Firenze: l'aeroporto è al limite, scoppia di rumore


goafan

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Legnaioli: la pista nuova serve ma deve esserci accordo territoriale
E alla scuola Paolo Uccello il rumore supera le parole 10 volte l´ora
Il futuro dell´aeroporto

Meno rumore se gli aerei usassero un corridoio lungo l´autostrada
La maggior parte dei dirottamenti avviene appena si superano i dieci nodi


ILARIA CIUTI

ERA stato negli ultimi anni sul filo del rasoio. Ormai il rumore degli aerei in decollo e in atterraggio a Peretola ha superato i limiti di norma in ambedue i punti di rilievo di Arpat, a Quaracchi e intorno a via Pratese, oltre i 60 decibel di media annua nel primo caso, oltre i 65 nel secondo. Ma quello che fa più impressione è quanto racconta il responsabile Arpat del monitoraggio acustico, Andrea Poggi, sulla visita alla scuola Paolo Uccello sulla via Pistoiese. «Lì - spiega - siccome si tratta di verificare il disturbo all´attività scolastica, non consideriamo la media annuale quanto le conseguenze di ogni singolo passaggio aereo. Abbiamo verificato rumore a 85 decibel ogni passaggio. Almeno 10 volte in un´ora, dieci volte in cui in classe si deve smettere di parlare perché non si sente più niente. Come è evidente, insegnare in queste condizioni non è facile».
Se le cose vanno così adesso, si complicheranno ancora di più con lo sviluppo dello scalo che aumenta passeggeri a un ritmo medio del 5% all´anno, addirittura di oltre il 25% nel 2007 in confronto al 2006 in cui l´aeroporto aveva chiuso due mesi per rifare la pista. L´obiettivo è di arrivare, di circa due milioni di passeggeri attuali, a tre milioni. Quando? Con le variazioni di rotte e l´arrivo di nuove compagnie, forse tra il 2012 e il 2017, azzarda Legnaioli. Il quale non nega un «problema ambientale oggi significativo» cui un cambiamento di inclinazione della pista, da perpendicolare come è adesso a parallela all´autostrada, porrebbe secondo lui il maggiore rimedio possibile. «Non si tratterebbe - spiega - solo di evitare, eliminando il vento in coda, la gran parte dei dirottamenti che oggi ostacolano la piena operatività dello scalo ma anche di migliorare notevolmente la questione dell´impatto ambientale». Nonostante che, aggiunge subito il presidente, di cambiamento di pista si possa parlare solo «se c´è un pieno accordo territoriale». Altrimenti non se ne fa di niente.
Attualmente l´accordo non c´è. Però cerchiamo di capire di cosa si tratta. Intanto, perché si dice che la pista parallela produrrebbe meno, o forse nessun, rumore nelle case, nei giardini, davanti alle televisioni, nelle camere degli abitanti che protestano, non più tardi di questi ultimi giorni anche contro il sindaco Domenici che ha detto di voler fare atterrare la notte i voli della Fiorentina? Perché, ha calcolato Adf, gli aerei, passando lungo l´autostrada, non decollerebbero, e peggio ancora atterrerebbero, strisciando sui tetti di zone densamente abitate come Peretola, Brozzi e Quaracchi oppure, quando vanno da Monte Morello, su Castello e Quinto. L´area sorvolata diventerebbe la piana di Sesto e i primi edifici interessati, sempre secondo questi calcoli, sarebbero i capannoni industriali dell´Osmannoro o di Capalle, a seconda dell´inclinazione esatta ancora da decidere. Comunque, si sostiene, non si tratterebbe di abitazioni e il sorpasso avverrebbe quando gli aerei sarebbero più alti rispetto a come ora passano sopra le case.
Adf lo ha già calcolato perché l´ipotesi, non di una seconda pista, ma di sostituire la pista esistente con un´altra parallela all´autostrada è vecchia. L´aveva già adombrata ai suoi tempi il famoso pilota e esperto di aeroporti Luciano Nustrini. Ci si è poi concretamente scontrata la società dell´aeroporto quando nel 2004 l´amministratore delegato di Adf e uomo di fiducia dei privati di Aeroporti Holding, Fabio Battaggia, la tirò fuori in modo molto poco diplomatico, come si disse allora. Fu un no generale da parte delle istituzioni locali e il progetto, allora di oltre tre chilometri di pista parallela, rientrò nel cassetto. Ma Adf non ci ha mai rinunciato, ha sempre pensato di riproporlo sebbene in scala ridotta, alla prossima amministrazione. La società taceva. Ma l´ipotesi è tornata clamorosamente alla ribalta dopo la recente dichiarazione di appoggio del presidente della Provincia Matteo Renzi.
L´ipotesi a cui Adf non ha mai rinunziato è quella di spostare la pista lungo l´autostrada ma di ridurne le dimensioni a circa 2.000 o 2.200 metri invece dei circa 1.800 di oggi. Due gli scopi, spiega Legnaioli. Uno, migliorare la questione del rumore, in che modo lo si è già visto. Secondo, evitare il problema, a Peretola scottante, dei venti che gli aerei quando decollano o atterrano non devono avere in coda perché li spingono troppo. Ora, i venti prevalenti all´aeroporto vengono da nord o da sud e beccano gli aerei rispettivamente in decollo o in atterraggio. Per questo la maggior parte dei dirottamenti o delle cancellazioni, circa il 5% di tutti i movimenti in un anno, avvengono appena si superano i 10 nodi. Con la pista parallela i venti soffierebbero trasversalmente agli aerei. E ciò, secondo i sostenitori della pista parallela, eviterebbe anche qualsiasi ipotesi di bidirezionalità della medesima. Il veto di volare dalla parte di Firenze e dunque di squassare di rumore Novoli e dintorni non verrebbe secondo loro mai violato perché, mentre adesso alcune volte si ignorano le regole pur di evitare il vento in coda, un vento che viene da sinistra o da destra non farebbe differenza. D´altra parte, si spiega ancora, atterrando dalla piana o decollando dalla medesima le manovre sarebbero così semplici da sconsigliare qualsiasi pilota a complicarle andando in senso inverso: dalla piana alla pista e al parcheggio vicino all´aerostazione senza necessità di rullaggio all´atterraggio e viceversa al decollo.


