Cai non presenta (ma poi presenta) l'offerta per Alitalia


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jetset

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genova, Liguria.
Scusate, forse non avete visto la notizia che ho postato: a quanto pare, la Direzione Generale Trasporti della Ue avrebbe detto che il prestito ponte non ha nulla a che vedere con la nuova CAI.

Mi sembra un'informazione assai importante!
 

malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Anpac, Unione piloti, Avia, Anpav e Sdl rivendicano la scelta di non firmare il Lodo Letta
Lunedì assemblea a Fiumicino per mobilitare i lavoratori: "Cai calpesta tutti i diritti"

Alitalia, autonomi pronti a resistere
"Contro di noi campagna di falsità"

Respinto l'appello di Fini alla responsabilità: "Irresponsabili sono i confederali"


ROMA - Lunedì si riuniranno in assemblea a Fiumicino, intanto all'appello di Gianfranco Fini affinché si assumano le proprie responsabilità, rispondono denunciando quella che definiscono "una campagna mediatica vergognosa che sta distorcendo la realtà". I sindacati autonomi dell'Alitalia tornano sul piede di guerra dopo la firma la scorsa notte del cosiddetto Lodo Letta sui contratti da parte di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

In una nota congiunta Anpac, Unione piloti, Avia, Anpav e Sdl intercategoriale, affermano che sulla vertenza "è ricominciata una campagna tesa a screditare i lavoratori e quei sindacati che hanno deciso di non sottoscrivere la stesura dei contratti". Gli autonomi entrano quindi nel merito, sostenendo che è "assolutamente falso che il no sia motivato da pretese riguardanti i permessi/distacchi sindacali ed è bene chiarire che proprio Cgil, Cisl, Uil e Ugl 'godono' di un trattamento speciale in termini di diritti sindacali".

"Rispetto a questa strumentalizzazione - mettono in guardia - diffidiamo chiunque a continuare con tali calunnie, passibili di denuncia per diffamazione". Le motivazioni, spiegano ancora Anpac, Unione piloti, Avia, Anpav e Sdl, "sono invece tutte concentrate sul numero enorme di esuberi previsti, sulle condizioni di stesura contrattuale che penalizzano i lavoratori oltre quanto era stato concordato a settembre a Palazzo Chigi, sulla condizione dei precari, sulle incertezze per il futuro di migliaia di lavoratori che dopo l'utilizzo degli ammortizzatori sociali si troveranno senza lavoro e senza pensione: questa condizione riguarda tutti i lavoratori coinvolti nel progetto Cai, personale di terra, piloti, comandanti ed assistenti di volo".

Le sigle autonome annunciano insomma battaglia, spiegando che nelle prossime ore continueranno a parlare con i lavoratori per decidere insieme le iniziative che dovranno essere intraprese per "ristabilire i principi minimi di democrazia e per tutelare al meglio i diritti di chi lavora". Le prime risposte che giungono dai lavoratori, fanno sapere ancora i sindacati "ribelli", "vanno tutte nella direzione di un consenso generalizzato alle posizioni da noi espresse e di una fortissima critica nei confronti di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl".

Anpac, Unione piloti, Avia, Anpav e Sdl denunciano quindi come "assolutamente falso", che il confronto tra azienda e sindacato si sia sviluppato in questo ultimo mese in modo coerente con gli impegni sottoscritti a settembre insieme al governo. "L'azienda - sostiene la nota congiunta - non è mai entrata in una vera e concreta stesura tecnica ed ha sistematicamente stravolto tali impegni, producendo un risultato finale del tutto diverso dalle condizioni contrattuali che erano state concordate e sottoscritte".

"Nello specifico - si legge ancora - mentre a Palazzo Chigi gli accordi prevedevano il recepimento della disciplina contrattuale vigente in AirOne, integrata da quanto concordato in quella sede, Cai ha 'imposto' una soluzione che non recepisce tale contratto di riferimento e lo peggiora sostanzialmente in molti istituti contrattuali fondamentali, contravvenendo quindi a quanto pattuito e garantito dal governo".

Passaggio decisivo sarà dunque l'assemblea informativa in programma per lunedì prossimo all'aeroporto di Fiumicino. "Sarà molto partecipata", spiega Cesare Albanese dell'Sdl, precisando che "non siamo d'accordo con chi dice che ieri abbia prevalso il senso di responsabilità: sono stati calpestati i diritti dei lavoratori". Una risposta non solo a confederali e Ugl, ma anche al presidente della Camera Gianfranco Fini che oggi ha lanciato un appello affinché "i piloti e il personale navigante, che rappresentano certamente una risorsa, si assumano al pari degli altri una responsabilità e consentano la nascita della nuova compagnia e il decollo di questa nuova fase del trasporto aereo".

(1 novembre 2008)
la Repubblica
 

malpensante

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bel paese là dove 'l sì suona
Scusate, forse non avete visto la notizia che ho postato: a quanto pare, la Direzione Generale Trasporti della Ue avrebbe detto che il prestito ponte non ha nulla a che vedere con la nuova CAI.

