Thread sistema aeroportuale di Roma - 2014


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AZ209

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24 Ottobre 2006
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Caos a Fiumicino: lavoratori GroundCare in sciopero, disagi per i passeggeri

Dopo i problemi di ieri, la protesta è proseguita oggi. Lo scalo è bloccato dai lavoratori che temono per il loro futuro. Molti i voli RyanAir in ritardo. Passeggeri a terra o in attesa della riconsegna dei bagagli

Ancora caos all'aeroporto di Fiumicino. Dopo la giornata di passione di ieri, i lavoratori della GroundCare, che si occupano dello smistamento bagagli, sono tornati a bloccare il Leonardo Da Vinci. Fuori dal piazzale un centinaio di dipendenti sta paralizzando la viabilità.

VOLI IN PARTENZA - All'interno si moltiplicano i disagi. Tanti infatti i voli in ritardo. In particolari sono quelli della RyanAir ad essere fermi. I monitor annunciano ritardi di più di un'ora e molti passeggeri vagano a caccia di informazioni. La polizia riesce a fatica a contenere la calca formatasi agli imbarchi. Passeggeri esasperati hanno deciso spontaneamente di invadere la pista. Quattro i voli cancellati. "Sono qui dalle 7 e nessuno ci fa sapere nulla", spiega una passeggera conttattata da RomaToday e diretta a Palermo. "C'è gente che doveva partire da ieri che sta affollando i voli, ma anche stamattina non parte nulla. E' assurdo: Alitalia riesce a partire, mentre noi siamo qui senza informazioni, con la polizia che cerca di contenere la nostra"

BLOCCATI NEGLI AEREI - Non va meglio per chi a Fiumicino è atterrato da questa mattina. "Siamo letteralmente sequestrati", fa sapere a RomaToday una passeggera bloccata nello scalo in attesa della riconsegna del bagaglio. "Nessuno ci dice nulla, sembriamo abbandonati al nostro destino. E' uno scandalo".

LAVORATORI - "Non si vola più". Un (ex) lavoratore con il megafono chiama a raccolta i colleghi che si uniscono e occupano l'uscita del Terminal 3, zona arrivi, dall'aeroporto di Fiumicino. "È un anno che viviamo questa situazione surreale con la Ground Care Srl. Tanti operai che dovevano ricevere 14.ima e stipendio non hanno avuto un soldo. Il Comune di Fiumicino fa solo spot elettorali su di noi, non hanno il potere di aiutarci", confessa un sindacalista che preferisce rimanere anonimo. A causa del fallimento dell'azienda 850 persone si ritroveranno senza lavoro.

http://www.romatoday.it/cronaca/sciopero-fiumicino-5-giugno-2014.html
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Fiumicino, lavoratori bloccano strada d’accesso ai Terminal

Disagi e tensione fino alle 11.40 al «Leonardo da Vinci» per la nuova protesta degli addetti ai bagagli dipendenti della Groundcare, la società di handling in fallimento. Attese ai check in. Lavoratori precettati alle 15.30 vertice col prefetto di Roma

ROMA - Sta lentamente tornando alla normalità la situazione all’aeroporto di Fiumicino, dove venerdì mattina l’agitazione dei lavoratori addetti a merci e bagagli - che già mercoledì aveva creato il caos nello scalo di Ciampino, dove erano stati cancellati 16 voli - ha portato al blocco delle strade d’accesso e del Terminal 3 fino alle 11.40.Almeno 400 persone - per lo più dipendenti della Groundcare, la società appaltatrice dell’handling nei due scali romani (in procedura fallimentare da alcuni giorni) - hanno bloccato con un corteo improvvisato la via di accesso alle partenze e invaso il Terminal 3. Pesanti i disagi, ritardi nei voli, rallentate le operazioni di imbarco, lunghe code di taxi e auto in ingresso all’aeroporto «Leonardo da Vinci». Tensione tra lavoratori dopo che i dipendenti altre società hanno comunque scaricato i bagagli di alcuni voli. Intorno alle 11.30 è giunta la comunicazione che i lavoratori erano stati precettati: alle 15.30 i loro rappresentanti sindacali parteciperanno ad un vertice con il prefetto di Roma.

In marcia sull’anello

I lavoratori della Groundcare stanno dando vita ad una manifestazione di protesta perché preoccupati per le loro sorti occupazionali. Con indosso i fratini fosforescenti, hanno sfilato in corteo, sotto gli occhi di un presidio delle forze dell’ordine, lungo l’anello viario dell’aeroporto di Fiumicino. Nell’area arrivi proseguono i forti rallentamenti alla circolazione stradale.

Bagagli a mano in pista a Ciampino

Mercoledì 4 giugno l’agitazione dei loro colleghi in servizio a Ciampino aveva provocato il caos in pista e nell’aerostazione del «G.B. Pastine»: numerosi voli erano stati cancellati e i passeggeri di altri operativi si erano visti costretti a ritirare le valige sotto la stiva e a portarsele da soli sotto il sole percorrendo a piedi, in lunghe file, la pista. Rabbia dei viaggiatori e intervento del Prefetto di Roma che ha precettato i lavoratori della Groundcare.

