anche oggi il sole24ore


malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Evitando di fare polemiche, vorrei dire la mia dall' ottica in cui posso vedere Alitalia se mi metto l' abito di lavoro e non quello del tifoso o dell' appassionato di aviazione.

Se mi viene consentita una sola risposta alla domanda: "Qual' è il problema di Alitalia?" non ho dubbi sulla risposta.
Il problema di Alitalia è la governance. Tutti gli altri ne sono solo la conseguenza.

In un' azienda normale il proprietario cerca innanzitutto di guadagnare, il management è istruito in tal senso e ha ampie deleghe per ottenere i risultati richiesti, i sindacati sono coscienti che se si perdono soldi alla fine si fallisce e si perdono i posti di lavoro.

Ad Alitalia tutto è sempre andato alla rovescia: lo Stato era sempre ben felice di ripianare le perdite di un carrozzone clientelare acchiappavoti, i manager si barcamenavano e si facevano gli affari propri, i sindacati e buona parte dei lavoratori si drogavano con l' idea che tanto alla fine arrivano i soldi statali e quindi si può fare quel che si vuole. I risultati li conosciamo tutti e li conoscono anche i passseggeri, che volano più o meno con qualunque altro vettore si presenti.

Ciò detto e ricordato che almeno formalmente AZ non è più un' azienda pubblica e che bisogna badare agli interessi legittimi dei privati che hanno recentemente versato €600.000.000 (dicesi seicentomilioni di euro), nonché dei contribuenti italiani che hanno versato €400.000.000 (dicesi quattrocentomilioni di euro) e hanno interesse ad avere una linea aerea funzionante appunto per le esigenze del Paese e non solo di chi ci lavora, si arriva al mitico quesito di Vladimir Ilic Ulianov detto Lenin: "Che fare?"

A mio parere first things first e si deve innanzitutto instaurare ad Alitalia una corretta governance, cioè farla diventare un' azienda normale. In un' azienda normale NON ESISTE che l' Amministratore Delegato venga cacciato su richiesta dei dipendenti, con la scusa dei conti vanno meno bene del previsto (ma infinitamente meglio che sotto i predecessori). Tanto sappiamo che l' obiettivo di breve periodo è impedire la separazione da AZ Service, ma quello reale è far capire chi comanda: chi sciopera quando vuole infischiandosi delle apposite leggi. In un' azienda normale NON ESISTE che il proprietario acconsenta ad una richiesta simile, soprattutto se già si cedette alle sommosse dopo il piano di Mengozzi, se ha preso pubblicamente impegni, due mesi fa, con i soci privati in cambio dei loro soldi. In un Paese civile NON ESISTE che con ipocrisia qualche Ministro manovri per danneggiare la compagnia di bandiera per manifesta idiozia (Franti style) o per interesse personale verso la concorrenza.

Cimoli non è una cima del trasporto aereo, ma questo lo si sa dal momento in cui lo si è raccolto dalle rotaie. Non è capace a gestire l' azienda, ma allora va sostituito nell' interesse dell' azienda e dei proprietari e dell' Italia. E bisogna far capire chiaramente chi comanda. E chi comanda deve mantenere gli impegni che ha preso.

Se si trova un manager migliore che lo si metta a capo di AZ, ma dopo aver spiegato come e perché l' "incapace" Cimoli era arrivato e rimasto in quella posizione e garantendo che chi lo sostituisce non farà peggio. Contemporaneamente, visto che con Cimoli si rigettano gli accordi che ha firmato, si riveda la soluzione già prevista per AZ Service. Visto che si deve far capire DEFINITIVAMENTE chi comanda si dia a Fintecna il 100% di AZ Service, intervenendo manu militari con i fatti e non solo con le chiacchiere alla radio.

Non pigliamoci per il culo. La preoccupazione di chi ha scioperato nei confronti dell' azienda è falsa, mirano solo a proseguire i propri porci comodi e mantenere privilegi. La preoccupazione del Governo nei confronti di Alitalia è falsa, per un pugno di voti venderebbero la propria madre (purtroppo però Alitalia non la venderebbero). Quanto all' opposizione, è stata compatta dietro a chi ha scioperato illegalmente, complimenti.

Non pigliamoci per il culo, Cimoli verrà cacciato perché così fa comodo sotto elezioni a chi comanda, nei palazzi o davanti agli hangar. Si stanno solo cercando delle belle scuse ai propri interessi. Peccato che quegli interessi siano gli interessi degli irresponsabili e non siano invece gli interessi dell' Italia né dell' Alitalia.



P.S. Tutto il mondo ci considera il Paese di Pulcinella. Farsi dare seicentomilioni di euro girando tutto il globo con grandi programmi e sessanta giorni dopo infinocchiare chi ha scucito gli euro conferma in tutto il mondo che appunto siamo un Paese poco serio. I danni non si limitano ad Alitalia, ma ricadono su tutte le aziende italiane, un po' come capita se viene arrestato tuo fratello per stupro e rapina, non c' è da vantarsi.

Alitalia è la compagnia di bandiera dell' Italia, ma la bandiera cade sempre e tutte le volte nel fango. Davanti a questo spettacolo mi vergogno di essere Italiano.
 

caffettiera

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Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Evitando di fare polemiche, vorrei dire la mia dall' ottica in cui posso vedere Alitalia se mi metto l' abito di lavoro e non quello del tifoso o dell' appassionato di aviazione.

