Finalmente riesco a rispondervi.
Non riuscendo ad inserire citazioni di diversi utenti all’interno dello stesso messaggio, farò un discorso unico cercando di toccare tutti gli argomenti che avete esposto.
Anzitutto devo ammettere che pensavo di ricevere un’accoglienza diversa (in peggio). Questo non perché avessi un giudizio pessimo del forum (altrimenti non scrivevo neanche), bensì perché ammetto che la mia preparazione in materia sia pessima ed inoltre perché immaginavo che guardaste con diffidenza (e derisione) chi ha paura a fare una cosa senza la quale voi, quasi sicuramente, non riuscireste a vivere ed alla quale dedicate gran parte della vostra vita (se non ho capito male, qualcuno ha fatto di ciò anche un mestiere).
Detto questo, voglio spiegare come sono arrivato a voi e come siete stati utili allo scopo. Prima però volevo fare una piccola premessa che riguarda la mia paura di volare.
Quando pochi mesi fa mi son deciso a prendere il mio “primo” volo, ho deciso di contattare Alitalia e Lufthansa per seguire uno dei loro corsi che aiutano ad affrontare un viaggio aereo ma, vuoi per i costi (ca. 460 euro per la prima e 590 euro la seconda), vuoi perché quando tornava comodo a me questi erano sospesi, ho deciso di risolvere la cosa col fai da te.
A questo punto sono andato in cerca della tratta più breve ed ho scoperto che era servita con un Embraer 170, così mi sono messo alla ricerca di un’immagine (non istituzionale) dell’interno del mezzo, per capire quale ambiente mi aspettava. Ho trovato subito un sito di un appassionato che, dividendo le pagine per anni, presentava tutti i suoi TR. Affascinato da questo modo di condividere questa passione con l’esperienza del viaggio, mi sono messo in cerca di altri siti, fino a che non ho trovato quello che, a mio parere, risultava essere il migliore.

Comunque sia, devo ammettere che già diversi mesi prima avevo iniziato ad interessarmi all’argomento e, forse per esorcizzare la mia paura, ho iniziato ad interessarmi degli aerei, le parti che li compongono, come funzionano e, soprattutto i loro sistemi di sicurezza, etc...
A tal proposito, rispondo a “sdogato”: non ti nascondo che un giorno mi piacerebbe viaggiare al posto del primo ufficiale ma adesso rimane solo un sogno (non resisterei più di tre secondi dal decollo).
Ringrazio molto “Tiennetti” per aver risposto a tutte le domande. A dire la verità, aver letto che per stabilizzare l’aereo saranno necessari 25 minuti, non mi è piaciuta molto (comunque ti confermo che parlavo di metri. Se non ricordo male, in termini più tecnici si direbbe “FL360”). Se penso ancora alla sensazione di svenimento che ho provato per “soli” 10 minuti, l’ansia aumenta.
Per quel che concerne il problema dell’apparato uditivo, non mi sento di escludere che l’ultima volta che ne ho sofferto avessi un raffreddore in corso (è passato così tanto tempo). Inoltre, mi ero dimenticato di scrivere che secondo l’AV il calore del fazzoletto “ammorbidiva” le mucose interne alleviando il dolore (comunque, per la cronaca, lui non credeva molto a questo metodo).
Ne approfitto per fare una domanda.
Mi ricordo, che quel giorno l’aereo ha dovuto fare diversi giri intorno all’aeroporto prima di avere l’ok della torre di controllo (circa 30 minuti). Potrebbe esserci stato un problema con la depressurizzazione?
Grazie anche a “giammy83” al quale confermo che durante tutto il volo (Melius abundare quam deficere) ho masticato una gomma ed ho eseguito tutti gli esercizi possibili per cercare di evitare che si tappassero le orecchie.
Infine, a tutti quelli che mi hanno spinto ad andare oltre (anche con viaggi intercontinentali) confido che la cosa che più mi mette ansia (che potrebbe sfociare anche nel panico) è il fatto di rimanere chiuso dentro quella scatola a quella altezza per tutte quelle ore, senza poter uscire.
Ancora una volta mi sono dilungato un po’ troppo.
Mi scuso con tutti per questo e vi ringrazio ancora tanto per le vostre attenzioni.
Buona serata.