Aeroporto di Forlì, nuovi voli


herry92

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Il futuro dell’aeroporto di Forlì: “In un anno 130mila passeggeri, preoccupati per i lavoratori”
I sindacati hanno avuto un incontro con la proprietà sui buoni pasto dei dipendenti, ma sono emersi dati allarmanti. La Uil: “Non avevamo alcun sentore delle difficoltà”

Forlì, 25 novembre 2024 – “Siamo preoccupati per l’aeroporto di Forlì” queste le parole di Stefano Marinelli, del Dipartimento Nazionale Trasporto Aereo Uiltrasporti, a seguito dell’incontro tra i sindacati confederali e la proprietà di F.A. L’incontro era stato chiesto dalla Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per la mancata ottemperanza di un accordo firmato ad agosto per l’aumento del valore dei buoni pasto e l’estensione ad una platea più ampia di dipendenti (anche a coloro che lavorano meno di 6 ore al giorno). “La proprietà – spiega Marinelli – ha ribadito il suo impegno su quanto sottoscritto e quindi la vertenza per i buoni pasto è risolta”.

Ma è la tenuta della società stessa a destare preoccupazione. “Il presidente Silvestrini ci ha prospettato che gli obiettivi fissati per fine anno non verranno realizzati – spiega il sindacalista –. Ci si prefiggeva i 220.000 passeggeri, si arriverà a circa 130.000”. Una notizia che al sindacato arriva come un fulmine a ciel sereno. “Non avevamo avuto alcun sentore delle difficoltà – ammette Marinelli – anzi, dalla società ci erano arrivati segnali positivi, almeno fino a settembre, con la trasformazione di alcuni contratti da tempo determinato a indeterminato. Ci attiveremo subito per chiedere un incontro con Comune e Provincia per capire che intenzioni abbiano nei confronti dell’aeroporto e quali i progetti per la sua promozione”.

Marinelli ha poi esposto come a livello nazionale, al Ministero dei Trasporti, vi sia allo studio un piano aeroporti a rete, “con l’Emilia Romagna come precursore – sottolinea – proprio per la presenza di quattro scali che portano avanti tutti i loro propri obiettivi, senza fare rete”. Dei quattro scali emiliano romagnoli, solo quello di Bologna è capace di trasportare milioni di passeggeri. “Non possiamo imporre alle compagnie quale aeroporto utilizzare – commenta Marinelli –, ma si possono creare collegamenti di trasporto veloce tra le varie città, in maniera da rendere attrattivi anche gli scali minori. Chiederemo un incontro in Regione su queste prospettive, ma anche il Comune e la Provincia possono fare la loro parte”.

Forlì Airport ha circa 50 dipendenti. “Con i numeri che hanno gli scali emiliano romagnoli – conclude Marinelli –, con Rimini che fa volare 200.000 passeggeri, Forlì 130.000, di Parma non ne parliamo neanche, se non si attivano politiche di promozione di questi aeroporti minori, il futuro potrebbe essere incerto”.


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Farfallina

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Il futuro dell’aeroporto di Forlì: “In un anno 130mila passeggeri, preoccupati per i lavoratori”
I sindacati hanno avuto un incontro con la proprietà sui buoni pasto dei dipendenti, ma sono emersi dati allarmanti. La Uil: “Non avevamo alcun sentore delle difficoltà”

Forlì, 25 novembre 2024 – “Siamo preoccupati per l’aeroporto di Forlì” queste le parole di Stefano Marinelli, del Dipartimento Nazionale Trasporto Aereo Uiltrasporti, a seguito dell’incontro tra i sindacati confederali e la proprietà di F.A. L’incontro era stato chiesto dalla Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per la mancata ottemperanza di un accordo firmato ad agosto per l’aumento del valore dei buoni pasto e l’estensione ad una platea più ampia di dipendenti (anche a coloro che lavorano meno di 6 ore al giorno). “La proprietà – spiega Marinelli – ha ribadito il suo impegno su quanto sottoscritto e quindi la vertenza per i buoni pasto è risolta”.

