BRI, stime di perizia per bagagli danneggiati


imape

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21 Marzo 2006
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Puglia.
articolo tratto da:

www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=344099&IDCategoria=1

Non sono un'esperto, mi sembra però strano ciò che viene descritto nell'articolo?
Che ne pensate?


Aerei, il bagaglio è rotto?
Oltre al danno la beffa
di 20 euro per la perizia



di FRANCO GIULIANO

BARI - Oltre al danno (del bagaglio danneggiato dalla compagnia o dalla società aeroportuale) la beffa: pagare (venti euro) per la perizia presso un negozio di valige indicato dalla compagnia semplicemente per conoscere a quanto ammonta il danno subito. E già perchè non basta - giustamente - sapere che la maniglia della valigia è stata strappata, o che il braccio del trolley è complemante rotto o la tela strappata. Nello scalo di Bari - contriamente a quanto prevede la Carte dei Diritti del Passeggero dell'Enac - bisogna che il danno venga "certificato".

E chi esegue questa cetificazione? Un negoziate. La dichiarazone fatta dall'addetto dello scalo (un pubblico ufficiale che è già delegato dalla compagnia a compilare la denuncia del sinistro e che non ha alcun interesse diretto non basta. No: serve quella del negoziante. Non qualcuno super parte, ma un esperto: in particolare qualcuno che vende valigie, meglio ancora se della stessa marca di quella che ti è stata distrutta. Insomma un perito esterno è molto meglio del funzionario dello scalo che nella vita tutto fa tranne che vendere borse e valigie. Ma su questo dettaglio non ci addentriamo. Di fatto spiegherà l'addetto: questa procedura viene applicata solo a Bari, unico aeroporto in Italia - spiega alla Seap - nel quale la società Cai (Alitalia-Air One) non ha ancora perfezionato la procedura diretta e preferisce quest'altra non prevista dai regolamenti.

In caso di danneggiamento, la Carta dei Diritti del Passeggero prevede: 1 - entro 7 giorni dalla compilazione del PIR, (Property Irregularity Report), inviare tutta la documentazione specificata di seguito all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento; 2 - La documentazione necessaria, il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo; 3 - l’originale del PIR rilasciato in aeroporto; 4 - l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio; 5 - l’elenco del contenuto del bagaglio che abbia eventualmente riportato danni.
Questo a Bari (e a Brindisi, immaginiamo) tutto questo non vale. A Bari bisogna andare direttamente nel negozio e farsi periziare il danno. E così anche noi ci sottoponiamo a questa via crucis. Qualche settimana dopo il viaggio, carte alla mano e valigia al seguito (stavolta vuota) cerchiamo questo negozio convenzionato suggerito dalla compagnia. Il negoziante barese nella via più importante della città guarda il relitto e sentenzia: è irreparabile. E allora? "Vale non più di 120 euro". Ma come è una valigia di marca (Samsonite) di dimensioni da stiva (60 centimetri). E l'ho pagata all'incirca 300 euro. "No, guardi - dice il nostro esperto venditore nelle vesti del perito - ne ho una simile, un po' più piccola, che vendiamo a 120 euro. la sua non vale più di 200 euro". Ma come... va bene: 250 euro. E così il nostro super esperto venditore perito della compagnia compila un foglio con numero del volo, giorno e nome del passeggero. Gli stessi dati contenuti sul documento (il PIR) consegnatoci in aeroporto. Vabbene, rispondiamo. E ora che devo fare?

"Questa carta la deve spedire alla compagnia e aspettare il rimborso". Vabbene. E poi? Non poi: adesso: mi deve dare 20 euro, in cambio le lascio un buono e quando la compagnia le invierà (se l'invierà) la cifra del rimborso, lei mi porta il buono e io le detraggo le 20 euro dall'acquisto per il nuovo bagaglio che farà presso il mio negozio".

Ma scusi, io potrei non voler acquistare da lei il mio nuovo bagaglio. Per mille ragioni: o perchè non sono di Bari, o perchè lei non ha la marca che mi piace. "Senta questa è la regola". Scusi, rispondiamo, ma lei doveva informarmi prima che la sua perizia costava 20 euro. La compagnia non mi ha detto che avrei pagato, per giunta sono io che devo essere risarcito.

