Thread Alitalia da gennaio 2016


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,733
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Milano
Causa problemi tecnici, che stiamo cercando di risolvere, è sparito il vecchio thread AZ: continuiamo qua per il momento.
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
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96
Il thread di Gennaio purtroppo è andato perduto, per un errore/problema esclusivamente tecnico. Ci scusiamo con tutti gli utenti che vi avevano contribuito finora, e vi invitiamo a continuare qui.
 

AZ209

Utente Registrato
24 Ottobre 2006
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71
Londra.
Allora riposto, visto che ne era nata una discussione interessante:


LA GRANDE BEFFA


Alitalia deve riassumere i licenziati

Il giudice: non si possono tagliare posti di lavoro per cedere rami d’azienda «Violate le normative europee». In attesa ci sono più di cinquecento ricorsi

Alitalia condannata a riassumere i lavoratori «tagliati» per favorire l’accordo con Etihad. Il 15 gennaio scorso il giudice Giovanni Armone del tribunale di Roma ha dichiarato «la nullità del licenziamento intimato dalla compagnia aerea» a un gruppo di impiegati che si erano opposti al provvedimento. Provvedimento inserito nel piano industriale propedeutico all’accordo che ha portato l’8 agosto 2014 Etihad Airways a rilevare il 49% del capitale Alitalia. Se non fossero stati mandati a casa 2.251 dipendenti, rischiava di saltare il «matrimonio» con la prestigiosa compagnia degli Emirati Arabi e l’arrivo di denaro fresco, 560 milioni di euro in investimenti per il rinnovo della flotta.

Cinquecento sono i ricorsi presentati contro Alitalia dagli ex dipendenti. Ora destinati a seguire la scia del «precedente» creato con la nuova sentenza. Considerato che ben 700 di piloti, hostess e operai classificati come esuberi si sono nel frattempo dimessi in cambio di incentivi oppure sono andati in pensione. Mentre nei dodici mesi trascorsi dal termine dell’applicazione del piano (il 31 dicembre 2014) altri hanno raggiunto l’età per la quiescenza. Senza considerare che 24 piloti, 24 manager e 300 tra impiegati e tecnici sono stati riassunti, attigendo proprio dal bacino dei cassintegrati. Per loro, però, nuovi contratti e azzeramento dei livelli di anzianità. Fuori, quindi, sono rimasti meno di un migliaio di addetti aeroportuali. Chi ha presentato ricorso potrà vedersi invece reintegrato con lo stipendio precedente e le indennità acquisite. «L’ordinanza ha dichiarato illegittimo, non conforme alle direttive europee e ai pronunciamenti della Corte di giustizia l’interpretazione di Alitalia riguardo ai licenziamenti», dichiara Antonio Amoroso, del direttivo Cub Trasporti. «La cessione di ramo d’azienda non giustifica il licenziamento secondo la normativa comunitaria a cui si è richiamato il giudice. E l’Italia non può derogare a tali disposizioni». «Gli esuberi - recita l’ordinanza - sono stati decisi nell’ambito sì di una situazione di grave difficoltà economica di Alitalia Cai. Essi costituivano la premessa e la condizione della cessione aziendale; se non fosse stato licenziato un certo numero di lavoratori, Etihad Airways non avrebbe accettato la partnership, Alitalia Sai non sarebbe stata costituita e la cessione non sarebbe avvenuta».

«Tale nesso funzionale - sottolinea il giudice Armone - determina la nullità del licenziamento. Il licenziamento motivato dalla cessione d’azienda è infatti vietato sia dall’articolo 2.112 del codice civile, sia dall’articolo 4 della direttiva 2001/23/Ce». «La magistratura - scrive Amoroso - non è entrata in merito ai criteri di individuazione del personale da iscrivere tra gli esuberi, alle categorie protette, alle qualifiche professionali. Lo avrebbe potuto fare, ma ha scelto di optare per una sentenza di diritto». Il ricorso, cucito dagli avvocati Giuseppe Marziale e Patrizia Totaro sulla giurisprudenza «europea», è destinato ad avere ripercussioni non soltanto sulla compagnia aerea ma su tutte quelle società che hanno mandato a casa lavoratori cedendo attività. Per Alitalia il licenziamento è invece giustificato perché in quel momento l’azienda si trovava in grave stato di crisi.


http://www.iltempo.it/economia/2016/01/20/alitalia-deve-riassumere-i-licenziati-1.1499879
 

arcadia

Utente Registrato
14 Gennaio 2016
28
0
Premetto che non ho potuto leggere gli ultimi posts del thread prima che andasse perso e quindi può essere che il mio commento era già stato fatto da qualcuno. La decisione del Tribunale sui lavoratori 'tagliati' segue di poco la bocciatura EU dell'affrettato Decreto Lupi su LIN, cioè due tasselli dell'accordo tra AZ ed EY. In realtà la seconda questione potrebbe essere l'occasione per EY di ottenere quello che voleva all'epoca (cioè i voli da LIN su AUH) e quindi rivelarsi addirittura positiva per EY (discorso diverso per AZ), ma la prima è una grana che probabilmente mai EY si sarebbe attesa (non credo che negli UAE i lavoratori siano molto tutelati, ed una volta 'tagliati' tanti saluti, altro che ricorsi e controricorsi a giudici che quasi sempre danno ragione ai lavoratori): come prenderanno in EY questi ultimi sviluppi ?
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Oggi Alitalia ha replicato a quell'articolo precisando che il reintegro riguarda solo 16 persone su 82 casi definiti e che, naturalmente, presenterà appello.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
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Comunque resta il solito punto: provate a immaginare con quale gioia un investitore straniero che stava valutando una potenziale acquisizione in Italia accoglie una simile notizia.
E poi ci domandiamo perché questo paese non cresce.
 

