L’A.D. sullo strapuntino


Cadozzo

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18 Novembre 2008
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Da: www.manualedivolo.it

L’A.D. sullo strapuntino
Scritto da Fabio Consoli



E’ un fatto ormai noto che nella cabina di pilotaggio del Tupolev presidenziale polacco precipitato poco prima dell'atterraggio nelle foreste di Smolensk il 10 aprile di quest’anno non c’erano solo i piloti: la scatole nere hanno infatti registrato voci che non appartenevano ai piloti.

Si parla del capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica polacca se non, addirittura, del presidente polacco stesso. Ci vuole poco ad immaginare che cosa facessero lì: premevano sull’equipaggio perché atterrassero ad ogni costo a Smolensk… e infatti caro gli è costato.

Il 7 settembre 2005 un volo Ryanair si perse nell’area terminale di Roma, evitando di schiantarsi solo per un momento di lucidità del giovane ed inesperto copilota. Il comandante polacco aveva appena avuto un grave lutto in famiglia: egli si era recato ugualmente al lavoro, a suo dire, senza dire nulla ai suoi superiori, per la paura di perdere il posto.

La realtà è che ormai in ogni cockpit, seduto sullo strapuntino alle spalle dei piloti, viaggia anche l’Amministratore Delegato della compagnia alla quale appartiene il velivolo; è chiaro che la sua presenza non è reale ma con essa voglio simboleggiare la pressione che oggigiorno si “scarica” sull’equipaggio di un volo di linea: ormai tutte le decisioni che vengono prese nel cockpit non tengono solo conto della sicurezza del volo ma anche sui possibili riflessi che tali decisioni possono avere sull’equipaggio.

Un’avaria? Magari si riporta alla fine della giornata. Quanto carburante mettiamo? Il minimo necessario. Andiamo al di fuori dei limiti ministeriali per quanto riguarda l’impiego degli equipaggi? Acqua in bocca e si conclude la giornata come previsto.

Questa tremenda pressione può anche non essere reale, ma essa è sicuramente percepita come tale dagli equipaggi. Se a tutto ciò aggiungiamo che moltissimi degli equipaggi che operano in Italia oggi hanno un contratto a tempo determinato ecco che abbiamo veramente una “ricetta per disastri”. La paura di non vedersi rinnovare il contratto perché sei un comandante che “rompe” è ben presente in tutti i cockpit del mondo.

Di colpo mi viene in mente una cosa: e se il mio A.D. leggesse queste mie righe?

(7 giugno 2010)
 

Veolia

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Infatti nell'attivita' di linea il carico di lavoro del pilota e' e sara' sempre piu' alleggerito dall'elettronica e dal sistema , fino a diventare mera supervisione.
Per citare molti miei amici comandanti: se vuoi divertirti con l'aeroplano prenditi un cap 10 e vai a fare capriole!!!
sia chiaro emergenze o incidenti non spariranno ma indietro non si torna, e' anche per quello che ormai stipendi ed ore di volo sono correlate inversamente rispetto ad una volta(see Iata data)

Paragonare il comandante all'amministratore delegato della comagnia e' un po' delirante
sicuaremte nostalgico, assolutamente irrealistico.

Usare lo spettro del "potenziale disastro " per enfatizzare attivita' e responsabilita0 e' inutile ed anacronistico.

Una legge e' sicura in aviazione: indietro non si torna
MF
 
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Flappone

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L'articolo è interessante e veritiero.

E c'è da tener conto di una cosa....aumentano le pressioni, i contratti diventano spesso determinati e gli stipendi si abbassano...e questo, non è bene....è male...
 

Pelush

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Ad o non AD sullo strapuntino ogni comandante ha ben presente che seduti dietro di se ci sono dei passeggeri che, a meno che non percepiscano direttamente un pericolo, diventano decisamente furiosi nel caso in cui non possano volare a destino o, peggio, tornare a casa. credo che nessuno cacci mai via un cpt perchè non è decollato a causa di una motivazione sensata.
a mio parere è ben più pericoloso avere cpt che non rispondono a nessuno di quello che fanno e che, magari perchè non sono dell'umore giusto ti lasciano 160 pax a terra.
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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L'articolo è interessante e veritiero.

