malpensante
Bannato
Il ricorso è assolutamente infondato. La legge italiana nemmeno sanziona gli aiuti di Stato, quello è un problema UE e la UE ha dato le linee guida perché l' aumento di capitale AZ non lo fosse: partecipazione dei privati e riduzione della partecipazione pubblica sotto il 50%. Linee guida assolutamente rispettate.
Il prestito ponte era un aiuto di Stato autorizzato, con l' imposizione che non potesse essere usato per nessun' acquisizione (o acquisto di aerei). La sostanza è che quegli euro prestati con la garanzia dello Stato non potessero essere usati per pagare Volare. Il prestito ponte è stato rimborsato da tempo e Volare è ancora da pagare, sostenere l' inammissibilità della partecipazione alla gara perché al momento della presentazione della domanda AZ non lo aveva ancora estinto è semplicemente ipocrita. Soprattutto scorretto.
In questo cavolo di Paese manca totalmente l' idea di fair play. Toto si lamenta della presunta scorretezza di Alitalia, ma lo scorretto è lui, che usa i politici come taxi per arrivare ai propri obiettivi e presenta ricorsi assurdi perché sa di avere gli appoggi giusti.
Intanto il cittadino è sempre gabbato: deve pagare i conti della dissennata gestione di Soddu, viene costretto a finanziare Alitalia e nemmeno può goderne i frutti, che devono andare ai privati più abili nel gestire discutibili rapporti coi politici. Costoro poi, insieme alla stampa, sono solo puttane da dieci euro.
P.S. Ho tuonato per un anno con l' idea che mai si sarebbe riusciti a far comprare azioni Alitalia al mercato e i fatti mi hanno smentito. Per riuscire, però, si è sono fatte previsioni ottimistiche e promesse che non si intendeva mantenere. Ora ce la si prende con Cimoli, cui è stato imposto, per salvare la Patria l' azienda (con i posti di lavoro) di sostenere questa recita. In ultima analisi però la "falsità" del piano Alitalia è solo responsabilità di chi adesso critica Cimoli, perché gli mette paletti gestionali che impediscono un vero risanamento ed è pronto a scaricarlo per seguire secondi fini, più voti alle elezioni.
Uno squallido quadro di falsità, ipocrisie, assenza di senso civico e di responsabilità, disponibilità alla corruzione.
Il prestito ponte era un aiuto di Stato autorizzato, con l' imposizione che non potesse essere usato per nessun' acquisizione (o acquisto di aerei). La sostanza è che quegli euro prestati con la garanzia dello Stato non potessero essere usati per pagare Volare. Il prestito ponte è stato rimborsato da tempo e Volare è ancora da pagare, sostenere l' inammissibilità della partecipazione alla gara perché al momento della presentazione della domanda AZ non lo aveva ancora estinto è semplicemente ipocrita. Soprattutto scorretto.
In questo cavolo di Paese manca totalmente l' idea di fair play. Toto si lamenta della presunta scorretezza di Alitalia, ma lo scorretto è lui, che usa i politici come taxi per arrivare ai propri obiettivi e presenta ricorsi assurdi perché sa di avere gli appoggi giusti.
Intanto il cittadino è sempre gabbato: deve pagare i conti della dissennata gestione di Soddu, viene costretto a finanziare Alitalia e nemmeno può goderne i frutti, che devono andare ai privati più abili nel gestire discutibili rapporti coi politici. Costoro poi, insieme alla stampa, sono solo puttane da dieci euro.
P.S. Ho tuonato per un anno con l' idea che mai si sarebbe riusciti a far comprare azioni Alitalia al mercato e i fatti mi hanno smentito. Per riuscire, però, si è sono fatte previsioni ottimistiche e promesse che non si intendeva mantenere. Ora ce la si prende con Cimoli, cui è stato imposto, per salvare la Patria l' azienda (con i posti di lavoro) di sostenere questa recita. In ultima analisi però la "falsità" del piano Alitalia è solo responsabilità di chi adesso critica Cimoli, perché gli mette paletti gestionali che impediscono un vero risanamento ed è pronto a scaricarlo per seguire secondi fini, più voti alle elezioni.
Uno squallido quadro di falsità, ipocrisie, assenza di senso civico e di responsabilità, disponibilità alla corruzione.