[TR] MXP-MLA-LIN, Ryanair (in barbon) e Air Malta (in J) + Malta Aviation Museum e OT


I-DAVE

Moderatore
6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
TR dell'anno scorso, non me ne vogliate ma il tempo è quello che è... e con la prossima chiusura di Air Malta, magari interessa.

Non mi mancano molti paesi per chiudere l'Europa; se si eccettuano quelli dove non metterò piede finché non diventano posti normali (Bielorussia, Russia), ho qualche grossa lacuna sui Balcani, Cipro (dove ho provato a far organizzare un meeting di lavoro, senza successo) e la piccola Andorra. E, fino ad ora, Malta. Paese che non mi ha mai ispirato, pensavo fosse una specie di Malaga senza arte né parte dove si parla un inglese buffo.

Poi, un giorno, dovendo far fuori qualche residuo di ferie dell'anno prima, il climate change che porta l'estate a inizio della primavera, e la necessità di ricominciare terapeuticamente a viaggiare, mi dice: e perché non Malta? La Sicilia ti piace un sacco, siamo lì lì geograficamente, e se esiste un ordine sovrano con lo stesso nome da centinaia d'anni, ci sarà pur qualcosa da vedere che non siano spiagge, giusto?

Cerco un attimo i voli, l'andata senza problemi con Ryanair da Malpensa, il ritorno devo per forza volare su Linate e il volo Air Malta non è male come prezzo. Andata. Per dormire, La Valletta è abbastanza proibitiva, mentre St. Julian ha un buon numero di hotel di catena a ottimo prezzo; non vicinissimo (sono 3km in linea d'aria, ma via terra diventano circa 7) ma ci sono molti bus e la rete di trasporto pubblico locale è più efficiente di quel che sembri a prima vista.

Per due giorni e mezzo non dovrei avere problemi a trovare cose da fare/vedere, per cui prenoto senza pensarci troppo.

Con solo una corsa all'ora tra Varese e Malpensa, non ho molte opzioni avendo il volo alle 8.15 e la valigia da depositare al check-in; treno delle 6 sia, senza neppure una parvenza di alba alle 5:50 di un giorno di marzo qualsiasi.

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I check-in sono abbastanza sgrombri e ci impiego poco a depositare la valigia;

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Altrettanto poco ci si impiega a passare i controlli di sicurezza - non vedo l'ora che tutti gli aeroporti dell'orbe terracqueo finalmente si dotino dei nuovi apparecchi radiogeni a standard ECAC 3, che vedono persino se i microbi si stanno scaccolando.

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Prendo un cappuccio e brioche che neppure in Svizzera costa così tanto e attendo il mio volo.

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FR_RYR

Tratta: Milano-Malpensa (MXP) >>> Malta-Luqa (MLA)
Volo: FR9959
Aereo: Boeing 737-8AS
Marche: 9H-QBW
Età: 7.6 anni
Posto: 28F
Sched/Actual: 0815-1020 // 0846-1031
Durata volo: 1h 45′
Gate: A03

Il check-in ritarda ad aprire, poi all'improvviso le addette vengono prese da un ballo di San Vito e in 15 minuti completano il boarding, peccato che l'aereo non sia pronto e dobbiamo aspettare quasi 25 minuti sulle scale, prima che qualcuno apra la porta e ci consenta di camminare i venti metri sotto le torrette del SatA per salire a bordo.

Partiamo con mezz'ora di ritardo, passando gioiosi tra due meravigliosi 757 cargo.

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C'è anche un 359 di Ethiopian a prendere il sole in questa mattina primaverile.

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Decolliamo da 35L dopo l'atterraggio di un 767 Delta, che rivediamo dall'alto, tipo Micromachines, mentre libera la 35R:

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Vergiate e lo stabilimento Leonardo con annesso aeroporto, il lago di Comabbio a sinistra, quello di Varese a destra e in mezzo la riserva naturale della palude di Brabbia.

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Il budello del lago Maggiore, dove torna ad essere semplicemente il Ticino, a Sesto Calende.

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Novara. San Gaudenzio con la sua cupola è praticamente invisibile, è invece ben visibile la zona industriale a sinistra, lungo lo scalo merci di Novara-Boschetto, dove si trova anche l'unico produttore italiano di wafer in silicio (oggi parte della taiwanese GlobalWafers).

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Passo la maggior parte del tempo ad approfondire la Lonely Planet e sgranocchiare qualcosa.