Ma è la tenuta della società stessa a destare preoccupazione. “Il presidente Silvestrini ci ha prospettato che gli obiettivi fissati per fine anno non verranno realizzati – spiega il sindacalista –. Ci si prefiggeva i 220.000 passeggeri, si arriverà a circa 130.000”. Una notizia che al sindacato arriva come un fulmine a ciel sereno. “Non avevamo avuto alcun sentore delle difficoltà – ammette Marinelli – anzi, dalla società ci erano arrivati segnali positivi, almeno fino a settembre, con la trasformazione di alcuni contratti da tempo determinato a indeterminato. Ci attiveremo subito per chiedere un incontro con Comune e Provincia per capire che intenzioni abbiano nei confronti dell’aeroporto e quali i progetti per la sua promozione”.

Marinelli ha poi esposto come a livello nazionale, al Ministero dei Trasporti, vi sia allo studio un piano aeroporti a rete, “con l’Emilia Romagna come precursore – sottolinea – proprio per la presenza di quattro scali che portano avanti tutti i loro propri obiettivi, senza fare rete”. Dei quattro scali emiliano romagnoli, solo quello di Bologna è capace di trasportare milioni di passeggeri. “Non possiamo imporre alle compagnie quale aeroporto utilizzare – commenta Marinelli –, ma si possono creare collegamenti di trasporto veloce tra le varie città, in maniera da rendere attrattivi anche gli scali minori. Chiederemo un incontro in Regione su queste prospettive, ma anche il Comune e la Provincia possono fare la loro parte”.

Forlì Airport ha circa 50 dipendenti. “Con i numeri che hanno gli scali emiliano romagnoli – conclude Marinelli –, con Rimini che fa volare 200.000 passeggeri, Forlì 130.000, di Parma non ne parliamo neanche, se non si attivano politiche di promozione di questi aeroporti minori, il futuro potrebbe essere incerto”.


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Direi che andato via lo sponsor del programma i fondi verranno dirottati verso Ryanair, troppo poco pubblicizzate le rotte vendute direttamente e troppo poco flessibili il sistema di vendita.
 

fly347

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Direi che andato via lo sponsor del programma i fondi verranno dirottati verso Ryanair, troppo poco pubblicizzate le rotte vendute direttamente e troppo poco flessibili il sistema di vendita.
Intendi Gilardi? Inoltre: perché per forza Ryan e non Wizzair o Volotea? Cmq gotofly ha appena ridotto di molto Atene ma ha aperto per l'estate Lampedusa. Il grosso problema è che dipende totalmente da agenzie di viaggi perché non ha alcuna penetrazione nei viaggiatori che dovrebbero partire dalle varie destinazioni. inoltre per quanto abbiano migliorato moltissimo servizio (air Mediterranean molto affidabile) gotofly fa correttivi sulla base delle vendite (e dunque cancellazioni), per il viaggiatore indipendente che prenota in autonomia è un problema: questa fragilità del sistema rende diffidenti nel prenotare e organizzarsi un viaggio. La scelta di non dipendere totalmente dal potere contrattuale delle low cost poteva avere un senso, ma è comunque una strada molto azzardata (anche se 130mila passeggeri per un aeroporto che di fatto ha iniziato a rioperare dopo la pandemia non è così male)
 

londonfog

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Londra
Il futuro dell’aeroporto di Forlì: “In un anno 130mila passeggeri, preoccupati per i lavoratori”
I sindacati hanno avuto un incontro con la proprietà sui buoni pasto dei dipendenti, ma sono emersi dati allarmanti. La Uil: “Non avevamo alcun sentore delle difficoltà”

Forlì, 25 novembre 2024 – “Siamo preoccupati per l’aeroporto di Forlì” queste le parole di Stefano Marinelli, del Dipartimento Nazionale Trasporto Aereo Uiltrasporti, a seguito dell’incontro tra i sindacati confederali e la proprietà di F.A. L’incontro era stato chiesto dalla Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per la mancata ottemperanza di un accordo firmato ad agosto per l’aumento del valore dei buoni pasto e l’estensione ad una platea più ampia di dipendenti (anche a coloro che lavorano meno di 6 ore al giorno). “La proprietà – spiega Marinelli – ha ribadito il suo impegno su quanto sottoscritto e quindi la vertenza per i buoni pasto è risolta”.