L´Arpat: come si fa a giudicare la nuova pista se manca qualunque studio ambientale?
"Si parla, si parla ma senza dati"


PERPLESSI sulla pista parallela all´autostrada i tecnici Arpat. Sicuramente decisi a non pronunziarsi senza avere fatto prima studi precisi. L´unica cosa che per ora dichiarano come certo è che così la situazione non va. Il responsabile del monitoraggio acustico, Andrea Poggi, spiega che ormai i decibel hanno superato la media annuale permessa in ambedue i luoghi dove Arpat fa i rilievi, lungo il Fosso Macinante a Quaracchi e in via Madonna del terrazzo, dietro il deposito Ataf di Peretola. Gli aerei superano in media i 60 decibel consentiti nella prima area e i 65 della seconda. Ma gli abitanti ricordano che i picchi che corrispondono al momento in cui l´aereo passa mentre uno sta parlando, è a tavola, in giardino o ha le finestre aperte, arrivano a molti decibel in più. Poggi racconta che nella scuola Paolo Uccello sulla Pistoiese è come se suonasse la campanella dieci volte l´ora: sono gli aerei che passano e tappano bocca e orecchie a ragazzi e insegnanti.
Perché il rumore ultimamente è cresciuto? «Perché sono aumentai i voli notturni, le frequenze degli aerei e sono cambiate le tipologie - spiega Poggi - Fa molto più rumore un piccolo Airbus o un piccolo Boing, di quelli che ormai si usano a Peretola, rispetto agli aerei di prima». E allora perché non cambiare senso alla pista, sistemandola lungo l´autostrada e evitare così che i voli sorpassino le case di Peretola, Brozzi e Quaracchi oltre che di Quinto e Castello dove il rumore è minore ma comunque c´è? «Cominciamo con il dire che è improponibile dare un giudizio compiuto senza studiare la questione. Va capita l´inclinazione della pista, l´area su cui gli aerei volerebbero, la loro altezza, vanno fatti una serie di modelli matematici complicati che per ora nessuno ci ha chiesto, A chiacchiere si dice molto ma si conclude poco», risponde Poggi.
Comunque il tecnico spiega cosa lo rende già da ora perplesso: «Gli unici studi che io conosca sull´argomento risalgono al 1992, quando la pista fu allungata da 1250 a 1.600 metri. Li aveva fatti la società Italaerport su cinque scenari di cui fu scelto quello di ripiego, l´allungamento, appunto. E questo perché gli altri, compresa la pista parallela, furono giudicati responsabili di un impatto ambientale insostenibile». Perché insostenibile? Perché, spiega Poggi, se una pista assicura nuove potenzialità di sviluppo all´aeroporto queste potenzialità verranno inesorabilmente usate: «Dunque bisognerebbe sapere con esattezza che tipo di velivoli userebbe la nuova pista. Se solo gli attuali, più piccoli degli aerei normali usati nei medi e grandi scali, oppure tutti i tipi di aerei. In quest´ultimo caso il rumore aumenterebbe».
L´altro problema su cui Poggi si mostra scettico è l´unidirezionalità della pista. Non si convince del tutto che gli aerei decollerebbero e atterrerebbero solo verso o dalla piana. Teme che verrebbe toccata anche Firenze: «E´ difficile che i piloti osservino fino in fondo le regole», giustifica. «In ogni caso - aggiunge - queste sono solo obiezioni di principio e fatte in base a quanto se ne sa finora. Ripeto, è impossibile dire niente di ragionevolmente certo senza studi approfonditi». (i.c.)


