Indagine su Livingston, perquisizioni in mezza Italia


AZ209

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Londra.
(ANSA) - ROMA, 4 FEB - Si è concluso per il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero l'iter giudiziario della vicenda Livingston: il Tribunale di Busto Arsizio ha infatti definito il patteggiamento nella misura di un anno e dieci mesi. Ne dà notizia all'Ansa l'avvocato di Ferrero, Luca Ponti.
"Si è conclusa oggi la vicenda del patteggiamento relativa al caso Livingston, che risale al 2009 - spiega il legale a proposito del procedimento per il crac della compagnia aerea, per il quale a Ferrero era contestata la distrazione di fondi - Il Tribunale ha ritenuto prevalenti le attenuanti generiche a dimostrazione del fatto che Massimo Ferrero ha avuto un ruolo assolutamente marginale nell'operazione Livingston, tant'è che risulta a suo carico la pena minore fra tutti i patteggiamenti.
Anche le conseguenze civili sono state definite con reciproca soddisfazione con l'autorizzazione del ministero. Non sono inoltre state erogate pene accessorie, né vi sono impedimenti di alcun tipo allo svolgimento delle sue attività imprenditoriali".
 

bamby69

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Crack Livingston Massimo Ferrero patteggia un anno e dieci mesi per il crac della Liv

Massimo Ferrero patteggia un anno e dieci mesi per il crac della Livingston
Giustizia & Impunità
Oltre al presidente della Sampdoria erano stati coinvolti altri soci della compagnia aerea fallita nel 2011. Il tribunale di Busto Arsizio ha concesso le attenuanti generiche. Ma il "Viperetta" non potrà usufruire della sospensione condizionale della pena, potrà invece chiedere l'affidamento ai servizi sociali
“Mi hanno rifilato ‘na sola”, si lamentava Massimo Ferrero, meglio conosciuto come il Viperetta, presidente e proprietario della Sampdoria dal 14 giugno 2014, ogni volta che qualcuno gli ricordava la disavventura della Livingston, la compagnia aerea fallita nel 2011 (salvata poi da Riccardo Toto e nuovamente fallita) che l’aveva trascinato in una spiacevole e penosa vicenda giudiziaria che si è conclusa ieri di fronte al tribunale di Busto Arsizio. Dopo una serie lunghissima di rinvii, dovuti alla necessità di accertare l’effettiva disponibilità di Ferrero a indennizzare in quota parte i creditori della compagnia aerea, il giudice dell’udienza preliminare gli ha concesso il patteggiamento a un anno e dieci mesi per la bancarotta fraudolenta a carico suo e di altri soci della Livingston.

Oltre a Ferrero erano stati coinvolti nella vicenda Giovanni Sebastiani, Giancarlo Celani, Domenico Silvestri, Pellegrino D’Aquino, Bruno Colombo per i reati di bancarotta fraudolenta e Massimo Cassano, Rocco Palmisano e Angelo Valia per omesso controllo. Anche Celani e D’Aquino come Ferrero hanno chiesto il patteggiamento. Ferrero era stato indagato con l’accusa di aver distratto fondi dalle casse della società. Ieri, di fronte al tribunale di Busto Arsizio, Ferrero ha chiuso la vicenda. Il giudice dell’udienza preliminare, Luca Labianca, ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dai suoi difensori, Luca Ponti di Udine e Carmine e Enrico Giovine di Salerno.
Ferrero se l’è cavata – è il caso di drilo – con una condanna mite, un anno e dieci mesi di carcere, rispetto ad un fallimento che aveva bruciato una quarantina di milioni di euro. La mano leggera del giudice è dovuta al fatto che il tribunale gli ha concesso le attenuanti generiche, riconoscendo il ruolo marginale svolto dall’imprenditore dei cinema nella vicenda Livingston. Ferrero tuttavia dovrà versare una somma di denaro vicina al milione di euro alla curatela fallimentare che la gestirà a beneficio dei creditori.
Il presidente della Sampdoria non potrà usufruire della sospensione condizionale della pena, in gioventù aveva riportato una condanna penale per reati non finanziari. Per questa ragione gli sarà comminata probabilmente una pena alternativa al carcere, come previsto dalle nuove leggi approvate dal governo Renzi: l’affidamento ai servizi sociali. Una concessione della quale aveva goduto anche l’ex premier Silvio Berlusconi, che aveva svolto attività di assistenza agli ospiti di un ospizio di Cesano Boscone.
Secondo l’avvocato Ponti “il tribunale di Busto Arsizio ha ritenuto prevalenti le attenuanti generiche a dimostrazione del fatto che Massimo Ferrero ha avuto un ruolo assolutamente marginale nell’operazione Livingston, tant’è che risulta a suo carico la pena minore fra tutti i patteggiamenti e l’unico, appunto, con le attenuanti generiche prevalenti. Anche le conseguenze civili sono state definite con reciproca soddisfazione con l’autorizzazione del Ministero. Non sono inoltre state erogate pene accessorie né’ vi sono impedimenti di alcun tipo allo svolgimento delle sue attività imprenditoriali”.
Nessun problema di incompatibilità a seguito della condanna, secondo il suo difensore, per la carica di presidente della Sampdoria. Ferrero potrà continuare a ricoprire la massima carica sociale nel club blucerchiato. La Sampdoria si trova in pessime acque ed è in lotta per conquistare la salvezza. Sono lontani i tempi in cui la squadra di Ferrero, subentrato a Edoardo Garrone nel 2014, era in corsa per un posto in Europa. Ora la popolarità del presidente presso i tifosi della blucerchiati è in crollo verticale.
 