Ma è la tenuta della società stessa a destare preoccupazione. “Il presidente Silvestrini ci ha prospettato che gli obiettivi fissati per fine anno non verranno realizzati – spiega il sindacalista –. Ci si prefiggeva i 220.000 passeggeri, si arriverà a circa 130.000”. Una notizia che al sindacato arriva come un fulmine a ciel sereno. “Non avevamo avuto alcun sentore delle difficoltà – ammette Marinelli – anzi, dalla società ci erano arrivati segnali positivi, almeno fino a settembre, con la trasformazione di alcuni contratti da tempo determinato a indeterminato. Ci attiveremo subito per chiedere un incontro con Comune e Provincia per capire che intenzioni abbiano nei confronti dell’aeroporto e quali i progetti per la sua promozione”.

Marinelli ha poi esposto come a livello nazionale, al Ministero dei Trasporti, vi sia allo studio un piano aeroporti a rete, “con l’Emilia Romagna come precursore – sottolinea – proprio per la presenza di quattro scali che portano avanti tutti i loro propri obiettivi, senza fare rete”. Dei quattro scali emiliano romagnoli, solo quello di Bologna è capace di trasportare milioni di passeggeri. “Non possiamo imporre alle compagnie quale aeroporto utilizzare – commenta Marinelli –, ma si possono creare collegamenti di trasporto veloce tra le varie città, in maniera da rendere attrattivi anche gli scali minori. Chiederemo un incontro in Regione su queste prospettive, ma anche il Comune e la Provincia possono fare la loro parte”.

Forlì Airport ha circa 50 dipendenti. “Con i numeri che hanno gli scali emiliano romagnoli – conclude Marinelli –, con Rimini che fa volare 200.000 passeggeri, Forlì 130.000, di Parma non ne parliamo neanche, se non si attivano politiche di promozione di questi aeroporti minori, il futuro potrebbe essere incerto”.


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Io vorrei capire una cosa. A prescindere dai singoli aeroporti. Cosa intendono per collegamenti veloci fra citta'? Non sono strutture che si realizzano con due lire.
Secondo me FRL e PMF devono trovare una ragione di essere senza 'rubare passeggeri'. L'Emilia Romagna e' una regione ricca, BLQ sara' ipercollegato col resto del Nord-Italia ma PMF e FRL hanno un loro 'territorio'? Se si hanno ragione di esistere ed e' semplicemente una questione di comunicazione con i potenziali utenti, allora si puo' parlare. Se no, no. Escludo RMI perche' e' l'aeroporto della Riviera Romagnola. Pero' quali sono i voli che porterebbero un Ravennate o un Faentino a volare da FRL anziche' da RMI o BLQ? Stesso discorso per un Piacentino o un Reggiano riferito a BLQ e LIN. Questo senza pensare di spostare voli 'd'ufficio'. La comunicazione e il marketing sono importanti, soprattutto per aeroporti piccoli.
 

fly347

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Io vorrei capire una cosa. A prescindere dai singoli aeroporti. Cosa intendono per collegamenti veloci fra citta'? Non sono strutture che si realizzano con due lire.
Secondo me FRL e PMF devono trovare una ragione di essere senza 'rubare passeggeri'. L'Emilia Romagna e' una regione ricca, BLQ sara' ipercollegato col resto del Nord-Italia ma PMF e FRL hanno un loro 'territorio'? Se si hanno ragione di esistere ed e' semplicemente una questione di comunicazione con i potenziali utenti, allora si puo' parlare. Se no, no. Escludo RMI perche' e' l'aeroporto della Riviera Romagnola. Pero' quali sono i voli che porterebbero un Ravennate o un Faentino a volare da FRL anziche' da RMI o BLQ? Stesso discorso per un Piacentino o un Reggiano riferito a BLQ e LIN. Questo senza pensare di spostare voli 'd'ufficio'. La comunicazione e il marketing sono importanti, soprattutto per aeroporti piccoli.
Un faentino o un cessnate, vista la vicinanza con Forlì, non avrebbero esitazione a partire da Forlì se ci fosse una sufficiente offerta di voli con compagnie viste come affidabili - tipo Ryan -. Anche un ravennate probabilmente ma dovrebbe forzatamente venire in macchina, visto che treni non ci sono e pullman è scomodo. Sarebbe sufficiente? Non lo so. O punti tutte le tue fiches su Ryan e Wizzair che i voli li riempiono sempre (Katowice, a parte la sospensione di questo inverno, si riempie miracolosamente pure di viaggiatori polacchi per dire) o provi un territorio audace come gotofly che però ha dei limiti perché difficilmente convince il greco a prendere l Atene Forlì. L'ideale sarebbe un mix con più low cost ma anche go tofly alimentato da accordi con agenzie di viaggi. Ma l'equilibrio economico si raggiunge? I privati prima o poi si stancheranno di perdere soldi. La stampa locale ha parlato di trattative per nuovi soci o acquirenti. Stiamo a vedere
 

