A Fiumicino i problemi sono davvero tanti. E tutti frutto di decenni di incuria in cui il principale aeroporto del paese è stato abbandonato. Ora tutti i nodi vengono al pettine.
L'intervista che segue meriterebbe molti commenti, a partire da colui che l'ha rilasciata. Ma è agosto, e non è ammesso che un italiano connetta i propri neuroni e provi a pensare e riflettere.
«Fiumicino vola, il raddoppio serve. E il rogo non c’entra con l’aeroporto»
Il presidente Enac Vito Riggio sulle criticità dello scalo: «Privatizziamo la sicurezza. C’è stato un +5% di traffico dal 7 maggio anche se lo scalo era senza un braccio»
ROMA — Voli cancellati, ritardi, passeggeri infuriati. Mentre l’aeroporto di Fiumicino torna - faticosamente - alla normalità dopo il rogo di mercoledì nella pineta vicina alle piste, i disagi per i viaggiatori della low cost Vueling non si placano.
Ieri terzo incendio in 4 giorni vicino lo scalo: tre pompieri feriti. Le indagini sul rogo che cinque giorni fa ha paralizzato Fiumicino proseguono, ma qualcuno, come Alfonso Sabella, assessore capitolino alla Legalità, non esclude un sabotaggio mirato contro la Capitale.
Vito Riggio, come presidente di Enac, ha invece subito escluso questa pista? «Sull’incendio del terminal 3 del 7 maggio, unico a coinvolgere lo scalo, indaga la Procura di Civitavecchia e ho piena fiducia nella magistratura che chiarirà anche i dettagli del secondo rogo. Ma non credo abbia a che fare con lo scalo, se ci sono altre verità farà luce la Procura».
E intanto Fiumicino, nonostante le criticità, registra record di flussi turistici. I numeri positivi che vi servono per i progetti di raddoppio di Fiumicino. Ma serve anche Alitalia al progetto giusto?
«Abbiamo registrato un 5% in più di traffico dal 7 maggio, anche se lo scalo era senza un braccio. Viaggiamo verso quota 50 milioni, mi pare evidente che la domanda su Fiumicino sia in crescita. Il Governo ci ha dato via libera al progetto, se Renzi non lo vuole fare deciderà, ma sentir parlare di spostare le low cost (proposta dal sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, nda) è ridicolo. In Italia c’è un solo unico hub intercontinentale.
Alitalia vuole andarsene? Vada a Malpensa, abbiamo molte compagnie come Emirates pronte a soppiantarla, ma nello sviluppo dello scalo Alitalia ha un ruolo e deve decidere cosa vuol fare».
I problemi di Fiumicino però non sono certo limitati ad Alitalia o Vueling. Le carenze di personale tra la polizia sono note, come quelle dei vigili del fuoco.
«I
problemi di organico della polizia li segnaliamo da dieci anni ma il fatto è questo: se lo Stato è in crisi e continua a tagliare, allora privatizziamo la sicurezza. Diamo la possibilità ad Adr di assumere nuovi passaportisti, controllati da qualche agente, così liberiamo la polizia dall’incarico.
Per i vigili del fuoco, ci vogliono urgenti rinforzi perché mercoledì i pompieri dello scalo sono dovuti intervenire sulla pineta, visto che Fiumicino città non ha la caserma».
I disagi subìti dai passeggeri però sono intollerabili e l’Enac ha gli strumenti per correggere le criticità, cosa farà?
«Ne parleremo nel vertice del 6 agosto con Adr dove, relazioni alla mano, analizzeremo e correggeremo le problematiche riscontrate.
Anche per capire di cosa si lamenta Alitalia quando parla di 80 milioni di danni per il rogo, visto che i voli non li ha interrotti. E poi Alitalia, come le altre compagnie, Vueling in primis, deve renderci conto dell’assistenza prestata ai passeggeri. L’hanno fatto? Vedremo. Per i vettori vale la regola, o aggiusti il tiro o parte la revoca della licenza di volo in Italia».
http://roma.corriere.it/notizie/cro...to-6514694e-3896-11e5-90a3-057b2afb93b2.shtml