Il nostro negioziante barese, capisce che non siamo intenzionati a pagare ancora per un danno che chissà quando ci verrà rimborsato e ci chiede la restituzione del documento che aveva compilato. "Io non lavoro gratis - dice, lui". Ma guardi io sono venuto qui perchè il suo negozio mi è stato indicato dalla compagnia, inoltre se dovevo pagare avrebbe dovuto dirmelo all'inizio o comunque affiggere tanto di cartello che il preventivo o la perizia costava 20 euro. "Senta - taglia corto con decisione il nostro gentile commerciante barese - mio caro signore, se lei non mi paga, io non le posso dare la dichiarazione da spedire alla compagnia. Mica sono scemo".

"No guardi, se le pago 20 euro lo scemo sarei io" che ho già il bagaglio danneggiato.

Come è andata a finire? Che siamo andati via. Con bagaglio rotto e con una vertenza che non sappiamo quando e se mai finirà. Dietro di noi c'erano due ragazzi, tedeschi con lo stesso problema: il loro bagaglio con dei buchi di bruciatura "valeva 100 euro" - aveva diagnosticato il perito-venditore-barese. Anche loro hanno ricevuto la richiesta di 20euro come costo della perizia. In cambio avrebbero ricevuto un buono di spesa da utilizzare in quel negozio. Loro però, turisti tedeschi avrebbero dovuto venire apposta a Bari per utilizzare quel bonus. Per giunta avevano bisogno di un bagaglio per il viaggio di ritorno a casa. Alla fine i due tedeschi hanno deciso di versare altri 80 euro al nostro venditore-perito-barese e acquistarne uno nuovo di bagaglio nello stesso negozio convenzionato con la compagnia (in questo caso la Lufhtansa) che forse non saprà di essere complice - suo malgrado - di una doppia beffa ai danni dei suoi passeggeri. Certo è che la tecnica del risarcimento in barba a quanto previsto dalla Carta dei diriti del passeggero e delle istituzioni che dovrebbero farla rispettare (l'Enac fra tutti) alla fine risulta un affare per la compagnia e un affare per il venditore. Per la compagnia perchè alla fine il passeggero, impazientito e stanco della via crucis, alla fine abbandona la cirhiesta. Un affare certo per il venditore: perchè, comunque vada ci guadagna 20 euro, subito e senza scontrino. A rimetterci è, come sempre, il passeggero. Ma tanto....
 

james84

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11 Marzo 2007
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Roma, Lazio.
La cosa puzza molto... sembra che qualcuno si sia messo d'accordo con i titolari delle valigerie!
Ma una bella denuncia alla polizia no?
 

FRL-RONCO

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Per esperienza diretta posso dire che a BLQ fortunatamente AZ risarcisce/sostituisce in automatico senza più passare dalle valigerie cittadine, come ad esempio fanno AF e LH che si affidano ad alcuni negozi specializzati che hanno "il potere" di effettuare il cambio immediatamente senza dover inviare alcuna dichiarazione; tuttavia qualora non ci si accordi con il negoziante è possibile ricorrere a tale dichiarazione e chiedere il rimborso direttamente alla compagnia.
Mi son sempre accordato sia con AF che con LH e i loro "fornitori" quindi non ho esperienza diretta sul pagamento di tale dichiarazione ma navigando in rete sul sito del fornitore del servizio risarcimento bagagli di KLM ho trovato che una dichiarazione di questo genere ha un costo di 8 € totalmente detraibili se poi si procede con un acquisto presso il negozio convenzionato.

Comunque il commerciante chiede il pagamento di una "dichiarazione di non riparabilità" che implica il rimborso da parte della compagnia, a quel punto si indicherà nella richiesta di rimborso il costo del bagaglio+quello della dichiarazione.
 

super constellation

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18 Dicembre 2009
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Ho avuto un danno ad un passeggino su un volo LIVINGSTON,danno fatto dai dipendenti SEA di Malpensa,visto che lo han buttato dall'aereo e si son dati alla macchia,mi son recato all'ufficio reclami della SEA col passeggino,hanno visto e mi han rilasciato un foglio dove accertavano il danno,a farla breve dopo 4 raccomandate e una trentina di mail alla Livingston,e dopo 11 mesi mi han risarcito euro 69!!.Certo che non ho mollato il colpo altrimenti...addio risarcimento
 

Discusfra

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BRU/BDS
L'anno scorso (maggio) sono arrivato a BDS con volo AZ e valigia semirigida danneggiata. L'addetto all'ufficio preposto ne ha constatato il danno, mi ha consegnato la ricevuta della constatazione e mi ha invitato a recarmi presso un qualsiasi rivenditore della marca della mia valigia per quantificarne il danno. L'ho portata presso il punto vendita dove pochi mesi prima l'avevo acquistata, hanno verificato l'irriparabilità della stessa e mi hanno rilasciato, GRATIS, un documento timbrato e firmato su cui si poteva evincere il modello, la marca ed costo della valigia. Ho inviato tutto l'incartamento (facendomi le fotocopie della documentazione a titolo cautelativo) all'agenzia che per conto di AZ si occupa di valutare i reclami (ALICOS, con sede a Palermo) e nel giro di 6-7 mesi mi è stata accreditata sul ccb quasi integralmente la somma richiesta (per la cronaca, quasi 200 Euro).