belumosi

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Francamente quello che non sopporto è la perenne ipocrisia che circonda l'argomento dei piccoli aeroporti.
In ER ci sono 4 piste liberamente disponibili per tutti.
Che siano tutti scemi i pax e le compagnie che si ostinano a voler utilizzare quella più affollata e costosa?
Dei sindacati che scoprono "con stupore" che FRL non sta facendo 220.000 pax ne vogliamo parlare?
E dei fantomatici trasporti veloci per portare i bolognesi a FRL?
Sono 20 anni che va avanti così. Almeno quando FRL aveva chiuso dopo i plurifallimenti, sembrava che la ragione avesse preso il sopravvento. Ma non sia mai.
Dai che stavolta possono anche contare sulla quinta colonna del traditore Lepore e magari seppellendo d'oro FR con i soldi della RER, qualcosa da BLQ riescono a farlo spostare.
E pazienza se poi mancano i soldi per mantenere i fiumi e prevenire le inondazioni.
 

Farfallina

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Francamente quello che non sopporto è la perenne ipocrisia che circonda l'argomento dei piccoli aeroporti.
In ER ci sono 4 piste liberamente disponibili per tutti.
Che siano tutti scemi i pax e le compagnie che si ostinano a voler utilizzare quella più affollata e costosa?
Dei sindacati che scoprono "con stupore" che FRL non sta facendo 220.000 pax ne vogliamo parlare?
E dei fantomatici trasporti veloci per portare i bolognesi a FRL?
Sono 20 anni che va avanti così. Almeno quando FRL aveva chiuso dopo i plurifallimenti, sembrava che la ragione avesse preso il sopravvento. Ma non sia mai.
Dai che stavolta possono anche contare sulla quinta colonna del traditore Lepore e magari seppellendo d'oro FR con i soldi della RER, qualcosa da BLQ riescono a farlo spostare.
E pazienza se poi mancano i soldi per mantenere i fiumi e prevenire le inondazioni.
E BLQ è qualcosa di penoso cos come i trasporti ferroviari sono perennemente inaffidabili e in ritardo perché altrimenti con il PM non ci sarebbe nessun senso di avere PMF, FRL e RMI.
 

BM8208

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Io vorrei capire una cosa. A prescindere dai singoli aeroporti. Cosa intendono per collegamenti veloci fra citta'? Non sono strutture che si realizzano con due lire.
Secondo me FRL e PMF devono trovare una ragione di essere senza 'rubare passeggeri'. L'Emilia Romagna e' una regione ricca, BLQ sara' ipercollegato col resto del Nord-Italia ma PMF e FRL hanno un loro 'territorio'? Se si hanno ragione di esistere ed e' semplicemente una questione di comunicazione con i potenziali utenti, allora si puo' parlare. Se no, no. Escludo RMI perche' e' l'aeroporto della Riviera Romagnola. Pero' quali sono i voli che porterebbero un Ravennate o un Faentino a volare da FRL anziche' da RMI o BLQ? Stesso discorso per un Piacentino o un Reggiano riferito a BLQ e LIN. Questo senza pensare di spostare voli 'd'ufficio'. La comunicazione e il marketing sono importanti, soprattutto per aeroporti piccoli.
D'accordo su tutto...ma secondo me la carta della "comunicazione e marketing" è stata giocata abbondantemente. Limitandomi a Rimini c'erano fermate bus tappezzate di manifesti di gotofly ... per non parlare di flyer e volantini vari in giro ... presumo allo stesso modo in altre città della Romagna.
 

