Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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Fewwy

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Ieri riflettevo su una cosa e ho una domanda per i piloti professionisti: la regola che io conosco dall’aviazione generale per cui non è consentito al pilota effettuare voli con passeggeri a bordo se non ha fatto almeno 3 decolli/atterraggi negli ultimi 90 giorni, si applica anche a voi?
Perché qui, con alcune chiusure a marzo a la ripartenza fissata a giugno/luglio, molti piloti credo possano essere rimasti fermi per più di 90 giorni...

Se così fosse, quando sarà il momento di ripartire, le compagnie potrebbero ritrovarsi a corto di personale utilizzabile.

Inoltre - per conformarci alla regola - a noi basta salire da soli sull’aereo, fare 3 giri campo (che prendono meno di 20 minuti) e poi siamo di nuovo compliant. E voi?
Dubito le compagnie regalino tonnellate di carburante per far fare 3 touch&go a tutto il personale...
 

OneShot

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Ieri riflettevo su una cosa e ho una domanda per i piloti professionisti: la regola che io conosco dall’aviazione generale per cui non è consentito al pilota effettuare voli con passeggeri a bordo se non ha fatto almeno 3 decolli/atterraggi negli ultimi 90 giorni, si applica anche a voi?
Perché qui, con alcune chiusure a marzo a la ripartenza fissata a giugno/luglio, molti piloti credo possano essere rimasti fermi per più di 90 giorni...

Se così fosse, quando sarà il momento di ripartire, le compagnie potrebbero ritrovarsi a corto di personale utilizzabile.

Inoltre - per conformarci alla regola - a noi basta salire da soli sull’aereo, fare 3 giri campo (che prendono meno di 20 minuti) e poi siamo di nuovo compliant. E voi?
Dubito le compagnie regalino tonnellate di carburante per far fare 3 touch&go a tutto il personale...
Come voi, con l'aggiunta di poter utilizzare il simulatore per recuperare i 3 decolli/attereaggi in 90gg.
 

OneShot

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Pensi quindi i simulatori potranno costituire un collo di bottiglia nel momento della ripartenza?
Se ho ben capito la tua domanda, credo che la ripartenza sarà molto soft: diciamo 30/40% del traffico pre-covid a luglio, 50% ad agosto, per poi attestarsi ad un 80% verso la primavera prossima (statistiche tutte del sottoscritto, facendo un mix di scenari possibili, su voli intraUE e bacino mediterraneo). Ciò permetterà la graduale ripresa di tutti quanti.
I simulatori di MXP (4x) sono già attivi dal 6 maggio. Alcuni piloti sono impegnati nei voli di manutenzione e posizionamenti vari, mantenendo cosi attivi i 90gg.
Non credo ci saranno problemi a tal riguardo fintanto che la ripresa sarà graduale.
Diverso sarebbe se si ipotizzasse un 0-100% all'istante, come fu per le ceneri del vulcano del 2010.ma li il grounding fu limitato a 2 o 3 settimane.
 

leerit

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In Europa, gli italiani si confermano cittadini di Serie B: per rientrare a casa dall’estero, durante l’emergenza coronavirus, hanno speso il doppio degli altri europei. Una disparità di trattamento che non dipende certo dalla volontà dell’Unione europea che ha messo i suoi fondi a disposizione di tutti, ma dalle scelte del governo. La richiesta di cofinanziamento, infatti, sarebbe dovuta partire dal ministero degli Esteri, ma Luigi Di Maio si è attivato solo per un volo da Tokyo che lo scorso 21 febbraio ha riportato in Europa 37 persone. E’ l’unica volta dall’esplosione della vicenda che l’Italia ha chiesto l’attivazione del Meccanismo (Ucpm in gergo) europeo: la Commissione europea resta quindi pronta ad aiutare gli Stati membri, ma il sostegno del meccanismo Ue di protezione civile va richiesto