Mi sembra un'informazione assai importante!
Qual' è la fonte?
A me risulta che la UE si esprimerà in merito il 12

Comunque:


[...] PRESTITO PONTE - Sulle spalle di Cai però pesano anche altre incognite. Prima di tutte quella del prestito ponte di 300 milioni di euro che potrebbe essere definito «aiuto di Stato» dalla Commissione europea e quindi da restituire. A questo proposito la direzione generale dei Trasporti e dell'Energia della Commissione europea ha proposto al collegio dei commissari Ue di considerare il prestito-ponte concesso ad Alitalia come un aiuto di Stato «illegittimo» che deve essere restituito, ma ha anche proposto di considerare che fra la vecchia compagnia e quella che nascerà c'è la necessaria «discontinuità». Ciò significa che, se la proposta della durezione generale diretta dal commissario italiano Antonio Tajani dovesse essere accolta dalla Commissione Ue, i 300 milioni saranno restituiti dalla cosiddetta «bad company» e non dalla Cai di Roberto Colaninno. Lo si apprende da fonti comunitarie.

01 novembre 2008
Il Corriere della Sera
 
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miki.baris

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E vai col valzer di "meglio falliti che in mano ai banditi", "e adesso nazionalizzateci tutti".

Ma a Fiumicino niente scene di giubilo e balli stavolta? Ah già...piove e fa freddo.
Beh dopo che fai fallire 3 trattative in corso per dare Alitalia alla supercprdata che doveva salvarla, e poi ti ritrovi con un superfregatura che accolla tutti i costi allo stato (cioè NOI, scusate se è poco), mi sembra ovvio gioire quando ti scrolli dalle p...e questi farabutti!
Non facciamone una questione di politica, ma ragioniamo in termini economici, ciò che è stato fatto è assolutamente contro il naturale andamento del mercato mondiale dei voli, la cosa che mi stupisce è che sia stata fatta una mossa tipicamente comunista da un governo capitalista.
Lasciamo stare la politica e ragioniamo, con chi Alitalia riprenderebbe a volare nel migliore dei modi?
 

miki.baris

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Basta con CAI E l'Alitalia... non se ne può più...

Offerta ritirata, e Alitalia in fallimento, però non vogliamo più sentire parlare di "cordata di imprenditori", "salvaguardiamo l'italianità", "chi vuol bene all'Italia vola Alitalia", "capitani coraggiosi"... ecc...
Quoto pienamente!!!
 

AJ

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Milano, Lombardia.
Beh dopo che fai fallire 3 trattative in corso per dare Alitalia alla supercprdata che doveva salvarla, e poi ti ritrovi con un superfregatura che accolla tutti i costi allo stato (cioè NOI, scusate se è poco), mi sembra ovvio gioire quando ti scrolli dalle p...e questi farabutti!
Ti ricordo le parole del Presidente del Consiglio in carica, Romano Prodi, nel momento della fine della trattativa con Air France: «I sindacati hanno rotto una trattativa seria, ora se ne devono assumere la responsabilità ». Fonte: TUTTI i quotidiani di quei giorni.
 

miki.baris

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Ti ricordo le parole del Presidente del Consiglio in carica, Romano Prodi, nel momento della fine della trattativa con Air France: «I sindacati hanno rotto una trattativa seria, ora se ne devono assumere la responsabilità ». Fonte: TUTTI i quotidiani di quei giorni.
Airfrance aspettava l'ok del nuovo governo per chiudere la trattativa e lo stesso valeva per Airone, la trattativa l'ha fatta fallire chi voleva che alitalia perdesse di valore per regalarla ad i suoi amici per pochi spiccioli, e poi chi oggi parla di Italianità della compagnia e dice che rimarrrà italiana per 5 anni poi non si sà tra 5 anni smetterà di parlare di italianità?
 

Fabiazzo

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17 Febbraio 2007
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Roma.
dal corriere.it di adesso:

Alitalia: Ue, "La bad company deve restituire il prestito ponte"
01 nov 17:22 Economia

BRUXELLES - Il prestito ponte concesso dal governo ad Alitalia e' illegittimo e deve essere restituito. Questa la posizione della direzione generale dei Trasporti e dell'Energia della Commissione europea, che ha inviato una proposta in questo senso al collegio dei commissari Ue. A restituire il prestito allo Stato non sara', pero', la nuova compagnia di Roberto Colaninno: la direzione, presieduta dal commissario italiano Antonio Tajani, ha anche proposto di considerare che fra la vecchia compagnia e quella che nascera' c'e' la necessaria ''discontinuita'''. Se la proposta Tajani dovesse essere accolta dalla Commissione Ue, i 300 milioni saranno quindi restituiti dalla cosiddetta 'bad company' e non dalla Cai. (Agr)
 

malpensante

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ILSOLE24ORE.COM

Matteoli: «Sarà la bad company di Alitalia a restituire il prestito ponte»

1 novembre 2008


Sarà la bad company di Alitalia a restituire il prestito-ponte da 300 milioni concesso dal governo alla compagnia aerea e che, probabilmente, la commissione Ue boccerà in quanto aiuto di Stato. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, ai microfoni di Sky-Tg24. Il prestito, ha sottolineato Matteoli, «è un problema che riguarda la bad company, la vecchia Alitalia. Questa incasserà soldi dalla Cai, potrà vendere aerei e proprietà di Alitalia e restituirà così al governo italiano i 300 milioni di euro».

