[TR] Kalaallit Nunaat - i ghiacci del nord


danusa86

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Kalaallit Nunaat è il nome in lingua in lingua locale della Groenlandia, una terra di frontiera ancora poco conosciuta ma che, con l'aperrtura del nuovo aeroporto di Nuuk, entrerà probabilmente in una nuova fase.


Oggi vi racconto il mio viaggio di questa primavera, da/per il vecchio aeroporto di SFJ (Kangerlussuaq).

Il viaggio parte da Copenhagen (CPH), unico aeroporto collegato con volo internazionale per la Groenlandia al tempo in cui ho viaggiato. Il volo da/per la capitale Danese è operato da una vera e propria chicca, l'A330-800neo di Air Greenland, il flag carrier della Groenlandia. Che bell'aereo l'A330-800neo, un fallimento a livello commerciale in quanto solo 7 esemplari sono in servizio commerciale (1 è quello che ho usato io, gli altri sono con Uganda Airlines e Kuwait Airways), ma estremamente confortevole anche in economy class.




Ho trovato particolarmente confortevole il sedile, con un recline notevole rispetto ad altri modelli di aereo. All in all, un ottimo volo.







e anche il cibo non era affatto male. Buoni i crostini alle erbe della Groenlandia.








Lo schermo ha anche il video per l'approccio, eccoci in atterraggio al vecchio aeroporto internazionale di Kangerlussuaq che, come sappiamo, ha quasi del tutto chiuso ora in favore del nuovo aeroporto di Nuuk, a causa di problemi alla pista causati dal permafrost.




Kangerlussuaq si trova davvero in mezzo al nulla, difatti è raggiungibile pressochè solo in aereo. E' destinazione turistica a causa della vicinanza al blocco di ghiaccio perenne, e permette molte escursioni. E' anche sede di una base della Air Force Americana. Rimango subito sorpreso dalla temperatura e mi sento un po' come "Totò e Peppino a Milano". Munito di cappotto, guanti, sciarpa e cuffia trovo 15 gradi, ad inizio Aprile!







Abbiamo previsto uno scalo "lungo" a SFJ, non intenzionale in realtà. Il nostro prossimo volo è per la ben più turistica destinazione di Ilulissat ma il primo volo disponibile è il giorno successivo. Ci dirigiamo quindi in hotel, o per meglio dire, al "campo base".

Ci vengono a prendere con lo shuttle. A seconda della stagione sono disponibili due shuttle diversi, eccoli fotografati uno a fianco all'altro.



Il "campo base" invece è questo:









L'unico ristorante del paese (per modo di dire) aperto per cena è il Rokklubben, una baracca a circa 20 minuti di distanza sulle sponde del Lago Ferguson. E' raggiungibile o con la propria motoslitta oppure tramite il solito servizio shuttle dell'hotel. Il ristorante è di proprietà di un danese che, in cerca di tranquillità, si è trasferito a Kangerlussuaq e offre unicamente prodotti tipici con una bella vista sul lago. E' ovviamente molto caro per i nostri standard (40/45 euro per un piatto principale), ma ne vale la pena. Scelgo il piccione dell'artico e un gelato locale.

La vista:





Il pasto:





A poca distanza dal Lago Ferguson è presente un altro laghetto dove nel 1968, a causa del cattivo tempo, cadde un Lockheed T-33 della Air Force statunitense. I resti sono ancora lì. Personalmente non sono andato in quanto mancava il tempo per farlo, ma questa è una foto di archivio:






Torniamo in hotel pronti per i giorno dopo, il viaggio verso Ilulissat.


(continua ...)
 
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danusa86

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Per qualche motivo non mi permette di caricare più di 5 foto a messaggio, non so perchè. Spero sia comunque leggibile sennò ditemi se devo rispostare tutto in messaggi diversi.
 

marksimon

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Cameri (NO)
Ciao, io vedo le foto solo fino a quella con i crostini, delle altre vedo solo i link.
Non ti saprei però aiutare sul possibile problema.

Ciao
Marco
 

danusa86

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[SECONDA E ULTIMA PARTE]

Torniamo in aeroporto per il nostro volo verso la ben più turistica Ilulissat, la città degli iceberg. Il volo di oggi sarà operato da un piccolo Dash 8-200 che poi è il backbone della flotta di Air Greeenland. Su una flotta totale di 28 veicoli infatti solo 10 sono aerei (18 sono elicotteri) e di questi 10 ben 8 sono dei Dash 8-200.





Notiamo subito una particolarità dell’aeroporto di Kangerlussuaq – non esiste controllo di sicurezza. Si entra infatti dalla porta principale e si è già in sala imbarchi. O meglio, si è già nell’unica sala dove convivono check-in, riconsegna bagagli e imbarchi dall’unico gate disponibile. Il nostro Dash 8-200 è pronto alla partenza.



Imbarchiamo su un volo quasi del tutto pieno, vengono chiuse le porte, accesi i motori e fatta la dimostrazione di sicurezza quando ... [knock, knock] si sente bussare alla porta?