Se mi viene consentita una sola risposta alla domanda: "Qual' è il problema di Alitalia?" non ho dubbi sulla risposta.
Il problema di Alitalia è la governance. Tutti gli altri ne sono solo la conseguenza.

In un' azienda normale il proprietario cerca innanzitutto di guadagnare, il management è istruito in tal senso e ha ampie deleghe per ottenere i risultati richiesti, i sindacati sono coscienti che se si perdono soldi alla fine si fallisce e si perdono i posti di lavoro.

Ad Alitalia tutto è sempre andato alla rovescia: lo Stato era sempre ben felice di ripianare le perdite di un carrozzone clientelare acchiappavoti, i manager si barcamenavano e si facevano gli affari propri, i sindacati e buona parte dei lavoratori si drogavano con l' idea che tanto alla fine arrivano i soldi statali e quindi si può fare quel che si vuole. I risultati li conosciamo tutti e li conoscono anche i passseggeri, che volano più o meno con qualunque altro vettore si presenti.

Ciò detto e ricordato che almeno formalmente AZ non è più un' azienda pubblica e che bisogna badare agli interessi legittimi dei privati che hanno recentemente versato €600.000.000 (dicesi seicentomilioni di euro), nonché dei contribuenti italiani che hanno versato €400.000.000 (dicesi quattrocentomilioni di euro) e hanno interesse ad avere una linea aerea funzionante appunto per le esigenze del Paese e non solo di chi ci lavora, si arriva al mitico quesito di Vladimir Ilic Ulianov detto Lenin: "Che fare?"

A mio parere first things first e si deve innanzitutto instaurare ad Alitalia una corretta governance, cioè farla diventare un' azienda normale. In un' azienda normale NON ESISTE che l' Amministratore Delegato venga cacciato su richiesta dei dipendenti, con la scusa dei conti vanno meno bene del previsto (ma infinitamente meglio che sotto i predecessori). Tanto sappiamo che l' obiettivo di breve periodo è impedire la separazione da AZ Service, ma quello reale è far capire chi comanda: chi sciopera quando vuole infischiandosi delle apposite leggi. In un' azienda normale NON ESISTE che il proprietario acconsenta ad una richiesta simile, soprattutto se già si cedette alle sommosse dopo il piano di Mengozzi, se ha preso pubblicamente impegni, due mesi fa, con i soci privati in cambio dei loro soldi. In un Paese civile NON ESISTE che con ipocrisia qualche Ministro manovri per danneggiare la compagnia di bandiera per manifesta idiozia (Franti style) o per interesse personale verso la concorrenza.

Cimoli non è una cima del trasporto aereo, ma questo lo si sa dal momento in cui lo si è raccolto dalle rotaie. Non è capace a gestire l' azienda, ma allora va sostituito nell' interesse dell' azienda e dei proprietari e dell' Italia. E bisogna far capire chiaramente chi comanda. E chi comanda deve mantenere gli impegni che ha preso.

Se si trova un manager migliore che lo si metta a capo di AZ, ma dopo aver spiegato come e perché l' "incapace" Cimoli era arrivato e rimasto in quella posizione e garantendo che chi lo sostituisce non farà peggio. Contemporaneamente, visto che con Cimoli si rigettano gli accordi che ha firmato, si riveda la soluzione già prevista per AZ Service. Visto che si deve far capire DEFINITIVAMENTE chi comanda si dia a Fintecna il 100% di AZ Service, intervenendo manu militari con i fatti e non solo con le chiacchiere alla radio.

Non pigliamoci per il culo. La preoccupazione di chi ha scioperato nei confronti dell' azienda è falsa, mirano solo a proseguire i propri porci comodi e mantenere privilegi. La preoccupazione del Governo nei confronti di Alitalia è falsa, per un pugno di voti venderebbero la propria madre (purtroppo però Alitalia non la venderebbero). Quanto all' opposizione, è stata compatta dietro a chi ha scioperato illegalmente, complimenti.

Non pigliamoci per il culo, Cimoli verrà cacciato perché così fa comodo sotto elezioni a chi comanda, nei palazzi o davanti agli hangar. Si stanno solo cercando delle belle scuse ai propri interessi. Peccato che quegli interessi siano gli interessi degli irresponsabili e non siano invece gli interessi dell' Italia né dell' Alitalia.



P.S. Tutto il mondo ci considera il Paese di Pulcinella. Farsi dare seicentomilioni di euro girando tutto il globo con grandi programmi e sessanta giorni dopo infinocchiare chi ha scucito gli euro conferma in tutto il mondo che appunto siamo un Paese poco serio. I danni non si limitano ad Alitalia, ma ricadono su tutte le aziende italiane, un po' come capita se viene arrestato tuo fratello per stupro e rapina, non c' è da vantarsi.