Schianto sull’hangar

Durante la protesta del 4 giugno a Ciampino, poi, un grave incidente aveva messo in allarme la società di gestione dello scalo: intorno alle 16 un aereo Ryanair - privo dei blocchi alle ruote che avrebbero dovuto impedirne il movimento - è «scivolato» all’indietro in una piazzola di sosta e con il timone di coda è andato a impattare contro la caserma dei vigili del fuoco del Pastine. Il mezzo non aveva i cosiddetti «tacchetti», i blocchi per frenare le ruote, ed è finito - dopo aver investito un trattorino - contro l’hangar da cui partono le autobotti dei pompieri. Nessun ferito ma danni gravi al velivolo del vettore low-cost irlandese.

Futuro incerto

Si tratta sugli stipendi «fantasma» e l’arrivo di una società che subentri a Groundcare: sono le novità emerse, nell’incontro in Prefettura, per i lavoratori della ditta fallita che gestisce i bagagli a Fiumicino e Ciampino. Lungo il colloquio tra i sindacati dei 900 dipendenti, protagonisti delle proteste che hanno bloccato gli aeroporti romani, i rappresentanti di Adr ed Enac e Clara Vaccaro, capo Gabinetto del prefetto di Roma. Qualche spiraglio sulle buste paga si è aperto; a breve un incontro con il commissario fallimentare della Ground. Il futuro dei lavoratori però è ancora incerto. Confermato l’interesse della ditta di handling “Gh”, che potrebbe sbarcare a Fiumicino e Ciampino, resta il problema dei numeri e dei tagli salariali già richiesti dall’azienda napoletana: non tutti i facchini potrebbero trovare collocazione nella nuova ditta, in parte potrebbero essere assorbiti dalle altre handler degli scali romani.

http://roma.corriere.it/notizie/cro...al-26f98aea-ec8e-11e3-9d13-7cdece27bf31.shtml
 

DusCgn

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Ferrovie: Rfi, da domani potenziata capacita' stazione Ostiense

07 giugno 2014

Roma, 7 giu.- (Adnkronos) - Roma Ostiense migliora i processi di gestione del traffico ferroviario. Da domani sarà infatti attivato un nuovo piano dell'infrastruttura di Roma Ostiense che permetterà di incrementare la capacità e la potenzialità della stazione e di differenziare i flussi di traffico.

Sarà così possibile ridurre le interferenze fra il servizio Leonardo Express, il collegamento no stop Roma Termini - Fiumicino Aeroporto, e quello della Fl1, la linea regionale Orte - Roma - Fiumicino Aeroporto, con un conseguente miglioramento della regolarità dei collegamenti.

Un intervento che assieme all'upgrading tecnologico dell'apparato Centrale Computerizzato (Acc), ha richiesto a Rete Ferroviaria Italiana un investimento complessivo di circa 2 milioni di euro. L'Acc consentirà agli operatori, sfruttando le potenzialità offerte dall'elettronica, una migliore operatività nelle normali situazioni di circolazione e nella gestione delle situazioni di criticità.

Il progetto che ha interessato Roma Ostiense è parte del più ampio programma per l'adeguamento e il potenziamento del Nodo di Roma che prevede di rimodellare il sistema ferroviario capitolino e renderlo sempre più rispondente alle esigenze della domanda di traffico pendolare e si aggiunge a quello già messo in atto pochi mesi fa a Roma Tiburtina.

La nuova configurazione di Roma Ostiense rientra nel più ampio progetto elaborato da Rete Ferroviaria Italiana per "sbottigliare" le linee ferroviarie di accesso alle grandi aree metropolitane e rispondere alla crescente domanda. Un potenziamento infrastrutturale che Rete Ferroviaria Italiana sta dedicando al trasporto pubblico locale.
 

DusCgn

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dati maggio

FCO 3.429.922 3,8%
CIA 434.678 1,0%
ROM 3.864.600 3,5%


Il maggio più trafficato di sempre a FCO e nel sistema in generale, ottenuto pur con una crescita non forsennata.
 

DusCgn

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FCO 3.429.922 3,8%
Guardando i dati dei sue scali maggiori spagnoli a maggio, FCO si colloca giusto in mezzo e in linea anche come tasso di crescita.
Il divario con MAD tra l'altro, fino a pochi anni fa evidente, adesso è quasi nullo.
Di contro BCN è praticamente ormai un copia-incolla dello scalo romano come "peso"


MAD 3.544.659 4,1%
BCN 3.397.097 5,5%
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
so che le lounges (orribilmente semiterrate) del Terminal G sono ancora chiuse e allagate; per i non intenditori del T G a FCO, questo che si vede allagato e' il piano superiore, pensate cosa puo' essere sotto!
 

tiefpeck

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Back to Fischamend
Ragazzi ho bisogno del vostro aiuto. Mia moglie è bomba-dipendente, nel senso che adora i bomboloni alla crema. Avendo una coincidenza a FCO, sapete dirmi dove posso trovare i migliori in aeroporto o nei dintorni per farle una sorpresa?

