Alessandro
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- 13 Febbraio 2012
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Giornalista, de Il Sole 24 Ore mi sembra, da tempo dedicato alle vicende AZ e notoriamente molto critico.Io ignoro ogni scritto di GD.
beh se hai di meglio capisco altrimenti fai decisamente maleIo ignoro ogni scritto di GD.
Ah ok.@aless: Lo ignoro nel senso che non leggo quello che scrive perché non lo reputo obiettivo, ma scrive per una qualche forma di vendetta personale.
E' banale e ripetitivo.
Non è un'analisi finanziaria, quindi gli do il peso che merita. Trovo realistico lo scenario in base al quale sarà posta in essere qualsiasi azione, non importa quanto nefasta per il sistema Italia, pur di mantenere il controllo di quei voti attraverso il veicolo (come diresti tu!) chiamato AZ.anche no,
mette nel calderone di tutto di piu' in modo superficiale
infatti non c'e' un numero che sia uno
Non mi è chiaro cosa vuoi dire. La mia semplicissima posizione è: non un euro pubblico per AZ. Ed è sempre stata quella.Ma come, forse erroneamente mi pareva che lo scenario da ristoro del capitalismo perduto non vi dispiacesse.
Adesso che si menziona alle tendenze predatorie di chi ha nel dna una certa attitudine grifagna storciamo il naso?
Capisco la tua preoccupazione, ma nessuno al momento può dire nulla al riguardo, sia in un senso che in un altro.Scusatemi ma nessuno di voi ha qualche prenotazione AZ a lungo termine? Capisco che non ci saranno novità a breve termine se non a fine Novembre, ma per i passeggeri ci sono possibilità di proteggersi? Purtroppo non tutti lavorano nel campo dell'AC o hanno miglia da spendere ma hanno, come me, speso i propri danari per destinazioni lontane; lo so che nessuno qui può dare garanzie di operatività, vorrei solo schiarirmi le idee se vi siano delle strade per proteggersi in caso (spero non arrivi mai) tutti gli aeromobili saranno costretti a terra...
Dipende da caso a caso, ci sono bilaterali molto stringenti che specificano il nome delle compagnie che possono operare (esempio per il Giappone solo Alitalia e Jal) altri piu' generici del tipo sono concesse X frequenze a una o piu' compagnie italiane, altri liberali sono concesse X frequenze a una compagnia UE.Ma i bilaterali che sono ancora in esistenza devono essere usati da una compagnia aerea italiana o da una linea area basata in un qualsiasi paese UE ?
ottima precisazioneDipende da caso a caso, ci sono bilaterali molto stringenti che specificano il nome delle compagnie che possono operare (esempio per il Giappone solo Alitalia e Jal) altri piu' generici del tipo sono concesse X frequenze a una o piu' compagnie italiane, altri liberali sono concesse X frequenze a una compagnia UE.
Af ultimamente ha detto tanto ma ha scritto poco. Chissà come mai.Beh, AF sin dall'inizio disse che, con questi soldi, a febbraio AZ sarà dinuovo in crisi di liquidità.....
Non colgo l'aspetto preoccupante del discorso.Dal tread su Air Serbia,credo che il loro Modus Operandi sia sufficiente a far smettere di sognare tante persone.
Se il Commissario UE alla concorrenza accende un faro per i 75 mln delle Poste, figurati per una cosa simile. A meno che una complessa opera di ingegneria finanziaria possa aggirare il problema, ma non so come, visto che c'è già il problema Poste.Mi permetto di richiamare l'attenzione al post 89 di Asterix su altro TR: http://www.aviazionecivile.org/vb/s...bia-nasce-grazie-all-accordo-con-Etihad/page4
Esso porta a fare alcune considerazioni :
a) La richiesta di AF di ristrutturare il debito non è un capriccio francese, ma una precondizione che porrebbe qualsiasi compratore (peraltro è una richiesta di assoluto buon senso);
b) Dopo il default di Aeroflot e la secca smentita di Hainan, anche Etihad potrebbe entrare in gioco solo se lo Stato italiano si facesse carico del debito (così come accaduto per la neonata Air Serbia). Ma a questo punto, a parità di richieste, sarebbe ben più semplice il matrimonio con AF. Pertanto scordiamoci in via definitiva anche EY e prepariamoci a strisciare imploranti verso Parigi.
Viva la France!