Passeggeri in forte aumento

Nel 2007 Peretola ha sfiorato i due milioni di passeggeri. Per l´esattezza sono stati 1.918.751, mentre nei primi quattro mesi di quest´anno, tra il gennaio e l´aprile 2008, il traffico aereo ha fatto registrare 577.043 passeggeri. Nel 2007 è stata annotata una sensibile crescita del numero dei passeggeri, crescita che si è attestata al +25,3%, ma è bene ricordare che nel corso del 2006 l´aeroporto è rimasto chiuso più di 2 mesi per il rifacimento della pista di volo.
Altri dati che danno la misura del rilievo dell´aeroporto di Firenze. Nel corso del 2008 si sono avuti 74 movimenti aerei al giorno con una capacità aeroportuale che ha raggiunto il picco massimo di 15 movimenti l´ora. Le ore di punta sono state tra le 6,30 e le 8,00 con 9 movimenti, tra le 13,00 e le 15,00 con 15 movimenti e tra le 17,00 e le 19,00 sempre con 15 movimenti. Le ore di apertura dell´aeroporto: Peretola è operativo per i voli di linea e i charter dalle 6,30 alle 23,00, ma garantisce l´operatività 24 ore su 24 in caso di voli di Stato, voli ambulanza e riposizionamenti.
La striscia di asfalto della pista misura 1.725 metri, ma non viene utilizzata in tutta la sua lunghezza. Al massimo vengono utilizzati 1.674 metri come distanza utile al decollo in una delle due direzioni possibili (nell´altra 70 metri in meno), mentre per l´atterraggio bastano 977 metri, sempre in una delle due direzioni (nell´altra ne servono 1.455). Bisogna infatti ricordare che a Firenze si atterra e si decolla in due direzioni, sia sulla direttrice autostrada-Monte Morello che sulla direttrice opposta Monte Morello-autostrada.
Nel 2007 il 42% dei velivoli che si sono mossi su Peretola erano Airbus 319 e il 3% Boeing 737, su un totale di 27.324 movimenti. Cancellazioni e dirottamenti in altro aeroporto hanno riguardato il 5% dei voli e la maggior parte di queste situazioni, che creano disagio e malumori nei passeggeri, hanno avuto come causa il troppo vento.


L´assessore Conti e i sindaci di Prato e della Piana spiegano il no alla pista parallela
"Superaeroporto o scalo di città? Abbiamo già deciso: il secondo"

"Se Firenze vuole una struttura da otto milioni di passeggeri deve ripensare tutto"


