Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura
IL GRUPPO PROVINCIALE: "CHIUDERE APPARE UNO SCHERZO DI CATTIVO GUSTO"
Aeroporto, il 10 ottobre Giorgia Meloni (Fdi) in visita per salvaguardare lo scalo
di redazione ottobre - 7 - 2014
Il gruppo provinciale Fratelli d’Italia, con una nota stampa, comunica che venerdi 10 ottobre alle 15, presso l’Aeroporto di Parma ‘G.Verdi’ sarà in visita l’On. Giorgia Meloni, che, essendo venuta a conoscenza della situazione dello scalo parmense e dell’imminente decisione sul suo futuro, ha manifestato la propria attenzione alla vicenda.
La visita è stata organizzata dal gruppo provinciale, cogliendo l’occasione della presenza dell’On. Meloni nel territorio emiliano. Ecco la nota stampa:
“Il pensiero è univoco: l’azione benefica della presenza di uno scalo è un pilastro dell’economia dell’area, a maggior ragione se quest’ultimo può vantare una buona ricettività come quello di Parma. Chiudere lo scalo di Parma appare proprio uno scherzo di cattivo gusto, vanifica completamente tutti gli sforzi fatti fino ad ora, senza contare che, una volta chiusa la struttura non sarebbe più possibile riaprirla in tempi brevi e riprendere l’attività’ come avviene ora (decadrebbero la Concessione ventennale e le certificazioni aeroportuali, il personale del Ministero dell’Interno sarebbe trasferito, etc.). La visita è frutto della libera iniziativa del coordinamento provinciale e dell’On. Meloni al fine di salvaguardare lo scalo di Parma“.
Aeroporto in perdita, Peri: "Enti pubblici non possono ripianare"
L'assessore regionale interviene dopo le "soluzioni demagogiche" arrivate negli ultimi giorni. E ricorda: nel 2005 l'ente propose una rete regionale aeroportuale ma Upi e Comune dissero di no
"Intervengo sulla situazione dell'aeroporto Verdi di Parma e su alcuni fatti, che ritengo necessario e utile precisare, per concentrare l'impegno di tutti sull'individuazione di soluzioni concrete e positive, non demagogiche, tipo quelle pronunciate nei giorni scorsi da alcuni commentatori", scrive l'assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri.
"Cambio di pista di Pizzarotti sull'aeroporto Verdi"
Sindaco: cordata per salvarlo / Petizione
"In primo luogo - continua - è bene rimarcare che, con un ottimo lavoro di squadra fra la Regione, la Provincia, il Comune, i parlamentari, gli imprenditori di Parma e il ruolo fondamentale del presidente Dalla Rosa Prati, si è riusciti ad ottenere da Enac la concessione ventennale a Sogeap della gestione dell'infrastruttura.
Per questo va ringraziato anche il ministro Lupi che ha ben compreso le ragioni che tutti insieme gli abbiamo rappresentato, a sostegno del ruolo nazionale dell'aeroporto Verdi.
A fronte di questo importante risultato è ancor più singolare, per certi versi inspiegabile, l'ultimatum lanciato dagli attuali azionisti che si dichiarano non più disponibili alla ricapitalizzazione; proprio ora (?), dopo che nel corso degli incontri di quest'ultimo periodo, ci avevano ribadito l'inderogabilità della concessione ventennale quale condizione per valutare un loro rinnovato impegno.
Mi pare legittimo, a risultato ottenuto, chiedere loro i motivi di questo mutamento di posizione.
In ogni caso occorre l'impegno di tutti i soggetti interessati per trovare altri soci disponibili a investire in un'infrastruttura che ora, con la concessione è bene ricordarlo, ha acquisito un valore sicuramente maggiore rispetto a prima.
Per quanto attiene al ruolo degli Enti pubblici credo sia chiaro a tutti, ma è bene ripeterlo, che almeno da tre anni, la legge vieta di investire o ripianare debiti in società in perdita. Non potranno quindi esserci interventi finanziari e/o salvataggi economici da parte di Regione, Provincia, Comune.
La Regione Emilia Romagna è uscita dal capitale azionario degli aeroporti di Forlì e di Rimini ed è rimasta socia del Marconi di Bologna; in questo caso, però parliamo di una società che ha chiuso i bilanci sempre in attivo, la Regione non ha mai messo un euro per la gestione, e del fatto che, nel percorso avviato per l'ingresso in borsa dell'aeroporto bolognese, la Regione ha annunciato l'intenzione di cedere le proprie quote azionarie.
Vale la pena ricordare, in particolare al Consigliere Regionale Villani e al direttore della Gazzetta di Parma Molossi, che fra il 2005 e 2006, la Regione Emilia Romagna propose, a tutti e quattro gli scali, quindi anche a Parma, il progetto di "Rete regionale degli aeroporti"; in quel momento la Regione era socio di Forlì, Rimini e Bologna.
Si chiese quindi a Parma la disponibilità di entrare con una quota nella società di gestione dell'aeroporto Verdi, per favorirne un'integrazione funzionale e commerciale con gli altri aeroporti, e concorrere agli investimenti necessari.
La risposta che allora ci venne, da parte del presidente dell'Unione Industriali, del consigliere Villani e dell'assessore Vignali (futuro sindaco) fu negativa e di totale chiusura; queste furono le testuali parole pronunciate per respingere le proposte della Regione: 'Un aeroporto e una città come Parma non possono fare accordi con Bologna, ma hanno già avviato trattative con Milano e Roma, ritenute più in linea con le nostre ambizioni.....'.
Negli anni successivi purtroppo sappiamo com'è andata a finire, e non solo per l'aeroporto.
Ancora una volta, in questi giorni recenti, vedo diverse persone che 'dispensano buoni consigli, non potendo più dare il cattivo esempio'.
Invece di dare aria a polemiche, sterili e dannose, o di evocare la condizione di 'vittime improbabili' di non si sa che cosa, sarebbe molto meglio e utile per Parma continuare a lavorare per trovare soluzioni adeguate e concrete, visti i tempi e le normative vigenti.
Il sindaco ha avanzato una sua proposta che presenta però non poche difficoltà. Come Regione siamo in costante contatto con il presidente Dalla Rosa Prati per provare a percorrere tutte le strade possibili; anche solo per conquistare un po' di tempo, utile per convincere i soci di maggioranza a non abbandonare così perentoriamente il campo".
http://parma.repubblica.it/cronaca/...enti_pubblici_non_possono_ripianare-97481973/