Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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Betha23

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Gli articoli in liberta' del tipo "ecco come viaggeremo" lasciano il tempo che trovano. Settimana scorsa, stando agli esperti, dovevamo pagare tutti la milionata per volare a scacchiera. Oggi siamo tutti a indinnnnnnniargi perche' non succede.

Una cosa, pero', va detta. Nel mio piccolo, nella mia azienda, spendevamo decine di milioni l'anno in viaggi. Soprattutto quelli di Sales, che a vederli in ufficio ti domandavi se gli era scaduto il passaporto. Ora sono tutti WFH e, caso strano, le vendite continuano. Certo, con certi paesi (Cina-Corea-Giappone) e' piu' difficile, ma... e' facile prevedere che in futuro sara' piu' difficile per i nostri figoni di sales ad andare a bere fare casino donnine vendere face-to-face.
Al netto che non succederà mai, i budget per le trasferte hanno la tessa utilità delle spese di pubblicità, nessuno sa mai con esattezza quale sia il ritorno, ma tutti pensano sia giusto farle ! :p

Da commerciale ti posso dire che il faccia a faccia serve a "instaurare" un rapporto, ma anche che effettivamente dopo il telefono può soppiantare molte delle trasferte.
 

13900

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Ho letto le stesse cose dopo l'11 settembre. E sappiamo come è andata a finire.
Beh, stavolta ci sono passi avanti tecnologici che nel 2001 ci sognavamo. Io ho 4 progetti, tutti con gruppi di lavoro in diverse parti del mondo; tra Slack, Jira, Stories On Board e inVision non sto sentendo assolutamente il bisogno di incontrarsi di persona. Chiaro, sarebbe spesso piu' facile ma, alla fin fine... si fa lo stesso.

Mi ricordo di un collega che lavorava in laboratorio e che anni fà non perdeva occasione per lanciarsi in tirate contro i commerciali: "ecco quelli che fanno la bella vita, viaggi, aerei, ristoranti...!!!".
Poi ha cominciato a viaggiare...
e gli e' venuta la cirrosi pure a lui?
 

speedbird100

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Solo per aggiornare sulla situazione di BA: sono iniziate le consultazioni ufficiali con i sindacati lo scorso venerdi' 22 maggio, in 45 giorni si sapra' il risultato. purtroppo dall'azienda ancora non hanno condiviso la proposta fatta.
 

AlicorporateUK

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Sarajevo
Al netto che non succederà mai, i budget per le trasferte hanno la tessa utilità delle spese di pubblicità, nessuno sa mai con esattezza quale sia il ritorno, ma tutti pensano sia giusto farle
Ovvio che il ragionamento varia settore-per-settore (funzione/ruolo e così via dicendo). Nel "nostro" [settore i.e. farmaceutico] ed in reparti come tecnico/qualità, specialmente quando si lavora con CMOs (o contract-manufacturing-organisations), le "trasferte" (o assignments di 3+ mesi in caso di progetti) sono inevitabili. Con il mio ex datore di lavoro (~100,000 dipendenti), "vivevo" praticamente di overseas assignments che includevano il ritorno a casa una volta a settimana (i.e. andata lunedì con rientro il giovedì sera) e con spese di viaggio spesso assurde (i vettori low-cost erano "bannati" come da SOP/policy), Zoom e Teams in tali casi won't cut it.

G
 

TW 843

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Diciamola senza mezzi termini. E molto poco politically correct ma inconfutabile. Chi sta a casa (lasciano che stia a casa)...semplicemente conta meno di un cavolo. In azienda. Ma anche fuori da essa...

Io non ne andrei proprio tronfio come invece si pavoneggia il Signor Luna.
 