Grazie in anticipo.
 
A

aless

Guest
Ragazzi ho bisogno del vostro aiuto. Mia moglie è bomba-dipendente, nel senso che adora i bomboloni alla crema. Avendo una coincidenza a FCO, sapete dirmi dove posso trovare i migliori in aeroporto o nei dintorni per farle una sorpresa?

Grazie in anticipo.
Hai tutto il mio appoggio per aprire un 3D nella sezione "Viaggiare in aereo" dal titolo "Bomboloni alla crema a FCO". :D
 

kenyaprince

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VCE-TSF
La discussione sul “doppio hub” Malpensa-Fiumicino e su quale dei due aeroporti debba diventare centrale alla luce dell’alleanza Alitalia-Etihad è “del tutto astratta: il mercato ha già scelto”. E la scelta è caduta su Fiumicino: “Non ci possono essere due hub, la ruota ha un solo mozzo”. Francesco Rutelli, sindaco di Roma negli anni Novanta e poi vicepremier nonché responsabile per il turismo nel secondo governo Prodi, non ha dubbi. Interpellato dal VELINO, Rutelli spiega perché, a suo giudizio, non sono più consentiti temporeggiamenti sulla questione-hub. Mentre c’è da lavorare, anche in vista del’Expo 2015, per “calibrare” al meglio il ruolo di Malpensa. Senza però tralasciare le ragioni e le conseguenze dell’errore compiuto nell’eleggere lo scalo lombardo a principale hub italiano.
L’ex vicepremier rivendica il merito di avere individuato, già 15 anni fa, la necessità di puntare su Fiumicino. Uno scalo che, sul piano della collocazione geografica e turistica, ha palesemente la meglio su Malpensa. La destinazione lombarda “non può essere l’hub italiano, per capirlo basta guardare la cartina”. Invece proprio su Malpensa si è deciso di puntare, dalla seconda metà degli anni Novanta, ritenendola più adatta in termini di business. “Il problema - ricorda Rutelli - è che Malpensa non è mai diventato un hub: ha subito la concorrenza di Linate, Orio al Serio e addirittura quella di un aeroporto-cargo come Montichiari. Incredibilmente, la vera concorrenza se l’è trovata in casa”.
Non solo: contro Malpensa, rammenta l’ex sindaco di Roma ed ex vicepremier, hanno giocato le difficoltà di collegamento “con la parte ricca e orientale della Lombardia, Brescia, Bergamo, e anche con Mantova. Raggiungere Malpensa è praticamente impossibile per via stradale, fatta eccezione per la trafficatissima tangenziale di Milano. I milanesi considerano scomodissimo raggiungere Malpensa”. Anche per questo è sorta una significativa concorrenza, persino da parte di aeroporti come Bologna e Venezia. “Chiunque debba investire nel business aereo - sottolinea ancora Rutelli .- non può non chiedere che ci sia un efficiente hub principale”. D’altra parte, avere puntato su Malpensa, trasferendo centinaia di equipaggi da Roma a Milano per alimentare il nuovo hub, “è stato uno dei fattori della catastrofe di Alitalia. Da quell’aggravio di oneri anche logistici e di manutenzione, la compagnia di bandiera non si è più ripresa”.
Purtroppo, rammenta Rutelli, a favore di Malpensa giocarono motivazioni “dirigiste e stataliste, o per meglio dire regionaliste, il che non è meno sbagliato”. Quanto alla collaborazione con AirFrance, “benissimo”, dice Rutelli, visto che anche altri vettori europei hanno partner continentali - “Iberia ha come riferimento British Airways, altri hanno stretto alleanze con Lufthansa. Ma pensare a un’alleanza strategica con Airfrance non poteva che comportare il trasferimento di gran parte dei voli intercontinentali su Parigi. Io avevo chiesto che si trovasse, come partner strategico, un vettore del Golfo o cinese per fare di Fiumicino un hub di un network competitivo”.
Ben venga, dunque, l’alleanza con Etihad, una partnership che comunque occorrerà monitorare, rileva Rutelli. “Correvamo il rischio che l’Italia diventasse in termini di traffico aereo un piccolo Paese escluso dai grandi flussi. Invece, per i voli che durano 18/20 ore, avere un’alleanza che consente uno scalo nel Golfo evita il pericolo che gli scali obbligati siano a Parigi o a Francoforte”. Dunque se Fiumicino ha la meglio su Malpensa - tiene infine a puntualizzare l’ex sindaco di Roma - non è per ragioni campanilistiche. A prevalere è l’interesse del sistema-Paese”.
 
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