E c'è da tener conto di una cosa....aumentano le pressioni, i contratti diventano spesso determinati e gli stipendi si abbassano...e questo, non è bene....è male...
Ma e' cosi'!!
Sbandierare la sicurezza per difendere stipendi, in un settore dove l'offerta di piloti supera di gran lunga la domanda e' un'inutile vecchio trucco
(see IATA data sugli stipendi dei naviganti nel mondo).
La standardizzazione ha ucciso le presunte supercapacita' di una categrioa, la nostra, di ex privilegiati, ma in fin dei conti di tassisti.
Una cosa e' certa : il processo e' irreversibile.
MF
 
G

gjangj

Guest
Ma e' cosi'!!
Sbandierare la sicurezza per difendere stipendi, in un settore dove l'offerta di piloti supera di gran lunga la domanda e' un'inutile vecchio trucco
(see IATA data sugli stipendi dei naviganti nel mondo).
La standardizzazione ha ucciso le presunte supercapacita' di una categrioa, la nostra, di ex privilegiati, ma in fin dei conti di tassisti.
Una cosa e' certa : il processo e' irreversibile.
MF
Del tutto non condiviso. Del tutto.
 
G

gjangj

Guest
... forse sull'irreversibilità c'è del vero, purtroppo, ma ciò non significa che abbia "smascherato" dei tassisti, ma semplicemente che un danno una volta, anche se grave, costa meno che elevati standard quotidiani. Bell'affare...
 

scivoloarmato

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..condivido molto dell'articolo.....mi sorge un dubbio...o meglio faccio una provocazione....visto che col passare degl'anni il cockpit sarà sempre piu "automatizzato" e i piloti saranno sempre piu meri supervisor di ciò che accade li dentro facendo cosi abbassare gli stipendi e aumentare le h di volo..penso al crew di cabina invece....xkè nn aumentare stipendi a qsta categoria?i pax sn sempre piu numerosi...la tecnologia in fondo nn viene molto incontro o cmq nn intacca piu di tanto le mansioni degli AV....il lavoro è lo stesso all'incirca da 50 anni solo che cn piu mole di lavoro dovuta all aumento appunto dei pax e dei voli....non è una battaglia tra categorie...era solo un pensiero e forse provocazione visto che anche gli stipendi degli AV sn cmq sempre piu in picchiata...
 

giova-

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18 Febbraio 2008
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..condivido molto dell'articolo.....mi sorge un dubbio...o meglio faccio una provocazione....visto che col passare degl'anni il cockpit sarà sempre piu "automatizzato" e i piloti saranno sempre piu meri supervisor di ciò che accade li dentro facendo cosi abbassare gli stipendi e aumentare le h di volo..penso al crew di cabina invece....xkè nn aumentare stipendi a qsta categoria?i pax sn sempre piu numerosi...la tecnologia in fondo nn viene molto incontro o cmq nn intacca piu di tanto le mansioni degli AV....il lavoro è lo stesso all'incirca da 50 anni solo che cn piu mole di lavoro dovuta all aumento appunto dei pax e dei voli....non è una battaglia tra categorie...era solo un pensiero e forse provocazione visto che anche gli stipendi degli AV sn cmq sempre piu in picchiata...
come disse MOL:"sto pensando di mettere macchinette automatiche per cibi e bevande"
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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... forse sull'irreversibilità c'è del vero, purtroppo, ma ciò non significa che abbia "smascherato" dei tassisti, ma semplicemente che un danno una volta, anche se grave, costa meno che elevati standard quotidiani. Bell'affare...
non c'e nulla da condividere
i dati non li faccio io lai fa la iata e le associazioni di categoria e' un dato di fatto, cosi' come la marea di copiloti A320 con 500 ore pronti a tutto che bussano ad un settore che, non solo in europa ha cercato di contrastare la crescita dei costi operativi con la riduzione degli stipendi e l'aumento, e questo si e' netto, della produttivita' in termini di ore effettivamente volate.

In america c'erano le scope clause...stanno sparendo anche quelle a beneficio delle major.
Un danno alla volta, grave o meno , costa molto di piu' di un buon standard di compagnia secondo me.
 
G

gjangj

Guest
non c'e nulla da condividere i dati non li faccio io lai fa la iata e le associazioni di categoria e' un dato di fatto

Quello che hai scritto qualche post più su ("Sbandierare la sicurezza per difendere stipendi, in un settore dove l'offerta di piloti supera di gran lunga la domanda e' un inutile vecchio trucco") sono certa non sia una considerazione della IATA...
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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Quello che hai scritto qualche post più su ("Sbandierare la sicurezza per difendere stipendi, in un settore dove l'offerta di piloti supera di gran lunga la domanda e' un inutile vecchio trucco") sono certa non sia una considerazione della IATA...
polemica inutile...
 