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Flyfan

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T’assicuro che ci sono aziende dove chi conta davvero non deve alzare il sedere dalla sedia, si è no che alza la cornetta, ed eventualmente chi si fa le sfacchinate è la manovalanza dei piani alti.
 

londonfog

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Cazzate in libertà...cazzate in quantità...oggi su Repubblica:

Le trasferte di lavoro sono sparite e molte non torneranno
di RICCARDO LUNA26 maggio 2020
Se dopo il coronavirus non dobbiamo tornare alla normalità di prima, come ci ripetiamo per farci coraggio, cosa dobbiamo eliminare? Ho provato a fare un elenco personale, e al primo posto ci sono finite le trasferte di lavoro. Mai più. Mai più, mi sono detto: mai più Roma-Milano-Roma in giornata, le corse in taxi, le attese in aeroporto, il volo da meno di un’ora e poi un appuntamento lampo prima di tornare a casa. E non è che in treno fosse molto diverso: certo in treno puoi leggere, studiare, dormire, ma alla fine il tempo è quello, è una giornata che se ne va.

Per fare un incontro che, adesso lo abbiamo capito, può diventare una video chiamata: ci vediamo su Zoom e tanti saluti. Il settore dei viaggi per affari era un settore importante dell’economia. Quanto importante? Si calcola che quest’anno la perdita sarà di 820 miliardi di dollari, 190 se consideriamo solo l’Europa. Treni, aerei, taxi (tanto paga l’azienda), ristoranti (paga sempre l’azienda). E soprattutto intere giornate a spostarsi per vedere qualcuno. Intendiamoci, è importante vedersi: secondo una ricerca di Harvard, una richiesta fatta di persona ha 34 volte più possibilità di essere approvata della stessa richiesta fatta via email. Ma una videochiamata non è come una email, è molto più efficace.

E certi viaggi di lavoro mordi e fuggi non erano per farsi approvare qualcosa, ma per approfondire un tema magari. Zoom, o Meet o Teams, bastano e avanzano in tutti quei casi. Senza contare che molte aziende sono in crisi, e devono tagliare i budget; altre hanno addirittura chiuso; e che sui viaggi all’estero pendono infinite questioni di quarantena e sicurezza, anche per chi vola in business. Questo per dire, che riprenderemo a viaggiare per piacere. E anche per lavoro, quando sarà davvero importante vedersi. Ma tutte quelle trasferte che scandivano la settimana di molti di noi, questo muoversi come palline da flipper su e giù per l’Italia per partecipare ad un convegno o intervenire a un dibattito, forse sono finite per sempre. Capisco che che in una economica che misura tutto solo in termini di consumi possa essere un problema, ma vuol dire che consumeremo altro. L’ambiente ringrazia e anche la nostra vita quotidiana ci guadagnerà.
Io sono un po' scettico, questi discorsi li ho gia' sentiti dopo la prima guerra del Golfo, dopo l'11 Settembre e tante altre volte. Alla fine i viaggi di lavoro sono ripresi, magari dopo un po' di tempo, ma sono ripresi.
 

SkyNomad

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Come tecnico di avviamento, per questa attività è essenziale essere lì e poter vedere in tempo reale cosa sta succedendo, sia direttamente o mediante telecamere, sia mediante HMI o snapshot di datablock dei PLC. Mi è capitato una volta di dover fare un avviamento da remoto di un impianto (civile) di un paese che ad un certo punto era stato coinvolto in una guerra, e quando mi dicevano di un malfunzionamento spesso la situazione era già cambiata, non potevo verificare le condizioni in cui era avvenuto, tranne ovviamente i log dei programmi dell'applicazione che dovevo testare e correggere. Quanto ai commerciali, penso che sia molto diverso se il prodotto sia standardizzato o se necessiti di una progettazione personalizzata; in quest'ultimo caso, il commerciale deve fare una trattatica lunga e complicata che a tu per tu è molto più efficiente; poi, il dirigente che ha seguito il lavoro in ufficio verrà a fare quella che chiamiamo "una passerella" e a firmare il contratto. Verso la fine dell'avviamento vengono al pettine non solo gli eventuali problemi riscontrati durante il montaggio e l'avviamento ed i ritardi, ma anche tutte le ambiguità rimaste nel contratto, e a quel punti cominciano gli scaricabarile tra commerciali e dirigenti, a ricevere le lamentele del cliente siamo noi avviatori; commerciali e dirigenti cercano di stare lontani e continuano a chiedere "quando finisci?" anche se non hanno ancora deciso se una certa modifica va fatta o no. Probabilmente per qualche tempo certe trasferte che sono viaggi premio mascherati per alcuni privilegiati (visite a fiere, convegni, ma anche visite quasi "di cortesia" ai clienti) saranno limitate, poi riprenderanno.
Quanto alle trasferte in Italia, a parte le primissime a Bagnoli e a Taranto, sono state tutte nel nord e ci sono andato in auto.
E' comunque curioso che per i giornalisti le trasferte di lavoro siano solo per commerciali o dirigenti; supervisori ai montaggi o all'avviamento non esistano prorpio.
 