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Questo è quel che succede quando ogni campanile vuole il suo aeroporto... Al nord ne siamo pieni, non solo Forlì e Parma, non ci dobbiamo dimenticare di altre piccole realtà quali Brescia (pista immensa ma voli zero se non di AG) oppure di Biella, Verona che, per posizione geografica è penalizzata in quanto a pochi km c'è Bergamo oppure Venezia o Treviso, anch'esso aeroporto così (operano Wizzair e Ryanair)... Discorso troppo difficile da fare e da portare avanti poiché ognuno trova il motivo ed il potenziale per avere il proprio aeroporto davanti la porta di casa...

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Questo è quel che succede quando ogni campanile vuole il suo aeroporto... Al nord ne siamo pieni, non solo Forlì e Parma, non ci dobbiamo dimenticare di altre piccole realtà quali Brescia (pista immensa ma voli zero se non di AG) oppure di Biella, Verona che, per posizione geografica è penalizzata in quanto a pochi km c'è Bergamo oppure Venezia o Treviso, anch'esso aeroporto così (operano Wizzair e Ryanair)... Discorso troppo difficile da fare e da portare avanti poiché ognuno trova il motivo ed il potenziale per avere il proprio aeroporto davanti la porta di casa...

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discorso giusto sulla carta non nella pratica. Bologna è il peggiore aeroporto d italia, non regge il numero di voli che ha, non certo per colpa di forlì, parma o rimini che, ricordo, sono tutti e tre con capitale privato. se Bologna fosse stato meno avido e avesse investito per tempo sul miglioramento delle strutture (durante la pandemia ad esempio) magari se sentirebbe meno la necessità di aeroporti alternativi. people mover è una grande cosa, ma io quando sono in romagna se posso scegliere non ho alcun dubbio che preferisco partire dall'aeroporto di forlì per evitare il girone dantesco del marconi (nulla contro bologna, sia chiaro, una città che su altri versanti è un punto di riferimento positivo per il paese)
 

belumosi

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Il terminal di BLQ ha seri limiti, ma è palese che sbattere in prima pagina le foto dei pax seduti per terra presa nel giorno del crash informatico globale, farlo credere invaso dai topi e altre carinerie del genere, sono frutto di una precisa scelta politica.
Le infrastrutture devono servire a soddisfare le reali richieste del mercato, non le smanie onanistiche dei politichetti di provincia.
Comunque, meglio tardi che mai, si sono messi al lavoro sul terminal di BLQ.
Una volta che gli spazi saranno adeguati, cadrà anche questa foglia di fico utilizzata per giustificare scelte che la storia ha sentenziato più volte fallimentari.
FRL, spacciato per l'ennesima volta come la porta della Romagna (Rimini infatti è in Basilicata....), nella realtà vive di 2 voli FR spostati da BLQ (pagando) e di una agenzia viaggi di proprietà dei soci gestori, che di fatto opera voli vacanza al servizio di Forlì e dintorni a Natale, Pasqua e d'estate.
E lo fa perdendo soldi. Il che non è un problema per le mie tasche visto che la gestione è privata, ma il fatto che senza pagare (e tanto), non ci sarebbe un singolo volo di linea al Ridolfi, non può passare sotto silenzio solo perchè il terminal di BLQ è saturo.
La catchment area di FRL, la sua posizione geografica e la vicinanza di altri scali, sono fattori non negoziabili e non modificabili.
Per cui si può provare all'infinito, ma quei limiti ci saranno sempre.
 

fly347

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Catchment area sovrapponibili quasi del tutto, forse meno appetibile per la costa nord marchigiana ma, visti i collegamenti con Rimini, può allargarsi verso imolese e appennino (oltre a ravennate a cui RMI o BLQ a distanze poco cambia ad ora, mentre FRL è parecchio più vicino)
Probabilmente Forlì non è la soluzione e non mi interessa fare una battaglia di campanile, tra l'altro statisticamente io volo più spesso da Roma (ottimo), ma sono pronto a scommettere molti soldi che Bologna non risolverà i suoi problemi in tempi accettabili. Io varie volte ho volato da Bologna - in giorni normalissimi - e davvero non mi capacito come una città importante e all'avanguardia come Bologna possa tollerare di avere un aeroporto così inadeguato e totalmente irrispettoso dei passeggeri (devo dire anche il personale ai controlli sicurezza probabilmente stressato dalla situazione). Che tutto questo si risolva in pochi mesi o anche solo per la prossima stagione estiva bah... ho davvero molto dubbi.
 

