Volo Parma-Roma, verso lo stop definitivo
Sebastiani: "E' una porcheria"
di Antonio Bertoncini
Il volo Parma-Roma esiste ancora, ma solo sui volantini distribuiti davanti alle biglietterie. Al "Verdi", anche per oggi non si vola, almeno per la capitale. E i segni delle ferite per la mutilazione di quello che è sempre stato il simbolo del mai decollato scalo parmigiano sono ben evidenti. Anche questo è svanito, da un giorno all'altro, senza preavviso, con buona pace dei clienti che avevano pagato profumatamente il volo dalla città ducale alla capitale, e che si sono trovati sballottati fra Bologna e Milano, in barba a tutte le carte che sanciscono la salvaguardia dei diritti dei viaggiatori. E stavolta non è neppure colpa delle hostesse e dei piloti cattivi.
A metà mattina l'aeroporto è semideserto: poche le auto in sosta, pochi i viaggiatori, che, quando ancora deve suonare mezzodì, si trovano in sala d'attesa per imbarcarsi verso Catania alle 14,25. Chiediamo lumi in biglietteria: "Per quel che ci riguarda - dice la signora dall'altra parte dello sportello - il volo per Roma è sospeso fino al 30 novembre. Chi vuole prenotare dal 1 dicembre può farlo liberamente, anche tramite Internet". Risposta corretta, ma siamo sicuri che dal 1 dicembre potrò prendere l'aereo da Parma? Risposta: "Questo non deve chiederlo a me, ma ad Alitalia. Noi ci limitiamo a vendere biglietti per i voli che restano teoricamente programmati". Giusto. Ponzio Pilato non avrebbe potuto fare di meglio, ma torniamo alla carica: che succede a chi ha prenotato in questi giorni? Nuova risposta, gentile e immediata: "E un problema della compagnia. Credo che i viaggiatori siano stati avvisati della cancellazione, e che siano stati depistati su Bologna o Milano". All'Enac - l'ente che dovrebbe tutelare i viaggiatori - comunque non sanno niente. "Non facciamo sconti a nessuno - fa sapere la capo ufficio stampa - apprendo ora del Parma-Roma, porrò il problema e daremo una riposta. ".
Ce n'è abbastanza per desistere e ripiegare sul treno, se non fosse che in attesa dell'alta velocità da Parma a Roma viaggia un solo Eurostar. Ma per tornare al Verdi, la domanda non può che andare dritta al presidente della Sogeap Giovanni Sebastiani.
Era stato buon profeta a dire che il Parma-Roma era minacciato dalla scure della Cai (Compagnia aerea italiana), ma non hanno ancora fatto a tempo a insediarsi che il volo è di fatto già soppresso: cosa è successo per far precipitare gli eventi?
"E' una porcheria consumata sulla pelle dei viaggiatori. E mi dispiace perché i nostri clienti non meritano un trattamento del genere. Il volo, teoricamente, è solo sospeso sino al 1 dicembre, ma tutto lascia presagire che l'avventura di Alitalia sulla tratta Parma-Roma sia arrivata al termine".
Ma come è successo, chi ha deciso, è possibile stracciare un contratto da un giorno all'altro?
"Glielo ho detto, è una situazione che non trova giustificazioni. Sabato scorso ho ricevuto una telefonata informale dal caposcalo di Alitalia di Bologna, che sovrintende anche a Parma, il quale mi comunicava la soppressione immediata del volo. Ora si dice che si tratta di una sospensione temporanea fino a fine mese. Ma a chi si può dare credito in una situazione del genere?".
I contratti sono dunque carta straccia. Non sono previste penali per l'interruzione di servizio?
"In una situazione praticamente fallimentare come quella in cui si trova la compagnia di bandiera può succedere di tutto. La compagnia si sta estinguendo ha ritirato un certo numero di voli dall'esercizio, fra i quali il Parma-Roma. Ora c'è questa storia singolare della prenotazione dal 1 dicembre sulla quale non voglio entrare. Ma tutti i segnali che arrivano lasciano presagire che la Cai non sia intenzionata a ripristinare il volo per Fiumcino".
Dunque, di chi è la colpa?
"Mi viene da dire che tutto nasce dall'affare fra governo, Alitalia e Cai, ma ci sono anche degli organismi di vigilanza che spero facciano il loro mestiere per tutelare i viaggiatori, nel rispetto della Carta dei servizi voluta da Enac. E' sicuramente un effetto della cessione della compagnia di bandiera. Ma la cosa è inspiegabile, perché il volo è cresciuto, ha dato ottimi risultati, ed è davvero inconcepibile che tutto salti così, senza preavviso".
Alla luce di quanto è successo, cosa possiamo dire ai clienti dell'aeroporto Verdi?
"Può dire che stiamo facendo il possibile per restituire il collegamento diretto con Fiumicino. Abbiamo già contatti con un paio di altre compagnie".
Si è sentito vociferare di Ryan air o di Wind Jet...
"Non è né l'una né l'altra. Siamo consapevoli che abbiamo in mano una opportunità interessante. Non vogliamo farci taglieggiare. Speriamo di rimediare rapidamente cercando un partner con condizioni coerenti con quelle dello sviluppo dello scalo che resta il nostro principale obiettivo; questo discorso, ovviamente vale se verrà confermato il disimpegno della Cai. Ma quanto tempo ci vorrà, ancora non sono in grado di dirlo. Intanto vediamo cosa succede il primo dicembre".
