[TR] Nuovamente Taiwan (Air China MXP-PVG-TPE-PEK-MXP)


I-DAVE

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6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Per capodanno torno a Taiwan, solo per dieci giorni però, quindi niente giri dell'oca. Circa. Chiedo scusa fin d'ora se la quantità di foto IT non è abbondante come al solito.


Voli diretti da Milano non ce ne sono, Air China ha una flash-sale sul loro sito e provo ad aprofittarne, peccato che il sito e-commerce di CA faccia davvero pena. Non accetta due carte di credito (Amex e MasterCard), per cui ripiego su una OTA, risparmiando anche un paio di euro. I voli mi venivano comodi con lungo layover a Shanghai in andata (6 ore) e Pechino in ritorno (quasi 10 ore), in modo da fare un salto nelle rispettive città.

Per preassegnare i posti finestrino ho provato a chiamare il numero verde indicato sul sito, che non funziona, alla fine trovo il numero del call-centre italiano dove riesco a farmi assegnare tre posti su quattro voli - per l'ultimo non c'è verso dato che le "file gratuite" erano finite. Mi dicono di riprovare in aeroporto.

Avrei anche provato la roulette dell'upgrade (gestito in maniera simile ad altre compagnie, con puntata), ma se non si prenota dal sito Air China non si può accedere ad alcun servizio aggiuntivo, neppure a pagamento. In pratica perdono volutamente dei soldi.

Parto il 27 mattina; i miei vicini decidono che il 26 si fa festa; riesco ad addormentarmi che sono le due del mattino passate, la sveglia delle 7 diventa delle otto passate, e il volo delle 11 rischia di diventare il mio primo volo perso. Perdo pure il primo MXPExpress, il secondo si ferma a Busto Arsizio con puzza di bruciato proveniente dai freni e personale Trenord in panico davanti al carrello. Arrivo a Malpensa che manca mezz'ora alla chiusura del c-in, dove c'è coda e dove sono qualcosa come il terzultimo in fila.




Arrivato il mio turno, l'addetta tranquilla mi fa pesare lo zainone, me lo tagga e mi dice di andare al banco dei bagagli fuori misura. Chiedo informazioni su dove sia il banco. "Lì dietro, gira e poi lo vede". Avrà un numero, perdiana! La supervisor a fianco e, tanto per rassicurarmi, le dice pure: "Ah ma sei sicura che faccia in tempo? Guarda che stiamo già imbarcando, mi sa che rimane qui". Grazie, eh.

Vado a consegnare il benedetto bagaglio, altra coda ai controlli di sicurezza (lunga, ma scorrevole) e via per il solito giro demenziale fino al controllo documenti, pura formalità all'italiana - apertura del passaporto stile bradipo, un'occhiata di un milionesimo di secondo, via può andare.

Vado diretto al gate dove non c'è coda: infatti sono uno degli ultimi a salire a bordo.



Tratta: MXP-PVG
Volo: CA 968
Aereo: Airbus 330-243
MSN: 1330
Reg: B-6549
Primo volo: 27/06/2012
Consegnato: 14/07/2012
Età: 4.6 anni
Posto: 54L
Sched/Actual: 1130-0550+1 / 1151-0534+1
Durata volo: 10h 43'


Salgo salutando quasi col fiatone, gli aa/vv sono tutte/i molto gentili e premurosi, ti indicano il posto, fanno contorsioni alla Houdinì per farti passare anche se stanno stivando in cappelliera il trolley in piombo da 32kg della nonnina cinese con gli occhiali da 18 diottrie.

È il 27 dicembre e sono sudato come fosse il 31 luglio.

Ho un posto finestrino, l'unico modo in cui riesco a sonnecchiare/pisolare un po'). Il mio vicino occupa già il corridoio, un ragazzo cinese poco più giovane di me che torna a casa ad Hangzhou (qualche ora di treno da Shanghai) per visitare la famiglia; chiacchiereremo tantissimo durante il volo, persona formidabile per ampiezza di vedute, curiosità intellettuale e personalità, di sicuro il miglior vicino di posto che abbia mai avuto. Il volo è pieno.




Non so come sia possibile, con la chiusura del gate a 10 minuti prima del volo, ma stacchiamo "solo" con una decina di minuti di ritardo, più altrettanti per rullare fino in testata pista.

Il sedile, a parte il recline sfondato che ha un bel po' di gioco, è tutto sommato decente e la configurazione 2-4-2 è quella che preferisco. Come sulla maggior parte dei vettori asiatici, non sono presenti le bocchette individuali per l'aria. Lo spazio per le gambe, per me che sono un tappo, è buono.

