Thread Alitalia/Cai 5-7 novembre


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azafan

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8 Novembre 2005
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Dalla intervista a Colaninno pubblicata oggi sul quotidiano la Repubblica:

"Se dunque un qualsiasi dipendente dell'Alitalia messo in mobilità volesse cambiare mestiere o società ritenendo non soddisfacenti le condizioni dei nostri contratti di assunzione, è libero di farlo."

"Noi diciamo al mercato che abbiamo bisogno di 12.635 persone."

Parole sante che andrebbero scolpite sulla pietra a futura memoria ! (Sopratutto dalle parti del Castello della Magliana dove si trovano gli uffici dell'ANPAC.)
 
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Paxromana

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28 Novembre 2005
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Rome, Milan born.
Eccola:

Intervista a Colaninno: aggiungeremo tre nuove rotte per l'Oriente
E' assolutamente falso che non rispetteremo le figure più deboli
"Sindacati confederali coraggiosi hanno salvato la compagnia"
dal nostro inviato ROBERTO PETRINI


HANOI - Dal nuovo stabilimento della Piaggio, in un distretto industriale nei pressi di Hanoi, nato con l'obiettivo di strappare quote di mercato nel settore degli scooter a giganti come Honda e Yamaha, Roberto Colaninno guarda alle sfide future. Nonostante le ultime grane con piloti e hostess, l'operazione Alitalia è ormai in porto e il leader della Cai comincia a tracciare i primi bilanci: riconosce ai sindacati confederali di aver "salvato l'Alitalia", mentre agli autonomi non concede nulla, tanto meno la riapertura delle trattative. E già vede operativa la nuova compagnia: "Manterremmo sostanzialmente lo stesso look, rispettando naturalmente le norme europee" annuncia, mentre sulla scelta dell'alleato si limita a dire che il criterio decisivo sarà la "soddisfazione del cliente".

Ingegner Colaninno, la Piaggio apre un nuovo impianto nel Far East mentre c'è la crisi internazionale e sta per cambiare l'inquilino della Casa Bianca. La sfida continua?
"Direi di sì, il mondo non è finito. Ci sono nuove variabili e la vittoria di Obama potrebbe essere un fattore molto positivo per l'intero globo".

Lei ormai è un giocatore globale, dall'industria meccanica ai grandi servizi di autotrasporto: si può ancora scommettere sulla globalizzazione?
"Il mondo è diventato piccolo e la comunità mondiale troverà solo beneficio da una maggiore integrazione. Piaggio è diventata multinazionale con un occhio rivolto all'Oriente, con impianti in Cina, India e Vietnam: è questa la zona da dove può partire un contrattacco delle nostre aziende. In Oriente ci sono circa 3,5 miliardi di persone che producono oggi più del 50% della ricchezza mondiale. Non credo che sia una scelta, ma una valutazione naturale".

Anche per Alitalia?
"La nuova Alitalia aumenterà le rotte intercontinentali, in particolare quelle verso l'Oriente. Aggiungeremo tra le nuove destinazioni della compagnia di bandiera Shangai, Pechino e Seul".

Allora non è vero, come sospettano in molti, che il futuro di Alitalia sarà quello di una compagnia più piccola?
"Rifiuto la logica del grande o del piccolo. Quello che conta è il successo di una compagnia e la capacità di soddisfare il cliente. Anche il piano industriale può evolversi e cambiare: partendo da quello su cui si è aggregata la cordata, si dovrà seguire il mercato. Tra tre anni, quindi, è possibile che il piano non sia più lo stesso. Abbiamo creato le premesse per avviare una nuova impresa, accettando una sfida complessa".

Che ostacoli sono rimasti?
"Ci sono da soddisfare le regole dell'Unione Europea: questo non lo considero un ostacolo ma un aspetto etico. Poi la questione del prezzo e il negoziato con il Commissario Fantozzi. Anche in questo caso non si tratta di un ostacolo: semplicemente la domanda e l'offerta devono trovare un punto d'incontro".