MAURIZIO BOLOGNI

Da Palazzo Bastogi ai municipi della Piana, è pollice verso. Bocciatura senza appello per il rilancio dell´idea di realizzare la nuova pista di Peretola in parallelo all´autostrada. Questa corsa in linea, tra le auto che viaggiano sull´autostrada e gli aerei in decollo e atterraggio sulla striscia d´asfalto dell´aeroporto, ha poco di suggestivo e non si deve proprio da fare. Così la pensano in Regione. A Prato. A Sesto. «Sull´argomento mi sono già espresso più di una volta» cerca di tagliare corto l´assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti. Significa contrarietà assoluta alla tentazione di realizzare la pista per gli aerei in parallelo all´autostrada? Conti raccoglie la provocazione prendendola alla lontana. «Significa - dice - che non da ora io sono favorevole all´integrazione dei due aeroporti di Pisa e di Firenze. E penso che se per Firenze si vuole un aeroporto da otto milioni di passeggeri all´anno, allora bisogna ripensare tutto, a qualcosa di molto diverso dall´aeroporto di città che abbiamo oggi». Conti ironizza: «Strana regione questa. Un giorno solleva il problema di avere quattro milioni di passeggeri a Sovicille, un altro esalta la possibilità di farne muovere otto milioni a Firenze».
Il tema dell´aeroporto di città è ripreso dal sindaco di Sesto, Gianni Gianassi. «Bisogna decidersi - dice il primo cittadino di Sesto - o si vuole l´aeroporto alla porta di casa, coi suoi vantaggi e i suoi limiti, oppure si vuole uno scalo con maggiori potenzialità ma che per questo deve essere lontano dal centro. O meglio - aggiunge Gianassi - si è già discusso e deciso per l´aeroporto di città. E tutti gli atti amministrativi compiuti negli ultimi anni, fino ad un mese e mezzo fa e con la partecipazione determinante della Provincia di Firenze oltre che di tutti i Comuni, vanno in questa direzione e sono in contrasto con la realizzazione della pista parallela all´autostrada fino a toglierle lo spazio fisico. Mi riferisco all´accordo per spostare il camino dell´inceneritore a poche centinaia da quella che sarebbe la nuova pista aerea, cosa che proprio non si può fare. Mi riferisco agli accordi di pianificazione per Castello e per il Bosco della Piana, progetti incompatibili con la pista e che da questa verrebbero cancellati. Ne abbiamo fatti di tavoli di discussione, e tutti hanno accertato i limiti oggettivi di questa idea, compreso il fatto che rimarrebbe una pista unidirezionale verso Prato perché è inimmaginabile che vengano autorizzati decolli sopra il Duomo di Firenze». Gianassi è drastico: «E´ una cosa che non ci sta e che non è opportuna. Faccio mio quello che Veltroni andava dicendo in campagna elettorale: quando si decide di fare un´opera pubblica, va fatta; quando si decide di no, bisogna evitare di cogliere ogni occasione per rimetterla in discussione».
Sulla stessa linea il sindaco di Prato Marco Romagnoli. «L´allungamento che si doveva fare è già stato fatto, non è pertinente rimettere tutto in discussione» dice. E aggiunge altri dubbi. «Ci sono problemi tecnici più che politici - dice il sindaco di Prato - mi sembrerebbe oltretutto davvero delicato e rischioso affiancare una pista di volo ad un´autostrada».
 

Alfly727

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Prosegue la discussione infinita ( proprio nel senso che non finirà mai e pertanto non produrrà nulla di concreto) sll'aeroporto di FLR. Negli inerventi riportati da Goafan ci sono secondo me inesattezze e considerazioni discutibili di cui abbiamo più volte parlato, ma francamente mi sembra anche inutile continuare a ribattere a gente sorda o che fa finta di non sentire.
 

chielloduebis

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Senza entrare nel vivo dell'ennesima polemica (ormai aria fritta, strafritta in olio vecchio):

- Per quanto riguarda il rumore derivante dal traffico aeroportuale abbiamo il bel Decreto Legislativo n.13 del 17.01.2005 (bello solo a parole, nella pratica è solo inchiostro che dorme su carta) che prevede una serie di casistiche ove non sono possibili deroghe ai movimenti aerei (Qualcuno se lo studi, e verifichi che Firenze è compatibile o meno con la normativa)
- Contestare un falso. Se si sposta la pista (studi nessuno ufficialmente ne ha fatti) non si può dire che il rumore sarà rispettoso della normativa per gli abitanti delle nuove aree "residenziali e poli della ricerca" di Sesto Fiorentino.
Per la cronaca dato che i numeri in questo forum non piacciono tantissimo.....gli insediamenti della cittadella dello studio e della ricerca sarebbero a ca. 600-700m dalla pista, e i nuovi insediamenti in fase di realizzazione a sud di Pasolini a ca. 1000m dalla pista. O questi abitanti saranno selezionati tra la comunità sordo-muta cittadina (non oderanno il rumore, e non avranno modo di parlare) o non vedo come si possa dire che ortogonalmente ad una pista a distanza di 1.000m non ci sia sforamento di rumore.
Aspetto uno studio di un ente indipendente (meglio se pubblico) che dimostri l'eventuale assenza di rumore.
- La piana di Sesto (che a qualcuno piaccia o no, che ci siano le lurcetole o le farfalle o no) è un importante bacino idrico (di approvvigionamento) per tutta la zona. Tagliarla a metà con la pista è compatibile con questa situazione? Esiste un S.I.A. o una V.I.A. di un ente indipendente (meglio se pubblico) per valutare le conseguenze?
 