Alitalia è la compagnia di bandiera dell' Italia, ma la bandiera cade sempre e tutte le volte nel fango. Davanti a questo spettacolo mi vergogno di essere Italiano.
allora come dice tremonti: "az è privata. decida l'assemblea, lasciate che se la grattino tra di loro, noi siamo azionisti al 49% quello che decide la maggioranza ci va bene. alla larga dalla partita alitalia perchè ci si fa male... devono bollire ancora..."
 

malpensante

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bel paese là dove 'l sì suona
Lo Stato dovrebbe scendere molto sotto il 49%, altriementi i sindacati lo vedranno sempre come il padrone.
Tremonti può pensarla così, ma non c' è garanzia che alla fine decida lui o che non arrivi un altro al suo posto con idee diverse. Con i privati al 70-80% cambierebbe la musica, soprattutto se fosse socia "pesante" una linea aerea seria.
 

jtstream

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Infatti......:

"Il Sole 24Ore" 28 gennaio 2006:
Cimoli tra l'Anpac e il cda sul budget

Un pilota-sindacalista alla guida di Volare Group. È l'ipotesi che sta valutando Giancarlo Cimoli, presidente e amministratore delegato dell'Alitalia, il quale passa da un'emergenza all'altra: gli scioperi selvaggi dei confederali, i conti che non tornano, la neve a Milano che blocca i voli. Cimoli, che ha poteri assoluti e ha chiamato intorno a sé soprattutto ex dirigenti dell'azienda in cui ha lavorato per sette anni e mezzo, le Ferrovie, sta pensando a una scelta diversa per Volare, la compagnia low cost, finita in insolvenza nel 2004, che la prossima settimana dovrebbe essere aggiudicata all'Alitalia dal ministero delle Attività produttive. Una voce accreditata in ambito politico è che l'a.d. di Volare Group potrebbe essere Fabio Berti, presidente dell'Anpac dal 16 febbraio 2004. L'Anpac è il potente sindacato dei piloti, un tempo battezzato "aquila selvaggia", che ha stretto un 'alleanza ferrea con Cimoli, fondando anche una nuova federazione dei soli naviganti (con Anpav e Avia), la Fan: «fan di Cimoli», ironizzano i sindacati confederali. La nomina del presidente Anpac a dirigente della low cost, se appare stravagante come soluzione manageriale, potrebbe rafforzare le simpatie dei piloti per Cimoli, il quale è in difficoltà anche nel definire un budget
2006 che, dalle prime bozze, non raggiunge l'utile di bilancio previsto dal piano industriale. Ieri il consiglio di amministrazione è stato convocato per martedì 31 gennaio per approvare il budget. (G.D.)


E a seguire.....:

Ali di piombo per Alitalia
(27/01/2006)


Ci risiamo. La compagnia di bandiera è a un passo dal fallimento. Secondo alcuni esperti ed economisti è solo questione di tempo.
Qualche altro, invece, con una punta di malizia, dice che alla fine ci penserà lo Stato a metterci una pezza. L'ennesima. Può darsi che vada proprio a finire così e sarebbe l'ennesimo paradosso per un'azienda che negli anni passati proprio dallo Stato, a causa delle scelte strategiche sbagliate fatte dai vertici nominati dalla politica, è stata ridotta in queste condizioni.

Nessuna sorpresa, quindi, davanti alla centinaia di voli cancellati in circa una settimana di agitazioni, che hanno causato la perdita di 10 milioni di euro al giorno. Un bilancio che fa tremare le casse già vuote della società che non può permettersi un braccio di ferro prolungato con i dipendenti.

La tregua stipulata ieri tra azienda e sindacati con la mediazione del governo non è certo la soluzione ai problemi della compagnia.
Senza andare troppo indietro nel tempo, la crisi inizia con l'attentato dell'11 settembre 2001, quando sotto le macerie delle Torri Gemelle cade anche il trasporto aereo mondiale senza risparmiare l'Alitalia. Alla Magliana la situazione si complica nel giugno del 2003: l'allora amministratore delegato Francesco Mengozzi propose un piano industriale che prevedeva tra le altre cose una sola hostess a bordo e la sostituzione del vassoio con un snake.

Immediata la reazione degli assistenti di voli: centinaia di hostess e steward non si presentano a lavoro. Qualche mese dopo il cda della compagnia approva il piano di ristrutturazione che prevede l'accelerazione dell'alleanza, già stretta con Air France e che comprende anche il vettore olandese Klm. Ma resta un grosso problema per la compagnia: troppi i dipendenti, se ne devono tagliare 2700. Inizia l'intermediazione da parte del Governo, ma la società rischia il fallimento.

Si mette appunto allora un piano di salvataggio che prevede un prestito-ponte di 400 milioni di euro da parte dello Stato: l'Unione europea concede il via libera al prestito nel luglio del 2004, ma il Tesoro deve ridurre la sua quota di partecipazione nel capitale della società.

E così lo scorso novembre Alitalia lancia un aumento di capitale per un miliardo di euro, lascia entrare i privati nel capitale dell'azienda mentre la sua partecipazione scende al 49%. Non solo, il piano Cimoli, l'Ad che ha sostituito Marco Zanichelli (rimasto in carica appena 70 giorni) prevede anche la vendita di Az Servizi alla Fintecna.

Una storia insomma lunga e travagliata fatta di scelte industriali poco lungimiranti: si pensi ad esempio al settore low cost, dove solo ora Alitalia tenta di entrare comprando Volare. Una scelta pagata a caro prezzo: il 2005 è stato un anno da record per gli aeroporti cosiddetti di serie B, proprio quelli snobbati dall'Alitalia, che invece, spinta da considerazioni più politiche che economiche, aveva puntato tutto sulle aerostazioni di Fiumicino e Milano Malpensa.

E invece è successo che Bergamo-Orio al Serio, un centro destinato all'oblio, in meno di 4 anni ha visto lievitare il proprio giro d'affari del 785% accogliendo quei vettori low cost e concedendo loro tariffe vantaggiose e servizi "su misura". E ora si sente dire che anche per il vettore italiano ci vuole un altro Bondi, il manager che è riuscito a risanare la Parmalat. Peccato che in giro non se vedano.