ENRICO747

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Re: Crack Livingston Massimo Ferrero patteggia un anno e dieci mesi per il crac della

Massimo Ferrero patteggia un anno e dieci mesi per il crac della Livingston
Giustizia & Impunità
Oltre al presidente della Sampdoria erano stati coinvolti altri soci della compagnia aerea fallita nel 2011. Il tribunale di Busto Arsizio ha concesso le attenuanti generiche. Ma il "Viperetta" non potrà usufruire della sospensione condizionale della pena, potrà invece chiedere l'affidamento ai servizi sociali
“Mi hanno rifilato ‘na sola”, si lamentava Massimo Ferrero, meglio conosciuto come il Viperetta, presidente e proprietario della Sampdoria dal 14 giugno 2014, ogni volta che qualcuno gli ricordava la disavventura della Livingston, la compagnia aerea fallita nel 2011 (salvata poi da Riccardo Toto e nuovamente fallita) che l’aveva trascinato in una spiacevole e penosa vicenda giudiziaria che si è conclusa ieri di fronte al tribunale di Busto Arsizio. Dopo una serie lunghissima di rinvii, dovuti alla necessità di accertare l’effettiva disponibilità di Ferrero a indennizzare in quota parte i creditori della compagnia aerea, il giudice dell’udienza preliminare gli ha concesso il patteggiamento a un anno e dieci mesi per la bancarotta fraudolenta a carico suo e di altri soci della Livingston.

