Scusate lo stop forzoso ma non ero a casa.
@almetano: spiace anche a me, ma se fate una colletta per mandarmi in giro (destinazione e compagnia a vostra scelta) ve ne faccio altri
@speedbird: no! Ero senza guida cartacea e giravo un po' a zonzo coadiuvato solo da una cartina mignon strappata all'elenco degli hotel. Non sapevo nemmeno esistesse, però ho visto dov'è, ci sono passato davanti, se ricapito in città un salto credo che sia d'obbligo, grazie per la segnalazione
@gli altri: grazie ancora!
Alle 7.30 mi avvio al mio gate dove c'è una piccola folla, la maggior parte sono in giacca e cravatta e 24ore. Il mio Sindre Viking è già lì ad aspettare, l'ho visto atterrare e rullare al gate; è la prima su 737-600, che mi mancava come versione dell'odiato 737 (tra il -600 è davvero l'unico tra i Bongolini che riesca a guardare senza troppo disprezzo estetico). Appena aprono il gate si formano due file, una con le persone che consegnano la carta d'imbarco cartacea, l'altra che invece va al tornello con lettore di carte magnetiche e che si "auto-imbarcano". Dato che ho un dubbio su quale fila debba fare, avendo sia il cartaceo che selezionato l'opzione per il controllo al gate con carta di credito, aspetto che si smaltisca quella cartacea e poi vado lì anche io, dove staccano il talloncino e me lo riconsegnano, come in qualsiasi check-in. Devo dire che la preferenziale con carta è davvero molto veloce, praticamente non si forma mai coda. Non c'è boarding differenziato in base a status FF. Entro in aereo, saluto le cortesi a/v (due donne, una sulla cinquantina e una sulla trentina, entrambe di un certo tono e sorridenti, e un uomo, sulla trentina, molto cordiale) e mi dirigo al mio 20D. Dopo cinque minuti il 20E e F sono ancora liberi, medito se spostarmi... non faccio in tempo a pensarci che imbarcano gli ultimi passeggeri tra cui la mamma e la bimba nei miei posto liberi

La cabina è bella, i sedili sono di un bel blu e il panno che li riveste ha una bella consistenza; pur avendo l'aereo solo otto anni, devono essere state cambiate da poco le fodere perché sembrano nuove; l'aereo è decisamente pulito, forse l'abbondanza di blu scurisce un po' la cabina. Il pitch non è il massimo, non è Ryanair ma non manca molto. Molto comode le alette poggiatesta laterali regolabili [:264]
L'aereo chiude le porte pieno, tranne due posti poco dietro di me, di cui uno al finestrino, ma dato che a occupare il posto B della fila c'è un signore che ha sparso le sue carte sugli altri due sedili, mi pare poco carino chiedere se può rimettere tutto a posto per farmi sedere al finestrino... poco male, lungo la rotta e a Göteborg è previsto brutto tempo e quindi non mi perdo nulla (rullaggio a parte). Alla messa in moto si diffonde in cabina un po' di odore di JET-A1, che scompare qualche minuto dopo. Sui 737 non mi era mai capitato.
Rulliamo sobbalzando sui raccordi di Arlanda mentre gli aa/vv fanno la safety in svedese e inglese; non saprei dire da quale pista siamo partiti visto che non avevo nessun riferimento, presumo da pista 26 che, essendo orientata nel verso est-ovest, è la più comoda per questo volo. La corsa di decollo è abbastanza rapida e il segnale delle cinture viene spento davvero in fretta: sembra che sia un'abitudine sui voli interni svedesi, visto che mi è capitato in 4 voli su 4. Subito dopo la capocabina annuncia che verrà servita la colazione: a differenza dei voli internazionali, sui voli domestici la colazione è gratuita e servita fino alle 9:30, su tutti i voli, mentre oltre ritorna il servizio a pagamento. Scelta discutibile a mio avviso.
Una delle due a/v passa col cesto di pane caldo, a scelta tra pane nero e pane bianco con pezzetti di olive nere; prendo il secondo, molto buono. Subito dietro passa l'altra a/v che consegna il box della colazione, una scatoletta grigia in plastica traslucida che contiente uno yoghurt al ribes, un succo di frutta all'arancia nel vasetto (tremendo, dovrebbero proibirli sui voli, sono fatti apposta macchiarsi la camicia con gli schizzi), una specie di paté di carne affumicata con una foglia di insalata e un cetriolino sott'aceto salatissimo; la tazza di plastica per il caffé, il burro, una miniconfezione di Philadelphia, il sale&pepe (che è andato ad arricchire la collezione di mia mamma) in una sciccosissima bustina metà verde acido metà grigia che ricorda i colori della defunta Duo Airways -anche il nome è The Dynamic Duo

-, le posate in plastica, lo zucchero, il tovagliolo in carta e una salvietta inumidita. Il paté non era per nulla male, il cetriolino era immangiabile... come già detto, ottimo il pane caldo. Quando il carrellino della colazione è già avanti inizia a passare anche il l'a/v con le brocche di tè e caffè, il secondo un intruglio imbevibile pure con il latte e doppia bustina di zucchero. All in all direi che per un volo che sta in aria nemmeno 50', il servizio sia decisamente più che buono. Finito il primo giro gli aa/vv ripassano per il bis del pane e del tè&caffè. Equipaggio eccellente, tutti e tre estremamente cortesi e sorridenti, lo standard, se è questo, è decisamente alto. Passo la rimanenza del volo a chiacchierare con la mamma e la bimba di 8 anni mie vicine, che parlano tra loro in inglese nonostante siano svedesi. La bimba mi chiede se sono anche io svedese

, non so come abbia potuto anche solo immaginarlo ma lo prendo come un gradito complimento