ALAN FRIEDMAN
 

jtstream

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Citazione:Messaggio inserito da Pierluigi

Citazione:Messaggio inserito da jtstream

nel giugno del 2003: l'allora amministratore delegato Francesco Mengozzi propose un piano industriale che prevedeva tra le altre cose una sola hostess a bordo
[?][?][?]
Si, anche io ho letto quest'amenità.
In tutta sincerità non so se si tratti proprio di una stupidaggine giornalistica o se ha per caso qualche riferimento ai velivoli al di sotto di 49 pax, per la cui cosa sarebbe legale, ma ripeto, non so.
 

airblue

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C.V.D.

Con un manegement incompetente l'acquisto di Volare sono soldi buttati nel cesso, poichè continuerà a produrre perdite...

Inoltre AZ+VA se approvata dall'Antitrust aprirà la via della fine di AZ....
 

airblue

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Citazione:Messaggio inserito da goafan

Citazione:Messaggio inserito da airblue

Inoltre AZ+VA se approvata dall'Antitrust aprirà la via della fine di AZ....
Puoi esserne solo che contento, altrimenti sarebbe stata la fine di qualcun'altro... :D

CIAO
_goa
Non posso dire di più, ma qualcosa si muove...:D:D
 

caffettiera

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la mia domanda, comunque, resta sempre la stessa. perchè si parte sempre dal presupposto che i sindacati dicano solo castronerie? perchè si parte dal presupposto che tra le cose che dicono non ci sia un fondo di verità? basta saperla trovare tra le mille cose che dicono. dopodichè basta essere capaci di negoziare bene con loro. del resto nessuno, anche qui sul forum, ha approffondito o si è fatto domande su quello che i sindacati "reclamano" si è semplicemente detto che sono lazzaroni che affossano l'azienda.
io continuerò a dirlo e a ripeterlo: volete lasciare la situazione così com'è? bene cimoli si salverà ma dipenderà esclusivamente dal volere dell'anapc. una prova? a volare ha già fatto un mezzo accordo (che spero a questo punto che salti) dove chi andrà a comandare sarà il capo dei piloti dell'anapc. si potrà gestire un'azienda così? non sono diventato tutto in un colpo il difensore dei sindacati, tutt-altro, sto dicendo solo che tra le mille cose che i sindacati dicono ce ne sono 600 vere e 400 opportunistiche. anche se i sindacati fossero silenziosi il signor cimoli l'azienda l'ha disferebbe comunque. alle ferrovie ha tenuto buono i sindacati con appalti e assunzioni. nonostante la pace è riuscito a disfarle comunque!
il problema italiano, e di alitalia in particolar modo, è cha abbiamo relazioni industriali ferme agli anni settanta e cioè a livelli di tu padrone sfruttatore e io paladino della dignità del lavoartore! perfavore! vogliamo inventarci qualcosa di nuovo? vogliamo superare il io ti bastono e tu cerchi furbescamente di parare le bastonate?

sapete cosa farei se fossi gianni letta? chiamerei i sindacati a palazzo chigi e direi "signori la testa di cimoli è vostra. al suo posto arriverà XY a queste condizioni (sottoscritte): il signor XY proseguirà con le deperimetrazione della service. completerà seriamente la base milano e otterrà ancora 000 di risparmi. non solo: stabilirà un sistema di valutazione delle performance interne (naviganti e personale di terra, managment compreso) che andrà a sostituire i passaggi di cariera per anzianità. il signor XY sostituirà il metodo per anzianità col metodo meritocratico. verrà premiato chi supererà assessment, verrà supportato chi avrà le capacità ma le deve ancora affinare e verrà allontanato dall'azienda (licenziato) chi non merita o lazzarona. e ancora... il signor XY stabilirà che (non essendo un finto verginello... e l'italia ne è piena) anche le raccomandazioni verrano regolamentate. su 10 promozioni/assunzioni due saranno di nomina sindacale, due di nomina aziendale (per i leccaculo, che in azienda se intelligentemente monitorati sono preziosi) e 6 esclusivamente per meritocrazia. il signor XY manderà base milano gli stagionali più meritevoli i quali verranno assunti a tempo indeterminato alle condizioni sopra dette chi non accetterà o chi non merita è fuori dall'azienda, non verrà più richiamato salvo un numero di XXX che rientreranno nel bacino degli stagionali che non vedranno assunzione fino al 2010 e salvo superamento positivo delle valutazioni..."
accettate? se si bene. se no palazzo chigi difenderà cimoli e il suo piano.
 