DANYFI80

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Quindi no alla pista parallela perchè sarebbe a 900 metri dagli insediamenti di Sesto ma ok ai nuovi insediamenti di Castello a 300 metri dalla pista attuale?
 

A319FLR

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Senza entrare nel vivo dell'ennesima polemica (ormai aria fritta, strafritta in olio vecchio):

- Per quanto riguarda il rumore derivante dal traffico aeroportuale abbiamo il bel Decreto Legislativo n.13 del 17.01.2005 (bello solo a parole, nella pratica è solo inchiostro che dorme su carta) che prevede una serie di casistiche ove non sono possibili deroghe ai movimenti aerei (Qualcuno se lo studi, e verifichi che Firenze è compatibile o meno con la normativa)
- Contestare un falso. Se si sposta la pista (studi nessuno ufficialmente ne ha fatti) non si può dire che il rumore sarà rispettoso della normativa per gli abitanti delle nuove aree "residenziali e poli della ricerca" di Sesto Fiorentino.
Per la cronaca dato che i numeri in questo forum non piacciono tantissimo.....gli insediamenti della cittadella dello studio e della ricerca sarebbero a ca. 600-700m dalla pista, e i nuovi insediamenti in fase di realizzazione a sud di Pasolini a ca. 1000m dalla pista. O questi abitanti saranno selezionati tra la comunità sordo-muta cittadina (non oderanno il rumore, e non avranno modo di parlare) o non vedo come si possa dire che ortogonalmente ad una pista a distanza di 1.000m non ci sia sforamento di rumore.
Aspetto uno studio di un ente indipendente (meglio se pubblico) che dimostri l'eventuale assenza di rumore.
- La piana di Sesto (che a qualcuno piaccia o no, che ci siano le lurcetole o le farfalle o no) è un importante bacino idrico (di approvvigionamento) per tutta la zona. Tagliarla a metà con la pista è compatibile con questa situazione? Esiste un S.I.A. o una V.I.A. di un ente indipendente (meglio se pubblico) per valutare le conseguenze?
Le mappe del rumore dicono che la maggior concentrazione di rumore si ha sotto l'aereo e lungo la sua rotta e non di lato.
Ma visto che ti preoccupi della saluta dei sestesi, mi dici a quanti metri sono le case dalla testata di PSA? Quanti metri ci sono tra l'aerostazione e le case? Perchè non ti elevi a paladino dell'ambiente anche un po' per PSA?

La soluzione "pista parallela" è INDUBBIAMENTE un vantaggio per l'abitato della piana e non capisco come mai, un esperto di aviazione come te, si stia arrovellando già il cervello per sostenere le tesi di assessori totalmente incompetenti.
 

chielloduebis

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Le mappe del rumore dicono che la maggior concentrazione di rumore si ha sotto l'aereo e lungo la sua rotta e non di lato.
Giusto! Il rumore sotto la traettoria permane da un punto quota x, fino al momento del completo arresto dell'aeromobile. Concordo pienamente che la distanza lineare (punto a terra, quando l'aereo è a quota X-punto di arresto) sia assai più lunga della distanza lineare laterale all'aereo con rumore > di Y dB.

Ma non mi venire a dire che a 300m laterali si è dentro la soglia del rumore con B737 e A319 perchè non ci credo (comunque su internet trovi il numero di telefono del sindaco di Ciampino, prova a chiamarlo).
 

A319FLR

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Giusto! Il rumore sotto la traettoria permane da un punto quota x, fino al momento del completo arresto dell'aeromobile. Concordo pienamente che la distanza lineare (punto a terra, quando l'aereo è a quota X-punto di arresto) sia assai più lunga della distanza lineare laterale all'aereo con rumore > di Y dB.

Ma non mi venire a dire che a 300m laterali si è dentro la soglia del rumore con B737 e A319 perchè non ci credo (comunque su internet trovi il numero di telefono del sindaco di Ciampino, prova a chiamarlo).
Scusami, ma i 300 metri ci sarebbero sulla pista attuale e non su quella nuova. I metri tra l'autostrada e il polo scientifico sono molti di più. Ma perchè non racconti un po' quanti metri ci sono tra la pista di PSA e le case? Devo chiamare il nuovo sindaco di Pisa io?:D
 