Oltre a Ferrero erano stati coinvolti nella vicenda Giovanni Sebastiani, Giancarlo Celani, Domenico Silvestri, Pellegrino D’Aquino, Bruno Colombo per i reati di bancarotta fraudolenta e Massimo Cassano, Rocco Palmisano e Angelo Valia per omesso controllo. Anche Celani e D’Aquino come Ferrero hanno chiesto il patteggiamento. Ferrero era stato indagato con l’accusa di aver distratto fondi dalle casse della società. Ieri, di fronte al tribunale di Busto Arsizio, Ferrero ha chiuso la vicenda. Il giudice dell’udienza preliminare, Luca Labianca, ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dai suoi difensori, Luca Ponti di Udine e Carmine e Enrico Giovine di Salerno.
Ferrero se l’è cavata – è il caso di drilo – con una condanna mite, un anno e dieci mesi di carcere, rispetto ad un fallimento che aveva bruciato una quarantina di milioni di euro. La mano leggera del giudice è dovuta al fatto che il tribunale gli ha concesso le attenuanti generiche, riconoscendo il ruolo marginale svolto dall’imprenditore dei cinema nella vicenda Livingston. Ferrero tuttavia dovrà versare una somma di denaro vicina al milione di euro alla curatela fallimentare che la gestirà a beneficio dei creditori.
Il presidente della Sampdoria non potrà usufruire della sospensione condizionale della pena, in gioventù aveva riportato una condanna penale per reati non finanziari. Per questa ragione gli sarà comminata probabilmente una pena alternativa al carcere, come previsto dalle nuove leggi approvate dal governo Renzi: l’affidamento ai servizi sociali. Una concessione della quale aveva goduto anche l’ex premier Silvio Berlusconi, che aveva svolto attività di assistenza agli ospiti di un ospizio di Cesano Boscone.
Secondo l’avvocato Ponti “il tribunale di Busto Arsizio ha ritenuto prevalenti le attenuanti generiche a dimostrazione del fatto che Massimo Ferrero ha avuto un ruolo assolutamente marginale nell’operazione Livingston, tant’è che risulta a suo carico la pena minore fra tutti i patteggiamenti e l’unico, appunto, con le attenuanti generiche prevalenti. Anche le conseguenze civili sono state definite con reciproca soddisfazione con l’autorizzazione del Ministero. Non sono inoltre state erogate pene accessorie né’ vi sono impedimenti di alcun tipo allo svolgimento delle sue attività imprenditoriali”.
Nessun problema di incompatibilità a seguito della condanna, secondo il suo difensore, per la carica di presidente della Sampdoria. Ferrero potrà continuare a ricoprire la massima carica sociale nel club blucerchiato. La Sampdoria si trova in pessime acque ed è in lotta per conquistare la salvezza. Sono lontani i tempi in cui la squadra di Ferrero, subentrato a Edoardo Garrone nel 2014, era in corsa per un posto in Europa. Ora la popolarità del presidente presso i tifosi della blucerchiati è in crollo verticale.
E pensare che noi gli paghiamo anche l'auto e l'autista blu....
Una classica storia italiana


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aa/vv??

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Up in the air
Ma quali servizi sociali..... quell'uomo non è in grado nemmeno di spazzare un'aiuola. Sarebbe già sufficiente eliminare le sue ridicole presenze negli spettacoli di varietà delle reti pubbliche. Almeno per rispetto nei confronti delle persone che hanno perso il lavoro.
 

enrico

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Rapallo, Liguria.
Re: Crack Livingston Massimo Ferrero patteggia un anno e dieci mesi per il crac della

Per questa ragione gli sarà comminata probabilmente una pena alternativa al carcere, come previsto dalle nuove leggi approvate dal governo Renzi: l’affidamento ai servizi sociali. Una concessione della quale aveva goduto anche l’ex premier Silvio Berlusconi, che aveva svolto attività di assistenza agli ospiti di un ospizio di Cesano Boscone.
Buffoni.
L'affidamento in prova ai servizi sociali quale misura alternativa al carcere è stata introdotta nel nostro ordinamento nel 1975, caso vuole proprio l'anno in cui Renzi nasceva.
Uno dei grossi mali dell'Italia è la pessima informazione.

p.s. per la cronaca, e per citare doverosamente la pessima fonte, l'articolo è del Fatto Quotidiano.
 

Farfallina

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Vorrei un tuo commentoi da insider sulla situazione attuale di Livingston.


P.s

se tempo addietro aveste appoggiato la cordata di Air Italy, oggi forse ( forse) sareste nel pentolone Meridiana con la Qatar Airways davanti la porta di casa....
Dubito, già fra IG e I9 ne dovranno lasciare a casa i 3/4 a occhio e croce. Il problema è come faranno a scegliersi quelli giusti...
 

galleygirl

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MXP.
Vorrei un tuo commentoi da insider sulla situazione attuale di Livingston.


P.s

se tempo addietro aveste appoggiato la cordata di Air Italy, oggi forse ( forse) sareste nel pentolone Meridiana con la Qatar Airways davanti la porta di casa....
Insider della lavaggio piatti a mano, vorrai dire.... la lavastoviglie l'ho dovuta abbandonare quando ho abbandonato il volo.
Non ho nulla da dire sulla situazione attuale di Livingston perché non esiste più.

Posso rispondere al tuo ps del "se" con un altro "se": se avessero accettato l'offerta degli Alones forse allora ancora esisterebbe. Ma sempre di "se" si tratta, e "se" mi nonno.... Passami lo sgrassatore, va, che è meglio.