Di Maio, però, ha preferito non attivarlo scaricando tutti i costi del rimpatrio sulle tasche degli italiani. E così i nostri concittadini si sono ritrovati a pagare 800 euro per un volo solo andata da New York; 900 euro per la tratta Quito/Bogotà-Milano e poi c’è il caso limite di Francisco che dopo essersi visto cancellare il volo di rientro da Cuba (con Air Canada) ha pagato 2.100 ad Alitalia per rientrare a casa dopo che il governo de L’Avana ha imposto a tutti gli stranieri di lasciare l’isola. “Ero senza soldi – racconta Francisco – non potevo certo permettermi un biglietto così caro, ma non potevo neppure restare a Cuba. Mi ha prestato i soldi l’ambasciata e adesso non so come farò a restituirli: gestisco un piccolo B&B a Trapani. Senza turisti, sarà un disastro”

Le compagnie aeree più coinvolte nei rimpatri degli italiani all’estero sono state Neos, controllata da Alpitour, e Alitalia: entrambe contattate da Business Insider hanno spiegato di aver fatto il possibile per venire incontro ai passeggeri, ma di non aver avuto alcun aiuto finanziario da parte dello Stato.

“Per andare incontro ai passeggeri – spiega Neos – stiamo operando solo a copertura dei costi, ma per rispettare i decreti governativi dobbiamo applicare i distanziamenti a bordo. Noi dobbiamo farlo per tutelare i passeggeri, con le poche eccezioni nel caso di nuclei famigliari con bambini, mentre altre compagnie straniere non stanno applicando questo tipo di misure preventive”. Di conseguenza a fronte di un costo fisso e – apparentemente – senza margini per la compagnia, aumenta l’onere a carico dei passeggeri perché “la capacità del velo è ridotta per le misure di sicurezza”. Inoltre mentre i voli internazionali sono “charterizzati dal governo, quindi le compagnie aeree devono sostenere solo parte dei costi, mentre nel caso di Neos è tutto a carico dell’azienda”.

Situazione identica per Alitalia che spiega come “tutte le operazioni di rimpatrio di connazionali attraverso voli speciali sono state effettuate in coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, ma senza alcun contribuito economico o altre iniziative a supporto”. La compagnia di bandiera ha rimpatriato dall’estero oltre 60mila persone, ma dopo che il Dpcm del 10 aprile ha disposto l’obbligo del mantenimento della distanza minima di sicurezza a bordo degli aerei, sono stati imbarcati meno della metà dei passeggeri rispetto ai posti disponibili: “Pertanto, fino a quando i voli potevano operare non contingentati, abbiamo potuto mantenere i prezzi dei biglietti ad un livello più basso, mentre dal momento in cui le normative hanno più che dimezzato la capienza utilizzabile degli aerei, non siamo più stati in grado di calmierare le tariffe, proprio perché la vigenza di tali norme sul distanziamento a bordo impatta inevitabilmente sul livello della tariffa media richiesta per pareggiare il costo derivante dall’operare un volo semivuoto”.
Per quanto riguarda il volo L’Avana-Roma, la compagnia spiega di aver messo in vendita l’85% dei posti disponibili in economy al prezzo speciale di 396 euro, “molto più basso di quello applicato nelle stesse ore dai pochi competitor che continuavano a operare su Cuba. Una volta esauriti quei biglietti, gli ultimi posti sono stati venduti alla tariffa standard di sola andata”. Tra cui quello di Francisco che non poteva permettersi una spesa così alta, ma non poteva neppure rimanere a Cuba.


https://it.businessinsider.com/coro...di-maio-ha-chiesto-solo-una-volta-i-fondi-ue/
 

Betha23

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In Europa, gli italiani si confermano cittadini di Serie B: per rientrare a casa dall’estero, durante l’emergenza coronavirus, hanno speso il doppio degli altri europei. Una disparità di trattamento che non dipende certo dalla volontà dell’Unione europea che ha messo i suoi fondi a disposizione di tutti, ma dalle scelte del governo. La richiesta di cofinanziamento, infatti, sarebbe dovuta partire dal ministero degli Esteri, ma Luigi Di Maio si è attivato solo per un volo da Tokyo che lo scorso 21 febbraio ha riportato in Europa 37 persone. E’ l’unica volta dall’esplosione della vicenda che l’Italia ha chiesto l’attivazione del Meccanismo (Ucpm in gergo) europeo: la Commissione europea resta quindi pronta ad aiutare gli Stati membri, ma il sostegno del meccanismo Ue di protezione civile va richiesto