A319FLR

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Ma non mi venire a dire che a 300m laterali si è dentro la soglia del rumore con B737 e A319 perchè non ci credo (comunque su internet trovi il numero di telefono del sindaco di Ciampino, prova a chiamarlo).
Quelle case che si sentono il decollo dei 738 FR o del 767 DL, stanno dentro la soglia del rumore? O forse non si è mai misurato? Come mai solo a FLR vengono misurati i millesimi di qualsiasi unità di misura e a PSA no? Come mai tutta questa attenzione dei politici di mezza regione solo per FLR? Non è che hanno venduto la pelle a PSA e ora non ci sono più argomenti se non quelli pretestuosi per bloccare ancora FLR? In fondo che logica è questa:
La pista attuale vicina alle case va bene, addirittura ne costruiamo altre (case), mentre quella nuova no, anche se sarebbe migliore come situazione ambientale..... Proprio non capisco.....
 
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chielloduebis

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Quelle case che si sentono il decollo dei 738 FR o del 767 DL, stanno dentro la soglia del rumore? O forse non si è mai misurato? Come mai solo a FLR vengono misurati i millesimi di qualsiasi unità di misura e a PSA no? Come mai tutta questa attenzione dei politici di mezza regione solo per FLR? Non è che hanno venduto la pelle a PSA e ora non ci sono più argomenti se non quelli pretestuosi per bloccare ancora FLR? In fondo che logica è questa:
La pista attuale vicina alle case va bene, addirittura ne costruiamo altre (case), mentre quella nuova no, anche se sarebbe migliore come situazione ambientale..... Proprio non capisco.....
Premesso che non faccio il politico e quindi scelte politiche locali a Firenze non so quasi nulla.
A Pisa la maggior parte degli atterraggi/decolli (eccezioni ci sono in giornate di vento da sud) avvengono sorvolando la tenuta di Coltano, il parco, e il Camp Darby.
E' evidente che qualche volta ci sarà qualche situazione di criticità (conosco bene la zona di San Giusto, e se atterri da nord devi sorvolare mezza città, ne abbiamo parlato 2.000 volte oramai. E' minestra vecchia).
Il panaroma aeroportuale italiano è pieno di aeroporti vicini a zone residenziali (penso a Napoli, Forlì, Pisa, Firenze) ma non per questo è secondo me corretto continuare a perseguire la strada del "siccome si è già sbagliato, sbagliamo ancora" o del "ma tanto a Pisa è in centro, facciamolo a 600m dalle vie della citadella della ricerca".

Purtroppo sono sempre additato come "campanilista", oramai non ci bado neppure più e metto sempre il massimo impegno nel postare argomentazioni di quello che dico. Naturalmente queste stesse argomentazioni possono essere più o meno condivise....non faccio sermoni sul rispetto reciproco...ma ogni tanto sarebbe gradito.

E' un forum, non è chielloduebis che decide del sistema aeroportuale toscano.
 

DANYFI80

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Dato che non sei campanilista, potresti dare delle argomentazioni concrete sul perchè, a tuo avviso, è meglio (a livello operativo e di impatto ambientale) la pista attuale che quella parallela?
Hai sempre risposto o meglio sviato dicendo "non credo che Peretola sia un luogo adatto per un aeroporto" oppure "non devo essere io a dire certe cose ma chi gestisce l'aroporto": ma dato che l'aeroporto a Peretola c'è, e per il prossimi 30 anni ci sarà, se è possibile migliorare la qualità della vita degli abitanti e dell'aeroporto, perchè dici NO, se non per campanilismo?
Vorrei avere una risposta chiara ed univoca una volta per tutte. Grazie! ;)
 

chielloduebis

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Dato che non sei campanilista, potresti dare delle argomentazioni concrete sul perchè, a tuo avviso, è meglio (a livello operativo e di impatto ambientale) la pista attuale che quella parallela?
Hai sempre risposto o meglio sviato dicendo "non credo che Peretola sia un luogo adatto per un aeroporto" oppure "non devo essere io a dire certe cose ma chi gestisce l'aroporto": ma dato che l'aeroporto a Peretola c'è, e per il prossimi 30 anni ci sarà, se è possibile migliorare la qualità della vita degli abitanti e dell'aeroporto, perchè dici NO, se non per campanilismo?
Vorrei avere una risposta chiara ed univoca una volta per tutte. Grazie! ;)
PREMESSA: Sia la pista attuale che l'eventuale pista parallela presentano delle criticità operative. L'attuale è penalizzata dalla esigua lunghezza e dalla possibilità di effettuare atterraggi in presenza di vento dal quadrante sud/sud-ovest/ovest e da limitazioni di peso aeromobile qualora si decolli in presenza di venti dal quadrante nord-ovest/nord/nord-est. La pista futura (avendo un utilizzo mono-direzionale) avrebbe in caso di venti da sud-ovest/ovest/nord-ovest analoghe penalizzazioni in atterraggio.

