- 29 Novembre 2006
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Un giorno, mentre cerco voli per Bangkok, spunta un'inaspettata Air Macau che propone transiti via Macao più o meno lunghi allo stesso prezzo, opzione interessante per chi voglia visitare per poche ore la piccola ex-colonia portoghese dirimpettaia di Hong Kong.
Avevo già visitato Macao diversi anni fa (arrivandoci in traghetto da HK) e mi sarebbe anche piaciuto rivederla, ma per motivi di tempo alla fine prenoto uno scalo più breve per provare Air Macau e vedere dal vivo MFM, aeroporto che ha la particolarità di avere la pista costruita su una lunga e stretta isola artificiale collegata al piazzale sulla terraferma da due taxiway in mezzo all’acqua
Foto (non mia) da Airliners.net:
Per un TR su Macao, rimando a questo di Planner.
Partenza pomeridiana dal T1 di Shanghai-Hongqiao (NX vola sia su PVG che SHA). Il T1 è il terminal più piccolo e vecchio, ma rinnovato dopo l'apertura del T2 (più grande e moderno), e serve tutti i voli internazionali oltre a una manciata di voli nazionali tra cui quelli di Spring Airlines.
Lo preferisco di gran lunga a Pudong, sia per la vicinanza a casa, sia perché è più piccolo e comodo, con poche code a controlli/immigration/ritiro bagagli/taxi e senza le lunghe camminate di PVG (soprattutto se si passa dal nuovo satellite).
Ha anche svantaggi, penso dovuti all'età del terminal, che di facciata sembra nuovo, ma dentro non è molto spazioso... ha pochi posti a sedere e un serio problema coi bagni, pochissimi e insufficienti.
Il T1 da fuori (foto di repertorio)
All'ingresso del terminal, la modesta mission della società di gestione degli aeroporti shanghainesi
Air Macau in teoria permetteva di fare il check-in online, ma sul sito esce sempre una pagina di errore, non so se per colpa del passaporto straniero come accade spesso in Cina o perché ho prenotato tramite OTA (ho comunque booking nr. e l'e-ticket nr. richiesti nella pagina...). Non potendo fare il baggage drop, sono costretto a 50 minuti di fila al check-in dove purtroppo quando arriva il mio turno non ci sono più posti finestrino disponibili, quindi mi becco un posto corridoio per la prima tratta e uno in mezzo nella seconda.
Ai controlli di sicurezza non c'è praticamente fila, mentre all'immigration in uscita sono l'unico straniero e faccio un record, meno di 10 secondi, timbro e via.
Dicevamo dei bagni... pochi, e per qualche ignoto motivo i WC (degli uomini) sono senza porta. Cioè ci sono solo i divisori laterali con tizio dentro che guarda intorno imbarazzato. Avevo visto cose del genere ma in posti più remoti (forse stavano facendo lavori?)
In compenso ci si può sentire campioni centrando la pallina:
Arrivo al gate in tempo per l'imbarco che sta per iniziare, in orario.
L'A321 è configurato in due classi (ah, la C dedicata!), con ampie poltrone in 2+2 davanti e le solite 3+3 in Y. Un plauso ad Air Macau per aver allestito questi nuovi aerei con sedili degni di tale nome anche in economy, spessi e imbottiti, dove ormai lo standard sta diventando la panca di legno magari senza nemmeno il recline.
Cabina piena perlomeno in Y, push-back e rullaggio sulla taxiway tra le due piste e decollo da 18R, com'è usuale in questo periodo dell'anno con il vento rovente da sud. Nei giorni successivi Shanghai raggiungerà i 40 gradi di temperature massime, tanto da far sembrare fresca persino la Thailandia.
A bordo ovviamente non c'è l'IFE (solo gli schermi che scendono dal soffitto per safety demo e video promozionali) ma ci sono dei contenuti disponibili collegandosi al WIFI di bordo che rimanda a una pagina con scelta della lingua in cinese semplificato o tradizionale (inglese non pervenuto). Funziona maluccio però la sezione con la mappa almeno va... ma solo su questo volo, su quelli successivi sempre e solo pagine di errore.
Dopo un'oretta dal decollo viene servita una bottiglietta d'acqua e il pasto, degno di un volo a lungo raggio. Scelta tra dei non meglio precisati rice o noodles. Aspettandomi i soliti spaghetti fritti in salsa di soia, unti e pesanti che passano spesso sui voli nazionali, vado di riso. In questo caso con petto d'anatra e verdure, accompagnato da insalatina con salmone affumicato, frutta e pane+burro. Tutto buono, una piacevole sorpresa
Dal posto corridoio vedo ben poco, ma dopo la discesa e un paio di virate capisco che siamo in finale sulla pista di Macao, che è praticamente una portaerei.
