Atterraggi/decolli complicati in Italia


setIRSposition

Moderatore
6 Novembre 2005
11,575
271
ma come si usano gli smiles?ahahhaha

me ne è uscito uno a caso....azzeccato tra l'altro..
E' una procedura molto lineare, tipo quella che governa l'uso delle piste a MXP :D

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That's it...
 

ali ce

Utente Registrato
5 Dicembre 2007
389
0
malpensa.
I-ALEX: forse sono io..ma visto che con l'ironia non riesco a farmi capire, provo a farlo più direttamente.

io concordo con alatristissima e con gli altri....non ho paura ad attraversare una pista.
anzi visto che mi provochi volo con un pupo da 186000kg a 180 kt sulla tua bella pista di mxp. anche se scoppia un motore. e ci atterro anche in grecia.con freni al masimo e full reverse.(almeno ci provo!).non ci vuole coraggio, non ci vuole nulla.non bisogna essere superuomini o supereroi(come tra l'altro molti miei colleghi si sentono)

ma neanche sono un fifone che non vuole attraversare una pista.il discorso è più generale e complesso. avevo provato a semplificarlo.

un problema in più,è un evento (possibile) in più.

non lo dico io, ma lo dicono e lo ripetono alla Nasa,passando dalle compagnie,fino al terreno dove ho iniziato a volare con gli ulm anni fa.

questo l'ho studiato io e i miei colleghi (che hanno postato prima) quando invece di volare, per paura della 35l di mxp siamo rimasti a casa a leggere qualche decina di manuali..


p.s.ma rilassiamoci...malpensa è bellissima, non te la tocca nessuno.

pensa, io sono di tutt'altra parte eppure mi piace...

p.p.s. se parto ora, dopo una bella cenetta e una bella dormita, a mezzogiorno e con il sole, fresco riposato e felice, attraversare la 35l non mi fa nessun effetto.applico solo la mia professionalità.
ma se arrivo che piove,o nevica, dopo 12h di volo e uno scalo,con il fuso orario,dopo la nottata,con la stanchezza,la turbolenza e i mille problemi di un volo tipo, e mille altri che si possono presentare,l'unica cosa che desidero, è un binario sul quale mettere l'aereo e che arrivi da solo al parcheggio.anzi, fino alla mia camera da letto.ma attraverserò la pista, perchè fa parte del mio lavoro.e cercherò di farlo bene.ma da uomo,essere umano e con le mie debolezze preferirei nel profondo del mio inconscio di non doverlo fare.

sono un fifone??non mi interessa. se pensare alla mia sicurezza e a quella di altri 10/20/300 persone vuol dire essere fifone allora sono un gran caga....o

p.p.p.s. sai cosa diceva un grande pilota?ma veramente grande.....il giorno che non hai più paura sei morto


un abbraccio ali ce
 

I-ALEX

Bannato
10 Marzo 2006
7,057
0
near Malpensa
www.aeroportilombardi.it
I-ALEX: forse sono io..ma visto che con l'ironia non riesco a farmi capire, provo a farlo più direttamente.

io concordo con alatristissima e con gli altri....non ho paura ad attraversare una pista.

un abbraccio ali ce
Ma guarda che forse hai frainteso.
Io non mi sono rivolto a te dicendo che se hai paura di attraversare una pista è lo stesso discorso di attraversare un incrocio stradale: era molto più generico e rivolto ai post precedenti.
Che poi Mxp sia pericoloso o meno non me ne frega nulla perchè io so benissimo com'è nella realtà, di quello che pensano gli altri è pieno questo forum.

NB: io ho solo postato cose oggettive di come stanno e saranno prossimamente le cose, delle altre diatribe sullo scalo di Varese e su quello che succede una volta arrivati allo Stand nemmeno entro in merito: ed è per questo che sul Forum non scrivo più ;)

Ciao
 

ali ce

Utente Registrato
5 Dicembre 2007
389
0
malpensa.
Poi se uno ha paura di attraversare una pista su un aereo credo sia il caso che rimanga in casa: quanti incroci si attraversano in città?
Bye bye
vabbè alex, io mi infervoro perchè il mondo aeronautico è molto competitivo, anche tra gli stessi piloti ad esempio.:cool:

prima hanno scritto dei colleghi che rilevavano alcune considerazioni su punti deboli di alcuni aeroporti.
e giù critiche....
io invece li ammiro, perchè tutto quello che ho studiato,che studio, e l'educazione che mi ha dato la mia famiglia dice di fare così...

