Abbordare aereo straniero


ForzaBDS

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2 Ottobre 2007
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Lussemburgo
Salve a tutti.

Vorrei togliermi alcune curiosita'.

Puo' la polizia italiana salire a bordo di un aereo straniero? Serve sempre l'autorizzazione del comandante?

Su un aereo immatricolato EI (Irlanda) vale la legge Irlandese. E' vero che la legge irlandese in questo caso vale solo quando l'aereo e' in flight..dal momento in cui chiudono le porte dell'aereo fino al momento della loro riapertura?

Recentemente ho visto su un volo da Jeddah a Londra su un aereo inglese donne saudite affrettarsi al bar a consumare alcolici una volta superato lo spazio aereo saudita.

Un saluto a tutti
 

LIMA

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Torino, Piemonte.
Non è proprio così. L'annesso 2 dell'Icao "Rules of the air" specifica che:
- a terra vale la legge dello Stato in cui ci si trova
- mentre in volo vale la legge dello Stato sorvolato (fino a 12NM dalla costa - acque territoriali), invece in volo su acque internazionali (più di 12NM dalla costa) vale la legge dello Stato di immatricolazione.
 

feelgood

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24 Dicembre 2009
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Fuggi da Foggia
Non riesco a trovare lo spezzone di quel film, ma mi hai fatto venire in mente la scena con Montesano ne "Il tenente dei carabinieri", quando sono in aeroporto:

"Per Cordelli e Vinci si prospetta un ritorno a Roma a mani vuote, ma Vinci fa una proposta azzardata accettata da Cordelli; i due riescono infatti a portare Vasaturo sull'aereo diretto all'Italia, con l'aiuto tacito dei poliziotti inglesi che non intervengono, dove in territorio italiano può essere arrestato senza rischio di incidenti diplomatici. Il film si chiude con Cordelli che riceve da Londra in regalo il cappello da ufficiale inglese che mancava alla sua collezione."
 

ForzaBDS

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2 Ottobre 2007
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Lussemburgo
ergo un poliziotto americano puo' salire a bordo di un 767 Alitalia fermo a bordo di JFK a New York. ma previa autorizzazione del comandante?
 

LIMA

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3 Luglio 2006
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Torino, Piemonte.
Non so nemmeno se serva l'autorizzazione del Comandante, dipende da quanto prevede la legge dello Stato su cui è fermo l'aeromobile penso visto che i comportamenti devono essere conforme a questa. Non so però nel diritto Americano o Italiano come si configuri la salita di un pubblico ufficiale su un aereo per ragioni di servizio e quali siano i casi previsti e le modalità da seguirsi. Io essendo studente ATPL ti posso dire qual è il principio enunciato nell'Annesso 2 dell'Icao il che si concretizza in modo diverso nei vari Stati. Magari qualche avvocato o esperto nel forum potrà spiegarci quali sono i casi e le modalità previste in Italia...
 

38000ft

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8 Febbraio 2009
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Mxp
Per quanto ne so - aereo inglese su suolo italiano - le autorità possono salire a bordo su richiesta o previa autorizzazione del comandante.
 

MalboroLi

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ragazzi non scherziamo...vige la legge dello stato di approdo dove si trova l'aeromobile o la nave (cf Codice della Navigazione).
es: se un aereo con marche EI (registrato in Irlanda) si trova nell'aeroporto di Roma, si applica al 100% la legge italiana, nonché se l'aereo sorvola o spazio aereo italiano o le sue acque territoriali (così come giustamente fatto notare da Lima).
Se l'aereo, sempre con marche EI, sorvola l'oceano, SOLO in questo caso, si applica la legge dello stato di bandiera dell'aereo (Irlanda in questo caso) anche se è dell'Alitalia o di AirOne o di FlyKazakistan.

Gli unici aerei (e navi) che non sono soggetti alla legge dello stato di approdo sono quelli militari, che godono di extraterritorialità.