L'IFE ha uno schermo touch di qualità media per il video, indecente per i contenuti e tremendamente indecente per la risposta, infatti non riesco praticamente ad usarlo. Nel bracciolo c'è anche un minitelecomando che, però, non si può estrarre. Comodo...

Demo di sicurezza dai suddetti monitor, con inchino finale delle assistenti responsabili delle uscite d'emergenza quando la registrazione dice 谢谢 (xièxie - grazie), coordinate tipo le gemelle Kessler nel Dadaumpa.




Partiamo da 35R, quasi alla moviola; bella veduta prima di Malpensa, poi di Milano con Linate e Bresso entrambi visibili in controluce, e poi turbolenza forte dal Trentino (o dove siamo entrati sulle Alpi) per un quarto d'ora, fino a quando non passiamo le montagne. Per il resto volo assolutamente tranquillo e senza problemi.





Il servizio di bordo mi ha lasciato perplesso. Il catering è stato caricato a Milano e la scelta del cibo (senza possibilità di scelta) è stata piuttosto curiosa. Da bere prendo una birra, mi viene data di default una Heineken, mentre al mio vicino, sempre di default, una TsingTao. Ci guardiamo perplessi, ma fanno racial profiling su Air China?!






Ad ogni modo, il cibo si poteva magnà e viene servito in porzioni discrete.


Dopo il servizio, gli e le assistenti di volo passano per la cabina facendo tirare giù gli scurini; il fuso gioca a mio sfavore e, infatti, chiuderò occhio per un totale di al massimo un paio d'ore, distribuite sulle 11 di volo.

Bagni piuttosto puliti lungo tutta la durata del volo. Tocco carino l'aggiungere alcuni amenities.




A circa due ore e mezza dall'arrivo vengono riaccese le luci, un po' prestino onestamente. Viene servita una colazione che è in pratica la cena, si sono regolati infatti sul fuso italiano (erroraccio a mio avviso - se stai andando verso Shanghai, tendenzialmente adotterai il fuso locale, non quello di origine...).

Come vedete, al fornitore italiano piace il pesto. Il peperone sopra è una chicca degna di Jamie Oliver.




Atterriamo a PVG che è ancora buio pesto, da bravo imbecille dimentico di disattivare il traffico dati roaming e quindi, non appena accendo il telefono, supero la soglia dati e mi trovo senza possibilità di comunicare.

Sbarchiamo in modo invero ordinato, se devo essere onesto i passeggeri sono stati tutti molto educati e silenziosi, bambini inclusi. O almeno credo, da quando uso i miei attuali auricolari in-ear, intorno a me può succedere di tutto.

Con molta fatica riesco a connettermi al wifi dell'aeroporto, giusto per comunicare a Challenger, che si è gentilmente offerto di farmi da guida in questo breve stop-over, verso che ora arriverò al nostro punto di incontro.

Seguo le indicazioni per il VISA waiver che, a Shanghai, è di ben 144 ore; tuttavia i banchi sono chiusi e le frecce rimandano ai banchi normali.

La coda scorre abbastanza, il signore (italiano) davanti a me se la sbriga in pochi minuti. Il mio turno dura invece una decina di minuti. Forse l'ufficiale era un po' stanco, visto che tirava giù sbadigli come se si fosse appena svegliato e aveva gli occhi iniettati di sangue, come se fosse stato sveglio per le ultime 72 ore.

Ad ogni modo, non so cosa non piacesse del mio passaporto - l'ufficiale fa venire anche il supervisor, controllano la carta d'imbarco per il volo successivo, si rigirano il passaporto un po' per le mani e poi se lo portano via. Inizio a sudare, ma vedo che ritornano subito con il timbro già stampato sopra. Mi riconsegnano il documento e sono ufficialmente nella PRC con un permesso di 24 ore.

Prelevo un po' di yuan e iniziano le attese - il primo maglev parte alle 7.02 e c'è da aspettare anche per comprare la tessera dei mezzi. Tra l'altro la mattina il maglev va a velocità ridotta (300 km/h invece che i canonici 430).

Ad ogni modo, in poco più di mezz'ora sono dove devo essere. Ringrazio ancora Challenger per avermi portato a spasso, peccato per la breve durata della visita!

Qualche foto da una uggiosa Shanghai (perdonate, le foto fanno davvero schifo)


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I-DAVE

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6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Circa tre ore prima del volo ritorno in aeroporto, tra trasporti, controllo documenti e controllo sicurezza mi rimane solo un'oretta e mezza. L'aeroporto non è male, la struttura è ariosa e, airside per lo meno, luminosa.





Sono un po' bollito per cui mi limito a fare due foto dalle pessime vetrate di Pudong. Non c'è moltissimo da fotografare a quest'ora e da questa posizione.











