Sui voli
Alitalia la briefing card ora è anche in Braille, il sistema di scrittura in rilievo per non vedenti e ipovedenti. E c’è una mappa “tattile” della cabina, unica nel suo genere, sempre in rilievo e a forte contrasto cromatico, che consente a questi passeggeri di orientarsi all’interno dell’aeromobile. «Perché ci hanno spiegato loro stessi che la percezione dello spazio intorno è uno degli aspetti più importanti per la loro mobilità, dunque per la loro serenità a bordo»: parla Nicola Dambra, il giovane manager che dal 2009 ha avviato il percorso di Alitalia sul campo della sostenibilità, che significa anzitutto responsabilità sociale.
Una vocazione realizzata
37 anni, laurea in Giurisprudenza e poi in Economia al Politecnico di Bari con specializzazione in Corporate Social Responsability, Dambra ha proseguito il percorso con i master in Assoetica e alla Humboldt-Universität di Berlino, e ora è il primo CSR manager della compagnia. «Alitalia mi consente di realizzare una vera vocazione personale – ci dice – quasi una fissazione, per un impegno che del resto le imprese non possono più rinviare».
Dambra ha avviato il progetto nel 2009, con il passaggio del vettore a Cai e l’ingresso di Air One. Prima la costituzione del comitato per la sostenibilità, una task force alla quale tutti i settori della compagnia partecipano con un proprio referente. Ora una vera e propria unità operativa. «Ci riferiamo al codice etico che Alitalia si è data nel 2010 – spiega ancora Dambra – e da giugno 2011 anche al Global Compact dell’ONU, con i 10 principi su diritti umani, lavoro, ambiente e trasparenza condivisi dai grandi vettori internazionali, che nel caso riguardano anzitutto i passeggeri disabili».
Che vuol dire – dato Enac – 12.000 persone l’anno solo su Fiumicino. Altro riferimento è lo statement sulla CSR di SkyTeam, l’alleanza globale alla quale partecipa Alitalia. Perché, come insiste Dambra, se non si lavora insieme nessun progetto funzionerà sul lungo periodo.
Tariffe speciali per volare al Gaslini e da Veronesi
Così si moltiplica l’attenzione di Alitalia per questa delicata fascia di viaggiatori. «I non vedenti hanno tariffe agevolate – continua Dambra – ci scelgono anche per questo. L’accompagnatore del non vedente vola gratuitamente, il che vale anche per il cane guida, che ha la poltrona accanto al passeggero». Ma hanno tariffe agevolate anche i malati diretti all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano diretto da Umberto Veronesi e i bambini diretti al Gaslini di Genova, con tariffa ridotta del 35% per il loro accompagnatore.
«Stiamo studiando altri accordi di questo tipo con istituti di cura ad alta specializzazione – anticipa Dambra – perché ci sono casi che impongono l’aereo: per certi malati auto e treno sono improponibili».
Fuel efficiency
La corporate social responsability per Alitalia include naturalmente anche l’attenzione all’ambiente: nel primo semestre del 2012 il vettore ha ridotto di 64.000 tonnellate le emissioni di CO2 della flotta, con tecniche di fuel efficiency che includono, ad esempio, il traino elettrico dell’aeromobile alla piazzola di sosta e il rullaggio con un solo motore. «Perfino volare con le tendine abbassate fa risparmiare emissioni – spiega Dambra – perché la temperatura interna rimane più stabile e calano i consumi per la climatizzazione».
«Prima fare, poi parlare»
Di tutto questo Alitalia si prepara a parlare con i suoi passeggeri e con tutti i suoi interlocutori: a partire dalla seconda metà di agosto apre sul sito la sezione “Sostenibilità”, sulla quale il vettore darà conto di tutte le proprie iniziative e chiederà suggerimenti, per fare di più e meglio: si potrà scrivere a
sostenibilita@alitalia.it.
Lo staff già collabora e interviene sul tema in Peoplenet, la intranet di AZ. E spiega infine Dambra: «Usciamo con l’informazione solo dopo due anni di impegno, perché credo che non sia giusto parlare fino a che non ci siano azioni concrete già in campo. L’impegno sociale non è pubblicità, è una responsabilità e non un’azione di marketing. Anche se un atteggiamento concretamente etico sul lungo periodo ha di certo una ricaduta positiva e importante sul business».
fonte : alitalia