cisnusculum

Utente Registrato
24 Settembre 2010
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30
ma la prima è una grana che probabilmente mai EY si sarebbe attesa
Se fosse vero sarebbero dei completi sprovveduti, cosa che dubito. Qualunque investitore di una certa dimensione abituato ad operare in tutto il mondo sa bene che in Italia questi rischi ci sono (e quindi spesso se ne sta giustamente alla larga) e se non lo sa si informa su come funziona. Quindi penso che abbiamo messo in conto anche questo, indipendentemente dal fatto che poi la potrebbero comunque usare come scusa per le eventuali mosse future.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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0
Comunque resta il solito punto: provate a immaginare con quale gioia un investitore straniero che stava valutando una potenziale acquisizione in Italia accoglie una simile notizia.
E poi ci domandiamo perché questo paese non cresce.
Se fosse vero sarebbero dei completi sprovveduti, cosa che dubito. Qualunque investitore di una certa dimensione abituato ad operare in tutto il mondo sa bene che in Italia questi rischi ci sono (e quindi spesso se ne sta giustamente alla larga) e se non lo sa si informa su come funziona. Quindi penso che abbiamo messo in conto anche questo, indipendentemente dal fatto che poi la potrebbero comunque usare come scusa per le eventuali mosse future.
Che l'operazione sia stata fatta senza sapere il rischio non ci credo neppure morto. Quindi i giochini sono svariati ad altri livelli.
AZ EY, se hanno consultato i loro legali prima di procedere con licenziamenti e cessioni, non potevano non aspettarsi una causa: 2112 cc (.)
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
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Che l'operazione sia stata fatta senza sapere il rischio non ci credo neppure morto. Quindi i giochini sono svariati ad altri livelli.
AZ EY, se hanno consultato i loro legali prima di procedere con licenziamenti e cessioni, non potevano non aspettarsi una causa: 2112 cc (.)
Mi pareva di aver a suo tempo letto che CAI aveva a suo tempo accanato un fondo rischi di oltre 100 mln per fronteggiare tutti i possibili contenziosi scaturenti dal passaggio (o meglio dal non passaggio) delle attività a SAI
 

arcadia

Utente Registrato
14 Gennaio 2016
28
0
Che l'operazione sia stata fatta senza sapere il rischio non ci credo neppure morto. Quindi i giochini sono svariati ad altri livelli.
AZ EY, se hanno consultato i loro legali prima di procedere con licenziamenti e cessioni, non potevano non aspettarsi una causa: 2112 cc (.)
Il passaggio chiave è il seguente: «Gli esuberi sono stati decisi nell’ambito sì di una situazione di grave difficoltà economica di Alitalia Cai. Essi costituivano la premessa e la condizione della cessione aziendale; se non fosse stato licenziato un certo numero di lavoratori, Etihad Airways non avrebbe accettato la partnership, Alitalia Sai non sarebbe stata costituita e la cessione non sarebbe avvenuta.». L'impostazione dell'operazione (peraltro avallata dal governo con tanto di incentivi ai lavoratori 'tagliati', cosa che dovrebbe aver in qualche modo rassicurato EY, oltre al fondo rischi che ricordava l'utente berioz) era che la riduzione del personale in CAI era basata sulla crisi aziendale di AZ (oggettivamente esistente) e non di per sè sulla prevista cessione / conferimento dell'azienda a SAI, nel qual caso ovviamente ai sensi dell'art. 2112 c.c. tutti i dipendenti avrebbero avuto il diritto di passare in capo alla nuova entità (ed infatti i dipendenti restati in CAI sono passati a SAI). Il giudice ha invece ritenuto che in realtà la riduzione del personale era strettamente collegata all'operazione AZ/EY (senza la quale neppure ci sarebbe stata SAI) e quindi è stata di fatto motivata dalla cessione / trasferimento dell'azienda, cosa non consentita: di qui l'obbligo di reintegro, o per meglio dire di trasferimento dei lavoratori 'tagliati' alla nuova entità SAI. Comunque in effetti, a ripensarci, la due diligence è durata talmente tanto che EY sarà stata avvertita dai suoi legali dei rischi 'italici' in tema di cessazione dei rapporti di lavoro, per quanto (almeno apparentemente) debitamente motivata. A quanto pare peraltro oggi il problema riguarderebbe pochissimi ex-dipendenti CAI.
 