Come previsto dagli accordi del 1992, gli aerei di Air China che espletano il servizio su Taiwan non possono mostrare la bandiera della PRC, come quella che solitamente si accompagna alla scritta Air China su entrambi i lati della fusoliera. Il nostro 330-300 non fa eccezione (ne hanno una piccola flotta, insieme ad alcuni 737-800, appositamente dedicati a questo tipo di voli).



Il volo è in ritardo, stranamente..., e nessuno si alza per mettersi in coda finché non viene annunciato l'imbarco.



Tratta: PVG-TPE

Volo: CA 195
Aereo: Airbus 330-343X
MSN: 1110
Reg: B-6511
Primo volo: 07/04/2010
Consegnato: 11/05/2010
Età: 6.9 anni
Posto: 44A
Sched/Actual: 1205-1400 / 1301-1423
Durata volo: 1h 22'


Il nostro 333 è in configurazione regionale, ma c'è da dire che lo spazio per le gambe è comunque molto buono, anche se l'aspetto generale non denota molta cura.





Vicini



Decolliamo con poco brio. Volo tranquillo e veloce.



Servono uno snack composto da un wrap verdognolo con ingredienti non meglio specificati, una specie di insalata di cavolo viola (o alghe, boh) con sesamo e, in una vaschetta a parte, dell'anguria; passano due volte col beveraggio. Purtroppo non ho fatto foto. Ecco, questo pasto non è stato proprio un granché, soprattutto la verdura che aveva un sapore dolciastro un po' fastidioso.

Dormo circa metà del volo e mi risveglio solo all'atterraggio.

Saluto, esco, passo indenne lo scanner per la temperatura corporea, passo altrettanto indenne il controllo del passaporto - sempre gentilissimi i taiwanesi, sorridono pure quando ti timbrano l'ingresso - e aspetto il bagaglio. Aspetto. Quando, dopo quaranta minuti, non viene fuori, capisco che la profezia della supervisor Air China di Malpensa si è avverata; mi avvio alla ricerca dell'handler, svolto sul lato del toboga e - tadààà - ecco lì il mio zaino, lasciato in mezzo al passaggio insieme ad altri quattro o cinque bagagli. Chi lo abbia messo lì rimane un mistero; comunque, gioioso e felice, me ne riapproprio, faccio una coda per prelevare, un'altra per ritirare la SIM locale, una terza per il biglietto del bus (limortacci del project manager della MRT di Taipei che devono ancora aprire la metropolitana, la fase finale di test con pubblico viaggiante è partita durante il capodanno lunare qualche settimana fa) e una quarta per salire sul bus. Oh, non può essere il paradiso in tutto e per tutto.
 

13900

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26 Aprile 2012
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Bravo DAVE! Anche stavolta ci delizierai con una processione di bevande inbevibili, dai nomi impronunciabili e dai colori improbabili? Se riesci a finire questo TR prima di quello di Dancrane ti offro un bubble tea alla tapioca se passi a Londra.

Vedo spessissimo il 330 Air China all'Hub conclamato, ma non l'avevo visto mai dall'interno. Diciamo che non mi sono mai perso quel granché.
 

Edoardo

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16 Settembre 2011
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Secondo me ci stai nascondendo la vera ragione dei tuoi viaggi a Taiwan :D
L'interno dei 330 regionali CA mi ricorda molto quelli TG. Niente IFE, buon pitch e condizioni interni abbastanza consumati.
 

I-DAVE

Moderatore
6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Un altro po' di OT da Taiwan visto che l'altra volta è piaciuto :)

Visto lo scarso tempo dedicato a Taipei nella precedente occasione, questa volta dedico un po' più di tempo alla capitale e dintorni.

La sera stessa mi avvio per un giro nei pressi del quartiere presidenziale per un po' di foto notturne. Sono ancora bollito dal volo e dal fuso, pertanto porto dietro il cavalletto ma dimentico la testa montata sul battery grip (in hotel, ovviamente), quindi sono costretto a fare a mano libera, non il massimo.







Il Museo Nazionale è il più ricco museo di storia e artefatti cinesi al mondo, dato che il Kuomintag, nella ritirata sull'isola, si è portato dietro tutto quello che ha potuto. Si possono fare foto all'interno, anche se non sono un grande amante della fotografia museale. Il museo è inserito in una zona verde collinare molto estesa e poco più a nord vi sono molte sorgenti termali e il parco nazionale di Yangmingshan.



Scendendo verso sud, dopo pochi kilometri si entra nel quartiere residenziale di Shilin, dove c'è un famoso (forse il più famoso) mercato notturno di Taipei e la residenza di Chiang Kai-Shek, ora un parco e un museo. L'ex presidente era cattolico, infatti nel parco si trova la cappella privata, e questo spiega anche perché il Vaticano sia uno dei pochi paesi a riconoscere Taiwan.