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Senza rendermi conto, siamo già sopra la Sicilia - San Vito lo Capo e, dietro, il Monte Cofano, con la sua forma ad anfiteatro.

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Castellamare del Golfo.

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Capo Rossello, ho mancato la Scala dei Turchi nella foto per poco...

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Infine, ormai già in avvicinamento, Gozo:

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La zona della Valletta, con i vari agglomerati urbani che diventano un continuo urbanistico - Valletta è solo uno, ed uno dei più piccoli, Consigli Locali che formano il Distretto del Porto Meridionale, un'unica zona altamente urbanizzata con il Distretto del Porto Settentrionale

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C'è un vento incredibile, balliamo che è un piacere. Finalmente a terra, dove troviamo un faeroese in gita premio:

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I bagagli arrivano ragionevolmente in fretta ma, nel caso ritardassero, potete sempre passare del tempio guardando i pesci.

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So già qualche bus prendere per andare verso San Giuliano, dove ho l'hotel: bus 898.

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Il percorso è vario e tortuoso; urbano, in tunnel e all'aperto, tra grattacieli che sembra Las Vegas e tra case basse che sembra Beirut.

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Quando ho prenotato, Air Malta aveva decisamente gli orari migliori, a parte il fatto di volare su Linate che è una menata non da poco per poi arrivare a Varese. Poco male, però, perché viene comodo per fare un salto dai genitori e portare qualche souvenir.

Il volo è alle 12.30 circa, ma come sempre vado in aeroporto due ore prima, considerando il disastro post-Covid che sono gli aereoporti europei. Invece che prendere il bus, stavolta mi affido a Uber, che per circa 15€ mi porta porta-a-porta.

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Qualche giorno dopo la prenotazione, mi arriva una email per effettuare l'upgrade in business. Di solito ignoro queste email, ma visto che semel in anno licet insanire, faccio la puntata minima (70€) che viene approvata poche settimane dopo.

Avendo già fatto il c-in online (solo via sito, dato che non esiste l'app, e pure fatto male: avevo scelto il 2F, poi sparito dalla prenotazione, salvato il 2A, poi mi ritrovo lo stesso 2F sulla conferma di check-in), devo solo consegnare il bagaglio imbarcato. Sentivo le addette dire che il volo era pieno. Mi sbrigo, come mio solito, in fretta, e do un occhio alle partenze del giorno. Tabellone abbastanza scarno.

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Ai controlli di sicurezza non c'è molto traffico e me la sbrigo in pochi minuti, e vado direttamente in saletta che, a differenza dell'aeroporto che è abbastanza anonimo (il terminal è del 1992), è molto bella.

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Saletta peraltro mezza vuota, essendoci solo il volo per Linate in partenza.

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Faccio una seconda colazione salata. I mini-pastizzi erano buonissimi!

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La saletta ha ampie vetrate, non che il traffico fuori sia da capogiro...

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C'è anche un terrazza molto bella.

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Preferisco però l'aria condizionata, per cui torno dentro e osservo i pochi movimenti, tra cui il mio avione arrivare.

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Purtroppo il mio aereo è l'unico biancone invece che la bella livrea nuova (durata poco, visto che a marzo chiudono), in arrivo in ritardo di 30 minuti circa da Fiumicino.

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10 minuti prima dell'imbarco vado al gate; l'imbarco sarà ritardato di 10 minuti.

airmalta

Tratta: Malta-Luqa (MLA) >>> Milano-Linate
Volo: KM 624
Aereo: Airbus A320-214
Marche: 9H-AHS
Età: 10.9 anni
Posto: 2F
Sched/Actual: 1235-1425 // 1306-1443
Durata volo: 1h 47′
Gate: 2

Le file al gate sono ben segnalate e, a quanto pare, chiunque sia maltese ha qualche forma di priority viaggiando con Air Malta: frequent flyers, possessori di tessere bancarie, tessere dell'aeroporto, punti Agip e tessera del supermercato...

Gli interni sono old style, con sedili che fanno molto inizi 2000. L'aereo è relativamente giovane, consegnato a Sri Lankan Airlines nel 2012 e dal 2018 con Air Malta.

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Lo spazio per le gambe è ridicolo (anche per una economy), anche se i sedili si reclinano.

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Una delle passeggere di J, una vecchina distinta, ancora a porte aperte chiede se potesse visitare il cockpit perché uno dei due piloti era un parente. Sento il dispatcher commentare che Malta è proprio un'isola piccola...