(25 novembre 2008)
parma.repubblica.it
CIAO
_goa
Sebastiani: "E' una porcheria"
di Antonio Bertoncini
Il volo Parma-Roma esiste ancora, ma solo sui volantini distribuiti davanti alle biglietterie. Al "Verdi", anche per oggi non si vola, almeno per la capitale. E i segni delle ferite per la mutilazione di quello che è sempre stato il simbolo del mai decollato scalo parmigiano sono ben evidenti. Anche questo è svanito, da un giorno all'altro, senza preavviso, con buona pace dei clienti che avevano pagato profumatamente il volo dalla città ducale alla capitale, e che si sono trovati sballottati fra Bologna e Milano, in barba a tutte le carte che sanciscono la salvaguardia dei diritti dei viaggiatori. E stavolta non è neppure colpa delle hostesse e dei piloti cattivi.
A metà mattina l'aeroporto è semideserto: poche le auto in sosta, pochi i viaggiatori, che, quando ancora deve suonare mezzodì, si trovano in sala d'attesa per imbarcarsi verso Catania alle 14,25. Chiediamo lumi in biglietteria: "Per quel che ci riguarda - dice la signora dall'altra parte dello sportello - il volo per Roma è sospeso fino al 30 novembre. Chi vuole prenotare dal 1 dicembre può farlo liberamente, anche tramite Internet". Risposta corretta, ma siamo sicuri che dal 1 dicembre potrò prendere l'aereo da Parma? Risposta: "Questo non deve chiederlo a me, ma ad Alitalia. Noi ci limitiamo a vendere biglietti per i voli che restano teoricamente programmati". Giusto. Ponzio Pilato non avrebbe potuto fare di meglio, ma torniamo alla carica: che succede a chi ha prenotato in questi giorni? Nuova risposta, gentile e immediata: "E un problema della compagnia. Credo che i viaggiatori siano stati avvisati della cancellazione, e che siano stati depistati su Bologna o Milano". All'Enac - l'ente che dovrebbe tutelare i viaggiatori - comunque non sanno niente. "Non facciamo sconti a nessuno - fa sapere la capo ufficio stampa - apprendo ora del Parma-Roma, porrò il problema e daremo una riposta. ".
Ce n'è abbastanza per desistere e ripiegare sul treno, se non fosse che in attesa dell'alta velocità da Parma a Roma viaggia un solo Eurostar. Ma per tornare al Verdi, la domanda non può che andare dritta al presidente della Sogeap Giovanni Sebastiani.
Era stato buon profeta a dire che il Parma-Roma era minacciato dalla scure della Cai (Compagnia aerea italiana), ma non hanno ancora fatto a tempo a insediarsi che il volo è di fatto già soppresso: cosa è successo per far precipitare gli eventi?
"E' una porcheria consumata sulla pelle dei viaggiatori. E mi dispiace perché i nostri clienti non meritano un trattamento del genere. Il volo, teoricamente, è solo sospeso sino al 1 dicembre, ma tutto lascia presagire che l'avventura di Alitalia sulla tratta Parma-Roma sia arrivata al termine".
Ma come è successo, chi ha deciso, è possibile stracciare un contratto da un giorno all'altro?
"Glielo ho detto, è una situazione che non trova giustificazioni. Sabato scorso ho ricevuto una telefonata informale dal caposcalo di Alitalia di Bologna, che sovrintende anche a Parma, il quale mi comunicava la soppressione immediata del volo. Ora si dice che si tratta di una sospensione temporanea fino a fine mese. Ma a chi si può dare credito in una situazione del genere?".
I contratti sono dunque carta straccia. Non sono previste penali per l'interruzione di servizio?
"In una situazione praticamente fallimentare come quella in cui si trova la compagnia di bandiera può succedere di tutto. La compagnia si sta estinguendo ha ritirato un certo numero di voli dall'esercizio, fra i quali il Parma-Roma. Ora c'è questa storia singolare della prenotazione dal 1 dicembre sulla quale non voglio entrare. Ma tutti i segnali che arrivano lasciano presagire che la Cai non sia intenzionata a ripristinare il volo per Fiumcino".
Dunque, di chi è la colpa?
"Mi viene da dire che tutto nasce dall'affare fra governo, Alitalia e Cai, ma ci sono anche degli organismi di vigilanza che spero facciano il loro mestiere per tutelare i viaggiatori, nel rispetto della Carta dei servizi voluta da Enac. E' sicuramente un effetto della cessione della compagnia di bandiera. Ma la cosa è inspiegabile, perché il volo è cresciuto, ha dato ottimi risultati, ed è davvero inconcepibile che tutto salti così, senza preavviso".
Alla luce di quanto è successo, cosa possiamo dire ai clienti dell'aeroporto Verdi?
"Può dire che stiamo facendo il possibile per restituire il collegamento diretto con Fiumicino. Abbiamo già contatti con un paio di altre compagnie".
Si è sentito vociferare di Ryan air o di Wind Jet...
"Non è né l'una né l'altra. Siamo consapevoli che abbiamo in mano una opportunità interessante. Non vogliamo farci taglieggiare. Speriamo di rimediare rapidamente cercando un partner con condizioni coerenti con quelle dello sviluppo dello scalo che resta il nostro principale obiettivo; questo discorso, ovviamente vale se verrà confermato il disimpegno della Cai. Ma quanto tempo ci vorrà, ancora non sono in grado di dirlo. Intanto vediamo cosa succede il primo dicembre".
(25 novembre 2008)
parma.repubblica.it
CIAO
_goa