Nel 2017 si terranno le Universiadi, ci sono un sacco di pubblicità in giro, tra cui questi alberi sagomati:





Il meteo non è stato fantastico, ma comunque la temperatura media si aggirava intorno ai 18/20 gradi, pur con un po' di vento.

Sotto i ponti della MRT si trovano spesso installazioni artistiche.



Questa volta ho lasciato i templi in secondo piano



Visto il meteo decisamente più fresco, riprovo a salire su Elephant Hill per una veduta notturna della città. E niente, sono proprio stordito: dimentico nuovamente la testa del cavalletto in hotel. In compenso, dal Taipei 101 la vista è più che soddisfacente



Mi ritrovo nel bel mezzo delle prove del concerto di fine anno di una boyband locale!



La sera torno a Shilin, purtroppo sono più occupato a mangiare che a fare foto. Ma lei merita comunque:



Pubblicità in metropolitana (la scritta in verticale dovrebbe ricordare a fare gli acquisiti essenziali per l'imminente festival di primavera, ovvero il Capodanno Lunare, quando è prassi fare barbecue e radunarsi con tutta la famiglia)



Il giorno successivo lo dedico quasi tutto a visitare Damsui, scritto a volte anche Tamsui, Danzui o Danshui in base alla romanizzazione adottata - comunque 淡水 e non si sbaglia più, che vuol dire acqua dolce in riferimento al trovarsi sulla foce del fiume omonimo. La posizione era strategica per il controllo della piana di Taipei e, per questo, sede di fortificazioni europee dal momento in cui vi misero piede i portoghesi nel '600. Attualmente è parte dei confini amministrativi di Nuova Taipei e ci si giunge comodamente in metropolitana dal centro di Taipei.

Il forte è stato anche l'ultima sede dell'ambasciata britannica prima della rottura delle relazioni diplomatiche.



Interessante il museo interno, che spiega un po' anche il sistema di romanizzazione usato a Taiwan (e in Cina fino al '49), inventanto dal diplomatico e sinilogo inglese Herbert Giles sulla base degli studi di Thomas Wade. Il sistema, in parte ancora usato a Taiwan con grande confusione di chi studia invece il cinese semplificato, si chiama infatti Wade-Giles.

Nei pressi sorge anche la prima università privata dell'isola, la Tamkang University. Il campus è molto bello.



La passeggiata lungo il fiume è molto carina e vi sono innumerevoli posti dove mangiare, bere e riposarsi



I quattro giorni a cavallo di capodanno li passo a sud, a Tainan - ci sono quattro città che portano il nome del paese: Taipei 台北, Tainan 台南, Taichung 台中 e Taitung 台東, rispettivamente indicanti il nord (北 pei/bei), il sud (南 nan), il centro (中 chung/zhong) e l'est (東/东 tung/dong). Non ho praticamente foto visto che sono stato ospite di amici che ho conosciuto quest'estate e ho vissuto con loro e come loro. È stata un'esperienza molto affascinante, ed è una cosa molto curiosa vedere sia le differenze che le affinità culturali; ha aiutato molto il fatto che (quasi) tutti parlassero inglese tra il discreto e l'eccellente, visto il mio cinese ancora scarsissimo, e che in famiglia ci fosse uno zio acquisito canadese ormai trapiantato stabilmente a Tainan che mi ha spiegato anche i risvolti più complessi (o di cui non si parla apertamente) della società taiwanese, come ad esempio la politica. A proposito di temi scottanti, gli ho chiesto se conoscesse Sokol, mi ha risposto "il gascoigne dei tripreportisti? E chi cazz'è?".

La più grossa differenza è data dalla struttura della famiglia - per quanto si stia disgregando e assomigliando sempre più alla tradizionale famiglia nucleare occidentale, vi è ancora molto credito all'idea della famiglia unita e il più vicina possibile: in questo caso, hanno risolto comprando un lotto di terreno e costruendo una palazzina di quattro piani, uno per nucleo parentale, più un quinto piano dove la famiglia al completo si ritrova a cena - la zia più anziana cucina per tutti, tutto il giorno, quantità industriali di cibo veramente ottimo.

Ecco, il cibo. Ho mangiato da dio. A differenza dell'idea generale del cibo asiatico piccante, a Taiwan solitamente il cibo è piuttosto tranquillo e, a Tainan in particolare, tende ad essere abbastanza dolce. Non tutti hanno una cucina a casa, dato che gli hawker market, o mercati notturni, hanno bancarelle che vendono di tutto a prezzi assolutamente irrisori - comprare al supermercato e farsi da mangiare da soli, nella maggior parte dei casi, può costare di più. E poi friggono di tutto, praticamente il mio mondo ideale! Ecco, giusto i dolci fanno pena, ma è un problema comune a tutta l'Asia, anche se ho trovato una catena di panetterie che fa una cheesecake decente. Il mio panettone ha fatto furore.