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Ma non sarebbe possibile una sorta di accordo tra Bologna e, per esempio, Parma, affinché determinati voli siano operati solo ed esclusivamente su uno di essi così da smaltire un po' di pax da Bologna e quindi alleggerire il carico sulla struttura? Dico Parma perché mi sembra, ad occhio, la soluzione ideale... Certo, la stupidaggine è stata fatta anni fa, fornendo la stazione alta velocità su Reggio Emilia, nel mezzo del nulla ma penso che, una strategia del genere, possa aiutare entrambi gli scali a fornire servizi di qualità.
Bologna diverrebbe lo scalo delle mayor ai quali affiancare anche alcuni voli LC che però opererebbero in pianta stabile su Parma... Forlì è, spiace dirlo per loro, spacciato e si "regge" solo con sole due compagnie... Inoltre, come citato sopra, è in una posizione disgraziatamente pessima e quindi in pochi opterebbero per questo aeroporto avendone altri vicini con più offerte sia in termini di compagnie che di destinazioni

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Farfallina

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Ma non sarebbe possibile una sorta di accordo tra Bologna e, per esempio, Parma, affinché determinati voli siano operati solo ed esclusivamente su uno di essi così da smaltire un po' di pax da Bologna e quindi alleggerire il carico sulla struttura? Dico Parma perché mi sembra, ad occhio, la soluzione ideale... Certo, la stupidaggine è stata fatta anni fa, fornendo la stazione alta velocità su Reggio Emilia, nel mezzo del nulla ma penso che, una strategia del genere, possa aiutare entrambi gli scali a fornire servizi di qualità.
Bologna diverrebbe lo scalo delle mayor ai quali affiancare anche alcuni voli LC che però opererebbero in pianta stabile su Parma... Forlì è, spiace dirlo per loro, spacciato e si "regge" solo con sole due compagnie... Inoltre, come citato sopra, è in una posizione disgraziatamente pessima e quindi in pochi opterebbero per questo aeroporto avendone altri vicini con più offerte sia in termini di compagnie che di destinazioni

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E' l'idea che ha FRL, Parma non sarebbe nemmeno comodo. Il punto è che BLQ i pax li vuole tutti per se, a suo tempo quando FRL era in parte proprietà della società di gestione di BLQ e FR era a FRL si fecero la guerra portando FR a suo di soldini a BLQ. La questione comunque è semplice, sistemato il terminal e la linea ferroviaria non ha senso di esistere nessun altro aeroporto fuorché BLQ a livello pax.

FRL avrà il suo bel polo manutentivo e amen.
 
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E' l'idea che ha FRL, Parma non sarebbe nemmeno comodo. Il punto è che BLQ i pax li vuole tutti per se, a suo tempo quando FRL era in parte proprietà della società di gestione di BLQ e FR era a FRL si fecero la guerra portando FR a suo di soldini a BLQ. La questione comunque è semplice, sistemato il terminal e la linea ferroviaria non ha senso di esistere nessun altro aeroporto fuorché BLQ a livello pax.

FRL avrà il suo bel polo manutentivo e amen.
Quindi si avranno due aeroporti "in disuso" alla fine, poiché non conviene tenere aperto comunque Parma e Forlì, nonostante a capitale privato, non avrebbe comunque senso di esistere... Ma la domanda più importante è "quando saranno terminati i lavori a Bologna?"
Considerando anche una certa e manifesta repellenza verso l'aeroporto da parte della politica, siamo sicuri che abbia vita facile poi? Qualche messaggio più sopra leggevo, se non erro, che vogliono diminuire i movimenti orari...