airblue

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Citazione:Messaggio inserito da concorde

la mia domanda, comunque, resta sempre la stessa. perchè si parte sempre dal presupposto che i sindacati dicano solo castronerie? perchè si parte dal presupposto che tra le cose che dicono non ci sia un fondo di verità? basta saperla trovare tra le mille cose che dicono. dopodichè basta essere capaci di negoziare bene con loro. del resto nessuno, anche qui sul forum, ha approffondito o si è fatto domande su quello che i sindacati "reclamano" si è semplicemente detto che sono lazzaroni che affossano l'azienda.
io continuerò a dirlo e a ripeterlo: volete lasciare la situazione così com'è? bene cimoli si salverà ma dipenderà esclusivamente dal volere dell'anapc. una prova? a volare ha già fatto un mezzo accordo (che spero a questo punto che salti) dove chi andrà a comandare sarà il capo dei piloti dell'anapc. si potrà gestire un'azienda così? non sono diventato tutto in un colpo il difensore dei sindacati, tutt-altro, sto dicendo solo che tra le mille cose che i sindacati dicono ce ne sono 600 vere e 400 opportunistiche. anche se i sindacati fossero silenziosi il signor cimoli l'azienda l'ha disferebbe comunque. alle ferrovie ha tenuto buono i sindacati con appalti e assunzioni. nonostante la pace è riuscito a disfarle comunque!
il problema italiano, e di alitalia in particolar modo, è cha abbiamo relazioni industriali ferme agli anni settanta e cioè a livelli di tu padrone sfruttatore e io paladino della dignità del lavoartore! perfavore! vogliamo inventarci qualcosa di nuovo? vogliamo superare il io ti bastono e tu cerchi furbescamente di parare le bastonate?

sapete cosa farei se fossi gianni letta? chiamerei i sindacati a palazzo chigi e direi "signori la testa di cimoli è vostra. al suo posto arriverà XY a queste condizioni (sottoscritte): il signor XY proseguirà con le deperimetrazione della service. completerà seriamente la base milano e otterrà ancora 000 di risparmi. non solo: stabilirà un sistema di valutazione delle performance interne (naviganti e personale di terra, managment compreso) che andrà a sostituire i passaggi di cariera per anzianità. il signor XY sostituirà il metodo per anzianità col metodo meritocratico. verrà premiato chi supererà assessment, verrà supportato chi avrà le capacità ma le deve ancora affinare e verrà allontanato dall'azienda (licenziato) chi non merita o lazzarona. e ancora... il signor XY stabilirà che (non essendo un finto verginello... e l'italia ne è piena) anche le raccomandazioni verrano regolamentate. su 10 promozioni/assunzioni due saranno di nomina sindacale, due di nomina aziendale (per i leccaculo, che in azienda se intelligentemente monitorati sono preziosi) e 6 esclusivamente per meritocrazia. il signor XY manderà base milano gli stagionali più meritevoli i quali verranno assunti a tempo indeterminato alle condizioni sopra dette chi non accetterà o chi non merita è fuori dall'azienda, non verrà più richiamato salvo un numero di XXX che rientreranno nel bacino degli stagionali che non vedranno assunzione fino al 2010 e salvo superamento positivo delle valutazioni..."
accettate? se si bene. se no palazzo chigi difenderà cimoli e il suo piano.
Quoto il tuo intervento. Peccato che non sei tu a gestire direttamente la vicenda...
 

jtstream

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Citazione:Messaggio inserito da concorde

la mia domanda, comunque, resta sempre la stessa. perchè si parte sempre dal presupposto che i sindacati dicano solo castronerie? perchè si parte dal presupposto che tra le cose che dicono non ci sia un fondo di verità? basta saperla trovare tra le mille cose che dicono. dopodichè basta essere capaci di negoziare bene con loro. del resto nessuno, anche qui sul forum, ha approffondito o si è fatto domande su quello che i sindacati "reclamano" si è semplicemente detto che sono lazzaroni che affossano l'azienda.
io continuerò a dirlo e a ripeterlo: volete lasciare la situazione così com'è? bene cimoli si salverà ma dipenderà esclusivamente dal volere dell'anapc. una prova? a volare ha già fatto un mezzo accordo (che spero a questo punto che salti) dove chi andrà a comandare sarà il capo dei piloti dell'anapc. si potrà gestire un'azienda così? non sono diventato tutto in un colpo il difensore dei sindacati, tutt-altro, sto dicendo solo che tra le mille cose che i sindacati dicono ce ne sono 600 vere e 400 opportunistiche. anche se i sindacati fossero silenziosi il signor cimoli l'azienda l'ha disferebbe comunque. alle ferrovie ha tenuto buono i sindacati con appalti e assunzioni. nonostante la pace è riuscito a disfarle comunque!
il problema italiano, e di alitalia in particolar modo, è cha abbiamo relazioni industriali ferme agli anni settanta e cioè a livelli di tu padrone sfruttatore e io paladino della dignità del lavoartore! perfavore! vogliamo inventarci qualcosa di nuovo? vogliamo superare il io ti bastono e tu cerchi furbescamente di parare le bastonate?

sapete cosa farei se fossi gianni letta? chiamerei i sindacati a palazzo chigi e direi "signori la testa di cimoli è vostra. al suo posto arriverà XY a queste condizioni (sottoscritte): il signor XY proseguirà con le deperimetrazione della service. completerà seriamente la base milano e otterrà ancora 000 di risparmi. non solo: stabilirà un sistema di valutazione delle performance interne (naviganti e personale di terra, managment compreso) che andrà a sostituire i passaggi di cariera per anzianità. il signor XY sostituirà il metodo per anzianità col metodo meritocratico. verrà premiato chi supererà assessment, verrà supportato chi avrà le capacità ma le deve ancora affinare e verrà allontanato dall'azienda (licenziato) chi non merita o lazzarona. e ancora... il signor XY stabilirà che (non essendo un finto verginello... e l'italia ne è piena) anche le raccomandazioni verrano regolamentate. su 10 promozioni/assunzioni due saranno di nomina sindacale, due di nomina aziendale (per i leccaculo, che in azienda se intelligentemente monitorati sono preziosi) e 6 esclusivamente per meritocrazia. il signor XY manderà base milano gli stagionali più meritevoli i quali verranno assunti a tempo indeterminato alle condizioni sopra dette chi non accetterà o chi non merita è fuori dall'azienda, non verrà più richiamato salvo un numero di XXX che rientreranno nel bacino degli stagionali che non vedranno assunzione fino al 2010 e salvo superamento positivo delle valutazioni..."
accettate? se si bene. se no palazzo chigi difenderà cimoli e il suo piano.
Vedi Concorde, in linea di massima sono d'accordo con te, ma purtroppo sia io che tu siamo fuori dai giochi e la realtà è ben diversa.
Cerco di spiegarmi.