Di Maio, però, ha preferito non attivarlo scaricando tutti i costi del rimpatrio sulle tasche degli italiani. E così i nostri concittadini si sono ritrovati a pagare 800 euro per un volo solo andata da New York; 900 euro per la tratta Quito/Bogotà-Milano e poi c’è il caso limite di Francisco che dopo essersi visto cancellare il volo di rientro da Cuba (con Air Canada) ha pagato 2.100 ad Alitalia per rientrare a casa dopo che il governo de L’Avana ha imposto a tutti gli stranieri di lasciare l’isola. “Ero senza soldi – racconta Francisco – non potevo certo permettermi un biglietto così caro, ma non potevo neppure restare a Cuba. Mi ha prestato i soldi l’ambasciata e adesso non so come farò a restituirli: gestisco un piccolo B&B a Trapani. Senza turisti, sarà un disastro”

Le compagnie aeree più coinvolte nei rimpatri degli italiani all’estero sono state Neos, controllata da Alpitour, e Alitalia: entrambe contattate da Business Insider hanno spiegato di aver fatto il possibile per venire incontro ai passeggeri, ma di non aver avuto alcun aiuto finanziario da parte dello Stato.

“Per andare incontro ai passeggeri – spiega Neos – stiamo operando solo a copertura dei costi, ma per rispettare i decreti governativi dobbiamo applicare i distanziamenti a bordo. Noi dobbiamo farlo per tutelare i passeggeri, con le poche eccezioni nel caso di nuclei famigliari con bambini, mentre altre compagnie straniere non stanno applicando questo tipo di misure preventive”. Di conseguenza a fronte di un costo fisso e – apparentemente – senza margini per la compagnia, aumenta l’onere a carico dei passeggeri perché “la capacità del velo è ridotta per le misure di sicurezza”. Inoltre mentre i voli internazionali sono “charterizzati dal governo, quindi le compagnie aeree devono sostenere solo parte dei costi, mentre nel caso di Neos è tutto a carico dell’azienda”.

Situazione identica per Alitalia che spiega come “tutte le operazioni di rimpatrio di connazionali attraverso voli speciali sono state effettuate in coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, ma senza alcun contribuito economico o altre iniziative a supporto”. La compagnia di bandiera ha rimpatriato dall’estero oltre 60mila persone, ma dopo che il Dpcm del 10 aprile ha disposto l’obbligo del mantenimento della distanza minima di sicurezza a bordo degli aerei, sono stati imbarcati meno della metà dei passeggeri rispetto ai posti disponibili: “Pertanto, fino a quando i voli potevano operare non contingentati, abbiamo potuto mantenere i prezzi dei biglietti ad un livello più basso, mentre dal momento in cui le normative hanno più che dimezzato la capienza utilizzabile degli aerei, non siamo più stati in grado di calmierare le tariffe, proprio perché la vigenza di tali norme sul distanziamento a bordo impatta inevitabilmente sul livello della tariffa media richiesta per pareggiare il costo derivante dall’operare un volo semivuoto”.
Per quanto riguarda il volo L’Avana-Roma, la compagnia spiega di aver messo in vendita l’85% dei posti disponibili in economy al prezzo speciale di 396 euro, “molto più basso di quello applicato nelle stesse ore dai pochi competitor che continuavano a operare su Cuba. Una volta esauriti quei biglietti, gli ultimi posti sono stati venduti alla tariffa standard di sola andata”. Tra cui quello di Francisco che non poteva permettersi una spesa così alta, ma non poteva neppure rimanere a Cuba.


https://it.businessinsider.com/coro...di-maio-ha-chiesto-solo-una-volta-i-fondi-ue/
Quindi pagine e pagine di post sulla cattiva Alitalia (e Neos e BP) che vessa i poveri rimpatriati al contrario dei nostri prodi Cugini d’oltralpe e non, per poi scoprire che la colpa è dell’incompetenza di chi quei voli li ha organizzati.... molto bene.
 

