Indonesia, precipita 737, 12 superstiti


reporter2

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8 Maggio 2006
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Il Boeing 737-400 della compagnia aerea Adam Air, con cui le autorità aeroportuali indonesiane hanno perso i contatti, aveva carburante sufficiente per un volo di quattro ore, mentre sono trascorse cinque ore dall’ultimo contatto radio. Il velivolo era partito alle 13 ora locale (7 in Italia) da Surabaya, nell’isola di Giava, e avrebbe dovuto atterrare alle 15 a Sulawesi. A bordo si trovano 96 passeggeri, tra cui 11
bambini, e sei membri dell’equipaggio.
Stando a quanto riferito da un funzionario del ministero dei Trasporti, Ichsan Tatang, l’ultimo contatto radio risale alle 14.07 locali (8.07 in Italia), quando il velivolo si trovava nella zona meridionale di Sulawesi, diretto a Manado, nel nord dell’isola.
«Non sappiamo ancora dire cosa è successo - ha detto all’Associated Press il direttore generale della compagnia, Gunawan Suherman - ci stiamo ancora coordinando». Suherman ha annunciato una conferenza stampa per le 21 ora locale (15 in Italia).
Adam Air è una compagnia aere privata di voli low cost, che ha iniziato a operare in Indonesia nel 2003, soprattutto lungo le tratte nazionali. Lo scorso anno, un altro aereo della compagnia aveva perso contatti radio per circa quattro ore in un volo tra la capitale indonesiana Giacarta e l’isola di Sulawesi, costringendo il pilota a un atterraggio di emergenza.
APCOM
 

reporter2

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8 Maggio 2006
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Le autorità hanno fatto riferimento al maltempo come possibile causa della tragedia. L'aereo ha infatti incontrato condizioni meteorologiche «pessime» e potrebbe essere rimasto senza carburante: è quanto ha dichiarato un controllore di volo, Bhabr, alla televisione Metro. Il velivolo aveva carburante sufficiente
per un volo di quattro ore, mentre sono già trascorse cinque ore dall’ultimo contatto radio.

L’aereo era partito alle 13 ora locale (7 in Italia) da Surabaya, nell’isola di Giava, e avrebbe dovuto atterrare alle 15 a Sulawesi. A bordo si trovano 96 passeggeri, tra cui 11 bambini, e sei membri dell’equipaggio.
Il ministro dei Trasporti Hatta Rajasa ha indicato che l’sos è stato inviato mentre l’aviogetto sorvolava la foresta di Mamuju, nella parte meridionale di Celebes, 750 chilometri a sudovest del punto di arrivo. «Non abbiamo informazioni sulle condizioni dell’aereo o dei passeggeri», ha detto a radio El Sintha. Il ministro ha reso noto che sono state allertate le squadre di soccorso e che agli equipaggi degli aerei
in volo sulla stessa zona è stato chiesto di riferire eventuali informazioni riguardanti il Boeing disperso.
Le autorità indonesiane hanno inviato squadre di soccorso nella zona centrale dell’isola di Sulawesi, nella zona nord-est del paese, da cui il pilota del Boeing 737-400 della compagnia aerea Adam Air ha inviato il segnale di pericolo prima di perdere ogni contatto radio. I
 

Astridis

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9 Novembre 2005
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Sicilia.
L'aereo risulta, al momento, disperso ma dal titolo del 3d si evince una notizia ben più catastrofica, non aderente al contenuto delle informazioni riportate.
In circostanze tanto delicate, non sarebbe opportuno attenersi alla cronaca ed evitare di trarre conclusioni ?!

Angela
 

reporter2

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8 Maggio 2006
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Astridis, tutte le agenzie del mondo parlano di sciagura aerea. Ovvio che sarebbe magnifico raccontare che si sono sbagliate. Ma fare i giornalisti vuol dire essere realisti. A volte con dolore. Comunque accolgo volentieri il tuo appunto e correggo.
 

charly

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26 Settembre 2006
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Livorno !, Serie -A-
Secondo la ricostruzione l'aereo volava da 1 ora e 5 minuti e quindi in crociera a 30.000/33.000 piedi. Deve aver incontrato qualcosa di spaventoso per venire giù,se la causa della presunta tragedia è stata il maltempo. E' più facile che il maltempo dia fastidio alle basse quote,in decollo o in atterraggio,ma difficilmente un aereo cade dalla quota di crociera senza concause.
 

