Adr, i nuovi partner per l'estate
In un'intervista a Corriere Economia l'a.d. di Atlantia, Giovanni Castellucci, conferma che è vicina l'apertura della data room: "Selezioneremo un partner per il 15% del capitale, se troveremo l’accordo sulle condizioni. Dopo di che le stesse saranno offerte al fondo di Abu Dhabi candidato all’altra quota del 15%”
“Se andrà in porto il negoziato, chiuderemo gli accordi entro l’estate. Atlantia venderà il 30% diviso tra due investitori”. A parlare è Giovanni Castellucci, a.d. di Atlantia, che in una lunga intervista su Corriere Economia illustra gli step futuri per Aeroporti di Roma. In prima linea c’è Adia, fondo sovrano di Abu Dhabi, in ragione dell’alleanza tra Alitalia ed Etihad, ma la strada sarebbe: “prima si troverà l’accordo con un fondo e le stesse condizioni saranno offerte ad Adia”. Secondo quanto scrive la testata, si è concluso un ciclo di incontri a Londra con i potenziali partner e si fanno i nomi di Wren House del Kuwait e Borealis, ora dovrebbe iniziare la data room. Sul fronte aeroportuale, l’altra questione aperta è la privatizzazione dell’aeroporto di Nizza, il cui valore totale potrebbe aggirarsi su 1,6 mld di euro sulla base di un Ebitda di 100 milioni. “Aspettiamo il bando – conferma il manager -, tutto il processo sarà avviato entro l’anno. E’ al vaglio una partnership con investitori locali. Sarebbe un’opportunità più che un’esigenza finanziaria”.
Tornando ad Adr, Castellucci conferma che la holding è vicina alla selezione di una rosa ristretta di investitori istituzionali. “Dopo di che si aprirà la data room. Se ci sono le condizioni, entro luglio contiamo di chiudere l’operazione. Selezioneremo un partner per il 15% del capitale, se troveremo l’accordo sulle condizioni. Dopo di che le stesse saranno offerte al fondo di Abu Dhabi candidato all’altra quota del 15%”.
GV
Atlantia in rialzo dopo i dati e in vista di un accordo su Fiumicino
FTA Online News
Guadagna l'1,19%, a fronte di un mercato azionario sottotono, il titolo di Atlantia. Le azioni della società che controlla Autostrade per l'Italia e il gestore di Fiumicino Adr passano dunque di mano a 23,9 euro dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre.
Il gruppo ha chiuso il periodo con ricavi con ricavi in crescita del 2% a 1,13 miliardi di euro e ha registrato nei tre mesi una crescita dello 0,9% del traffico autostradale italiano e un incremento del 9,1% del traffico passeggeri di Aeroporti di Roma. Il margine operativo lordo è passato da 680 a 686 milioni e il risultato operativo da 417 a 413 milioni di euro. L'utile netto ha mostrato un forte calo da 124 a 32 milioni di euro sul quale hanno pesato le operazioni di riacquisto di bond di Atlantia e Adr (su base omogenea si sarebbe registrata una crescita di 38 mln). Gli investimenti del gruppo sono passati da 186 a 294 milioni di euro e il cash flow operativo è cresciuto del 4% a 358 milioni di euro. A fine marzo il debito finanziario netto della compagnia ammontava a 10,07 miliardi di euro circa con un calo di 455 milioni sul dato di fine 2014.
In un'intervista a Corriere Economia (inserto settimanale de Il Corriere della Sera) l'amministratore delegato Giovanni Castellucci ha dichiarato che a breve un numero ristretto di fondi esaminerà i conti di Adr per un eventuale ingresso nel capitale. In caso di accordo entro luglio potrebbe quindi passare di mano il 30% del capitale della società. "L'ingresso di Adia di Abu Dhabi sarebbe un valore – ha aggiunto il manager – come Etihad lo è stato per Alitalia". All'orizzonte ci sarebbero anche la gara per la privatizzazione dell'aeroporto di Nizza (il suo 100% potrebbe valere fino a 1,6 miliardi di euro) e un bond da 1,5 miliardi di euro emesso da Autostrade per l'Italia.