TW 843

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Flying Will Be Safe This Summer Even Without Distancing, Airlines Insist
Dave Keating10:27am EDT
Forbes
Air travel will be a safe way to travel during the Coronavirus pandemic even without social distancing between passengers on board, industry association Airlines 4 Europe said today.

Despite a popular conception of airplanes as airtight tubes in which viruses can easily spread, the industry says advanced HEPA (High Efficiency Particulate Air) filters are constantly cleaning the air onboard, limiting the risk of virus transmission.

“Fortunately, airlines have experience and know there is already a very low risk of virus transmission onboard,” said A4E Managing Director Thomas Reynaert. “Any form of physical distancing is unnecessary, ineffective and simply impractical given the same desired result can be achieved by wearing face masks in an already sterile cabin environment”.

The association, which represents Europe’s 16 biggest airlines including Lufthansa, Air France and Ryanair, is warning the European Union against putting in place social distancing requirements on planes, saying this would make flying operations economically unviable. In order to solve this, some airlines are experimenting with retrofitting planes into hybrid models that could carry both passengers and freight.

“Physical separation on planes — including leaving middle seats free — is unnecessary and ineffective as a further protective measure, given the efficient air filtration and clean cabin environment,” he said. Such a requirement would reduce the maximum number of passengers onboard to between 50-66% of aircraft capacity, according to A43. Due to high operating and other fixed costs, airlines require planes to be at least 77% full in order to break even.

The airlines are urging passengers to bring their own face masks and wear them throughout their journey. There are no plans at this time to provide them free of charge. The airlines say they are not best placed to perform temperature checks on passengers themselves, and are asking for national authorities to do this at airports instead.

“By bringing your own sufficient supply of face masks, passengers can mitigate any remaining risk of residual infection on board”, said Reynaert.

A4E wants these measures to be coordinated not just at European level, but additionally at global level. Last month Eurocontrol, the international organization coordinating Europe’s air traffic controllers, warned that a lack of coordinated national policies will mean air traffic, down 90% in April will recover much slower.

“If airlines have to comply with one set of regulations on departure and another set when the flight arrives in another state, then this will be particularly onerous on the industry,” Eurocontrol said in a statement.

Airlines are facing an unprecedented liquidity crisis as a result of the sudden collapse in passenger traffic. As May 1 European airlines have requested €26 billion ($28 billion) in bailouts from governments, according to a bailout tracker being compiled by environmental NGOs. They say these bailouts should only be given with conditions attached for the airlines to decabronize and give up generous tax breaks.

Europe’s airlines are also asking the European Union to suspend a passenger rights law requiring airlines to issue refunds for all cancellations, even those caused by teh Coronavirus. They want to be able to issue time-limited refunds instead, to encourage people to fly again soon and prevent further losses as they face liquidity problems.

15 national EU governments have asked the European Commission to suspend the law. But consumer advocates are urging the Commission to hold firm. “Consumers should not be forced by governments to pick up the bill to bail out the travel industry,” said Monique Goyens, director of European consumers association BEUC.

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Dave Keating is based in Brussels, where he has been covering EU politics and policy for 14 years.
 

tiefpeck

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Discussione negli USA ed altrove; questa volta tocca a UA, poteva essere chiunque (lo so, il mio è un tentativo goffo ed inutile di pararmi dall'ira funesta di EEA, che dirà che non è vero niente).

Comunque, 10 giorni fa il Chief Customer Officer di UA dichiara:"We're automatically blocking middle seats to give you enough space on board". C'è chi capisce che ciò voglia dire che UA non vende i middle seats, e si sorprende nel vedere l'aereo pieno in ogni posto.

UA poi spiega che ciò che voleva davvero dire era: non vi permettiamo di selezionare i posti in mezzo, ma noi li venderemo lo stesso. Il risultato è che una coppia che vive e vola insieme non può sedersi di fianco ma può trovarsi uno sconosciuto infilato a sandwich.

Ulteriori dettagli per esempio qui: https://onemileatatime.com/united-airlines-social-distancing-sham/

Sia chiaro, io non so se il posto in mezzo libero sia efficace, dico solo che molti passeggeri sembrano apprezzarlo ed hanno frainteso un messaggio non particolarmente chiaro.
 