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belumosi

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Secondo me la verità sta a metà strada. In passato la tecnologia non avrebbe permesso le meraviglie che conosciamo oggi. E qualche nuova abitudine implementata in questi mesi, probabilmente sopravviverà al Covid. Però restano tante situazioni nelle quali la presenza fisica è la scelta più opportuna, se non indispensabile.
 

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In passato la tecnologia non avrebbe permesso le meraviglie che conosciamo oggi.
Per meraviglie cosa intendi?
Perché imho Zoom, Webex o tutti queste app sono delle autentiche ciofeche da incubo che ti fanno sognare di trovarti in coda in autostrada, in piedi su un treno regionale senza aircon il 20 luglio, o sotto la pioggia senza ombrello ad aspettare ore e ore un taxi.
 
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vipero

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Per meraviglie cosa intendi?
Perché imho Zoom, Webex o tutti queste app sono delle autentiche ciofeche da incubo che ti fanno sognare di trovarti in coda in autostrada, in piedi su un treno regionale senza mascherina, o sotto la pioggia senza ombrello ad aspettare ore e ore un taxi.
Te l'ho aggiornato ;)
 

Pierluigi

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E' comunque curioso che per i giornalisti le trasferte di lavoro siano solo per commerciali o dirigenti; supervisori ai montaggi o all'avviamento non esistano prorpio.
E' una visione perfettamente in linea con i detentori (o presunti tali) del potere, che sono convinti che il principale compito di una compagnia aerea nazionale sia di portare i turisti stranieri in Italia, o che un allevamento di cozze sia equivalente ad un'acciaieria con altoforni.

E così, tutte le decine di migliaia di tecnici, ingegneri, tecnici commerciali che lavorano da Firenze/Ancona in su per una miriade di piccole, medie e grandi imprese, continueranno a girare l'Europa ed il mondo facendo scalo da MUC e FRA. Che vuoi che sia sobbarcarsi 4-5 ore in più di viaggio a settimana (se tutto fila liscio), quando il tuo lavoro garantisce redditi di cittadinanza e di emergenza?! Ciapa su e porta a cà!
Come diceva Belumosi ieri, il Venezuela è sempre pericolosamente più vicino...

Per curiosità, tra marzo ed aprile ho seguito da casa via MS Teams l'avviamento di un centro distributivo a 1200km da casa, assieme a due colleghi informatici collegati uno dalla campagna francese e l'altro dalle Midlands inglesi.... L'esito non è stato cattivo, perché era un impianto quasi tutto manuale e di piccola taglia, ma la presenza sul campo sarebbe stata molto più efficace.
Certamente, poi, non avremmo potuto ripetere in queste condizioni quanto abbiamo fatto nel 2018 con un centro di grandi dimensioni e ad alto grado di automazione in un altro paese europeo, con una complessità di reparti non gestibile da remoto. Tra le varie figure coinvolte nell'avviamento sul campo, anche diverse squadre di semplici addetti di magazzino, già operanti sullo stesso cliente in altri paesi d'Europa, Italia compresa, per fare formazione ai loro nuovi colleghi locali.
Insomma, il mondo del lavoro reale è un po' più complesso di come lo vede un navigator...

Buona giornata!
 

13900

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Per meraviglie cosa intendi?
Perché imho Zoom, Webex o tutti queste app sono delle autentiche ciofeche da incubo che ti fanno sognare di trovarti in coda in autostrada, in piedi su un treno regionale senza aircon il 20 luglio, o sotto la pioggia senza ombrello ad aspettare ore e ore un taxi.
E' chiaro che chi dice che non voleremo piu' per lavoro dice fesserie, ma non si puo' nemmeno andare 100% nell'altra direzione. Ognuno e' diverso, i lavori sono differenti, ma se devo essere sincero nel lavoro che faccio io, con teams in almeno 4 paesi diversi, senza Teams/Webex/Jira e tutti questi tools di collaborazione, non faremmo nulla. E non facciamo solo lavoro 'intangibile', con software, ma anche e soprattutto parecchio hardware, parecchie implementazioni su navi e cose simili. Non avessimo questi sistemi saremmo fregati.
 