La hostess, leggermente sorpresa, si alza e apre. Entra un colonello dell’aeronautica che ci annuncia, prima in danese e poi in inglese, che non potremo partire. I venti ad Ilulissat sono troppo forti per il Dash 8-200 e saremo costretti a rinviare al giorno successivo il nostro viaggio per la gemma della Groenlandia. Il volo si svuota, e noi ne approfittiamo per una foto sul piccolo aeromobile, ormai vuoto.



Air Greenland ci dimostra una grande “duty of care” e ci alloggia nell’unico hotel di Kangerlussuaq che è, peraltro, di loro proprietà e si trova ... dentro il terminal. Dalla sala imbarchi si deve solo salire un piano ed ecco le stanze, direttamente sopra al gate.

Decidiamo di andare a fare un giro per Kangerlussuaq ma, come detto prima, ha davvero poco da offrire. Una strada con tanti capannoni e un paio di supermercati che chiudono alle ore 16.





Il mio compagno di viaggio, Alfie, è negli ultimi mesi diventato famoso per aver vinto un famoso reality show sulla BBC Inglese dal nome “Race across the world”, una specie di Pechino Express britannico dove però a gareggiare sono perfetti sconosciuti. Lui ha vinto una race memorabile, dal Giappone all’Indonesia che, guarda caso, è in onda proprio durante il nostro viaggio in Groenlandia. Ne approfittiamo per guardarcela live in stanza con la soddisfazione di poter chiedere direttamente a lui di raccontarmi il “behind the scenes”.



Si va a dormire e la mattina dopo si torna in sala imbarco (ovvero al piano di sotto). Riproviamoci.



Il tabellone dell’aeroporto di Kangerlussuaq. Notare in particolare la Pituffik Space Base. No non è uno space shuttle in partenza ma sempre un Dash 8-200 che porta in una base Americana nel nord della Groenlandia dalla storia molto cupa e triste, sia per il trattamento rivolto alla popolazione locale che per la base super segreta sotterranea che, scoperta, venne abbandonata. Vi consiglio una lettura su Wikipedia, è una storia tanto triste quanto affascinante.



Stavolta si parte, ecco qualche foto dal volo verso Ilulissat.







Ed eccoci finalmente al piccolo aeroporto di JAV. Anche in questa location, come detto molto turistica, si sta costruendo un nuovo aeroporto che, temo, la riempirà di Americani molto presto.



Ilulissat è davvero una piccolo gemma, costruita su un fiordo e una baia conosciuta come Disko Bay, è dove vengono prodotti la maggior parte degli iceberg del mondo. Da qui parti anche l’iceberg che affondò il Titanic nel 1912.







I molti cani da slitta a servizio dei turisti.







Segnale di attenzione alle slitte.



In fondo al paese vi è un piccolo sentiero che, affondando spesso nella neve fresca, vi porta su un promontorio con una prima vista sulla famosa Disko Bay. Stupendo!







E’ ora di cena e ci dirigiamo al ristorante più famoso della cittadina, in cima all’hotel più bello della stessa. Per me oggi si va di snow crab e merluzzo. La vista da sopra la terrazza è stupenda.







Il giorno successive invece andiamo per una piccola escursione in barca sulla Disko Bay. Appena arrivati a bordo ci dicono di non preoccuparci perchè la barca che utilizzeremo è costruita apposta per toccare gli iceberg, è “inaffondabile”. Dove ho già sentito questa storia?



Un’escursione semplicemente memorabile dove toccheremo letteralmente “con mano” questi giganti di ghiaccio.











Si torna in aeroporto per tornare a Kangerlussuaq.





E il volo sopra Disko Bay è davvero speciale.





L’A330-800 è lì pronto per tornare a Copenhagen. E la prima cosa che vedremo, una volta in volo, è l’inizio della distesa di ghiaccio perenne della Groenlandia.





[FINE]
 
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Greco

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Bellissimo, grazie.

Suggerisco solo di oscuare i tuoi dati personali dalla foto della carta d'imbarco.
 

danusa86

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Molto bello. Grazie per il TR. Spero che la Groenlandia sviluppi il turismo in modo intelligente.
Ho paura di no, già vedo numerose compagnie Americane che annunciano voli verso Nuuk. Ho paura di svilupperà un turismo di massa "alla Capo Nord" che, peraltro, sarà il mio prossimo TR.
 
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Posso dirtelo? Quanta invidia! Posti, Groenlandia, Siberia, Islanda, Alaska, Terra del fuoco et similae, che mi richiamano sin dall'infanzia... Bellissimo! Complimenti! Adesso aspettiamo il prossimo tr su capo nord

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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Asciutto ma essenziale nel portarci laddove, si, confermo, arriveranno Yankees abbondanti a volontà, in grandissima parte del tutto refrattari ad un minimo di cultura , rispetto e interesse.
basta poter dire che ci si è andati.
hai fatto bene ad andarci prima di tutto ciò e grazie per la condivisione!