Secondo me, nel caso riportato dall'articolo ci sono gli estremi per una bella denuncia sia al negoziante e sia a chi, con lui, ha organizzato la tresca ai danni dei pax più sprovveduti.
 

FRL-RONCO

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Secondo me, nel caso riportato dall'articolo ci sono gli estremi per una bella denuncia sia al negoziante e sia a chi, con lui, ha organizzato la tresca ai danni dei pax più sprovveduti.
Quello che dall'articolo non si evince è che AZ non obbliga a fornire la dichiarazione di Quell'esatto negoziante, una dichiarazione timbrata e firmata da un qualsiasi negoziante è sufficiente.
Il negoziante in questione dal momento che è "convenzionato" emette la dichiarazione a 20€ e accetta di scontare questi 20€ se si procede all'acquisto presso il suo negozio, questa è "la convenzione"...
Nessuno vieta al pax di cercar un negozio che dichiara a meno o gratis.
La cosa negativa è che non siano ancora autorizzati gli operatori aeroportuali a far tale dichiarazione.
 

viratadiprocedura

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Roma, Lazio.
Sono l'unico fortunato? Settembre 2009, volo CIA-CRL con Ryanair, la valigia semirigida arriva completamente spaccata (per fortuna senza che uscisse fuori nulla). Chiedo delucidazioni all'ufficio bagagli/lamentele, la signorina mi fa vedere una serie di valigie nuove, ne scelgo una (tra l'altro molto piu grande di quella vecchia), compilo un modulo e me ne vado!
 

Farfallina

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Ogni compagnia ha le sue procedure, bello (ironico) a sapersi che adesso varia anche da aeroporto ad aeroporto...

Comunque a me è successo diverse volte e la palma di servizio migliore lo do a TAP (che utilizza un centro di Padova o Verona che non mi ricordo, se qualcuno lo posta mi fa una cortesia che mi piacerebbe segnarmelo).

Va bene anche l'utilizzo di negozi convezionati, il problema è che la rete dovrebbe essere più capillare...altrimenti si finisce che tocca andare apposta a farsela cambiare e oltre al danno la beffa!
 

Discusfra

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BRU/BDS
Inchiesta bagaglio rotto: Alitalia si scusa per «tassa» imposta

Riceviamo e pubblichiamo una lettera da parte di Alitalia in risposta ad un articolo pubblicato nei giorni scorsi nel quale si evidenziava la «strana» richiesta di pagamento per la perizia di un bagaglio rotto durante un viaggio aereo. La compagnia di bandiera spiega la politica aziendale e si scusa con quanto accaduto nello scalo di Bari.


Gentile Direttore, le scrivo in merito all'articolo "Il bagaglio è rotto? paga 20 euro" pubblicato il 18 giugno sulla Gazzetta del Mezzogiorno a firma di Franco Giuliano.

La politica di Alitalia e di Airone non prevede alcun costo per il passeggero in caso di bagaglio danneggiato. Inoltre la Compagnia non ha in essere alcun accordo con negozianti autorizzati a far pagare il costo della perizia del danno. E' infatti la stessa Alitalia a periziare il valore del danno subito, in modo da offrire una compensazione adeguata. La procedura di Alitalia e di Air One relativa ai bagagli danneggiati è coerente con quanto previsto dalla Carta dei Diritti del Passeggero pubblicata da ENAC e deve essere applicate in maniera univoca da tutti gli uffici di Assistenza Lost & Found Aeroportuali, siano essi gestiti direttamente da personale della Compagnia o affidati ai gestori aeroportuali.

Nel caso in cui il danno è stimato di entità ridotta viene offerto un buono di valore congruo. Nel caso si valuti necessaria la sostituzione del bagaglio, il personale deve proporre la sostituzione del bagaglio con uno di valore analogo. Quanto rilevato dall'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno non rientra pertanto nelle procedure di Alitalia e di Air One e merita quindi le nostre scuse. A seguito dell'articolo Alitalia ha avviato una verifica finalizzata a che il fatto non abbia a ripetersi.

Paolo Di Prima Alitalia Responsabile Relazioni con i Media

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