo per Putin.
-- Le armi che i russi non riescono a produrre le comprano dalla Cina, l'Iran, la Corea del Nord.
-- I microchip cinesi continuano ad arrivare.
Il fatto che l'Ucraina abbia resistito nel primo mese della guerra è paradigmatico di quanto pena facciano le forze armate russe. Ma poi non bisogna illudersi: i russi hanno risorse infinite (anche risorse umane) da spendere nel conflitto, e gli ucraini ne hanno poche. L'occidente ha risposto timidamente: sanzioni e aiuti militari, ma aiuti sempre misurati. Centellinare gli aiuti non aiuta a sconfiggere un paese come la Russia, contro il quale evidentemente servono determinazione e blitz. Ma Washington ha preferito un'escalation progressiva e lenta degli aiuti e delle sanzioni (F-16 in arrivo solo ora, piano piano -- dopo che al Pentagono hanno capito che la controffensiva è dura se il nemico ha trincerato tutto e domina i cieli): l'Europa ha continuato a contare quanto un budino sciolto, bloccata com'è dall'esigenza di votare tutto all'unanimità.
Qua in America c'è ancora chi spera che i russi si ribellino come fecero gli americani col Vietnam, "vedendo le bare che tornano a casa alla televisione". Mi sa che non è chiaro che in Russia la libertà di stampa non esiste.
Una vittoria schiacciante della Russia è da sempre il più probabile degli esiti: forse con determinazione e risorse occidentali gli ucraini possono ancora trovare il modo di far qualcosa. Ma la determinazione in Occidente cala sempre di più: per ribaltare le sorti del conflitto, agli ucraini non serve che Washington blocchi Aeroflot -- questi hanno bisogno di più carri armati, più soldati, più caccia, più sistemi antimissile...