Un ostacolo sono tuttavia i sindacati autonomi di piloti e hostess che sono in subbuglio.
"Il gruppo di industriali che rappresento ha deciso di investire su un progetto basato sull'acquisto degli asset e dei beni dell'Alitalia. Abbiamo fissato e discusso con le organizzazioni sindacali le condizioni necessarie per sviluppare questo progetto, il numero e le categorie delle persone che andremo ad assumere, le condizioni dei contratti di lavoro. C'è un momento forte di discontinuità tra la vecchia e la nuova Alitalia, che è rappresentato dal fatto che l'Alitalia oggi gestita dal Commissario Fantozzi metterà in mobilità tutti i dipendenti, la gran parte dei quali sarà poi assunta dalla nuova Alitalia. Se dunque un qualsiasi dipendente dell'Alitalia messo in mobilità volesse cambiare mestiere o società ritenendo non soddisfacenti le condizioni dei nostri contratti di assunzione, è libero di farlo. Noi non ci sentiamo responsabili del fallimento dell'Alitalia di oggi, noi ci sentiamo responsabili dell'Alitalia che andremo a gestire. Noi diciamo al mercato che abbiamo bisogno di 12.635 persone. Potremmo assumere anche un pilota Ryanair...".

I sindacati autonomi lamentano tuttavia che, in fase di assunzione, verranno penalizzate alcune figure deboli, come le madri con figli disabili.
"E' assolutamente falso. Noi rispetteremo la legge".

Ci sono ancora possibilità di dialogo?
"No. Abbiamo terminato la trattativa".

E' rimasto amareggiato dal rapporto con i sindacati?
"In realtà non ho capito l'atteggiamento degli autonomi. I sindacati confederali invece hanno dimostrato molto coraggio e le loro decisioni hanno contribuito a salvare l'Alitalia. Devo aggiungere che il contratto di lavoro non è un rogito, non è immodificabile, può evolvere sulla base del mercato e dei risultati futuri della società".

Resta la questione dell'alleato, ormai la scelta, prevista per fine mese, è imminente. Alcuni dicono che la scelta di dislocare la maggior parte del personale a Fiumicino presupponga l'opzione Air France.
"L'alleanza industriale nasce sulla base di un giudizio industriale. Dovrà avere un effetto positivo per l'Alitalia e per la controparte: dovrà servire per affrontare meglio la concorrenza e soddisfare di più il cliente. Il resto non conta".
(5 novembre 2008)

Rep.it
 
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Ciok

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14 Ottobre 2008
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Di tuttal l'intervista di Colannino direi che l'aspetto più rilevante è l'ammissione che il prezzo non è già stato determinato ma sarà oggetto di negoziazione con Fantozzi
 

airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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.
MILANO (MF-DJ)--Alitalia ha chiesto e ottenuto negli Usa la protezione dai
creditori. La domanda, presentata venerdi scorso al tribunale dei
fallimenti di New York, e' stata approvata lunedi' in base all'articolo 15
della legge fallimentare americana. Si tratta, scrive MF, di una norma
relativamente nuova, introdotta non piu' di tre anni fa, che permette a
una societa' estera di far riconoscere i procedimenti legali e/o
l'amministrazione straordinaria o controllata disposta nel Paese d'origine
come quella di riferimento anche per i creditori americani, di fatto
bloccando eventuali richieste da parte di questi ultimi. Red/mur (fine)
MF-DJ NEWS 0508:39 nov 2008
 

Mattia

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22 Dicembre 2005
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quindi da oggi i creditori americani o vengono pagati in contanti oppure non erogheranno i servizi?
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Da TTG Italia:

Slot a Malpensa: tutti i rischi di Alitalia

Il 12 e il 13 novembre: queste le date decisive per il trasporto aereo nazionale. Il 12 la Ue giudicherà l'operazione Cai-Alitalia; il 13, ad Atene, si terrà la conferenza Iata che discuterà l'assegnazione degli slot per il prossimo orario summer. Se Az non opera un numero sufficiente degli slot che ha a disposizione, rischia di perderli, e potrebbe quindi affrontare la nuova vita con una struttura ridimensionata e una concorrenza ancora più agguerrita sul network domestico e sulla rotta ad alto reddito Roma-Milano. "Nel mese di ottobre Alitalia ha utilizzato 45 slot a Malpensa. Ne aveva a disposizione 240 - spiega a TTG Italia il presidente di Assoclearance Carlo Griselli -. Sino a fine inverno Alitalia dovrebbe volare le 240 bande almeno all'80%, per evitare che le vengano tolte". Quindi possibile che Az perda degli slot in breve tempo? "No - risponde Griselli -. Esiste una raccomandazione della Iata: il bene slot non può essere tolto all'improvviso, ma bisogna usare il buon senso". Migliore la situazione a Fiumicino, dove Alitalia possiede circa 450 bande, utilizzate in buona parte. In attesa che il futuro di Az divenga più chiaro richieste per Mxp sono arrivate da vettori italiani come Meridiana e Blue Panorama, ma anche i colossi che si disputano la partnership in Az, Air France e Lufthansa, hanno fatto domanda di bande tra Roma e Milano. Anche easyJet aveva chiesto, qualche tempo fa, una serie di nuovi slot su Fiumicino e Malpensa, poi, spiega Griselli, "ha fatto marcia indietro e ha cancellato le richieste"
ciao
 

malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Mercoledì 5 Novembre 2008, 11:19

Riggio, un mese per istruttoria licenza Cai

ROMA (MF-DJ)--"Cai ha presentato domanda, stiamo facendo l'istruttoria, sia economica che tecnica, durera' un mese. Confidiamo che in questo mese sara' fatta, tenendo presente che Cai sara' in possesso degli aerei nel momento in cui l'offerta sara' accettata e comprera', altrimenti il certificato di operatore aereo non lo possiamo rilasciare certamente".

Ad affermarlo, a margine di un'audizione alla Camera, e' il presidente dell'Enac, Vito Riggio. "Discontinuita' -ha sottolineato- significa che nessuno deve immaginare che Cai sia un proseguimento di Alitalia: e' un soggetto nuovo che acquista dalla vecchia Alitalia quello che gli serve per volare. Cai potra' avere gli stessi slot di Alitalia in Italia -ha aggiunto Riggio- e potra' avere gran parte dei diritti bilaterali, non tutti, perche' dovra' dimostrare di essere in grado di esercitarli, anche quelli che Alitalia non esercitava piu'. Allora si aprira' la questione con le altre concorrenti".

"Obiettivamente -ha proseguito il numero uno dell'Enac- questi imprenditori stanno cacciando i soldi e farlo in un momento cosi' delicato per le compagnie aeree non so se si puo' definire un atto di coraggio, ma sicuramente e' una cosa impegnativa. L'atteggiamento nei confronti di Cai deve essere di grande rispetto; per noi Cai e' un soggetto che si sta accreditando adesso come societa' aeronautica; se non ci fosse questa offerta non verrebbe meno la licenza provvisoria -ha concluso- che e' stata data solo perche' c'e' un piano di risanamento".
 

Globox

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25 Maggio 2006
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Estero
che vuol dire bisogna usare il buon senso?
Si riferisce probabilmente (interpretando male) alla clausola di “Forza Maggiore”, dove il non utilizzo (anche parziale) degli slot può essere giustificato da eventi non imputabili al vettore.

La regola dice che tutti i vettori, per poter richiedere gli slot assegnati nella stessa stagione precedente devono aver operato almeno l’80% degli stessi.
Se viene a meno l’80%, al vettore verrà assegnato l’effettivo utilizzato, il rimanente viene rimesso, senza pregiudizio, in pool a disposizione di altri richiedenti; quello che avanza può essere richiesto dal vettore in causa.
Il Coordinatore può inoltre, in caso di non utilizzo e con la necessità di decongestionare e/o riallocarli, cancellare gli slot durante la stagione in corso.