Scrivi: bisogna leggere tra le righe.
Sei sicuro che il povero dipendente senza diploma o laurea (con tutto il rispetto, ho origini proprio da questa categoria) sia in grado di leggere "tra le righe" tutte le porcate che sono state fatte fino ad oggi da lor signori? Credo che anche tu abbia avuto modo di leggere una buona parte dei loro comunicati e sfido quasi chiunque ad averli compresi al 100%. Perdonami, ma ho ben più di un dubbio al riguardo.

Scrivi: dicono 600 cose vere e 400 opportunistiche. Bene, le 400 non devono esistere, perché sono tenuti a fare solo ed esclusivamente l'interesse dei propri associati, non i loro, altrimenti saremmo in un ambiente mafioso (oddio, cosa ho detto!).

Come spieghi che uno che fino a ieri ha fatto (o avrebbe dovuto fare) l'interesse dei propri associati all'improvviso sia nelle condizioni, senza causare una bancarotta nel giro di due giorni, di gestire una Compagnia o quantomeno un suo settore, facendo l'interesse di coloro che fino al giorno prima combatteva?


Tutto il periodo successivo lo riassumo: pieno di buone intenzioni e mi trova d'accordo, ma chi glielo va a dire ai sindacati che da domani le nomine di una Compagnia non le decidono con loro. Comico, vero? L'Azienda è la mia e se permetti a gestirla ci metto chi dico io, eppure la realtà è ben diversa. Tu mi metti questi tizi in questi posti oppure mi assumi tizio e caio e per qualche mese ti lascio in pace o ti firmo quell'accordino che avevamo in sospeso e su cui non ero d'accordo, poi agli associati gliela faccio digerire io...

Purtroppo come orami siamo tutti soliti dire "siamo in Italia", anche se dalle altre parti senza denigrare casa nostra non è che le cose vadano poi meglio. Io mi considero un eterno illuso, in quanto faccio parte di quelli che ritengono, a torto o a ragione, che debba andare avanti chi lo merita, ma tant'è....
 

caffettiera

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racconto due episodi che fanno la differenza. due episodi emblema delle aziende con un capo-azienda che sa il fatto suo (sopratutto operativo) e che, invece, in alitalia manca e che dovrebbe avere...

volo malpensa havana
in cabina pax è seduto l'amministratore delegato, sta andando all'havana. l'aereo decolla da mxp. passano due orette e il volo arriva al punto di uscita sull'atlantico. l'ad guarda la mappa e si accorge che stanno sorvolando oporto in portogallo. "cribbio santo" si dice l'ad. "sono 30 anni che mi occupo di aerei e mai e poi mai siamo usciti in portogallo per andare nel nord america. al massimo rientrato ma mai e poi mai uscito. sempre su.. su in irlanda al massimo al nord della francia a cavalcare i venti a favore per risparmiare tempo e carburante. fammi andare davanti a vedere". entra in cabina di pilotaggio e si mette a chiaccherare con i piloti. li fa chiaccherare del più o del meno e piano piano (e furbescamente) sposta le chiacchere sulla rotta. "come mai siamo usciti ad oporto?" il comandante risponde "il piano di volo non l'abbiamo fatto noi. stiamo volando il piano che l'OCC ci ha preparato" !ah. ok" risponde l'ad. arrivato all'havana l'ad si attacca al telefonino e riempie di insulti il direttore operazioni volo perchè in azienda nessuno controllava questo genere di operazioni e i signori stavano fregando l'azienda. più carburante, più tempo, più ore di servizio e più ore di noleggio aereo... chi paga tutto questo?

altro esempio

volo havana - malpensa.
allo scalo cubano si sbagliano e riempiono la business class occupando anche le due poltrone che spetterebbero da regolamento ai piloti per i riposi. il comandante chiude e viene via. a metà volo comunica a terra a malpensa che lui avrebbe fatto scalo tecnico alle azzorre per il riposo visto che non c'erano i posti di riposo che spettavano di diritto ai piloti. fossimo stati in alitalia nessuno avrebbe detto niente. qui l'ad ha fatto richiamare subito a bordo facendo dire che il comandante non è un semplice pilota ma il manager del volo. se lui non si è accorto che la business era piena e mancavano i due posti di riposo, se lui non ha di conseguenza, vista la situazione, chiesto il down-grading di due pax e partendo dal presupposto che la responsabilità ultima è sua e non dello scalo la colpa è inequivocabilmente sua e non dell'azienda. quindi se si fosse permesso di atterrare alle azzorre per il riposo il suo contratto sarebbe stato sciolto. l'aereo è arrivato diretto a malpensa.


