Ciao, torno su queste pagine dopo qualche anno di inattività.
Vi ho sempre seguito, ma ho pensato che a qualcuno potesse interessare una mia recente esperienza con un mondo che incrocia spesso il suo cammino con quello dell’aviazione: sto parlando della meteorologia.
Io sono uno studente all’ultimo anno di Fisica Magistrale, per il corso di Fisica dell’Atmosfera il nostro prof ha organizzato il 15 maggio una visita al CMR -Centro Meteorologico Regionale- di Linate, gestito da un distaccamento dell’Aeronautica Militare.
Come potete immaginare, Meteo e Aeronautica vanno a braccetto. Vero che oggi gli aerei sono sempre più sicuri (e meno soggetti al brutto tempo), però una buona previsione meteorologica permette anche e soprattutto di risparmiare parecchio carburante, se fatta bene. Per fare questo, Si usano dei complicati modelli matematici che predicono precipitazioni, venti in quota, temperature, pressioni eccetera. Questi però per funzionare hanno bisogno di dati iniziali, con cui poi poter far partire le simulazioni. Queste simulazioni sono attendibili fino a 36 ore, quindi diffidate dei siti che mi fanno le previsioni da qui ad una settimana: spesso ho notato che tendono a divergere rispetto al reale.
Dunque, come recuperiamo questi dati iniziali? Con le misurazioni!
Ci sono stazioni meteorologiche a terra, che sono abbastanza capillari sul territorio. Servono però anche dati in quota: per farlo si utilizzano delle radiosonde: Palloni pieni di elio che salgono fino a 40km assieme ad un piccolo computer che registra diversi dati (temperatura, pressione, umidità, vento…) ogni 2 secondi. Vengono lanciati 2 volte al giorno, alle 12 GMT e alle 24 GMT da 6 aeroporti in Italia, tra cui Linate. Così si può avere una panoramica 3D della situazione sopra l’Italia. Per chi abbia voglia di andare a divertirsi a leggere i dati, sono disponibili (con circa 2-3 ore di ritardo) sul sito dell’università del Wyoming: http://weather.uwyo.edu/upperair/sounding.html
L’aeronautica è in Viale dell’Aviazione, ad ovest del parcheggio di aviazione generale e a Sud di Viale Forlanini: entrando, si può scorgere qualche aereo privato in lontananza e un Elicottero statico al centro della piazzetta (mi hanno chiesto di non fare foto).
L’ingresso del centro di comando è questo, dove abbiamo anche sentito la presentazione e dove portano anche le scuole a farci un giro (se qualcuno ha un bambino e volesse informarsi…)
Si può visitare anche la sala di controllo:

Qui mi hanno anche spiegato perché tutte le varie piste della zona sono orientate Nord-Sud; è perché l’unico forte vento presente è il Favonio (Föhn), che scende dalle Alpi, ed è quello che ogni tanto fa arrivare alte temperature e spazza via inquinanti e nubi basse. Diverso invece è il caso di Bergamo e gli altri aeroporti verso est, che sono meno interessati a questo fenomeno. Il Favonio non era ben conosciuto fino ai primi anni ’20, infatti le due prime micropiste di Linate (lunghe meno di 300 m) erano disposte in direzione casuale.
Nei sotterranei abbiamo gli archivi di decine di anni di dati meteorologici: un patrimonio scientifico, non del tutto digitalizzato, che è stato anche colpito dalle alluvioni. Se qualcuno è appassionato e abbia voglia di catalogare i dati, è il benvenuto!


Ci siamo quindi spostati a Linate, con la 73: nell’attesa ho scattato 2 foto alla fauna locale. Scusate la qualità, ma non ho troppo tempo e non sono granché con la post produzione, le lascio per testimonianza)



Ci avviamo in un’area riservata, dietro il parcheggio multipiano riservato agli autonoleggi: da qui si lancia la termosonda.

Qui è presente un piccolo museo, allestito dagli operatori del CMR nel loro tempo libero: si vede al centro una termosonda con paracadute annesso: sembra che sia piuttosto comune che tutte le termosonde vengano recuperate da appassionati che le monitorano tramite GPS. Tranquilli quindi, non fanno danni quando ricadono e non inquinano l’ambiente

Altre termosonde di vecchio tipo: una volta c’era l’obbligo di restituzione, oggi non più


Ecco la termosonda che lanceremo oggi:

Qui, nell’hangar dietro al parcheggio, il pallone è in fase di allestimento. Tutto il processo, compreso di personale e mezzi, costa sui 300€. Una volta si facevano 4 lanci giornalieri, alle 6 12 18 24, poi sono stati tagliati i fondi.

Il pallone portato fuori e pronto al lancio. In questo momento, l'operatore ha già ricevuto il via libera dalla Torre di controllo, che per qualche minuto bloccherà il traffico aereo. Esatto, alle 12:55 di ogni giorno il traffico viene bloccato. Se osservate bene, da qui potrete vedere levarsi in volo un pallone bianco.

Il video del lancio (scusate per l’audio, ma il pallone sale davvero velocemente, 5m/s)
Alla fine della giornata, i dati vengono resi pubblici. Oggi è tutto molto automatico, ma una volta i meteorologi del passato usavano questi tipi di grafici, i nomogrammi, per tracciare il profilo di temperatura e pressione. Ecco quella della giornata, che indica tempo stabile.