Lavorano troppo. I giorni di ferie sono pochissimi, solitamente meno di dieci all'anno, compensano però parzialmente con le festività nazionali, soprattutto il capodanno lunare e il festival d'autunno. Le ferie estive sono una cosa piuttosto insolita, anche perché il meteo estivo (praticamente da aprile fino a fine ottobre) è una fornace, oppure il paese è sotto assalto dei tifoni. Non che sia meglio da novembre a marzo, di giorno siamo arrivati tranquillamente ai 28°C, la sera un più ragionevole 14/16°C. Ovviamente le case non sono dotate di riscaldamento; si usa la pompa di calore del condizionatore o lampade termiche nelle occasioni in cui la notte si scenda sotto una temperatura confortevole.

Giusto due foto, anche perché Tainan l'ho ben coperta nel precedente TR. L'ex tribunale, costruito durante il dominio giapponese



Il Golden Fort. Di tutti i forti rimasti che ho visitato, è sicuramente il più scarno.



Sulla strada per Taipei, mi fermo presso il Sun Moon Lake (日月潭), una delle principali zone turistiche del paese. Detto tra noi, non è nulla di incredibile - i nostri paesaggi lacustri ci hanno abituato ad altro..., ma l'area è molto piacevole e vi sono innumerevoli attrattive culturali che purtroppo, causa mancanza di tempo, ho dovuto saltare completamente. La cosa più comoda da fare è arrivare a Taichung, ben collegata con l'alta velocità da nord a sud, e prendere un bus. Per Taipei vi sono anche bus gran comfort diretti in configurazione 2+1, comodissimi e molto economici, con tempi di percorrenza di circa 4 ore.

Da Tainan ho preso l'alta velocità per Taichung e poi il bus. Non loderò mai abbastanza i treni taiwanesi, indipendentemente dalla classe di viaggio.



Un po' di lago









 

I-DAVE

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6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Il 5 gennaio riparto direzione Milano. Il volo è comodamente alle 11 ma con scalo a Pechino; fa un po' strano volare tra due capitali che non si riconoscono a vicenda, ma il tallero comanda, baby.

Rispetto ad agosto hanno spostato il terminal dei bus aeroportuali, infatti giro a cazzo per mezz'ora prima di trovarlo. Il mio mandarino è ancora embrionale, che è un eufemismo per dire che non capisco una fava, e ovviamente non capisco quando annunciano il terminal di arrivo - scendo pertanto al T1 dovendo andare al T2 - easy, c'è il trenino interno.



Sono comunque in anticipo e il banco del c-in verrà annunciato solo tra più di mezz'ora; ne aprofitto per fare colazione visto che sono uscito dall'hotel senza farla. La food court, lato landside, è rialzata e si può vedere bene il delirio di nastri elimina code che vengono usati per suddividere i check-in delle compagnie cinesi - gli stessi infatti sembra non siano necessari per nessun'altra compagnia.



Finisco la mia colazione con calma - un decente tiramisù e un te freddo - scendo e scopro che il c-in ha già aperto e la coda è già infinita. Con una media di quattro valigie a persona, capisco a cosa servano tutti quei nastri. La velocità degli addetti al c-in è tremenda. Rimango in coda credo un'ora, stavo proprio commentando con dei ragazzi di San Francisco davanti a me che non avevo mai visto, né loro avevano mai visto, un check-in così lento e incasinato.

Consegnata infine lo zaino e ricevute le carte d'imbarco, mi avvio al controllo passaporto e poi a quelli di sicurezza, entrambi veloci e con personale sempre cortesissimo. Ancora una volta, mi piange il cuore a lasciare questo paese.

Il T2 onestamente non è nulla di ché; gli spazi al gate sono piacevoli, ma il T1 mi è parso più arioso e luminoso.





E infine il nostro avione, lo stesso 333 dell'andata, sempre senza bandiera della PRC.



L'imbarco è il solito miracolo di ordine, forse spruzzano del sedativo nella zona dei gate. Sblocchiamo con solo pochi minuti di ritardo.




Tratta: TPE-PEK
Volo: CA 186
Aereo: Airbus 330-343X
MSN: 1110
Reg: B-6511
Primo volo: 07/04/2010
Consegnato: 11/05/2010
Età: 6.9 anni
Posto: 35L
Sched/Actual: 1315-1635 / 1327-1620
Durata volo: 2h 53'


Questo 350 doveva essere stato consegnato davvero da pochi giorni, i coni dei motori sono ancora blu!



