Per capodanno torno a Taiwan, solo per dieci giorni però, quindi niente giri dell'oca. Circa. Chiedo scusa fin d'ora se la quantità di foto IT non è abbondante come al solito.
Voli diretti da Milano non ce ne sono, Air China ha una flash-sale sul loro sito e provo ad aprofittarne, peccato che il sito e-commerce di CA faccia davvero pena. Non accetta due carte di credito (Amex e MasterCard), per cui ripiego su una OTA, risparmiando anche un paio di euro. I voli mi venivano comodi con lungo layover a Shanghai in andata (6 ore) e Pechino in ritorno (quasi 10 ore), in modo da fare un salto nelle rispettive città.
Per preassegnare i posti finestrino ho provato a chiamare il numero verde indicato sul sito, che non funziona, alla fine trovo il numero del call-centre italiano dove riesco a farmi assegnare tre posti su quattro voli - per l'ultimo non c'è verso dato che le "file gratuite" erano finite. Mi dicono di riprovare in aeroporto.
Avrei anche provato la roulette dell'upgrade (gestito in maniera simile ad altre compagnie, con puntata), ma se non si prenota dal sito Air China non si può accedere ad alcun servizio aggiuntivo, neppure a pagamento. In pratica perdono volutamente dei soldi.
Parto il 27 mattina; i miei vicini decidono che il 26 si fa festa; riesco ad addormentarmi che sono le due del mattino passate, la sveglia delle 7 diventa delle otto passate, e il volo delle 11 rischia di diventare il mio primo volo perso. Perdo pure il primo MXPExpress, il secondo si ferma a Busto Arsizio con puzza di bruciato proveniente dai freni e personale Trenord in panico davanti al carrello. Arrivo a Malpensa che manca mezz'ora alla chiusura del c-in, dove c'è coda e dove sono qualcosa come il terzultimo in fila.
Arrivato il mio turno, l'addetta tranquilla mi fa pesare lo zainone, me lo tagga e mi dice di andare al banco dei bagagli fuori misura. Chiedo informazioni su dove sia il banco. "Lì dietro, gira e poi lo vede". Avrà un numero, perdiana! La supervisor a fianco e, tanto per rassicurarmi, le dice pure: "Ah ma sei sicura che faccia in tempo? Guarda che stiamo già imbarcando, mi sa che rimane qui". Grazie, eh.
Vado a consegnare il benedetto bagaglio, altra coda ai controlli di sicurezza (lunga, ma scorrevole) e via per il solito giro demenziale fino al controllo documenti, pura formalità all'italiana - apertura del passaporto stile bradipo, un'occhiata di un milionesimo di secondo, via può andare.
Vado diretto al gate dove non c'è coda: infatti sono uno degli ultimi a salire a bordo.
Tratta: MXP-PVG
Volo: CA 968
Aereo: Airbus 330-243
MSN: 1330
Reg: B-6549
Primo volo: 27/06/2012
Consegnato: 14/07/2012
Età: 4.6 anni
Posto: 54L
Sched/Actual: 1130-0550+1 / 1151-0534+1
Durata volo: 10h 43'
Salgo salutando quasi col fiatone, gli aa/vv sono tutte/i molto gentili e premurosi, ti indicano il posto, fanno contorsioni alla Houdinì per farti passare anche se stanno stivando in cappelliera il trolley in piombo da 32kg della nonnina cinese con gli occhiali da 18 diottrie.
È il 27 dicembre e sono sudato come fosse il 31 luglio.
Ho un posto finestrino, l'unico modo in cui riesco a sonnecchiare/pisolare un po'). Il mio vicino occupa già il corridoio, un ragazzo cinese poco più giovane di me che torna a casa ad Hangzhou (qualche ora di treno da Shanghai) per visitare la famiglia; chiacchiereremo tantissimo durante il volo, persona formidabile per ampiezza di vedute, curiosità intellettuale e personalità, di sicuro il miglior vicino di posto che abbia mai avuto. Il volo è pieno.
Non so come sia possibile, con la chiusura del gate a 10 minuti prima del volo, ma stacchiamo "solo" con una decina di minuti di ritardo, più altrettanti per rullare fino in testata pista.
Il sedile, a parte il recline sfondato che ha un bel po' di gioco, è tutto sommato decente e la configurazione 2-4-2 è quella che preferisco. Come sulla maggior parte dei vettori asiatici, non sono presenti le bocchette individuali per l'aria. Lo spazio per le gambe, per me che sono un tappo, è buono.
L'IFE ha uno schermo touch di qualità media per il video, indecente per i contenuti e tremendamente indecente per la risposta, infatti non riesco praticamente ad usarlo. Nel bracciolo c'è anche un minitelecomando che, però, non si può estrarre. Comodo...
Demo di sicurezza dai suddetti monitor, con inchino finale delle assistenti responsabili delle uscite d'emergenza quando la registrazione dice 谢谢 (xièxie - grazie), coordinate tipo le gemelle Kessler nel Dadaumpa.
Partiamo da 35R, quasi alla moviola; bella veduta prima di Malpensa, poi di Milano con Linate e Bresso entrambi visibili in controluce, e poi turbolenza forte dal Trentino (o dove siamo entrati sulle Alpi) per un quarto d'ora, fino a quando non passiamo le montagne. Per il resto volo assolutamente tranquillo e senza problemi.