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E' l'idea che ha FRL, Parma non sarebbe nemmeno comodo. Il punto è che BLQ i pax li vuole tutti per se, a suo tempo quando FRL era in parte proprietà della società di gestione di BLQ e FR era a FRL si fecero la guerra portando FR a suo di soldini a BLQ. La questione comunque è semplice, sistemato il terminal e la linea ferroviaria non ha senso di esistere nessun altro aeroporto fuorché BLQ a livello pax.

FRL avrà il suo bel polo manutentivo e amen.
(1) Non credo all'esistenza dei 'cattivoni'
(2) La carta di BLQ e' che e' facile da raggiungere da Nord, Sud, Est, e Ovest in Auto e in Treno, FRL non proprio
(3) Col tempo BLQ ha raccolto una serie di collegamenti con bus di linea su Ferrara, Ravenna, Modena, ecc.
(4) Nessuno obbliga le compagnie aeree ad accettare i soldi di BLQ invece di quelli di FRL
(5) In quanto a campanilismo l'Emilia Romagna e' seconda solo alla Toscana
 

fly347

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tutto bene, non mi addenterò in battaglie di campanile, chiudiamo tutti gli aeroporti. resta però una serie di domande a cui nessuno ma proprio nessuno riesce a dare una risposta per un buco nero su cui parma, rimini e forlì hanno zero responsabilità: come diavolo l'aeroporto di bologna si è ridotto in queste condizioni? perché diavolo non si è intervenuti prima quando la catastrofe era sotto gli occhi di tutti? come è possibile che i bolognesi - dalle istituzioni ai cittadini - non siano intervenuti prima per evitare questa deriva e per esigere una soluzione? onestamente dopo avere affrontato al marconi lunghe code, superato le forche caudine del personale scontroso ai controlli sicurezza (sicuramente stressati per colpe non loro), atteso l'imbarco seduto per terra o camminando sconsolato zigzagando tra persone sedute a terra, mortadelle e profumi che neanche in autogrill, dopo essermi illuso che vi fosse il bridge direttamente in aereo per trovarmi prigioniero sulle scale anche per 20 minuti in attesa che arrivasse il bus, mi sono sempre chiesto: perché?
 

belumosi

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tutto bene, non mi addenterò in battaglie di campanile, chiudiamo tutti gli aeroporti. resta però una serie di domande a cui nessuno ma proprio nessuno riesce a dare una risposta per un buco nero su cui parma, rimini e forlì hanno zero responsabilità: come diavolo l'aeroporto di bologna si è ridotto in queste condizioni? perché diavolo non si è intervenuti prima quando la catastrofe era sotto gli occhi di tutti? come è possibile che i bolognesi - dalle istituzioni ai cittadini - non siano intervenuti prima per evitare questa deriva e per esigere una soluzione? onestamente dopo avere affrontato al marconi lunghe code, superato le forche caudine del personale scontroso ai controlli sicurezza (sicuramente stressati per colpe non loro), atteso l'imbarco seduto per terra o camminando sconsolato zigzagando tra persone sedute a terra, mortadelle e profumi che neanche in autogrill, dopo essermi illuso che vi fosse il bridge direttamente in aereo per trovarmi prigioniero sulle scale anche per 20 minuti in attesa che arrivasse il bus, mi sono sempre chiesto: perché?
Hai ragione da vendere. Non so risponderti, visto che anche per vie confidenziali, nessuno mi ha mai dato spiegazioni convincenti sul perchè i lavori per ingrandire il terminal, siano rimasti fermi per anni. Anzi, ai piani alti praticamente le bocche sono sempre state cucite. Ora stanno allargando il terminal, ma ancora non si vedono all'orizzonte i lavori per il nuovo molo.
Con le ultime previsioni che per quest'ultimo parlano del 2027/2028. Calma che non c'è fretta.
Non c'è dubbio che il 2025 sarà ancora un anno di passione (gli stessi lavori di ampliamento creeranno disagi), ma già nel 2026 si dovrebbe iniziare a vedere la luce.
 
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Viking

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A me interessa sapere solo il valore del tkt restaurant dei dipendenti e se c’è l’Esselunga in zona per poterli usare. Per il resto, i passeggeri che si arrangino.


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