ARGOMENTAZIONI:

RUMORE: Demagogia allo stato puro quello che si sente e si scrive. Con soli 200-300m in più di pista Firenze avrebbe un aumento esponenziale del traffico
aereo con aerei B737/A320 family che comporterebbero sicuramente un intensifcarsi del numero di atterraggi/decolli sull'arco della giornata con relativo incremento del rumore (vuoi per gli abitanti a fondo pista nella nuova lottizzazione di castello, che per quelli esposti lateralmente a sud di Sesto Fiorentino).

CONTESTO AMBIENTALE: Nel mondo la tendenza è quella di delocalizzare gli aeroporti. Lo si è fatto a Ciampino negli anni ’70 per sviluppare Fiumicino (40 Km da Roma), lo si è fatto a Linate negli anni ’90 per sviluppare Malpensa (40 Km da Milano), lo si è fatto a Monaco di Baviera dove il vecchio scalo è stato chiuso per costruirne uno nuovo a 40Km dal centro.
Inserire una struttura con Pista da 3/4/5...8mln di passeggeri nella piana di Sesto Fiorentino oltre al dover ripensare una serie di viabilità/parcheggi/etc comporta sicuramente un aggravio per il già dolente traffico cittadino in quella zona.
Sono balle quelle che leggo dove si dice che traslando la pista si potrebbe regalare lo spazio dell'attuale all'ambiente. E' impensabile gestire un scalo quadruplo dell'attuale senza dover sottrarre all'ambiente ulteriore spazio per parcheggi e infrastrutture di corollario.
Faccio arrivare 8mln di pax....e poi le macchine e i parcheggi e la viabilità la progetto nel PRG di Lastra a Signa, di Montelupo Fiorentino??

LIVELLO NAZIONALE: Tra 18 mesi al massimo la T.A.V. collegherà Firenze a Bologna in 32min (una vittoria per le infrastrutture) e di conseguenza un viaggio tra Firenze e Bologna aeroporto durerà ca. 40min (all’incirca il tempo che da Stansted a Londra impiego per raggiungere il centro, all’incirca il tempo che da Malpensa impiego per raggiungere Cadorna, all’incirca il tempo che da Fiumicino impiego per raggiungere Termini). Pensare un sistema viario e ferrato di interconnessione allo scalo troppo difficile??
Paradossalmente si farà quasi prima dal Marconi a SMN col treno che da Peretola a SMN con il bus dell'ATAF che ad oggi impiega 25minuti ( www.ataf.net/Template/Contenuto.aspx?idC=621 ) .

Più avanti potrei dare ulteriori argomentazioni, per adesso bastano questi 3 spunti per continuare la discussione.
 

A319FLR

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Premesso che non faccio il politico e quindi scelte politiche locali a Firenze non so quasi nulla.
A Pisa la maggior parte degli atterraggi/decolli (eccezioni ci sono in giornate di vento da sud) avvengono sorvolando la tenuta di Coltano, il parco, e il Camp Darby.
E' evidente che qualche volta ci sarà qualche situazione di criticità (conosco bene la zona di San Giusto, e se atterri da nord devi sorvolare mezza città, ne abbiamo parlato 2.000 volte oramai. E' minestra vecchia).
Il panaroma aeroportuale italiano è pieno di aeroporti vicini a zone residenziali (penso a Napoli, Forlì, Pisa, Firenze) ma non per questo è secondo me corretto continuare a perseguire la strada del "siccome si è già sbagliato, sbagliamo ancora" o del "ma tanto a Pisa è in centro, facciamolo a 600m dalle vie della citadella della ricerca".

Purtroppo sono sempre additato come "campanilista", oramai non ci bado neppure più e metto sempre il massimo impegno nel postare argomentazioni di quello che dico. Naturalmente queste stesse argomentazioni possono essere più o meno condivise....non faccio sermoni sul rispetto reciproco...ma ogni tanto sarebbe gradito.

E' un forum, non è chielloduebis che decide del sistema aeroportuale toscano.
Diventi campanilista, ogni volta che cerchi le leggine, le via etc. etc. e invii mail ai politici "sensibili" all'argomento, ogni volta che puoi, solo per salvaguardare l'abitato delle Piaggie. Perchè non fai la stessa cosa per S.Giusto? Perchè non rispondi alle domande che sono dirette?