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8 Maggio 2006
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ANSA-AFP - GIAKARTA, 1 GEN - Al sopraggiungere della notte non c'é ancora traccia dell'aereo di linea indonesiano che si teme sia precipitato mentre volava da Giava a Sulawesi. Si tratta di un Boeing 737 con 102 persone a bordo: 96 passeggeri e sei membri dell'equipaggio. Le ricerche delle squadre di soccorso sono state interrotte e riprenderanno domani, hanno annunciato le autorità aeroportuali. L'aereo della compagnia Adam Air era decollato alle 13:00 ora locale da Surabaya, nell'isola di Giava, diretto a Manado, isola di Sulawesi, nota anche come Celebes, dove non è mai arrivato. Mentre era in volo aveva lanciato un Sos, quando si trovava sopra la regione di Mamuju, nella provincia di Sulawesi Sud, a 750 chilometri a sudovest della sua destinazione.
Al momento della scomparsa dai radar infuriava nella zona una tempesta. Il Boeing potrebbe essere precipitato nelle foreste di cui è ricca la zona o su montagne di difficile accesso. Non si può escludere però neppure che sia caduto in mare.
 

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8 Maggio 2006
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(ANSA-REUTERS) - GIAKARTA, 2 gen - Dodici persone sono sopravissute allo schianto sui monti dell'isola indonesiana di Sulawesi del Boeing 737 della compagnia Adam Air, con 102 persone a bordo scomparso ieri dai radar e i cui rottami sono stati ritrovati oggi. Lo ha riferito un portavoce della compagnia aerea.
Le autorità, intervenute sul posto, stanno trasferendo i 12 superstiti, secondo quanto precisato dal portavoce dell'Adam Air, a Makassar la capitale della provincia meridionale di Sulawesi.
 

reporter2

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8 Maggio 2006
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(ANSA-REUTERS) - GIAKARTA, 2 GEN - "I reasti dell'aereo sono stati ritrovati e 12 persone delle 102 che si trovavano a bordo del velivolo sono sopravvissute", ha detto il capitano Hartono, portavoce della Adam Air. "Stiamo portando i sopravvissuti a Makassar", ha aggiunto.
Tre dei passeggeri del velivolo precipitato, secondo la lista d'imbarco, non erano indonesiani: l'ambasciata Usa a Giakarta ha reso noto che i tre sono cittadini statunitensi. Sono attualmente in corso le ricerche della 'scatola nera' del velivolo che chiantato sulle impervie montagne dell'isola di Sulawesi durante un forte temporale.
 

malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Indonesia, 12 persone si sono salvate nel disastro del Boeing caduto ieri

GIAKARTA
- Ci sono dodici sopravvissuti nell'incidente aereo di Capodanno in Indonesia. I rottami del Boeing 737 della Adam Air partito dall'isola di Giava con 102 persone a bordo sono stati individuati in un'area montuosa dell'isola di Sulawesi. Oltre ai sei membri di erquipaggio, sul volo diretto a Sulawesi si trovavano 96 passeggeri, tra cui tre cittadini americani.

Un'ora dopo il decollo dal 737-400 era partito un segnale di soccorso, poi il velivolo era scomparso dai radar. Secondo le autorità, l'incidente è stato causato dal maltempo che imperversa nella regione e che il 30 dicembre è costato la vita a più di 300 passeggeri di un traghetto affondato in una tempesta nelle acque indonesiane.

Al momento dello schianto, l'aereo volava a una quota di appena 2.600 metri, invece dei 10mila previsti dalla rotta.

Aiutati dagli abitanti dei villaggi vicini, i soccorritori hanno trovato i rottami a 90 chilometri dalla città di Polewali. I corpi recuperati sono stati trasportati in elicottero all'aeroporto di Makassar, capitale di Sulawesi meridionale, 200 chilometri più a sud.
Sul volo della Adam Air si trovavano 85 adulti e 11 bambini, tra cui 4 molto piccoli. Gli americani facevano tutti parte della stessa famiglia: Scott Jackson e le figlie Stephanie e Lindsay.

I soccorsi sono resi più complicati dal fatto che il luogo del disastro può essere raggiunto solo dopo cinque ore di guida attraverso la giungla e che persino individuare i resti dell'aereo è stato difficile in mezzo alla fitta vegetazione. E' stata inviata anche una squadra di esperti che dovrà recuperare le scatole nere.

Il 737 era partito da Surabaya dove aveva fatto un breve scalo e l'arrivo a Manado era previsto due ore dopo il decollo.

A Surabaya non era stata rilevata alcuna anomalia. I motori dell'aereo, che aveva poco più di 45mila ore di volo, avevano 17 anni. Il vicepresidente indonesiano, Jusuf Kalla, ha invitato a non puntare subito il dito contro la compagnia aerea, una delle più importanti del Paese e fondata nel 2002 dal presidente del parlamento, Agung Laksono. "L'azienda è molto attenta" ha detto Kalla, "non prende alla leggera il maltempo e non avrebbe permesso il decollo se fosse stato pericoloso".

