Aggiungerei anche un altro parametro. Per agganciare le ali alla fusoliera si deve costruire una struttura ad hoc a forma di scatola che permetta la distribuzione dei carichi garantendo, anche, la dovuta rigidità'. Tale scatola, in un design con i motori sotto le ali, può' anche sopportare facilmente il carico aggiuntivo in senso longitudinale che i motori scaricano sulla fusoliera. Se, invece, si optasse per un design a motori posteriori vi sarebbe il problema di costruire una seconda scatola strutturale rigida a sufficienza per scaricare la forza dei motori sulla fusoliera e, successivamente, trasmetterla alle ali.
In pratica, se facciamo l'equilibrio alla traslazione orizzontale dell'aereo nel caso di motori in coda abbiamo:
una forza pari alla spinta dei motori applicata dietro che bilancia la somma della resistenza aerodinamica della fusoliera, degli impennaggi e delle ali, ovvero abbiamo la spinta dei motori che comprime la parte posteriore della fusoliera per spingere in avanti le ali. nella componente a trazione abbiamo solo 2/3 del drag della fusoliera e gli impennaggi: poca roba!. Quindi avremo una fusoliera prevalentemente soggetta a compressione con carichi elevati dovendo farsi carico di spingere avanti le ali.
Se, invece, i motori sono sotto le ali:
La resistenza della parte più esterna delle ali viene immediatamente bilanciata dalla spinta dei motori, ne rimane una spinta in avanti che bilancia le altre forze aerodinamiche. Procedendo verso l'interno delle ali, alla spinta rimanente dobbiamo togliere, la resistenza aerodinamica della parte interna delle ali per trovare la risultante che si trasferisce alla fusoliera dell'aereo. Quindi, all'altezza della scatola di incastro delle ali abbiamo:
una spinta in avanti che bilancia la resistenza aerodinamica della punta della fusoliera (circa 1/3), ed una trazione che bilancia la resistenza della coda (2/3) e degli impennaggi posteriori. Quindi con una fusoliera prevalentemente sollecitata a trazione e non a compressione.
Quale amplesso di emozioni scienza delle costruzioni ci parla dell'instabilità' Euleriana, ovvero: sebbene i materiali metallici siano grosso modo isotropi ovvero resistano tanto bene a compressione quanto a trazione per le strutture sollecitate a compressione abbiamo qualche grana in più'. Pensate, ad esempio, a comprimere una sottile bacchetta di acciaio, prima che essa si rompa, vi accorgerete che si piegherà facendo una pancia perdendo tutte le sue caratteristiche strutturali, cosa che non vogliamo succeda alla nostra fusoliera, pertanto su una fusoliera sollecitata a compressione dovremo prevedere opportuni irrigidimenti per evitare questo fenomeno di instabilità'. (I geometri lo passano anche come comportamento a carico di punta, cosa che chiarisce bene il concetto, anche se leggermente limitativa)
Tutta questa situazione e' fortemente peggiorata dalla presenza di forze trasversali dovute al peso dell'aeromobile, all carico alare, alle vibrazioni, alle torsioni etc.... che rendono questo fenomeno realmente critico. Pensate alla nostra bacchetta, se gli dessimo pure una mano a fare la pancia applicando una piccola forza di taglio in mezzeria ..
In definitiva, su un aereo grande e lungo, questa situazione risulta essere particolarmente sub ottimale, mentre il suo impatto su un aereo corto risulta meno impattante, soprattutto sui biz dove le ali sono particolarmente vicine ai motori lasciando la cabina beneficiare di una maggiore silenziosità.