Detto quanto entra in gioco la Forza Maggiore a giustificare il non utilizzo in circostanze imprevedibili ed inevitabli non imputabli al vettore: chiusura APT, limitazione spazio aereo, safety-grounding del costruttore di macchina usata generalmente per quella rotta, scioperi interni regolamentati, scioperi esterni (ATC, pompieri, benzinari etc.) ......

La Forza Maggiore esclude comunque cancellazioni volontarie od imputabili al vettore come: decisioni commerciali (vedi MXP), frequenti problemi tecnici, etc...

Quanto sopra è di sicuro il buon senso ma non credo possa essere applicato ad AZ.

Che poi CAI abbia diritto o meno di ereditare gli slot in concessione lasciati da AZ è un’altro discorso. Il mio parere è negativo: non sono assets suscettibili di alienazione, non c’è continuità, CAI è un nuovo vettore (New Entry) e dovrebbe mettersi in fila.

Vedremo che succede.
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Mercoledì 5 Novembre 2008, 12:33

Berlusconi: grazie sincero a imprenditori Cai

Rho-Pero, 5 nov. - (Adnkronos) - "Devo esprimere un grazie sincero a quei coraggiosi imprenditori che vogliono fare di Alitalia una societa' volta al profitto, capace di portare in Italia i turisti di tutto il mondo". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel suo intervento a Eicma 2008, il Salone del ciclo e del motociclo, in corso a Rho-Pero, alle porte di Milano. "Se l'avessimo svenduta ad Air France -ha continuato- non credo che i nostri cugini francesi avrebbero portato i turisti nelle nostre citta'".
Berlusconi ha poi sottolineato che "quando ho visto i cartelli 'Meglio falliti che in mano ai banditi' mi sono venuti i brividi. Questi imprenditori, invece, non se ne sono lavati le mani, ma sono rimasti. A loro un grazie sincero da parte degli italiani". Berlusconi ha poi affermato che vedra' gli imprenditori della Cai "tutti assieme tra qualche giorno".
 

uncomfortable

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25 Settembre 2008
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Canada
"Noi diciamo al mercato che abbiamo bisogno di 12.635 persone."
Scusate un secondo, magari sono solo io che vedo un problema che non esiste, ma di fatto la CAI sta cercando di lanciare una start-up nella quale, dal day 1, ci sono 12.635 dipendenti e 153 aerei. Sarebbe un impresa ardua per chiunque avesse grande esperienza di aviazione: per questa armata di dilettanti allo sbaraglio é quantomeno utopia.
Possibile che Colannino non si senta mentre parla e non realizzi che sta per fare il passo piú lungo della gamba?

O magari sono solo io...
 

willy79

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sestri levante, Liguria.
Scusate un secondo, magari sono solo io che vedo un problema che non esiste, ma di fatto la CAI sta cercando di lanciare una start-up nella quale, dal day 1, ci sono 12.635 dipendenti e 153 aerei. Sarebbe un impresa ardua per chiunque avesse grande esperienza di aviazione: per questa armata di dilettanti allo sbaraglio é quantomeno utopia.
Possibile che Colannino non si senta mentre parla e non realizzi che sta per fare il passo piú lungo della gamba?

O magari sono solo io...
Secondo me c'è qualcosa che ci manca da sapere!!! Perchè obbiettivamente è un po impossibile partere a piena regime dal 1 dicembre, senza avere ad oggi ancora la certezza di chi lavorerà in AZ!!! Sbaglio?
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
Da TTG Italia:

Slot a Malpensa: tutti i rischi di Alitalia

Ne aveva a disposizione 240 - spiega a TTG Italia il presidente di Assoclearance Carlo Griselli -. Sino a fine inverno Alitalia dovrebbe volare le 240 bande almeno all'80%, per evitare che le vengano tolte". Quindi possibile che Az perda degli slot in breve tempo? "No - risponde Griselli -. Esiste una raccomandazione della Iata: il bene slot non può essere tolto all'improvviso, ma bisogna usare il buon senso". Migliore la situazione a Fiumicino, dove Alitalia possiede circa 450 bande, utilizzate in buona parte. In attesa che il futuro di Az divenga più chiaro richieste per Mxp sono arrivate da vettori italiani come Meridiana e Blue Panorama, ma anche i colossi che si disputano la partnership in Az, Air France e Lufthansa, hanno fatto domanda di bande tra Roma e Milano. Anche easyJet aveva chiesto, qualche tempo fa, una serie di nuovi slot su Fiumicino e Malpensa, poi, spiega Griselli, "ha fatto marcia indietro e ha cancellato le richieste"
ciao
Mercoledì 5 Novembre 2008, 11:19

Riggio, un mese per istruttoria licenza Cai

ROMA (MF-DJ)--" Cai potra' avere gli stessi slot di Alitalia in Italia -ha aggiunto Riggio- e potra' avere gran parte dei diritti bilaterali, non tutti, perche' dovra' dimostrare di essere in grado di esercitarli, anche quelli che Alitalia non esercitava piu'. Allora si aprira' la questione con le altre concorrenti".

L'atteggiamento nei confronti di Cai deve essere di grande rispetto; per noi Cai e' un soggetto che si sta accreditando adesso come societa' aeronautica; se non ci fosse questa offerta non verrebbe meno la licenza provvisoria -ha concluso- che e' stata data solo perche' c'e' un piano di risanamento".
Tutte posizioni molto morbide......tradotto :"se po fà"!
 

Mattia

Utente Registrato
22 Dicembre 2005
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Si riferisce probabilmente (interpretando male) alla clausola di “Forza Maggiore”, dove il non utilizzo (anche parziale) degli slot può essere giustificato da eventi non imputabili al vettore.

La regola dice che tutti i vettori, per poter richiedere gli slot assegnati nella stessa stagione precedente devono aver operato almeno l’80% degli stessi.
Se viene a meno l’80%, al vettore verrà assegnato l’effettivo utilizzato, il rimanente viene rimesso, senza pregiudizio, in pool a disposizione di altri richiedenti; quello che avanza può essere richiesto dal vettore in causa.
Il Coordinatore può inoltre, in caso di non utilizzo e con la necessità di decongestionare e/o riallocarli, cancellare gli slot durante la stagione in corso.

Detto quanto entra in gioco la Forza Maggiore a giustificare il non utilizzo in circostanze imprevedibili ed inevitabli non imputabli al vettore: chiusura APT, limitazione spazio aereo, safety-grounding del costruttore di macchina usata generalmente per quella rotta, scioperi interni regolamentati, scioperi esterni (ATC, pompieri, benzinari etc.) ......

La Forza Maggiore esclude comunque cancellazioni volontarie od imputabili al vettore come: decisioni commerciali (vedi MXP), frequenti problemi tecnici, etc...

Quanto sopra è di sicuro il buon senso ma non credo possa essere applicato ad AZ.

Che poi CAI abbia diritto o meno di ereditare gli slot in concessione lasciati da AZ è un’altro discorso. Il mio parere è negativo: non sono assets suscettibili di alienazione, non c’è continuità, CAI è un nuovo vettore (New Entry) e dovrebbe mettersi in fila.

Vedremo che succede.
Ora mi è chiaro, grazie
 

Flysurfer

Bannato
1 Luglio 2008
472
0
"Se l'avessimo svenduta ad Air France -ha continuato- non credo che i nostri cugini francesi avrebbero portato i turisti nelle nostre citta'".
Ancora con questa stronzata?

I turisti vanno dove ci sono le opere d'arte (possibilmente con servizi adeguati e ben tenute e su quello dovrebbe meditare Berlusconi e quel paraculo di Bondi), se Air France non li avesse voluti portare lo avrebbe fatto qualcun'altro.

Ma nemmeno il maggiore critico con AF li fa autolesionisti.
 
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