Il servizio di bordo mi ha lasciato perplesso. Il catering è stato caricato a Milano e la scelta del cibo (senza possibilità di scelta) è stata piuttosto curiosa. Da bere prendo una birra, mi viene data di default una Heineken, mentre al mio vicino, sempre di default, una TsingTao. Ci guardiamo perplessi, ma fanno racial profiling su Air China?!
Ad ogni modo, il cibo si poteva magnà e viene servito in porzioni discrete.
Dopo il servizio, gli e le assistenti di volo passano per la cabina facendo tirare giù gli scurini; il fuso gioca a mio sfavore e, infatti, chiuderò occhio per un totale di al massimo un paio d'ore, distribuite sulle 11 di volo.
Bagni piuttosto puliti lungo tutta la durata del volo. Tocco carino l'aggiungere alcuni amenities.
A circa due ore e mezza dall'arrivo vengono riaccese le luci, un po' prestino onestamente. Viene servita una colazione che è in pratica la cena, si sono regolati infatti sul fuso italiano (erroraccio a mio avviso - se stai andando verso Shanghai, tendenzialmente adotterai il fuso locale, non quello di origine...).
Come vedete, al fornitore italiano piace il pesto. Il peperone sopra è una chicca degna di Jamie Oliver.
Atterriamo a PVG che è ancora buio pesto, da bravo imbecille dimentico di disattivare il traffico dati roaming e quindi, non appena accendo il telefono, supero la soglia dati e mi trovo senza possibilità di comunicare.
Sbarchiamo in modo invero ordinato, se devo essere onesto i passeggeri sono stati tutti molto educati e silenziosi, bambini inclusi. O almeno credo, da quando uso i miei attuali auricolari in-ear, intorno a me può succedere di tutto.
Con molta fatica riesco a connettermi al wifi dell'aeroporto, giusto per comunicare a Challenger, che si è gentilmente offerto di farmi da guida in questo breve stop-over, verso che ora arriverò al nostro punto di incontro.
Seguo le indicazioni per il VISA waiver che, a Shanghai, è di ben 144 ore; tuttavia i banchi sono chiusi e le frecce rimandano ai banchi normali.
La coda scorre abbastanza, il signore (italiano) davanti a me se la sbriga in pochi minuti. Il mio turno dura invece una decina di minuti. Forse l'ufficiale era un po' stanco, visto che tirava giù sbadigli come se si fosse appena svegliato e aveva gli occhi iniettati di sangue, come se fosse stato sveglio per le ultime 72 ore.
Ad ogni modo, non so cosa non piacesse del mio passaporto - l'ufficiale fa venire anche il supervisor, controllano la carta d'imbarco per il volo successivo, si rigirano il passaporto un po' per le mani e poi se lo portano via. Inizio a sudare, ma vedo che ritornano subito con il timbro già stampato sopra. Mi riconsegnano il documento e sono ufficialmente nella PRC con un permesso di 24 ore.
Prelevo un po' di yuan e iniziano le attese - il primo maglev parte alle 7.02 e c'è da aspettare anche per comprare la tessera dei mezzi. Tra l'altro la mattina il maglev va a velocità ridotta (300 km/h invece che i canonici 430).
Ad ogni modo, in poco più di mezz'ora sono dove devo essere. Ringrazio ancora Challenger per avermi portato a spasso, peccato per la breve durata della visita!
Qualche foto da una uggiosa Shanghai (perdonate, le foto fanno davvero schifo)
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Voli diretti da Milano non ce ne sono, Air China ha una flash-sale sul loro sito e provo ad aprofittarne, peccato che il sito e-commerce di CA faccia davvero pena. Non accetta due carte di credito (Amex e MasterCard), per cui ripiego su una OTA, risparmiando anche un paio di euro. I voli mi venivano comodi con lungo layover a Shanghai in andata (6 ore) e Pechino in ritorno (quasi 10 ore), in modo da fare un salto nelle rispettive città.
Per preassegnare i posti finestrino ho provato a chiamare il numero verde indicato sul sito, che non funziona, alla fine trovo il numero del call-centre italiano dove riesco a farmi assegnare tre posti su quattro voli - per l'ultimo non c'è verso dato che le "file gratuite" erano finite. Mi dicono di riprovare in aeroporto.
Avrei anche provato la roulette dell'upgrade (gestito in maniera simile ad altre compagnie, con puntata), ma se non si prenota dal sito Air China non si può accedere ad alcun servizio aggiuntivo, neppure a pagamento. In pratica perdono volutamente dei soldi.
Parto il 27 mattina; i miei vicini decidono che il 26 si fa festa; riesco ad addormentarmi che sono le due del mattino passate, la sveglia delle 7 diventa delle otto passate, e il volo delle 11 rischia di diventare il mio primo volo perso. Perdo pure il primo MXPExpress, il secondo si ferma a Busto Arsizio con puzza di bruciato proveniente dai freni e personale Trenord in panico davanti al carrello. Arrivo a Malpensa che manca mezz'ora alla chiusura del c-in, dove c'è coda e dove sono qualcosa come il terzultimo in fila.