Viking

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Discussione negli USA ed altrove; questa volta tocca a UA, poteva essere chiunque (lo so, il mio è un tentativo goffo ed inutile di pararmi dall'ira funesta di EEA, che dirà che non è vero niente).

Comunque, 10 giorni fa il Chief Customer Officer di UA dichiara:"We're automatically blocking middle seats to give you enough space on board". C'è chi capisce che ciò voglia dire che UA non vende i middle seats, e si sorprende nel vedere l'aereo pieno in ogni posto.

UA poi spiega che ciò che voleva davvero dire era: non vi permettiamo di selezionare i posti in mezzo, ma noi li venderemo lo stesso. Il risultato è che una coppia che vive e vola insieme non può sedersi di fianco ma può trovarsi uno sconosciuto infilato a sandwich.

Ulteriori dettagli per esempio qui: https://onemileatatime.com/united-airlines-social-distancing-sham/

Sia chiaro, io non so se il posto in mezzo libero sia efficace, dico solo che molti passeggeri sembrano apprezzarlo ed hanno frainteso un messaggio non particolarmente chiaro.
Quanto vorrei che fosse veramente bloccato per non trovare il solito obeso che straborda e ti obbliga a viaggiare da culo.
 

Rasmus

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8 Settembre 2017
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Non so se se ne già occupato qualcuno sul forum, ma il governo italiano ha fatto esattamente la stessa cosa (art 88 bis della legge 24 aprile 2020 di conversione del cura Italia). Adesso chi chiede un rimborso per i voli cancellati riceve un voucher utilizzabile entro 12 mesi. Scandaloso, ma vero.
Viene alla mente una battuta della Sora Lella in un vecchio film di Verdone.
 

TW 843

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Anche Air Mauritius finisce in amministrazione. Fa specie vedere che aveva dato in leasing a South African Airways due A350 che avrebbe dovuto ricevere nei mesi scorsi

https://onemileatatime.com/air-mauritius-administration/?utm_source=BoardingArea&utm_medium=facebook
Ethiopian Airlines ready to talk to Air Mauritius, SAA
Ethiopian Airlines (ET, Addis Ababa) is in talks with Air Mauritius (MK, Mauritius) about its participation in the insolvent carrier and is also ready to enter into similar talks with other struggling airlines in Africa, Chief Executive Tewolde GebreMariam told Bloomberg.

"The Mauritian government is thinking of restarting that business with Ethiopian Airlines. We are at the initial point of the discussion to see what kind of partnership or joint venture it will be," he said.
 

enzomatto

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Non so se se ne già occupato qualcuno sul forum, ma il governo italiano ha fatto esattamente la stessa cosa (art 88 bis della legge 24 aprile 2020 di conversione del cura Italia). Adesso chi chiede un rimborso per i voli cancellati riceve un voucher utilizzabile entro 12 mesi. Scandaloso, ma vero.
Viene alla mente una battuta della Sora Lella in un vecchio film di Verdone.
Ho chiesto rimborso in denaro a Emirates proprio il 24 ed Emirates ancora quel giorno confermava la posssibilità di scegliere se avere soldi o voucher.
Dove ricado?
 

Jil.10

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Non so se se ne già occupato qualcuno sul forum, ma il governo italiano ha fatto esattamente la stessa cosa (art 88 bis della legge 24 aprile 2020 di conversione del cura Italia). Adesso chi chiede un rimborso per i voli cancellati riceve un voucher utilizzabile entro 12 mesi. Scandaloso, ma vero.
Viene alla mente una battuta della Sora Lella in un vecchio film di Verdone.
Parla di biglietti di musei e spettacoli teatrali, non di biglietti aerei.
 

belumosi

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«Art. 88-bis (Rimborso di titoli di viaggio, di soggiorno e di pacchetti turistici). -

1. Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1463 del codice civile, ricorre la sopravvenuta impossibilita' della prestazione dovuta in relazione ai contratti di trasporto aereo,ferroviario, marittimo, nelle acque interne o terrestre, ai contratti di soggiorno e ai contratti di pacchetto turistico stipulati:

a) dai soggetti nei confronti dei quali e' stata disposta la quarantena con sorveglianza attiva ovvero la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva da parte dell'autorita' sanitaria competente, in attuazione dei provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, convertito,con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13, e dell'articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, con riguardo ai contratti da eseguire nel medesimo periodo di quarantena o permanenza domiciliare;

b) dai soggetti residenti, domiciliati o destinatari di un provvedimento di divieto di allontanamento nelle aree interessate dal contagio, come individuate dai decreti adottati dal Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13, e dell'articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020,n. 19, con riguardo ai contratti da eseguire nel periodo di efficacia dei predetti decreti;

c) dai soggetti risultati positivi al virus COVID-19 per i quali e' disposta la quarantena con sorveglianza attiva ovvero la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva da parte dell'autorita' sanitaria competente ovvero il ricovero presso le strutture sanitarie, con riguardo ai contratti da eseguire nel medesimo periodo di permanenza, quarantena o ricovero;

d) dai soggetti che hanno programmato soggiorni o viaggi con partenza o arrivo nelle aree interessate dal contagio come individuate dai decreti adottati dal Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 23 febbraio 2020,n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13,e dell'articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, con riguardo ai contratti da eseguire nel periodo di efficacia dei predetti decreti;

e) dai soggetti che hanno programmato la partecipazione a concorsi pubblici o procedure di selezione pubblica, a manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, a eventi e a ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico,sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico, annullati, sospesi o rinviati dalle autorita' competenti in attuazione dei provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, convertito, con modificazioni,dalla legge 5 marzo 2020, n. 13, e dell'articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, con riguardo ai contratti da eseguire nel periodo di efficacia dei predetti provvedimenti;

f) dai soggetti intestatari di titolo di viaggio o acquirenti di pacchetti turistici, acquistati in Italia, aventi come destinazione Stati esteri, dove sia impedito o vietato lo sbarco,l'approdo o l'arrivo in ragione della situazione emergenziale epidemiologica da COVID-19.

2. I soggetti di cui al comma 1 comunicano al vettore o alla struttura ricettiva o all'organizzatore di pacchetti turistici il ricorrere di una delle situazioni di cui al medesimo comma 1 allegando la documentazione comprovante il titolo di viaggio o la prenotazione di soggiorno o il contratto di pacchetto turistico e,nell'ipotesi di cui alla lettera e) del comma 1, la documentazione attestante la programmata partecipazione ad una delle manifestazioni,iniziative o eventi indicati nella medesima lettera e). Tale comunicazione e' effettuata entro trenta giorni decorrenti: a) dalla cessazione delle situazioni di cui al comma 1,lettere da a) a d); b) dall'annullamento, sospensione o rinvio del concorso o della procedura selettiva, della manifestazione, dell'iniziativa o dell'evento, nell'ipotesi di cui al comma 1, lettera e); c) dalla data prevista per la partenza, nell'ipotesi di cui al comma 1, lettera f).

3. Il vettore o la struttura ricettiva, entro trenta giorni dalla comunicazione di cui al comma 2, procedono al rimborso del corrispettivo versato per il titolo di viaggio e per il soggiorno ovvero all'emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno dall'emissione.

4. In relazione ai contratti stipulati dai soggetti di cui al comma 1, il diritto di recesso puo' essere esercitato dal vettore, previa comunicazione tempestiva all'acquirente, quando le prestazioni non possono essere eseguite in ragione di provvedimenti adottati dalle autorita' nazionali, internazionali o di Stati esteri, a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. In tali casi il vettore ne da' tempestiva comunicazione all'acquirente e, entro i successivi trenta giorni, procede al rimborso del corrispettivo versato per il titolo di viaggio oppure all'emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno dall'emissione.

5. Le strutture ricettive che hanno sospeso o cessato l'attivita', in tutto o in parte, a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 possono offrire all'acquirente un servizio sostitutivo di qualita' equivalente, superiore o inferiore con restituzione della differenza di prezzo, oppure procedere al rimborso del prezzo o, altrimenti, possono emettere un voucher, da utilizzare entro un anno dalla sua emissione, di importo pari al rimborso spettante.