altro esempio...
un assistente di volo rompeva le scatole. lui era a bordo per garantire la sicurezza innazi-tutto e poi per fornire un sevizio ai pax. in alitalia l'avrebbero tollerato. lui cosa ha fatto? ha fatto chiamare la capo degli assistenti di volo e al primo reccurent training gli ha messo davanti un foglio con una fusoliere di un 767 completamente vuota. la domanda è stata: ora, visto che lei è a bordo per garantire le emergenza mi disegni dove sono sistemati gli equipaggiamenti di emergenza. l'assistente di volo ha cannato. l'assitente di volo è stato fatto accomodare fuori dall'azienda perchè nonostante dicesse che era a bordo per le emergenze lui le emergenze non le sapeva...

così si deve fare. e non come fa lo zio che randella a destra e a manca senza distinguere. perchè a fronte di incapaci ci sono sempre quelli che devono essere lodati, premiati e portati come esempio... in alitalia si è passati dalla difesa bulgara di tutti allo sterminio di massa (detto anche metodo cimoli)
 

jtstream

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Scusami se mi permetto di ribadire Concorde, ma visto le tratte che nomini, i tipi di aereo che nomini, credo si sapere abbastanza bene di chi tu possa parlare(avendo vissuto quegli ambienti per anni).
Posso garantirti, senza per questo dire che stai scrivendo bugie, che tranne forse la prima, se queste (buone) notizie fossero state vere nell'ambiente avrebbero avuto un grande risalto, mentre credo invece si tratti, vista la tempra di chi forse sai stiamo parlando, di "leggende" che sicuramente mi avrebbe fatto estremo piacere fossero accadute.
 

caffettiera

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la mia domanda, comunque, resta sempre la stessa. perchè si parte sempre dal presupposto che i sindacati dicano solo castronerie? perchè si parte dal presupposto che tra le cose che dicono non ci sia un fondo di verità? basta saperla trovare tra le mille cose che dicono. dopodichè basta essere capaci di negoziare bene con loro. del resto nessuno, anche qui sul forum, ha approffondito o si è fatto domande su quello che i sindacati "reclamano" si è semplicemente detto che sono lazzaroni che affossano l'azienda.
io continuerò a dirlo e a ripeterlo: volete lasciare la situazione così com'è? bene cimoli si salverà ma dipenderà esclusivamente dal volere dell'anapc. una prova? a volare ha già fatto un mezzo accordo (che spero a questo punto che salti) dove chi andrà a comandare sarà il capo dei piloti dell'anapc. si potrà gestire un'azienda così? non sono diventato tutto in un colpo il difensore dei sindacati, tutt-altro, sto dicendo solo che tra le mille cose che i sindacati dicono ce ne sono 600 vere e 400 opportunistiche. anche se i sindacati fossero silenziosi il signor cimoli l'azienda l'ha disferebbe comunque. alle ferrovie ha tenuto buono i sindacati con appalti e assunzioni. nonostante la pace è riuscito a disfarle comunque!
il problema italiano, e di alitalia in particolar modo, è cha abbiamo relazioni industriali ferme agli anni settanta e cioè a livelli di tu padrone sfruttatore e io paladino della dignità del lavoartore! perfavore! vogliamo inventarci qualcosa di nuovo? vogliamo superare il io ti bastono e tu cerchi furbescamente di parare le bastonate?

sapete cosa farei se fossi gianni letta? chiamerei i sindacati a palazzo chigi e direi "signori la testa di cimoli è vostra. al suo posto arriverà XY a queste condizioni (sottoscritte): il signor XY proseguirà con le deperimetrazione della service. completerà seriamente la base milano e otterrà ancora 000 di risparmi. non solo: stabilirà un sistema di valutazione delle performance interne (naviganti e personale di terra, managment compreso) che andrà a sostituire i passaggi di cariera per anzianità. il signor XY sostituirà il metodo per anzianità col metodo meritocratico. verrà premiato chi supererà assessment, verrà supportato chi avrà le capacità ma le deve ancora affinare e verrà allontanato dall'azienda (licenziato) chi non merita o lazzarona. e ancora... il signor XY stabilirà che (non essendo un finto verginello... e l'italia ne è piena) anche le raccomandazioni verrano regolamentate. su 10 promozioni/assunzioni due saranno di nomina sindacale, due di nomina aziendale (per i leccaculo, che in azienda se intelligentemente monitorati sono preziosi) e 6 esclusivamente per meritocrazia. il signor XY manderà base milano gli stagionali più meritevoli i quali verranno assunti a tempo indeterminato alle condizioni sopra dette chi non accetterà o chi non merita è fuori dall'azienda, non verrà più richiamato salvo un numero di XXX che rientreranno nel bacino degli stagionali che non vedranno assunzione fino al 2010 e salvo superamento positivo delle valutazioni..."
accettate? se si bene. se no palazzo chigi difenderà cimoli e il suo piano.
Vedi Concorde, in linea di massima sono d'accordo con te, ma purtroppo sia io che tu siamo fuori dai giochi e la realtà è ben diversa.
Cerco di spiegarmi.

Scrivi: bisogna leggere tra le righe.
Sei sicuro che il povero dipendente senza diploma o laurea (con tutto il rispetto, ho origini proprio da questa categoria) sia in grado di leggere "tra le righe" tutte le porcate che sono state fatte fino ad oggi da lor signori? Credo che anche tu abbia avuto modo di leggere una buona parte dei loro comunicati e sfido quasi chiunque ad averli compresi al 100%. Perdonami, ma ho ben più di un dubbio al riguardo.