Questo è quanto: ringrazio il comandante Francesco Sudati e il mio Prof Maurizio Maugeri per questa bella esperienza. Se la cosa è piaciuta, prossimamente andrò in visita all'ENAV, sempre a Linate.
Grazie e ciao
Vi ho sempre seguito, ma ho pensato che a qualcuno potesse interessare una mia recente esperienza con un mondo che incrocia spesso il suo cammino con quello dell’aviazione: sto parlando della meteorologia.
Io sono uno studente all’ultimo anno di Fisica Magistrale, per il corso di Fisica dell’Atmosfera il nostro prof ha organizzato il 15 maggio una visita al CMR -Centro Meteorologico Regionale- di Linate, gestito da un distaccamento dell’Aeronautica Militare.
Come potete immaginare, Meteo e Aeronautica vanno a braccetto. Vero che oggi gli aerei sono sempre più sicuri (e meno soggetti al brutto tempo), però una buona previsione meteorologica permette anche e soprattutto di risparmiare parecchio carburante, se fatta bene. Per fare questo, Si usano dei complicati modelli matematici che predicono precipitazioni, venti in quota, temperature, pressioni eccetera. Questi però per funzionare hanno bisogno di dati iniziali, con cui poi poter far partire le simulazioni. Queste simulazioni sono attendibili fino a 36 ore, quindi diffidate dei siti che mi fanno le previsioni da qui ad una settimana: spesso ho notato che tendono a divergere rispetto al reale.
Dunque, come recuperiamo questi dati iniziali? Con le misurazioni!
Ci sono stazioni meteorologiche a terra, che sono abbastanza capillari sul territorio. Servono però anche dati in quota: per farlo si utilizzano delle radiosonde: Palloni pieni di elio che salgono fino a 40km assieme ad un piccolo computer che registra diversi dati (temperatura, pressione, umidità, vento…) ogni 2 secondi. Vengono lanciati 2 volte al giorno, alle 12 GMT e alle 24 GMT da 6 aeroporti in Italia, tra cui Linate. Così si può avere una panoramica 3D della situazione sopra l’Italia. Per chi abbia voglia di andare a divertirsi a leggere i dati, sono disponibili (con circa 2-3 ore di ritardo) sul sito dell’università del Wyoming: http://weather.uwyo.edu/upperair/sounding.html
L’aeronautica è in Viale dell’Aviazione, ad ovest del parcheggio di aviazione generale e a Sud di Viale Forlanini: entrando, si può scorgere qualche aereo privato in lontananza e un Elicottero statico al centro della piazzetta (mi hanno chiesto di non fare foto).
L’ingresso del centro di comando è questo, dove abbiamo anche sentito la presentazione e dove portano anche le scuole a farci un giro (se qualcuno ha un bambino e volesse informarsi…)

Si può visitare anche la sala di controllo:

Qui mi hanno anche spiegato perché tutte le varie piste della zona sono orientate Nord-Sud; è perché l’unico forte vento presente è il Favonio (Föhn), che scende dalle Alpi, ed è quello che ogni tanto fa arrivare alte temperature e spazza via inquinanti e nubi basse. Diverso invece è il caso di Bergamo e gli altri aeroporti verso est, che sono meno interessati a questo fenomeno. Il Favonio non era ben conosciuto fino ai primi anni ’20, infatti le due prime micropiste di Linate (lunghe meno di 300 m) erano disposte in direzione casuale.
Nei sotterranei abbiamo gli archivi di decine di anni di dati meteorologici: un patrimonio scientifico, non del tutto digitalizzato, che è stato anche colpito dalle alluvioni. Se qualcuno è appassionato e abbia voglia di catalogare i dati, è il benvenuto!


Ci siamo quindi spostati a Linate, con la 73: nell’attesa ho scattato 2 foto alla fauna locale. Scusate la qualità, ma non ho troppo tempo e non sono granché con la post produzione, le lascio per testimonianza)



Ci avviamo in un’area riservata, dietro il parcheggio multipiano riservato agli autonoleggi: da qui si lancia la termosonda.

Qui è presente un piccolo museo, allestito dagli operatori del CMR nel loro tempo libero: si vede al centro una termosonda con paracadute annesso: sembra che sia piuttosto comune che tutte le termosonde vengano recuperate da appassionati che le monitorano tramite GPS. Tranquilli quindi, non fanno danni quando ricadono e non inquinano l’ambiente

Altre termosonde di vecchio tipo: una volta c’era l’obbligo di restituzione, oggi non più


Ecco la termosonda che lanceremo oggi:

Qui, nell’hangar dietro al parcheggio, il pallone è in fase di allestimento. Tutto il processo, compreso di personale e mezzi, costa sui 300€. Una volta si facevano 4 lanci giornalieri, alle 6 12 18 24, poi sono stati tagliati i fondi.

Il pallone portato fuori e pronto al lancio. In questo momento, l'operatore ha già ricevuto il via libera dalla Torre di controllo, che per qualche minuto bloccherà il traffico aereo. Esatto, alle 12:55 di ogni giorno il traffico viene bloccato. Se osservate bene, da qui potrete vedere levarsi in volo un pallone bianco.

Il video del lancio (scusate per l’audio, ma il pallone sale davvero velocemente, 5m/s)
Alla fine della giornata, i dati vengono resi pubblici. Oggi è tutto molto automatico, ma una volta i meteorologi del passato usavano questi tipi di grafici, i nomogrammi, per tracciare il profilo di temperatura e pressione. Ecco quella della giornata, che indica tempo stabile.

Questo è quanto: ringrazio il comandante Francesco Sudati e il mio Prof Maurizio Maugeri per questa bella esperienza. Se la cosa è piaciuta, prossimamente andrò in visita all'ENAV, sempre a Linate.
Grazie e ciao
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