e cercagvo di farlo capire.tutto qua.
se prendi sottogamba una cosa, prima o poi ci caschi.

in serenità.:)

p.s. continua a scrivere,che serve e fa bene a tutti.;)

ciao
 

Sergio

Utente Registrato
17 Agosto 2006
282
0
Cagliari, Sardegna.
I-FORD: non sono per niente d'accordo, spesso dal comportamento di tante altre categorie di persone dipende la vita di molta gente, compreso l'autista di un pullman con 60 persone sopra, e non solo dai piloti o dai medici... :) Se poi tu sei convinto invece per i piloti ci sia questa grande maglia e questo gran controllo, beh, allora forse io ho conosciuto qualche "esperto" che ha passato questa maglia, e tanti altri ne hanno conosciuto altrettanti... :D non è questione di "maglia", ma spesso di conoscenze e di calci nel di dietro, e lo sappiamo tutti.
 

gorini_roberto

Utente Registrato
5 Febbraio 2007
3,270
0
genova, Liguria.
A mio modesto avviso, non ci sono aeroporti sicuri o pericolosi, ma aeroporti piu' o meno agibili. Questo in base a molteplici fattori rappresenteti ,come gia' ampiamente citato, da orografia, venti predominanti,infrastrutture , radioassistenze, ecc. Un aeroporto ben dotato di radioassistenze e ben collocato,magari con una bella pista lunga,sara' sempre piu' agibile di un altro con pista corta e nessun ausilio al volo.
Il pericolo ci sarebbe nel caso in cui un pilota ,ad esempio, volesse atterrare a tutti i costi su un aeroporto poco "dotato" ,in condizioni di tempo atmosferico marginali. E' per questo motivo che un buon pilota,dotato di testa pensante, ben addestrato,scrupoloso, decide (lui e solo lui) se e' possibile operare da un determinato aeroporto.
Comunque,impressione personale, la categoria piloti mi pare mediamente piu' preparata di molte altre categorie in Italia (senza offesa per nessuno).
 

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,925
549
.
>
....
Malpensa è uno degli scali meno impegnativi tra i 104 aeroporti mondiali su cui ho operato.
....
La quasi permanente bonaccia padana (uno dei posti meno ventosi della terra) e le piste di 4km larghe 60 metri, da totale incompetente quale sono, penso possano rendere le cose piu' facili e compensare con gli strainteressi l'attraversamento. Che poi all'imminente completamento del manico d'ombrello ho capito che non ci sara' piu'.

Una cosa di cui da passeggero incompentente ma che mastica l'informatica non mi capacito, riferita a quanto detto piu' su, e' che ancora adesso, nel terzo millennio strainoltrato, il controllo di volo si faccia a voce con tutte le difficolta' linguistiche che ne possono emergere.
La forma orale e' la piu' destrutturata e soggetta a errori che esista.
Ma forse esistono anche altri strumenti piu' convenzionali e piu' strutturati per comunicare con la torre di cui non sono al corrente... spero.....
 

i-givo

Utente Registrato
15 Aprile 2008
5,733
0
LIMF
...Una cosa di cui da passeggero incompentente ma che mastica l'informatica non mi capacito, riferita a quanto detto piu' su, e' che ancora adesso, nel terzo millennio strainoltrato, il controllo di volo si faccia a voce con tutte le difficolta' linguistiche che ne possono emergere.
La forma orale e' la piu' destrutturata e soggetta a errori che esista.
Ma forse esistono anche altri strumenti piu' convenzionali e piu' strutturati per comunicare con la torre di cui non sono al corrente... spero.....
Premetto che non ho il brevetto ma da forte appassionato penso che il motivo sia piuttosto semplice: le comunicazioni a voce le ascoltano e (interpretano) in due nel cockpit, sono registrate a terra e a bordo, sono in un inglese aeronautico, devono essere sempre confermate ripetendo le istruzioni ricevute, e credo siano preferibili a dati che possano arrivare su uno schermo che possono sfuggire all'occhio, già impegnato in diverse operazioni in cockpit. Inoltre credo che leggere un messaggio comporti più tempo che ascoltarlo (se lo si fa in modo adeguato alla responsabilità del caso, altrimenti ad es. un "no" sfugge e sono guai!). Il rischio è anche che una lettura con un colpo d'occhio possa falsare il senso messaggio. E umanamente parlando credo che la routine e abitudine portino a questo rischio.
Ad es. i due piloti in decollo o atterraggio, anche se con compiti e ruoli diversi, sono piuttosto impegnati con occhi e mani, udito e voce sono "liberi".
Ciao!
 