Se la polizia inglese vuole salire a bordo di un aereo registrato in Italia, e l'aereo si trova nell'aeroporto LHR, non deve chiedere l'autorizzazione al comandante.
 

uncomfortable

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Canada
Giusto per citare un esempio pertinente, in occasione del famoso episodio della bomba nella scarpa su un volo transatlantico AA, un amico che lavorava allora in AA mi disse che l'FBI di fatto impose all'aereo di proseguire fino a Bangor e di non dirottare su Keflavik in modo da prendere carico dell'investigazione una volta atterrati per non creare potenziali conflitti di giurisdizione con le autoritá islandesi.
 

naplover

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gabibbo

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www.italians.it
Questa storia della legge applicabile all’aeromobile è una fictio juris utile per capire che legge regola gli eventi a bordo dell’aereo quando nessuna autorità statuale esercita direttamente il potere dell’ordinamento cui appartiene, ma gli aerei non godono di alcuna extraterritorialità (che è del resto essa stessa una fictio juris).
Solo gli aerei di Stato godono di privilegi assimilabili a quelli dell’extraterritorialità, e ciò o perché sono veicoli militari il cui status è regolato da convenzioni bilaterali o dal diritto internazionale generale di pace o di guerra, o perché trasportano i rappresentanti di uno Stato straniero cui il diritto internazionale generale riconosce il privilegio dell’intangibilità personale e della sede.
I velivoli commerciali soggiacciono al principio generale di territorialità dell’ordinamento (in particolare quello penale): finché si trovano su un territorio sono soggetti a quell’ordinamento, esattamente come accade per navi e barche, che infatti sono “abbordate” dalla finanza ed enti simili a prescindere dalla bandiera non appena entrano nel mare territoriale.
Che poi a bordo si applichi “anche” la legge dello stato di bandiera è un “di più”: è necessario che nulla resti senza protezione giuridica, ed ecco che i poteri di ordine pubblico sono comunemente riconosciuti al comandante (ricordiamo ad esempio che il nostro ordinamento riconosce anche il potere di ufficiale dello stato civile ai comandanti delle navi, riconoscendogli ampie facoltà: può sposare, ricevere testamenti, eccetera).
Ci sono infine le particolarità, come per esempio i poteri degli ufficiali di polizia dello stato della bandiera a bordo dell’aeromobile; questi nascono dagli ordinamenti nazionali e, come nel caso del film citato, nulla impedisce che per risolvere un problema spinoso si scelga di usare alcune zone grigie in cui non è necessario un provvedimento formale, come ad esempio per le estradizioni: io (Stato ospitante) faccio finta di distrarmi e tu (Stato interessato) usi particolari circostanze (un’espulsione in aeroporto il tuo reimbarco forzato sul velivolo dello Stato interessato) per compiere un atto in sé legittimo ma che sarebbe stato problematico.
 

Flappone

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6 Marzo 2009
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Aggiungo una cosa, i poteri del CPT si applicano quando l'aereo è "in volo".

Vorrei chiarire una cosa però riguardo la sovranità territoriale, perché io la ricordo in un modo mentre ho letto diversamente.

Aereo immatricolato EI- (irlanda), Compagnia Italiana, Proprietario dell'aereo è una società di leasing Statunitense.

In acque internazionali, la legge che vige a bordo qual'è?

Io ricordo quella dell'Operatore, cioè in questo caso Italiana.
 

MalboroLi

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Flappone, sì della bandiera in quel senso, anche perché sennò tra pluralità di lessor per la stessa compagnia, proprietà e altri accidenti nessuno capirebbe più nulla ;)
La nazionalità dell'aereo è data dall'immatricolazione, quindi, se è come per le navi (e non fatico a crederlo dato che il CdN è lo stesso) in acque extraterritoriali vige la legge delle marche (nel caso sopra, Irlanda)