Stacchiamo con 30 minuti di ritardo (spero non per la visita della vecchina), e passeggiamo allegri e felici per le taxiway di Luqa in direzione della testata 31.

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Presso gli hangar di Medavia c'è un visitatore saudita.

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Decolliamo verso nord.

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Da sinistra verso destra, le penisole di Sliema (con sotto l'isolotto di Manoel e il suo forte), La Valletta e, a destra, Forte Ricasoli, con sotto il Forte Sant'Angelo.

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La Rotonda di Mosta.

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San Pawl il-Bahar (Baia di San Paolo).

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La penisola di Selmun e le isole di San Paolo, dove si narra sia naufragato San Paolo nel suo viaggio dalla Palestina a Roma.

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Sua maestà l'Etna.

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Sento sferragliare piatti e tazzine, per cui do un'occhiata veloce alla letteratura prima di sgombrare il tavolino.

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Viene anche consegnato un menu stampato - strano che Air Malta sia fallita... - e un oshibori profumato al gelsomino.

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L'assistente che serve in J è un po' attempatello, ma devo dire che è veloce e cordiale. Il rancio viene servito circa all'altezza di Ustica. Da bere prendo il nettare divino per eccellenza - il ginger ale.

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Devo dire, tutto molto buono, anche se la mousse al cioccolato era stucchevolmente dolce. Fuori si alternano nuvole e mare. Air Malta routemap:

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Avevano anche i Neo...

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Sorvoliamo l'Elba.

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Piombino.

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Sestri Levante, provincia di Milano.

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Appena sopra la Liguria il cielo si rannuvola e rimaniamo in mezzo alle nubi fino a Lodi o giù di lì. Cascine.

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Un TAF nei pressi di San Giuliano Milanese.

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La centrale di co-generazione ENIPower di Bolgiano che alimenta San Donato e gli uffici di ENI nei dintorni, fornendo elettricità, teleriscaldamento d'inverno e teleraffrescamento d'estate.

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Atterriamo e andiamo dritti dritti ad un jetbridge, circostanza più unica che rara a Linate.

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Fin. Magari carico un po' di OT dall'isola, visto che non ricordo nessun TR da Malta.

DaV
 

I-DAVE

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6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Museo dell'Aviazione presso l'ex aeroporto di Ta'Qali.

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Ta'Qali (anche noto come Ta Kali) ospitò per quasi trent'anni una base RAF con Gloster Meteor e, occasionalmente, de Havilland Vampire. Dal satellite si vede ancora bene la pista, ormai mangiata dai nuovi insediamenti.

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Restituita al governo maltese nel 1968, la base venne chiusa e al suo posto sorse lo stadio nazionale, una pista da go-kart, un parco nazionale e il craft village. Le uniche cose rimaste in piedi sono i due hangar a qualche brandello di pista. Più o meno lo stesso destino di RAF Hal Far poco più a sud dell'aeroporto di Malta Luqa - che è rimasto l'unico aeroporto dell'isola.

Pago l'obolo alla casssiera che ha la sua postazione in una specie di garitta ormai inglobata nel doppio hangar tubolare, dove vengo accolto dal muso rosso di un Vampire, presenza stabile a RAF Ta Kali. Una formazione di Vampire basati a Ta Kali venne persa vicino a Milano durante una visita nel 1949, dopo che

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Subito dietro un Sea Hawk (acquistato dal Phoenix Aviation Museum), il primo aereo a reazione prodotto dalla Hawker e uno dei primi ad essere imbarcati su portaerei. Questo modello prese parte alle operazioni durante la Crisi di Suez, da cui provengono le caratteristiche strisce gialle e nere sulle ali.

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Alcune bacheche contengono pregevoli modellini, davvero di eccellente fattura.

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Dietro una tenda si vede un sezione di DC-3 probabilmente in attesa di restauro. I volontari locali si occupano di restaurare e ridipingere aerei acquisiti da donazioni e acquisti.

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Il primo hangar è davvero piccolo e, a parte motori e pezzi vari, tra cui una rudimentale postazione radar, non contiene altri aerei. Esco a mi reco all'hangar numero due, ben più grosso. Il terzo hangar non è visitabile (credo sia in restauro e allestimento, ma non c'erano indicazioni).