Arrivato il mio turno, l'addetta tranquilla mi fa pesare lo zainone, me lo tagga e mi dice di andare al banco dei bagagli fuori misura. Chiedo informazioni su dove sia il banco. "Lì dietro, gira e poi lo vede". Avrà un numero, perdiana! La supervisor a fianco e, tanto per rassicurarmi, le dice pure: "Ah ma sei sicura che faccia in tempo? Guarda che stiamo già imbarcando, mi sa che rimane qui". Grazie, eh.
Vado a consegnare il benedetto bagaglio, altra coda ai controlli di sicurezza (lunga, ma scorrevole) e via per il solito giro demenziale fino al controllo documenti, pura formalità all'italiana - apertura del passaporto stile bradipo, un'occhiata di un milionesimo di secondo, via può andare.
Vado diretto al gate dove non c'è coda: infatti sono uno degli ultimi a salire a bordo.

Tratta: MXP-PVG
Volo: CA 968
Aereo: Airbus 330-243
MSN: 1330
Reg: B-6549
Primo volo: 27/06/2012
Consegnato: 14/07/2012
Età: 4.6 anni
Posto: 54L
Sched/Actual: 1130-0550+1 / 1151-0534+1
Durata volo: 10h 43'
Salgo salutando quasi col fiatone, gli aa/vv sono tutte/i molto gentili e premurosi, ti indicano il posto, fanno contorsioni alla Houdinì per farti passare anche se stanno stivando in cappelliera il trolley in piombo da 32kg della nonnina cinese con gli occhiali da 18 diottrie.
È il 27 dicembre e sono sudato come fosse il 31 luglio.
Ho un posto finestrino, l'unico modo in cui riesco a sonnecchiare/pisolare un po'). Il mio vicino occupa già il corridoio, un ragazzo cinese poco più giovane di me che torna a casa ad Hangzhou (qualche ora di treno da Shanghai) per visitare la famiglia; chiacchiereremo tantissimo durante il volo, persona formidabile per ampiezza di vedute, curiosità intellettuale e personalità, di sicuro il miglior vicino di posto che abbia mai avuto. Il volo è pieno.