Pierluigi

Utente Registrato
7 Novembre 2005
1,289
29
Pavia, Lombardia.
Premetto che non ho il brevetto ma da forte appassionato penso che il motivo sia piuttosto semplice: le comunicazioni a voce le ascoltano e (interpretano) in due nel cockpit, sono registrate a terra e a bordo, sono in un inglese aeronautico, devono essere sempre confermate ripetendo le istruzioni ricevute, e credo siano preferibili a dati che possano arrivare su uno schermo che possono sfuggire all'occhio, già impegnato in diverse operazioni in cockpit. Inoltre credo che leggere un messaggio comporti più tempo che ascoltarlo (se lo si fa in modo adeguato alla responsabilità del caso, altrimenti ad es. un "no" sfugge e sono guai!). Il rischio è anche che una lettura con un colpo d'occhio possa falsare il senso messaggio. E umanamente parlando credo che la routine e abitudine portino a questo rischio.
Ad es. i due piloti in decollo o atterraggio, anche se con compiti e ruoli diversi, sono piuttosto impegnati con occhi e mani, udito e voce sono "liberi".
Ciao!
Stavo pensando la stessa cosa. Aggiungo che anche in trasmissione, oltre che in ricezione, la comunicazione vocale è più rapida; se bisogna comunicare situazioni impreviste, magari con pochi secondi a disposizione, a voce si possono formulare e "inviare" concetti anche articolati in tempo reale (parli mentre pensi).
Se si dovesse aspettare il tempo di comporre un messaggio scritto (pensare, digitare correttamente e inviare, in sequenza)... brrr!
 

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,925
549
.
Io mi riferivo a comunicare direttamente al computer dell'aereo le info e le autorizzazioni dalla torre in modo che questo le metta direttamente sul cockpit, eventualmente emetta segnali sonori convenzionali ecc. ecc. soprattutto se uno cerca di fare manovre a cui non e' autorizzato. E viceversa per le richieste alla torre, magari pigiando un comando su un touch screen invece che dover chiedere a voce.

E in aggiunta alla comunicazione verbale, non in sostituzione.

Ma non so un emerito tubo su cosa succede esattamente in cabina di pilotaggio...so solo che in altri settori hanno automatizzato e strutturato parecchie cose da molti anni.
 

i-givo

Utente Registrato
15 Aprile 2008
5,733
0
LIMF
Io mi riferivo a comunicare direttamente al computer dell'aereo le info e le autorizzazioni dalla torre in modo che questo le metta direttamente sul cockpit, eventualmente emetta segnali sonori convenzionali ecc. ecc. soprattutto se uno cerca di fare manovre a cui non e' autorizzato. E viceversa per le richieste alla torre, magari pigiando un comando su un touch screen invece che dover chiedere a voce.
E in aggiunta alla comunicazione verbale, non in sostituzione.
Ma non so un emerito tubo su cosa succede esattamente in cabina di pilotaggio...so solo che in altri settori hanno automatizzato e strutturato parecchie cose da molti anni.
Insomma....vuoi mettere a terra i piloti! eh eh ..
Scherzi a parte, è già stata una battaglia dura far passare il concetto dei 2 soli piloti in cockpit per voli normali, molti pax sono allarmati quando vedono un personaggio gallonato camminare in cabina (e si chiedono...ma chi "guida"?)
Figurati pensare che da terra un essere umano con una decina (o più) di aerei da controllare sul radar si metta pure a impostare qualche parametro di un aereo che quando è vicino è ad una decina di km sopra di lui e quando è lontano lo è di diverse decine...
Insomma, io sarei molto poco tranquillo di essere un pax di simile volo, non emotivamente parlando, ma proprio con coscienza razionale!
Se in aggiunta ai comandi vocali sarebbe un aggravio di compiti a terra e a bordo che oserei dire quasi inutili.
Neppure gli Shuttle sono arrivati a tanto, sostanzialmente.
 