Spero a presto





Il volo è una fotocopia di quello dell'andata, solo che dura tre ore invece che una. Anche il pitch è esattamente uguale, sorpresona vero?



Sono a poche file dalla Y+ regionale, che ha anche il PTV. Tanta roba, eh.



Decolliamo con avidità e cupidigia per arrivare il prima possibile a quota orbitale - il cielo lì sopra è così blu.



Sfogliando il magazine di bordo (assolutamente mediocre) mi imbatto in un dettaglio che non avevo notato all'andata - nella mappa con le destinazioni nazionali c'è un bell'esempio dell'imperialismo regionale cinese: i confini marittimi includono Taiwan, le isole Spratley (un raggruppamento di isole conteso, parzialmente occupato e rivendicato da Cina, Taiwan, Filippine, Malesia e Vietnam) e le Paracel (occupate dalla Cina ma rivendicate dal Vietnam).



Vista la lunghezza della rotta, viene servito un rancio piuttosto sostanzioso e anche piuttosto buono, giusto i noodles più superficiali erano un po' secchi.



A bordo c'è il WiFi per connettersi all'IFE, ma assolutamente non da telefonino: funziona, ovviamente, ma se ti vedono le aa/vv ti cazziano. Gentilmente e dispiaciute come se stessero insultandoti gli avi fino alla quarta generazione, ma ti cazziano comunque e te lo fanno spegnere.
I contenuti sono per lo più in cinese e piuttosto mediocri.



Siamo partiti nella smog, atterriamo nella smog. Un po' peggiore, se possibile, qui. La tremenda compattina della Nikon che uso in queste occasioni non aiuta certo...

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Atterriamo qualche minuto in anticipo ma facciamo un tour dell'aeroporto prima di arrivare a una serie di piazzole remote - una gioia uscire a -5°C senza giacca...



Avendo circa 9 ore da ammazzare, ripeto la trafila del Visa on arrival per fare un salto in città; la procedura questa volta prevede dei banchi dedicati, saremo una ventina di persone in coda, ma tra quello e la metro ci impiego comunque circa due ore e mezza a raggiungere la zona della CCTV Tower ed è ormai notte - sono sempre stato affascinato da quella torre storta degli OMA e volevo proprio vederla dal vivo. La speranza era che, proprio di sera, fosse illuminata in qualche modo particolare. Invece è piuttosto buia e deludente.





Provo a fare un salto verso piazza Tienanmen, ma qualsiasi cosa è chiusa - leggo sulla Lonely Planet che quasi tutti i posti turistici hanno l'ultimo ingresso verso le 4 del pomeriggio - ora sono le sei passate. Vista la temperatura poco amichevole, non mi resta che infilarmi in qualche posto a bere te caldo e mangiare un boccone, prima di tornare in aeroporto e annoiarmi a morte fino alla partenza del volo, prevista all'una di notte.
 

I-DAVE

Moderatore
6 Novembre 2005
10,832
945
a Taiwan, nel cuore e nella mente
Paradossalmente, lo spotting notturno dalle vetrate del Beijing Capital non è affatto male













Infine, dopo alcune ore di tedio, chiamano l'imbarco.





Tratta: PEK-MXP
Volo: CA 949
Aereo: Airbus 330-243
MSN: 884
Reg: B-6093
Primo volo: 09/11/2007
Consegnato: 04/12/2007
Età: 9.3 anni
Posto: 35L
Sched/Actual: 0130-0535 / 0154-0513
Durata volo: 10h 19'


Anche questo dai remoti, e sì che di jetbridge liberi ce ne sono. Stasera ci tocca lo special livery Star Alliance. Avrei scommesso che volare su uno special livery fosse una figata. Mi sa che devo rivedere un paio delle mie convinzioni.

Pitch




Decolliamo e ho solo voglia di dormire. Solo che con il servizio di mezzo è praticamente impossibile chiudere occhio, per cui mi godo lo spuntino di mezzanotte prima di provare a mettermi comodo e ronfare. Ah, pax in maggioranza italiani.




In effetti riesco quasi a dormire, male e agitato, ma chiudo occhio.

Circa sopra la Bielorussia viene servita la colazione - ancora, a mio parere, troppo presto.




Non ho altre foto, alle 5 del mattino è ancora tutto buio e scattarne non ha senso. Non ho memoria del controllo passaporti, o della riconsegna del bagaglio, quindi presumo sia andato tutto liscio. Impressione personale: su un volo di ritorno, l'arrivo all'alba mette un senso di tristezza e depressione incredibile, molto meglio arrivare la sera e poter andare a letto dopo poche ore.