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Appena entrati, un L-19 Bird Dog fa bella mostra. Questo esemplare è un Aeronautica Militare Italiana, acquistato e consegnato nel 1992 dopo un volo da Viterbo, e mantenne la colorazione originale, con le insegne maltesi. Venne ritirato dopo soli quattro mesi a causa di un incidente a terra (un ground loop, più o meno quando una delle ali picchia contro terra), e accantonato a Luqa per otto anni, prima di essere risistemato e mandato al museo.

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Un AB-204 dell'Aeronautica Italiana, dello stesso tipo parte della missione italiana di cooperazione tecnico-militare che addestrò per 40 anni gli equipaggi maltesi alle tecniche SAR (Search & Rescue).

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Un altro velivolo ex AMI, un North American T-6G Texan donato nel 2014.

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Non contenti, facciamo il tris ex Aeronautica Militare con questo Fiat G-91R/1B del 1964, appartenente al 2° Stormo basato a Treviso, e donato alla fine degli anni '90. Il muso ospitava una delle tre fotocamere Vinten da 70mm per la ricognizione aerea.

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Un Douglas C-47 Dakota ex RAF, ex Eagle Aviation, ex operazioni sotto copertura in Bosnia, ha volato dal 1945 fino a quasi alla fine degli anni '90, prima che una corte maltese lo ponesse sotto sequestro. Medavia lo acquistò dalla derivante asta e lo donò al museo nel 2002 e messo infine nell'hangar principale nel 2013 dopo aver passato un decennio all'aperto. Il museo sta progettando di restaurare il velivolo e ridipingerlo coi colori di Eagle Aviation.

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Un Gloster Meteor F8 della RAF. Questo modello fu effettivamente basato a Ta'Qali con il 500 Squadron, durante le turnazioni estive tra il '52 e il '56

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Un altro Meteor, questa volta un NF 14, l'ultima evoluzione del venerabile caccia inglese, un caccia notturno ognitempo.

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Questo troncone di BAC 1-11 del 1969 ha volato per mezza Inghilterra e mezza Africa, prima di venire messo a terra dalla CAA nigeriana nel 2002 (!!!), quando fu spedito a Malta per la demolizione, dalla quale si salvò il muso. L'interno (o quel che ne rimane) è visitabile, e ci si può anche sedere in cockpit; ma è rimasto monopolizzato da due bambini per tutto il tempo che sono stato nel museo. Il papà mi ha comunque invitato a fare una foto (fatta col telefonino proprio mentre uno dei due marmocchi decideva di girarsi...).
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Il museo ospita anche questi frammenti di Messerschmitt Bf109, trovati durante lo scavo di un giardino.

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E, degna controparte, il re dei caccia inglesi della seconda guerra mondiale: lo Spitfire. Questo modello è stato restaurato nel 1992, dopo essere stato vittima di un incidente negli anni '40 (durante un fortunale venne spinto dal vento all'interno di una cava e andò distrutto).

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DaV
 

ploncito

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24 Luglio 2018
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Bello rivedere qualche bella foto dell'isola.

(sono 3km in linea d'aria, ma via terra diventano circa 7)
Dipende che strada fai, potrebbero anche essere 15 e metterci 1h30 :)

La penisola di Selmun e le isole di San Paolo, dove si narra sia naufragato San Paolo nel suo viaggio dalla Palestina a Roma.
Breve storia triste: nel lontano 2014 insieme con un amico naufragammo anche noi sulla stessa isola 😅 Eravamo con un catorcio, partiti da Bugibba direzione Comino, a circa 200mt dall'isola si apri' uno squarcio nella carena.
 
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Non vedo uomini inglesi sbronzi in stag do, donne inglese sbronze in hen night, inglesi sbronzi in tute di velluto e ciabatte, inglesi sbronzi in pantaloncini, ciabatte e calzino di spugna bianchi... insomma, come hai fatto a filtrarli tutti dalle foto?
 
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londonfog

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8 Luglio 2012
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Londra
Non vedo uomini inglesi sbronzi in stag do, donne inglese sbronze in hen night, inglesi sbronzi in tute di velluto e ciabatte, inglesi sbronzi in pantaloncini, ciabatte e calzino di spugna bianchi... insomma, come hai fatto a filtrarli tutti dalle foto?
Mi hai fatto quasi cadere dalla sedia!!!
 

explo

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29 Maggio 2009
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Scorzè (ve)
E bravo Dave!
malta è nella mia lista di posti da vedere.
Cioè, noi in Italia buttiamo vecchi aerei a dx e a manca quando si potrebbero "recuperare"... però li doniamo in giro per mezzo ondo :D