Non si tratta di continuare a sbagliare, semmai di sbagliare meno con una pista diversamente inclinata. Ma quello che interessa a te e agli anti FLR è solo che la pista non sia più lunga di 1800 metri, poi per te la potrebbero fare anche in piazza Signoria. Perchè allora non sbagliare meno anche a PSA, riportandolo a essere scalo militare? La città perfetta non si può costruire, almeno che non trovi un deserto e fai una L.Vegas italiana. Il deserto non c'e', come non ci sono più spazi per aeroporti. Allora conviene migliorare quelli esistenti e tenerli ben stretti, invece di chiedere la chiusura di FLR.

Ti capirei molto di più se tu parlassi chiaro, invece di giocare con le parole, non sei un politico, ma ti ci vedrei bene, hai imparato bene a non rispondere alle domande.
 

DANYFI80

Bannato
9 Novembre 2005
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Firenze, Toscana.
@ chiello: Finalmente hai scritto qualcosa di chiaro e costruttivo e non posso che essere d'accordo con te! :)
La base di partenza è che l'aeroporto di Firenze, così come è, sarà sempre più critico perchè il traffico e i passeggeri crescereanno e crescerà anche il rumore.
Purtroppo, mentre ovunque, anche all'estero si sta progettando e pensando al futuro, qui a Firenze l'unica cosa che sanno dire è "integrazione con Pisa", dimenticandosi che PSA è un aeroporto militare con grossi vincoli orari nel numero di movimenti orari (se non sbaglio sono 15, esattamente come quelli di FLR) e che non potrà sopperire alla richiesta futura di Firenze e Toscana.
Inoltre da poco è stato definito dal Ministero della Difesa come MOB (Main Operating Base) il che non favorisce certo lo sviluppo civile di PSA.
Però, dato che per i prossimi 20 anni non è fattibile la costruzione di un nuovo aeroporto nella valle tra Firenze e Pisa in grado di gestire il traffico futuro, a mio avviso la soluzione "tampone" sarebbe la costruzione della pista parallela per risolvere, in parte, i problemi operativi e ridurre l'impatto ambientale di Peretola.

Per quanto riguarda l'alta velocità per BLQ non credo che cambierà molto per vari motivi:
- innanzi tutto, a parte i turisti, nessuno parte dal centro di Firenze. Chi vive a Prato/Pistoia/Arezzo/Empoli ecc viene in aeroporto in macchina principalmente e continuerà a farlo
- inoltre, credo che non sia certo il risparmio di 30 minuti di tempo che invoglierà le persone a scegliere BLQ: già oggi qualcuno lo utilizza, magari per questioni di risparmio, ma il viaggiatore d'affari viaggia da Peretola e continuerà a farlo.
- inoltre, il costo dell'alta velocità per BLQ aumenterà e questo scoraggerà molto l'utilizzo di BLQ con arrivo in aeroporto in treno (credo che porterà più incremento la bretella autostradale)
- infine, BLQ non ha un codice unico con FLR: quindi i turisti internazionali continueranno a cercare voli per FLR e non per BLQ
 
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chielloduebis

Utente Registrato
9 Novembre 2005
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Pisa, Toscana.
Siccome è un forum, e mi era stato chiesto di argomentare l'ho fatto con piacere.
Sapevo benissimo (e non era il mio target) che non avrei convinto gli indecisi, ma almeno la mia libertà di parola la posso far valere?

Ripeto. Non è chielloduebis che progetta il MASTERPLAN "Toscano" degli aeroporti, le mie sono solo posizioni PERSONALI e a titolo consultivo su quanto leggo e/o mi è richiesto. So benissimo che PISA è militare e FIRNENZE ha delle criticità. Non l'ho mai negato!
Non mi piace per le argomentazioni suddette e altre che posterò a breve la ricetta della pista parallela nella piana di Sesto Fiorentino.
 

A319FLR

Utente Registrato
7 Novembre 2005
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Firenze
Ma a rispondere alle domande non dovresti aver problemi. Posso anche capire che non ti piaccia la ricetta della nuova pista, ma almeno ammetti che sarebbe comunque una miglioria. La tua argomentazione è chiara: Siccome anche la nuova pista, non è una soluzione al 100% del problema, allora non facciamo niente, tenendoci la pista attuale (peggiore sia come impatto che come operatività) che favorisce il tuo amato PSA....

Le tue argomentazioni sono pretestuose, come quelle dei politici....