Mi aggiungo al coro di forumisti che suggeriscono una modifica all'itinerario: New York, Niagara Falls e Miami in 7 giorni sono una corsa bella e buona. Personalmente sacrificherei una delle 3 destinazioni per spendere un po' più di tempo nelle restanti 2. A mio modestissimo parere, partire da New York al mattino, volare a Niagara Falls, vedere le cascate e dormire la sera a Miami è una scelta bizzarra.
Detto questo, cerco di fare un po' di riassunto sui migliori mezzi di trasporto aeroporto/Manhattan, almeno per come la vedo io.
Se dovessi mettere piede per la prima volta a NYC volerei su JFK e prenderei un taxi per Manhattan. La tariffa è flat 55$, la fila taxi è gestita da un operatore nel marciapiede, tutti i tassisti hanno nome e numero di licenza ben in vista. Quindi, anche se il tassista ci prova (cosa che a me è accaduta molto raramente) basta far notare che non può fare quello che vuole. Ovvio che alla fine, se tutto fila liscio, la mancia è doverosa.
Oltre a questa soluzione, che penso sia la più semplice, si può ricorrere al supershuttle, un servizio taxi, singolo o collettivo, prenotabile via internet, a una delle tante app che procurano auto (Uber, Lyft e chi più ne ha più ne metta) o all'abusivo che ti viene incontro all'uscita tipo stazione Termini (scherzo, ma ci sono davvero). Infine c'è la metropolitana, che andrebbe comunque visitata dal vivo, soprattutto dopo averla vista in migliaia di film (ma puoi farlo anche il giorno dopo.) Però, alla fine, se siete in 3, con bagagli, si parla di risparmiare una decina di dollari in cambio di un po' di complicazioni.
Stessa storia, più o meno, se arrivi a Newark, salvo il fatto che il flat rate per i taxi non esiste e che tra Newark e Manhattan ci sono un po' di strade (e un ponte) a pagamento. Ovvio che il costo finisce nella tariffa del taxi. Quando mi capita, io pago sui 95$ per arrivare nell'East Side all'altezza della 38ma.
Esistono poi decine di fattori che influenzano la lunghezza delle code taxi sul marciapiede e il traffico tra gli aeroporti e Manhattan, sui quali, non mi addentro (anche perché dopo parecchi anni di viaggi e di racconti ancora non sono riuscito a trovare regole buone per tutte le stagioni).
Tanto di cappello alla campagna di comunicazione di United, che cerca di spostare l'attenzione sul tempo di percorrenza, che, in determinate circostanze, parrebbe essere più breve da EWR che da JFK, tacendo di costo e distanza.
Commento finale: concordo che American, Delta e United siano le scelte più logiche per i voli interni del vostro viaggio, ma Spirit (quella che ti fa pagare a parte anche il bagaglio a mano) va provata almeno una volta nella vita. Un'esperienza sociologica sul come molti americani interpretano il viaggio aereo