Air China è un vettore discreto, non offre particolare valore aggiunto o qualità all'esperienza di volo ma mi è parso mediamente affidabile. Il cibo è edibile ancorché curioso in alcuni accostamenti, il sedile non diverso da altri vettori di lungo raggio - scomodo comunque - mentre l'IFE è piuttosto mediocre. Personale cordiale anche se appare un po' forzato, l'inglese non sarà oxfordiano ma neppure così tremendo come si sente dire in giro. Il sito web fa pena, sia graficamente che nella funzionalità, ma almeno il contact centre italiano funziona discretamente. L'app è inservibile.

Per chi volesse dare un occhio ai miei precedenti TR, ho fatto una piccola raccolta con le destinazioni, compagnie e/o aerei più interessanti o ormai defunte:


2016 Hong Kong & Taiwan (easyJet 319, Germanwings 319, Cathay Pacific 77W, China Airlines 744/333, Mandarin Airlines E75, CSA Czech Airlines 319/734 | MXP-PRG, PRG-DUS, DUS-HKG, HKG-TPE, HUN-KHH, TPE-HKG, HKG-AMS, AMS-PRG-MXP)


2016 Saab 2000 sulle Alpi (Etihad Regional S20, LUG-SIR)


2016 Museo Aeronautico RoAF e 310 Tarom (Wizzair 320, Tarom 310, Ryanair 738 | BGY-TSR, TSR-OTP, OTP-BGY)

2016 Tokyo (Air France 318, LOT E70/788, Aegean 320 | LIN-CDG, CDG-WAW-NRT, NRT-WAW, WAW-ATH-MXP)

2015 Irlanda (Lufthansa 319/320/321, Garuda Indonesia 77W, Aer Lingus 320, Aer Arann Islands ISL, FlyBE E75, Singapore Airlines 77W | MXP-FRA-AMS, AMS-LGW, LGW-DUB, IOR-NNR-IOR, BHD-MAN, MAN-MUC, MUC-MXP)

2015 Museo Aeronautico RAF Gatow (Air Berlin 73G, Alitalia E75 | LIN-TXL-LIN)

2015 Spotting a LHR, Virgin Little Red (British Airways 319/763, Virgin Little Red 320, Germanwings 319 | MXP-LHR-EDI, EDI-LHR, LHR-CGN-MXP)

2014 Aurora Boreale, Lapponia e Museo RNAF Bodo (Lufthansa 735/319/320/321, NextJet ATP, Wideroe DH1, SAS 73G | MXP-FRA-ARN, ARN-GEV, NVK-BOO, TRD-OSL, OSL-FRA-LIN)

2014 Vietnam (Air Dolomiti E75, Emirates 388/772, Vietnam Airlines 321/332, VietJet Air 320 | BGY-MUC, MUC-DXB-SGN, SGN-CXR-SGN, SGN-DAD, HIU-HAN, HAN-SGN, SGN-DXB-MUC, MUC-BGY)

2014 ILA Airshow (Air Berlin 738 | MXP-TXL-MXP)

2014 Istanbul (Air Serbia 733 | MXP-BEG-SAW-BEG-MXP)

2014 Lussemburgo (Luxair ER4 | MXP-LUX-MXP)

2010 Madrid (Lufthansa Italia 319 | MXP-MAD-MXP)

2009 Islanda (Ryanair 738, Icelandair 753/752, Air Iceland F50, easyJet 319 | BGY-MAN, MAN-KEF, KEF-CPH, CPH-MXP)

2008 Musée de l'Air et de l'Espace Le Bourget (solo OT)

2008 Sassonia (AirOne CR7, Air Berlin 733/100 | MXP-TXL, DRS-DUS-MXP)

2007 Stoccolma e ditorni (Ryanair 738, SAS 736, Malmo Aviation AR1, Skyways AR1/F50, Alitalia M82 | BGY-LBC-NYO, ARN-GOT, GOT-BMA, BMA-VBY-ARN, ARN-MXP)


DaV
 

I-DAVE

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6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Bravo DAVE! Anche stavolta ci delizierai con una processione di bevande inbevibili, dai nomi impronunciabili e dai colori improbabili? Se riesci a finire questo TR prima di quello di Dancrane ti offro un bubble tea alla tapioca se passi a Londra.

Vedo spessissimo il 330 Air China all'Hub conclamato, ma non l'avevo visto mai dall'interno. Diciamo che non mi sono mai perso quel granché.
Guarda che bravo! Niente bevande strane e TR tutto su in un'unica botta. Mi devi un bubble tea :D

Secondo me ci stai nascondendo la vera ragione dei tuoi viaggi a Taiwan
L'interno dei 330 regionali CA mi ricorda molto quelli TG. Niente IFE, buon pitch e condizioni interni abbastanza consumati.
In effetti sono un commerciante d'armi internazionale! Ma mica posso scriverlo pubblicamente, no?