Scrivi: dicono 600 cose vere e 400 opportunistiche. Bene, le 400 non devono esistere, perché sono tenuti a fare solo ed esclusivamente l'interesse dei propri associati, non i loro, altrimenti saremmo in un ambiente mafioso (oddio, cosa ho detto!).

Come spieghi che uno che fino a ieri ha fatto (o avrebbe dovuto fare) l'interesse dei propri associati all'improvviso sia nelle condizioni, senza causare una bancarotta nel giro di due giorni, di gestire una Compagnia o quantomeno un suo settore, facendo l'interesse di coloro che fino al giorno prima combatteva?


Tutto il periodo successivo lo riassumo: pieno di buone intenzioni e mi trova d'accordo, ma chi glielo va a dire ai sindacati che da domani le nomine di una Compagnia non le decidono con loro. Comico, vero? L'Azienda è la mia e se permetti a gestirla ci metto chi dico io, eppure la realtà è ben diversa. Tu mi metti questi tizi in questi posti oppure mi assumi tizio e caio e per qualche mese ti lascio in pace o ti firmo quell'accordino che avevamo in sospeso e su cui non ero d'accordo, poi agli associati gliela faccio digerire io...

Purtroppo come orami siamo tutti soliti dire "siamo in Italia", anche se dalle altre parti senza denigrare casa nostra non è che le cose vadano poi meglio. Io mi considero un eterno illuso, in quanto faccio parte di quelli che ritengono, a torto o a ragione, che debba andare avanti chi lo merita, ma tant'è....
in alitalia c'è uno scollamento tra la base anarchica e le rappresentanze. hanno difficoltà i vertici sindacali a tenere la base... a guidare la base... se dall'altra parte trovano un vertice celodurista non fanno molta strada neppure loro. ne sindacati ne azienda. arriva il privato e cosa fa? licenzia in massa 5000 dipendenti? e tu ci credi? 5000 persone sbattute sulle spalle della collettività... oppure si può fare come ha fatto passera; ha licenziato dalle poste scaricando su altri enti, società. certo 5000 dipendenti fuori dall'azienda si possono avere. ma ci vorrebbe anche un tessuto socio-economico più liberista, oserei dire più americano... in quel caso le 5000 persone potrebbero trovare con più facilità nuove sistemazioni. in italia con le rigidità contrattuali col fischio che si riciclano facilmente. NON DIMENTICHIAMO CHE STIAMO PARLANDO DI PERSONE E DI FAMIGLIE E NON DI FIGURINE. qui è facile parlare di numeri ma nella realtà poi le cose cambiano.

buone intenzioni? la testa di cimoli la stanno chiedendo loro. per evitare un cambio di a.d. semplicemente gattopardesco quelle sono le condizioni. oggi il governo ha mostrato che può tenere duro difendendo cimoli e il suo piano ma sappiamo anche che i sindacati non molleranno e che quello che chiedono è sopratutto è la testa di cimoli. il compromesso? il patto che ho detto. salvare il piano e farlo implementare da un altro ad... che l'azienda sta aspettando, lo cerca, lo desidera... è quasi pronta a seguirlo...

si stablisce con i sindacati le nomine che spettano a loro le nomine che spettano all'azienda e la quota meritocratica. sono convinto che accetterebbero!

le 400 castronerie hanno diritto di esistere. basta sapere che sono castronerie e che non vanno prese sul serio. mentro ce ne sono ben 600 interessanti
 

caffettiera

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Scusami se mi permetto di ribadire Concorde, ma visto le tratte che nomini, i tipi di aereo che nomini, credo si sapere abbastanza bene di chi tu possa parlare(avendo vissuto quegli ambienti per anni).
Posso garantirti, senza per questo dire che stai scrivendo bugie, che tranne forse la prima, se queste (buone) notizie fossero state vere nell'ambiente avrebbero avuto un grande risalto, mentre credo invece si tratti, vista la tempra di chi forse sai stiamo parlando, di "leggende" che sicuramente mi avrebbe fatto estremo piacere fossero accadute.
accadute accadute recentissimanete. non voglio essere più preciso per salvaguardare un minimo di riservatezza (su alcuni dettagli ho volutamente taroccato un pò per confondere). due ero presente io al cazzietone. e la terza l'ha vissuta (come capo degli aavv) la mia migliore amica...

non può essere leggenda perchè sono successe neppure un mese fà
 

jtstream

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Scusami se mi permetto di ribadire Concorde, ma visto le tratte che nomini, i tipi di aereo che nomini, credo si sapere abbastanza bene di chi tu possa parlare(avendo vissuto quegli ambienti per anni).
Posso garantirti, senza per questo dire che stai scrivendo bugie, che tranne forse la prima, se queste (buone) notizie fossero state vere nell'ambiente avrebbero avuto un grande risalto, mentre credo invece si tratti, vista la tempra di chi forse sai stiamo parlando, di "leggende" che sicuramente mi avrebbe fatto estremo piacere fossero accadute.
accadute accadute recentissimanete. non voglio essere più preciso per salvaguardare un minimo di riservatezza (su alcuni dettagli ho volutamente taroccato un pò per confondere). due ero presente io al cazzietone. e la terza l'ha vissuta (come capo degli aavv) la mia migliore amica...

non può essere leggenda perchè sono successe neppure un mese fà
Come non detto, io mi riferivo ad eventuali fatti vecchi di almeno 2 anni.