Tommy22

Utente Registrato
13 Gennaio 2016
24
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Il giudice ha invece ritenuto che in realtà la riduzione del personale era strettamente collegata all'operazione AZ/EY (senza la quale neppure ci sarebbe stata SAI) e quindi è stata di fatto motivata dalla cessione / trasferimento dell'azienda, cosa non consentita: di qui l'obbligo di reintegro, o per meglio dire di trasferimento dei lavoratori 'tagliati' alla nuova entità SAI.

Tutto ciò perchè l'operazione fu sotto un'attenta lente dei media, dai quali si è compreso perfettamente che una delle condizioni necessarie per il buon fine dell'accordo fosse il licenziamente di un determinato numero di dipendenti;comunque prima che ci sia la sentenza definitiva dovrà passare ancora del tempo, probabilmente si arriverà fino in Cassazione..
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
0
Il passaggio chiave è il seguente: «Gli esuberi sono stati decisi nell’ambito sì di una situazione di grave difficoltà economica di Alitalia Cai. Essi costituivano la premessa e la condizione della cessione aziendale; se non fosse stato licenziato un certo numero di lavoratori, Etihad Airways non avrebbe accettato la partnership, Alitalia Sai non sarebbe stata costituita e la cessione non sarebbe avvenuta.». L'impostazione dell'operazione (peraltro avallata dal governo con tanto di incentivi ai lavoratori 'tagliati', cosa che dovrebbe aver in qualche modo rassicurato EY, oltre al fondo rischi che ricordava l'utente berioz) era che la riduzione del personale in CAI era basata sulla crisi aziendale di AZ (oggettivamente esistente) e non di per sè sulla prevista cessione / conferimento dell'azienda a SAI, nel qual caso ovviamente ai sensi dell'art. 2112 c.c. tutti i dipendenti avrebbero avuto il diritto di passare in capo alla nuova entità (ed infatti i dipendenti restati in CAI sono passati a SAI). Il giudice ha invece ritenuto che in realtà la riduzione del personale era strettamente collegata all'operazione AZ/EY (senza la quale neppure ci sarebbe stata SAI) e quindi è stata di fatto motivata dalla cessione / trasferimento dell'azienda, cosa non consentita: di qui l'obbligo di reintegro, o per meglio dire di trasferimento dei lavoratori 'tagliati' alla nuova entità SAI. Comunque in effetti, a ripensarci, la due diligence è durata talmente tanto che EY sarà stata avvertita dai suoi legali dei rischi 'italici' in tema di cessazione dei rapporti di lavoro, per quanto (almeno apparentemente) debitamente motivata. A quanto pare peraltro oggi il problema riguarderebbe pochissimi ex-dipendenti CAI.
Non serviva certo a EY la due diligence per scoprire il diritto del lavoro in Italia e le sue applicazioni. Bastava un avvocaticchio con un minimo di esperienza nella materia. Ergo lo sapevano e lo hanno accettato.
 

Blos

Utente Registrato
12 Luglio 2013
756
123
Email appena ricevuta da AZ:

"Gentile .....
per garantirti un’esperienza di viaggio sempre più confortevole ed efficiente, a partire dal 25 gennaio, inizieranno i lavori di rinnovamento della Lounge Alitalia situata nell’area partenze del Terminal 1, all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino.
La Lounge sarà nuovamente a tua disposizione dal prossimo 6 marzo.
Durante i giorni di chiusura, potrai comunque beneficiare dei servizi a te riservati utilizzando le Lounge situate presso le aree di imbarco D e G.
In alternativa, potrai usufruire di un voucher da utilizzare nei punti di ristoro.
Per ritirare il voucher ti aspettiamo presso i “Welcome desk” situati all’entrata della Lounge Alitalia al Terminal 1, dove il nostro personale è a tua disposizione per fornirti informazioni e assistenza.
Inoltre, il Programma MilleMiglia riconoscerà ai Soci Freccia Alata e Freccia Alata Plus in partenza da Roma Fiumicino, che non potranno accedere alla Lounge nel periodo di chiusura, un bonus straordinario di 500 miglia quale ulteriore gesto di attenzione per il disagio arrecato.
Ti auguriamo buon viaggio".

Si tratta de La Dolce Vita? Non è stata ristrutturata da relativamente poco tempo? Qualcuno sa quali lavori sono previsti? Spererei in un accesso dall'interno, visto che quando si è in transito uscire e rifare i controlli di sicurezza è veramente scomodo!
 

Edoardo

Moderatore
Utente Registrato
16 Settembre 2011
5,951
554
Si è la dolce vita. La sicurezza interna sarebbe un plus non da poco ma non so quanto sia fattibile.
La Lounge airside nel molo B, secondo alcune fonti AZ, doveva essere pronta a Maggio.
E invece...
 

FlyKing

Moderatore
Utente Registrato
14 Aprile 2011
6,077
361
Genova - LIMJ
Ma a quella al JFK, quella tale e quale al 1998 quando ha aperto, quella tenuta in maniera molto eccepibile, quella sempre super stipata di gente, quella che dovrebbe essere una delle migliori lounge di AZ, essendo unico e solo biglietto da visita all'estero, non ci pensa nessuno?
 
Stato
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