Credo che in Asia un po' tutti i regional siano così, alla fine è come prendere un 320 su una rotta europea (a parte che lì le rotte regionali arrivano anche a 5/6 ore). I 333 di China Airlines però avevano i PTV e lo stato della cabina era molto migliore. I 330 Vietnam Airlines sembravano anch'essi un po' scassoplani, ma non sono come fossero configurati dietro dato che avevo volato in J.

DaV
 

13900

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Guarda che bravo! Niente bevande strane e TR tutto su in un'unica botta. Mi devi un bubble tea :D
Eh si, devo fare ammenda! Quando passi da quest parti?

Bello anche il ritorno, veramente simpatica Taiwan, possa tu tornarci di nuovo in futuro! Non so molto dell'A350, qui non ce l'abbiamo ancora per cui ciccia, ma i coni motore dei 787 e 380 che abbiamo, tutti motorizzati RR, sono ancora blu malgrado gli anni...

Non sono chissa' che d'accordo colla tristezza dell'atterrare di mattina. Sara' che per me arrivare all'alba vuol dire arrivare in ufficio prima ed evitarmi il pellegrinaggio in metro (e due sterline e quaranta elargite cosi' a TfL), ma e' qualcosa che mi mette d'ottimo umore!

Ah, parlando di Pechino. La torre associata a quella 'storta' di CCTV, quella che era andata a fuoco per via dei fuochi d'artificio, e' ancora in piedi?
 

BHA 604

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Bellissime foto Dave, complimenti!
Una curiosità, sui voli per Taiwan la rivista di bordo è la stessa che imbarcano sul resto del network oppure è diversa?

Il T2 onestamente non è nulla di ché
Ma il T2 è solo quel lungo corridoio dove al -1 c'è la lounge SkyTeam oppure c'è anche dell'altro?

Vista la temperatura poco amichevole, non mi resta che infilarmi in qualche posto a bere te caldo e mangiare un boccone
Per chi non lo sapesse, I-Dave intendeva patatine fritte bevendo shot di Jager e birra in qualche bar di Sanlitun
 

falkux

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Bello, Davide, sempre interessante.
Però la prossima volta vai in Sud America, o a Canberra, o anche a Canicattì.
 

nicolap

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Tutto molto bello.

Al sesto viaggio nello stesso identico posto di quest'anno, veniamo però al dunque: hai quagliato?
 

I-DAVE

Moderatore
6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Eh si, devo fare ammenda! Quando passi da quest parti?
Mi hanno promesso una gita all'HQ per maggio :-D

Ah, parlando di Pechino. La torre associata a quella 'storta' di CCTV, quella che era andata a fuoco per via dei fuochi d'artificio, e' ancora in piedi?
Spianato tutto.

Bellissime foto Dave, complimenti!
Una curiosità, sui voli per Taiwan la rivista di bordo è la stessa che imbarcano sul resto del network oppure è diversa?
Grazie! La rivista è la stessa.

Ma il T2 è solo quel lungo corridoio dove al -1 c'è la lounge SkyTeam oppure c'è anche dell'altro?
Io ho visto solo lunghi corridoi :-D

Per chi non lo sapesse, I-Dave intendeva patatine fritte bevendo shot di Jager e birra in qualche bar di Sanlitun
Avevo chiesto del Braulio & Cola, ma pare che non abbiano mai sentito parlare del primo...

Cacchio che belle foto che fai I-DAVE! I tuoi ot sono un capolavoro. Complimenti.
Grazie!

Bravo ,ben fatto.Grazie Roma Radar
Grazie anche a te!

ottimo tr, come i precedenti.
grazie per la condivisione.
Troppo gentile, grazie mille!

Bello, Davide, sempre interessante.
Però la prossima volta vai in Sud America, o a Canberra, o anche a Canicattì.
Mercì. E invece mi sa che torno più o meno in zona tra non molto...

Tutto molto bello.

Al sesto viaggio nello stesso identico posto di quest'anno, veniamo però al dunque: hai quagliato?
Grazie! Il tuo morboso interessamento per le trombate altrui mi fa pensare che...

Bellissimo TR Dave!!!!!
Grazie!

Bravo Davide!
Bel TR!
Grazie Cataplò! Pensa, foto fatte con una Canon :-D

DaV
 

Challenger

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270
Bel TR e foto splendide, come sempre del resto!
Peccato solo per il tempo grigissimo a Shanghai (ogni tanto si vede anche il cielo azzurro, giuro! :D )

Non sapevo della bandiera mancante sugli Air China per Taiwan