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/04/29/20G00045/sg
 

Cesare.Caldi

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Coronavirus, Brussels Airlines taglia il 25% del personale

In risposta alla crisi del settore provocata dalla pandemia di Covid-19, Brussels Airlines taglia del 30% la propria flotta e del 25% i posti di lavoro. Lo annuncia in una nota la compagnia aerea, precisando che lavorerà con le parti sociali per «ridurre al minimo assoluto il numero dei licenziamenti».

L'azienda si definisce «fiduciosa» che il piano di risanamento messo a punto sarà in grado di «salvaguardare il 75% dei suoi impiegati e di tornare a crescere in maniera redditizia non appena la domanda di viaggi aerei tornerà di nuovo a livelli normali, cosa prevista per il 2023«. Dal 21 marzo, giorno in cui ha sospeso l'operatività dei propri voli, Brussels Airlines ha perso «un milione di euro al giorno», scrive la stessa compagnia. Ilsole24ore.com
 

Cesare.Caldi

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La Francia non applica il distanziamento sociale in volo

La regola del metro non sarà osservata sugli aeromobili, ha affermato il segretario di Stato per i Trasporti, Jean-Baptiste Djebbari

La Francia dice la sua sul social distancing: il segretario di Stato per i Trasporti, Jean-Baptiste Djebbari, ha indicato che la regola della distanza di un metro tra i viaggiatori non si applica ai viaggi aerei.

I passeggeri sugli aerei potranno stare a meno di un metro di distanza. Questo è quanto il politico francese ha annunciato al Paese. Pertanto, le compagnie aeree non sono tenute a mettere in pratica il principio del distanziamento sociale, diversamente dagli operatori ferroviari.
La distanza fisica "è praticabile fintanto che siamo in attività ridotta" ma non lo è "su larga scala" sugli aeromobili, ha affermato il segretario di Stato. Il governo non imporrà tali regolamenti ai vettori. "Oggi, i tassi di occupazione di Air France sono compresi tra il 45 e il 50%" ha dichiarato Djebbari, precisando che "la redditività economica inizia a esserci intorno al 75%".

Diverse compagnie aeree, colpite duramente dalla crisi economica, si sono fortemente opposte al distanziamento sociale sugli aerei, che limiterebbe i tassi di occupazione. Il numero uno di Ryanair, Michael O’Leary, ha bacchettato la decisione in Irlanda, dicendo che la società "non può avere margini con il 66% di occupazione".

Il segretario di Stato ritiene che indossare una maschera, misurare la temperatura dei passeggeri (entrambi obbligatori sui voli Air France dall'11 maggio) e canalizzare i flussi attraverso specifici corridoi dovrebbero fornire un buon livello di protezione della salute. "C'è un grande impegno da parte di tutti gli operatori per garantire che i passeggeri riacquistino fiducia. Ciò che accadrà nelle prossime settimane determinerà in gran parte il ritorno delle presenze", ha precisato.

http://www.guidaviaggi.it/notizie/202991/francia
 

Axel91

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Il segretario di Stato ritiene che indossare una maschera, misurare la temperatura dei passeggeri (entrambi obbligatori sui voli Air France dall'11 maggio) e canalizzare i flussi attraverso specifici corridoi dovrebbero fornire un buon livello di protezione della salute. "C'è un grande impegno da parte di tutti gli operatori per garantire che i passeggeri riacquistino fiducia. Ciò che accadrà nelle prossime settimane determinerà in gran parte il ritorno delle presenze", ha precisato.
Io ho un volo Air France prenotato per il prossimo 2 giugno (GVA-CDG-VCE).
Sulla prenotazione c'è scritto che se non abbiamo la macchina sarà il personale Air France a procurarcene una all'ingresso dell'aereo, ma il fatto della temperatura mi è nuova. Come dovrei procedere? me la misurano loro la temperatura prima di imbarcarmi?

Inoltre ho uno scalo a CDG, dovranno rimisurarmi la temperatura anche prima di imbarcarmi sul secondo volo?

Inoltre io sono in Francia (l'aeroporto più vicino è Ginevra) quindi la mia tratta sarà GVA-CDG-VCE, spero che non mi facciano problemi all'ingresso in Svizzera se non apriranno i confini... dato che entro nel paese solo per andare in aeroporto può essere considerato un "transito"?
 
Stato
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