Quanto alla scelta di un partner straniero, Matteoli ha detto che la compagnia straniera non può prendere più del 20 per cento. È però indispensabile che ci sia questo accordo perché altrimenti i viaggiatori di Alitalia resterebbero un po' sparsi per il mondo, cosa che invece con l'accordo con una grande compagnia di livello internazionale non accadrà. L'intesa, poi, renderà ancora più forte Cai. Non è un compito del governo, ha ribadito il ministro, stabilire con chi fare l'accordo, ma è un compito dell'amministratore delegato, di Colaninno e Sabelli. «Ci faranno sapere qual è la compagnia prescelta».

Cai volerá, ha assicurato il ministro, «perché non è consentito a nessuno di mettere veti a una possibilità imprenditoriale che salva 12.600 posti di lavoro». Il ministro si è detto amareggiato per la mancata firma all'ultimo momento alcune sigle sindacali. L'alternativa, ha sottolineato il ministro Matteoli, è il fallimento. «Oggi se Cai non avesse presentato l'offerta, gli aerei non volerebbero e Alitalia sarebbe dichiarata fallita». Il ministro ha ringraziato le sigle sindacali che hanno firmato e la cordata Cai che, nonostante le difficoltà economiche del momento, hanno deciso di acquisire una parte di Alitalia e consentire di salvare tanti posti di lavoro. (N.Co.)
 

Eliogabalo

Bannato
15 Aprile 2008
800
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platinum city
E' una condizione "irrinunciabile" dell'offerta del gruppo di Colaninno
Lunedì le assemblee di piloti e steward. Un mese per decidere
Alitalia, la condizione della Cai

"Non accollateci il prestito ponte"

Il Commissario ai trasporti Tajani chiede all'Ue di scaricare l'onere sulla bad company


ROMA - Tra le condizioni irrinunciabili dell'offerta Cai per Alitalia ce n'è una che forse rappresenta meglio le reali preoccupazioni di Colaninno e soci. L'offerta di Cai, infatti (che è irrevocabile fino al 30 novembre) è valida solo se il governo italiano riuscirà a "ottenere provvedimenti da parte della Commissione europea con cui si attesti che eventuali aiuti di Stato, ai sensi dell'art. 87 e seguenti del Trattato CE, istituiti a beneficio del Gruppo AZ prima della stipula del contratto, non comportino a carico dell'Acquirente alcun obbligo di restituzione".

la Repubblica

sembra una supplica
 
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Er Polemica

Bannato
21 Gennaio 2008
1,594
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Lo Fiumicino
E' una condizione "irrinunciabile" dell'offerta del gruppo di Colaninno
Lunedì le assemblee di piloti e steward. Un mese per decidere
Alitalia, la condizione della Cai

"Non accollateci il prestito ponte"
Il Commissario ai trasporti Tajani chiede all'Ue di scaricare l'onere sulla bad company


ROMA - Tra le condizioni irrinunciabili dell'offerta Cai per Alitalia ce n'è una che forse rappresenta meglio le reali preoccupazioni di Colaninno e soci. L'offerta di Cai, infatti (che è irrevocabile fino al 30 novembre) è valida solo se il governo italiano riuscirà a "ottenere provvedimenti da parte della Commissione europea con cui si attesti che eventuali aiuti di Stato, ai sensi dell'art. 87 e seguenti del Trattato CE, istituiti a beneficio del Gruppo AZ prima della stipula del contratto, non comportino a carico dell'Acquirente alcun obbligo di restituzione".

la Repubblica

sembra una supplica
speriamo che la UE faccia ciò che è logico fare e che gli accolli il prestito,così si ritirano e noi possiamo vivere più tranquilli

comunque fare il pilota non è difficile,per carità..però a sto punto ti invito ufficialmente a farti un turno con me prossimamente,possibilmente uno con 5 tratte,sveglia alle 4.45,possibilmente con un tempo di merda...esattamente come quello di ieri....e non ti sto chiedendo di farti 6 giorni di fila così perchè sennò sembrerei troppo infame (io però me li faccio)

insomma non è difficile quando c'è da fare una tratta,d'estate,col tempo bello (cielo senza una nuvola,zero turbolenza,vento calmo,visibilità illimitata),aereo nuovo al primo giorno di servizio,equipaggio tutto completamente motivato,handling efficiente,presentazione comoda il pomeriggio e aereo al finger...

realisticamente ha le sue difficoltà come ha le sue difficoltà fare l'avvocato...ma anche l'avvocato è un lavoro così difficile??? io non credo :D
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
19,270
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bel paese là dove 'l sì suona
E' mercato delle vacche.
Il Presidente della Commissione cerca la rielezione in primavera e il voto italiano è molto utile.
Che vuol dire anche quello tedesco è un voto importante, per non pensare a quello francese o inglese..
Infatti Cai ha programmato di annunciare il partner DOPO la decisione UE, Colaninno è tutt' altro che stupido.
 
Stato
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