Non so come sia possibile, con la chiusura del gate a 10 minuti prima del volo, ma stacchiamo "solo" con una decina di minuti di ritardo, più altrettanti per rullare fino in testata pista.
Il sedile, a parte il recline sfondato che ha un bel po' di gioco, è tutto sommato decente e la configurazione 2-4-2 è quella che preferisco. Come sulla maggior parte dei vettori asiatici, non sono presenti le bocchette individuali per l'aria. Lo spazio per le gambe, per me che sono un tappo, è buono.
L'IFE ha uno schermo touch di qualità media per il video, indecente per i contenuti e tremendamente indecente per la risposta, infatti non riesco praticamente ad usarlo. Nel bracciolo c'è anche un minitelecomando che, però, non si può estrarre. Comodo...
Demo di sicurezza dai suddetti monitor, con inchino finale delle assistenti responsabili delle uscite d'emergenza quando la registrazione dice 谢谢 (xièxie - grazie), coordinate tipo le gemelle Kessler nel Dadaumpa.

Partiamo da 35R, quasi alla moviola; bella veduta prima di Malpensa, poi di Milano con Linate e Bresso entrambi visibili in controluce, e poi turbolenza forte dal Trentino (o dove siamo entrati sulle Alpi) per un quarto d'ora, fino a quando non passiamo le montagne. Per il resto volo assolutamente tranquillo e senza problemi.

Il servizio di bordo mi ha lasciato perplesso. Il catering è stato caricato a Milano e la scelta del cibo (senza possibilità di scelta) è stata piuttosto curiosa. Da bere prendo una birra, mi viene data di default una Heineken, mentre al mio vicino, sempre di default, una TsingTao. Ci guardiamo perplessi, ma fanno racial profiling su Air China?!

Ad ogni modo, il cibo si poteva magnà e viene servito in porzioni discrete.
Dopo il servizio, gli e le assistenti di volo passano per la cabina facendo tirare giù gli scurini; il fuso gioca a mio sfavore e, infatti, chiuderò occhio per un totale di al massimo un paio d'ore, distribuite sulle 11 di volo.
Bagni piuttosto puliti lungo tutta la durata del volo. Tocco carino l'aggiungere alcuni amenities.

A circa due ore e mezza dall'arrivo vengono riaccese le luci, un po' prestino onestamente. Viene servita una colazione che è in pratica la cena, si sono regolati infatti sul fuso italiano (erroraccio a mio avviso - se stai andando verso Shanghai, tendenzialmente adotterai il fuso locale, non quello di origine...).
Come vedete, al fornitore italiano piace il pesto. Il peperone sopra è una chicca degna di Jamie Oliver.

Atterriamo a PVG che è ancora buio pesto, da bravo imbecille dimentico di disattivare il traffico dati roaming e quindi, non appena accendo il telefono, supero la soglia dati e mi trovo senza possibilità di comunicare.
Sbarchiamo in modo invero ordinato, se devo essere onesto i passeggeri sono stati tutti molto educati e silenziosi, bambini inclusi. O almeno credo, da quando uso i miei attuali auricolari in-ear, intorno a me può succedere di tutto.
Con molta fatica riesco a connettermi al wifi dell'aeroporto, giusto per comunicare a Challenger, che si è gentilmente offerto di farmi da guida in questo breve stop-over, verso che ora arriverò al nostro punto di incontro.
Seguo le indicazioni per il VISA waiver che, a Shanghai, è di ben 144 ore; tuttavia i banchi sono chiusi e le frecce rimandano ai banchi normali.
La coda scorre abbastanza, il signore (italiano) davanti a me se la sbriga in pochi minuti. Il mio turno dura invece una decina di minuti. Forse l'ufficiale era un po' stanco, visto che tirava giù sbadigli come se si fosse appena svegliato e aveva gli occhi iniettati di sangue, come se fosse stato sveglio per le ultime 72 ore.
Ad ogni modo, non so cosa non piacesse del mio passaporto - l'ufficiale fa venire anche il supervisor, controllano la carta d'imbarco per il volo successivo, si rigirano il passaporto un po' per le mani e poi se lo portano via. Inizio a sudare, ma vedo che ritornano subito con il timbro già stampato sopra. Mi riconsegnano il documento e sono ufficialmente nella PRC con un permesso di 24 ore.
Prelevo un po' di yuan e iniziano le attese - il primo maglev parte alle 7.02 e c'è da aspettare anche per comprare la tessera dei mezzi. Tra l'altro la mattina il maglev va a velocità ridotta (300 km/h invece che i canonici 430).
Ad ogni modo, in poco più di mezz'ora sono dove devo essere. Ringrazio ancora Challenger per avermi portato a spasso, peccato per la breve durata della visita!
Qualche foto da una uggiosa Shanghai (perdonate, le foto fanno davvero schifo)