Lattughino

Socio 2015
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24 Luglio 2007
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Molo Beverello - Napoli
beh
basta guardare la situazione A/V in Italia.
Tranne quelli con la barbetta grigia AZ basti guardare tutte le charter italiane.
Migliaia di A/V certificati che cambiano 3 compagnie aeree in un anno e si fanno rinnovare contratti di 20 giorni alla volta.
A volte vorrei essere nato magari negli anni 70/80, magari il settore era in espansione.
Magari sarà diverso un giorno per i miei figli (che sia aeronautica oppure no perchè la crisi ha colpito qualsiasi lavoro) e questa è l'unica cosa che mi/ci permette di sorridere.
Ma come dice qualcuno...troppa offerta, domanda 0 e modus operandi delle compagnie che ormai hanno anche cambiato la cultura di volo del passeggero basso/medio/alto o chicchessia.
Qualsiasi statistica, è inutile.
E' irreversibile dall'oggi al domani, in 100 forse sarà diverso, ma qualcuno di noi ci arriva a a vivere tra 100 anni?
 

FlyIce

Bannato
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Italy
beh
basta guardare la situazione A/V in Italia.
Tranne quelli con la barbetta grigia AZ basti guardare tutte le charter italiane.
Migliaia di A/V certificati che cambiano 3 compagnie aeree in un anno e si fanno rinnovare contratti di 20 giorni alla volta.
A volte vorrei essere nato magari negli anni 70/80, magari il settore era in espansione.
Magari sarà diverso un giorno per i miei figli (che sia aeronautica oppure no perchè la crisi ha colpito qualsiasi lavoro) e questa è l'unica cosa che mi/ci permette di sorridere.
Ma come dice qualcuno...troppa offerta, domanda 0 e modus operandi delle compagnie che ormai hanno anche cambiato la cultura di volo del passeggero basso/medio/alto o chicchessia.
Qualsiasi statistica, è inutile.
E' irreversibile dall'oggi al domani, in 100 forse sarà diverso, ma qualcuno di noi ci arriva a a vivere tra 100 anni?
E' un discorso che vede solo una faccia della medaglia: negli anni 70/80 se non eri al livello di una top model e non sapevi almeno 3 lingue ti potevi scordare il lavoro da AV o quasi.
Ora basta essere una ciospa qualsiasi e parlare un po' d'inglese e ti pigliano dovunque.

Se sono diminuiti gli stipendi è diminuito anche il livello richiesto perché quegli standard sono improponibili nei numeri che servono oggi.
Se hai qualche dubbio, vai a vedere quanti aerei di linea c'erano in Italia negli anni 70/80 e quanti oggi (includendo anche le LC staniere) !!!
 

Flappone

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6 Marzo 2009
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Io non sono un tassista, sono un pilota.

Ho studiato e studio per mantenere un livello di professionalità alto; anzi, ora si studia di più e si ha più esperienza su certi aspetti dell'aviazione (aspetti tecnici e umani) che una volta non c'erano, il che significa che il mio bagaglio di conoscenze e di esperienza si riempie di più di quello dei colleghi del passato. Come atterravano loro con un dc9 atterro io con un 737, una mano sul volantino e una sulla manetta. Certo, una volta si volava di più a mano, ma il pilota non è semplicemente colui che pilota l'aereo. Il pilota oltre a pilotare deve valutare, pensare, ragionare, ascoltare...

Il livello di automazione di adesso è lo stesso di 20 anni fa. Negli anni 80 gia volavano aerei (e alcuni ancora sono in giro) con gli stessi automatismi di adesso (vedi md80, 737 ecc.)

Comunque, detto in parole povere, dobbiamo guadagnare di più, avere meno pressioni e dei contratti che ti garantiscano che, quando sali in auto dopo 4 tratte e torni a casa, non ti facciano pensare "chissà per quanto volerò ancora qui"...

PS: facile no?
 

Lattughino

Socio 2015
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Molo Beverello - Napoli
E' un discorso che vede solo una faccia della medaglia: negli anni 70/80 se non eri al livello di una top model e non sapevi almeno 3 lingue ti potevi scordare il lavoro da AV o quasi.
Ora basta essere una ciospa qualsiasi e parlare un po' d'inglese e ti pigliano dovunque.

Se sono diminuiti gli stipendi è diminuito anche il livello richiesto perché quegli standard sono improponibili nei numeri che servono oggi.
Se hai qualche dubbio, vai a vedere quanti aerei di linea c'erano in Italia negli anni 70/80 e quanti oggi (includendo anche le LC staniere) !!!

Come non quotarti. Parole sante che valgono per tutto il settore lavorativo.
Manca ancora un particolare pero'... E in futuro?