Sergio

Utente Registrato
17 Agosto 2006
282
0
Cagliari, Sardegna.
...sono d'accordissimo: lasciamo fare i piloti ai piloti... senza contare che la condotta dell'aereo è e deve essere di mia responsabilità per tutto quello riguarda il volo. Per cui, sono IO che devo decidere cosa inserire nell'FMC, cosa nell'AP, ecc, magari ci vorrà un secondo in più, ma ricordiamoci che la condotta dell'aeromobile è responsabilità del comandante, che potrebbe voler anche attuare delle scelte che al momento la torre non capisce, ma che potrebbero salvare la vita sua e degli altri occupanti...
 

pilota75

Bannato
7 Dicembre 2005
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LICR
ciao ragazzi e buongiorno a tutti..se posso inserirmi..

sergio e pilota 75: se sei pilota,(professionista) dovresti sapere che ogni elemento in più sullo svolgimento basico e semplice di un compito(nel nostro caso di un volo) aumenta, per pura matematica e statistica le possibilità di errore nello svolgimento di tale compito.

in pratica: se per mettere in moto la macchina A,devo solo girare la chiave, e nella auto b devo accendere il quadro, tirare l'aria, collegare i fili, dare una botta di cicchetto, tenere premuto il freno, spegnere le luci e fare una puzzetta, statisticamente avrò più possibilità di sbagliare nel caso B. (mai successo di dimenticare l'aria sulle vecchie 500 o uno?)

quindi nel caso di mxp dove non solo piloti ma anche ILLUSTRISSIMI (si fa per dire) scienziati riconoscono che il sistema di piste non è dei migliori, non è il caso di farne una tragedia o un motivo di critica o di orgoglio ferito di piloti,atc,ingegneri e malpensavsrestoftheworld fan....è semplicemente un problema statisitico: una cosa in più da fare,possibilità in più di errore. senza cag...i sotto ma neanche pensare che ce vò???
su 1000000 di attraversamenti ci saranno x eventi. tolto l'attraversamento, tolta la possibilità x

al di là di piloti e controllori e medici e poliziotti capaci e non, ci sono esseri umani, e gli esseri umani sbagliano.per questo ad es.airbus limita l'intervento umano, per questo cambiano le messe in moto e gli atterraggi strumentali..ecc ecc

tutto questo lo si studia in crm,ccrm, cfit pubblicazioni varie ecc ecc

p.s. la ferrari e numerose equipe mediche studiano crm e human factor

ciao!!
Non capisco perchè hai dovuto fare tutto questo discorso.
Io ho detto che giudicare Malpensa pericoloso solo perchè bisogna attraversare una pista per arrivare ai parcheggi mi sembra veramente eccessivo.

Ho personalmente volato in apt non controllati con due piste, incrociate o parallele, ho seguito le normali regole e non è successo niente.

Ribadisco che pensare che un pilota si debba spaventare di volare in alcuni apt è davvero folle.

Un pilota è addestrato per volare, sa quando deve mettere più attenzione in una cosa e sa come affrontare una situazione.
Non ho detto o pensato che sia un supereroe et similia.
E' soltanto una persona che ha studiato come fare una cosa.
 

pilota75

Bannato
7 Dicembre 2005
4,435
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LICR
mi ero perso questo però, che merita un tono diverso:

itazione:Messaggio inserito da Myers

Pilota75, ma a parità di situazione, secondo te, è più pericoloso attraversare una Pista di volo, oppure percorrere un raccordo all'estremità di essa?.



Per me è indifferente.
Che fai come quello che dice: in aereo vai piano e basso?

Citazione:
Nessuno mette in dubbio la bravura dei Piloti e dei Controllori.
Se non lo vuoi chiamare "pericolo" allora chiamalo "fastidio"..., non credi che per Piloti e Controllori possa essere un "fastidio" in meno se l'attraversamento della Pista non ci fosse?.


Per me è più pericoloso e fastidioso percorrere la salerno - reggio calabria

Sorvolando sula vuotezza aeronautica del secondo commento sulla SA-RC, che effettivamente non è il massimo, ma non capisco cosa c'entri,
TI INVITO, per sicurezza del volo, a stare sempre molto attento negli attraversamenti pista attiva. La Runway incursion nelle sue varie forme è statisticamente una fonte molto pericolosa di incidenti e mancati-incidenti. Molte compagnie fanno addestramento specifico per mantenere la sicurezza in questa banale ma pericolossisima situazione
Non la fare così semplice.
Questo non significa che ci si caga addosso, naturalmente, anzi.
Ma sempre occhio

Se dovessimo stare a guardare la pienezza aeronautica dei discorsi sul forum rimarremmo a parlare in 20.....

Ho poratto un esempio di una starda pericolosa (veramente) che percorrono ogni giorno milioni di persone, paragonata all'attraversament delle piste a Mxp.

Noto da parte tua una prevenzione nei miei confronti.
Tu, il mio "indifferente" lo hai voluto leggere come menifreghismo; andava invece letto che tra un attraversamento ed un rullaggio in un raccordo ci metto la stessa attenzione....leggendolo così mi auguro vorrai ritirare i giudizi impliciti verso la mia persona, grazie.