Con i suoi 19 Boeing 737, la Adam Air serve soprattutto rotte interne e ha solo due scali internazionali: Singapore e Penang, in Malaysia. Un anno fa si era diffusa la voce di un possibile quotazione in borsa nel 2008, ma meno di un mese dopo l'entusiasmo era stato raffreddato da un incidente piuttosto serio: uno degli aerei era stato costretto a un atterraggio di emergenza per un guasto i sistemi di navigazione.

(2 gennaio 2007)

la Repubblica
 

SkySurfer

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6 Novembre 2005
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Adam Air, come alcune altre colleghe indonesiane, è un vettore che risparmia sulla sicurezza e su tante altre cose.

E questi, purtroppo, sono i risultati.:(
 

nicolap

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Roma
La Repubblica, 2 gennaio 2007

Notizie contraddittorie sulla sorte del Boeing scomparso ieri dai radar
le autorità smentiscono il rinvenimento del velivolo sull'isola di Sulawesi
Indonesia, il mistero dell'aereo scomparso
smentito il ritrovamento del relitto

L'aereo aveva interrotto i contatti a un'ora dal decollo
a bordo c'erano 102 persone, 85 adulti e 11 bambini


L'angoscia dei parenti dei passeggeri del Boeing caduto
GIAKARTA - Non si sa nulla sulla sorte del Boeing 737-400 della Adam Air partito ieri dall'isola di Giava con 102 persone a bordo, e sparito dai radar a un'ora dal decollo. Informazioni e smentite si susseguono: in mattinata, si era diffusa la notizia che i resti del velivolo erano stati trovati su una zona montuosa dell'isola di Sulawesi, e che c'erano 12 superstiti. Poi, quest'ultima notizia è stata smentita, e di lì a breve le autorità indonesiane hanno smentito anche il ritrovamento del relitto.

"Il posto non è stato trovato, ci scusiamo per le notizie che sono state fornite, e che non sono vere", ha detto Eddy Suyanto, il comandante della base aerea di Hasanuddin, a Makassar, a Sulawesi. Allo stesso modo, non è chiaro da quale fonte, si era diffusa la notizia che ci fossero 12 sopravvissuti fra le 102 persone a bordo. L'aereo era partito dall'isola di Giava, diretto verso Sulawesi, con 96 passeggeri e 6 membri d'equipaggio. Fra i passaggeri, 85 erano adulti e 11 bambini: 4 di questi, molto piccoli. Secondo la lista dei passeggeri, tre dei passeggeri erano di nazionalità americana.

Un'ora dopo il decollo, dal Boeing era partito un segnale di soccorso. Poi il velivolo era scomparso dai radar. Le autorità si dicono certe che si sia trattato di un incidente, provocato probabilmente dal maltempo che, da giorni, imperversa nella regione, e che il 30 dicembre è costato la vita a più di 300 passeggeri di un traghetto affondato in una tempesta nelle acque indonesiane.

Il velivolo era partito da Surabaya,la seconda città più grande dell'Indonesia, dove aveva fatto un breve scalo, e sarebbe atterrato nella città di Manado due ore dopo il decollo. A Surabaya non era stata rilevata alcuna anomalia. I motori dell'aereo, che aveva poco più di 45mila ore di volo, avevano 17 anni.

Il vicepresidente indonesiano, Jusuf Kalla, ha invitato a non puntare subito il dito contro la compagnia aerea, una delle più importanti del Paese e fondata nel 2002 dal presidente del parlamento, Agung Laksono. "L'azienda è molto attenta" ha detto Kalla, "non prende alla leggera il maltempo e non avrebbe permesso il decollo se fosse stato pericoloso".

Con i suoi 19 Boeing 737, la Adam Air serve soprattutto rotte interne e ha solo due scali internazionali: Singapore e Penang, in Malaysia. Un anno fa si era diffusa la voce di un possibile quotazione in borsa nel 2008, ma meno di un mese dopo l'entusiasmo era stato raffreddato da un incidente piuttosto serio: uno degli aerei era stato costretto a un atterraggio di emergenza per un guasto i sistemi di navigazione.
 

reporter2

Bannato
8 Maggio 2006
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Un episodio che fa pensare.
La falsa notizia del ritrovamento del 737 (e di addirittura 12 superstiti) è di quelle che fanno cascare le braccia. Ora qualcuno se la prenderà con noi giornalisti, è squallidamente scontato, ma in realtà qui si tratta di una bufala fornita da fonti goverantive e dalla stessa compagnia aerea. Forse c'era voglia di accreditare una speranza, ma qui si è andati oltre. Le invenzioni, soprattutto in questi frangenti, mettono soprattutto tristezza.