Ciao a tutti,
anzitutto Vi faccio i complimenti per il sito internet che ho trovato molto interessante, nonostante io sia nuovo del settore. La pagina mi è stata consigliata da un amico appassionato di aviazione.
Vi contatto perché sto scrivendo un romanzo e sto effettuando delle ricerche storiche relative all’aviazione civile italiana.
Nello specifico, uno dei personaggi del romanzo dovrebbe, nella finzione romanzesca, volare da Parma (cioè da Roma/Milano) a Rio de Janeiro negli anni 1948/1949, per andare a trovare un amico che è in Brasile sul letto di morte e che poi in effetti morirà nel gennaio 1949.
Ora, ho potuto constatare che il primo volo transcontinentale Italia-Sudamerica fu effettuato da Alitalia il 23 marzo 1948 con un AVRO 961 Lancastrian. Questo è quindi in linea con la mia ricostruzione storica/romanzesca.
Quello che però mi chiedevo, e in cui spero qualcuno di voi possa gentilmente aiutarmi (o perlomeno indicarmi le fonti dalle quali potrei trovare un’informazione di questo tipo) è banalmente quanto poteva costare volare dall’Italia al Brasile in quegli anni (esattamente 1948/1949) e se fosse in qualche modo già usuale/frequente come ai giorni nostri, oppure se fosse una possibilità che aveva solo chi era del settore dell’aviazione (es.: piloti di passaggio), ufficiali, milionari, alti dirigenti di aziende multinazionali che viaggiavano a spese della società …ecc.. insomma se fosse plausibile che nel 1948 un uomo comune, mettiamo un impiegato/operaio, prendesse un aereo dall’Italia fino in Brasile per salutare un amico che stava morendo oppure se invece fosse un’ipotesi difficilmente realizzabile oppure ancora se fosse invece un viaggio molto lungo e difficile del quale si abbisognava di una certa preparazione fisica o spirituale (ho letto che ci volevano circa 36h).
Spero di essere stato chiaro, non esitate a chiedere qualora abbiate bisogno di ulteriori chiarimenti.
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Con i migliori saluti, buon volo a tutti![Smile :) :)](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
Filippo Mazzotti
anzitutto Vi faccio i complimenti per il sito internet che ho trovato molto interessante, nonostante io sia nuovo del settore. La pagina mi è stata consigliata da un amico appassionato di aviazione.
Vi contatto perché sto scrivendo un romanzo e sto effettuando delle ricerche storiche relative all’aviazione civile italiana.
Nello specifico, uno dei personaggi del romanzo dovrebbe, nella finzione romanzesca, volare da Parma (cioè da Roma/Milano) a Rio de Janeiro negli anni 1948/1949, per andare a trovare un amico che è in Brasile sul letto di morte e che poi in effetti morirà nel gennaio 1949.
Ora, ho potuto constatare che il primo volo transcontinentale Italia-Sudamerica fu effettuato da Alitalia il 23 marzo 1948 con un AVRO 961 Lancastrian. Questo è quindi in linea con la mia ricostruzione storica/romanzesca.
Quello che però mi chiedevo, e in cui spero qualcuno di voi possa gentilmente aiutarmi (o perlomeno indicarmi le fonti dalle quali potrei trovare un’informazione di questo tipo) è banalmente quanto poteva costare volare dall’Italia al Brasile in quegli anni (esattamente 1948/1949) e se fosse in qualche modo già usuale/frequente come ai giorni nostri, oppure se fosse una possibilità che aveva solo chi era del settore dell’aviazione (es.: piloti di passaggio), ufficiali, milionari, alti dirigenti di aziende multinazionali che viaggiavano a spese della società …ecc.. insomma se fosse plausibile che nel 1948 un uomo comune, mettiamo un impiegato/operaio, prendesse un aereo dall’Italia fino in Brasile per salutare un amico che stava morendo oppure se invece fosse un’ipotesi difficilmente realizzabile oppure ancora se fosse invece un viaggio molto lungo e difficile del quale si abbisognava di una certa preparazione fisica o spirituale (ho letto che ci volevano circa 36h).
Spero di essere stato chiaro, non esitate a chiedere qualora abbiate bisogno di ulteriori chiarimenti.
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Con i migliori saluti, buon volo a tutti
Filippo Mazzotti