TW 843

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Il mio lavoro è semplicemente impossibile da poter fare in videochiamata
Te l'ho aggiornato ;)
10 minuti fa in piazza cinque giornate qui a Milano c'era una che stava girando a zig zag tra strada e marciapiede su un maggiolino (new beetle) color nocciola. Bloccata da un vigile in moto. Ero a 10 metri da lei perché passavo in scooter.
Sapete perché?
Tenetevi forte.
Aveva la mascherina sugli occhi! Piazzata perfettamente a quadrato che copre l'intero volto.

#WELCOMETOFAVELAS
 
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Esattamente le stesse cose succedono qui, nella ricca e perfida Albione. Un'amica di famiglia e' paramadico per St John Ambulance: solo a lei, nelle ultime settimane sono capitati due casi in cui un tizio e' andato a sbattere con la bici in quanto aveva la mascherina fin sugli occhi, e in un altro caso una genia era in auto con una specie di respiratore tipo questo; apparentemente non ha levato la plastichina dai filtri, o qualcosa del genere. Sta di fatto che e' svenuta per mancanza di ossigeno, ha perso il controllo del mezzo s'e' accartocciata contro un bus. L'autista buonanima le ha salvato la pelle levandole l'accrocchio...
 

londonfog

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Per meraviglie cosa intendi?
Perché imho Zoom, Webex o tutti queste app sono delle autentiche ciofeche da incubo che ti fanno sognare di trovarti in coda in autostrada, in piedi su un treno regionale senza aircon il 20 luglio, o sotto la pioggia senza ombrello ad aspettare ore e ore un taxi.
Ieri ho avuto una videoconference dietro l'altra (6 in un giorno), condivido in pieno.
 

BAlorMXP

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Per meraviglie cosa intendi?
Perché imho Zoom, Webex o tutti queste app sono delle autentiche ciofeche da incubo che ti fanno sognare di trovarti in coda in autostrada, in piedi su un treno regionale senza aircon il 20 luglio, o sotto la pioggia senza ombrello ad aspettare ore e ore un taxi.
Convengo fra l'altro ho scoperto dell'esistenza di esaltati nell'utilizzare questo metodo...per me è stato un incubo.
 

leerit

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La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato che il suo consiglio di vigilanza, riunito oggi, ha deciso di rimandare l’approvazione del piano di salvataggio proposto lunedì dal governo tedesco. Il piano prevedeva aiuti dal valore massimo di 9 miliardi di euro e una partecipazione diretta dello stato nella compagnia. L’accordo permetterebbe a Lufthansa, la più grande compagnia aerea tedesca, di riprendersi dopo le grosse perdite degli ultimi mesi dovute all’interruzione dei voli per la pandemia da coronavirus.

La compagnia ha detto che la decisione di rimandare l’approvazione è stata presa a causa delle richieste della Commissione Europea, che deve dare il proprio benestare all’operazione. Lufthansa non specifica quali siano state queste richieste, ma secondo Reuters la Commissione Europea avrebbe chiesto alla compagnia di rinunciare a sei di 300 di quelli che in gergo si chiamano slot (cioè le fasce orarie in cui possono volare gli aerei) negli aeroporti di Monaco di Baviera e di Francoforte. Le richieste, si legge nel comunicato, indebolirebbero la compagnia, già provata economicamente dalla crisi degli ultimi mesi, e pertanto al momento il piano di salvataggio non può essere approvato.

Il consiglio di vigilanza di Lufthansa aggiunge però di sperare di trovare una soluzione per salvare la compagnia e di credere che il piano offerto dal Wirtschaftsstabilisierungsfonds (Wsf), l’organismo federale istituito per fornire i fondi per rispondere all’emergenza coronavirus, sia l’unica strada percorribile al momento.

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