Sbarco sul piazzale prima di salire sul Cobus. Notare l'edificio con le strisce rosse, punto strategico che rivedremo tra poco.
Il transito dura 3 ore, quindi ne approfitto per fare una cosa che volevo fare da anni proprio qui a Macao. Non giocarmi lo stipendio al casinò (la strip della Las Vegas asiatica è a solo 1-2 km dal terminal) bensì un po' di sano spotting. MFM ha pochi, ma buoni, spotting point non troppo lontani dagli aerei, cosa rara nella mainland… e meno male perché, dovendo viaggiare leggero, ho portato solo il 24-105 da battaglia.
Ignoro i cartelli per i transiti e mi fiondo agli arrivi per uscire, ma c’è fila all'immigration e ci vuole oltre mezz'ora per passare. In ingresso a Macao non timbrano più il passaporto come tanti anni fa, ma stampano un foglietto tipo scontrino con varie informazioni (a quanto pare i cittadini italiani possono rimanerci ben 6 mesi).
Alcuni degli spotting point sono troppo distanti da raggiungere durante una visita così breve, ma il più noto è proprio accanto al terminal: la scala di accesso alla stazione della piccola metro automatica di Macao, proprio l'edificio di cui sopra.
Ci sono tanti spotters, e sono quasi tutte ragazze, non so se local macanesi o mainlanders in trasferta, ma fa molto piacere visto che questo purtroppo è un hobby prettamente maschile (anche in Cina)!
La vista è ottima, sarebbe meglio avere un tele, ma i 105mm sono appena sufficienti per quello che passa davanti e qualcosa di decente viene fuori. A quest'ora non c’è molto traffico.
Ovviamente Air Macau la fa da padrona, ma ci sono un po' di aerei da Taiwan e Vietnam, e qualche biz:
All'estrema destra si intravede la montagna di Lantau a Hong Kong, immagino che in giornate piu' limpide si riesca a vedere anche l'isola artificiale di HKG.
Dopo questo, faccio per mettere via la macchina nello zaino quando all'improvviso spunta un gruppo di poliziotti che caccia via tutti i presenti. Non solo i pericolosi spotters ma anche della gente ignara che sostava all'ingresso della stazione... boh, paranoia...
Poco male tanto stavo sbaraccando, rientro nel terminal e prima dei controlli di sicurezza la carta d'imbarco stampata a SHA viene scansionata e fa partire allarmi e schermate rosse sui monitor con la scritta gigante "REJECT".
L'impiegata fa passare e ripassare la carta con lo stesso risultato e la gente intorno comincia a guardarmi con sospetto. Nella testa penso a cos'ho sbagliato: non potevo uscire dall'aeroporto durante il transito? I poliziotti di prima mi hanno beccato? Hanno letto la mia critica ai cessi su Wechat e stanno venendo a prendermi???
Arriva una responsabile evidentemente più esperta che svela l'arcano: il sistema fa questo scherzo a chi transita con bagaglio imbarcato perché risulta che si è usciti senza ritirare il bagaglio e/o questo non è stato fatto ripassare dal check-in, in realtà la mia valigia è rimasta al sicuro nei meandri del BHS dato che prosegue fino a BKK. Assurdo, anche perché non mi sembra inconcepibile uscire dall'aeroporto durante un transito lungo (metti che uno abbia una irrefrenabile voglia di gioco d'azzardo), ma forse a MFM lo fanno in pochi.
Passati velocemente i controlli e di nuovo l'immigration in uscita si arriva ai gate, il terminal non è molto grande e tutto sommato si può fotografare agevolmente anche dall'interno attraverso alcune vetrate, con la comodità dell'aria condizionata.
Con circa 45 minuti di ritardo, imbarco col Cobus che praticamente ci aiuta solo ad attraversare la strada, dato che dalla porta del terminal alla scaletta ci saranno stati 20 metri
Del secondo volo ho solo la foto del pasto
Sbirciando dal finestrino, dopo il buio pesto si intravede un'infinita distesa di luci, e poco dopo il nostro A320neo tocca dolcemente la pista di BKK sotto una fastidiosa pioggerellina.
(continua...)
Avevo già visitato Macao diversi anni fa (arrivandoci in traghetto da HK) e mi sarebbe anche piaciuto rivederla, ma per motivi di tempo alla fine prenoto uno scalo più breve per provare Air Macau e vedere dal vivo MFM, aeroporto che ha la particolarità di avere la pista costruita su una lunga e stretta isola artificiale collegata al piazzale sulla terraferma da due taxiway in mezzo all’acqua
Foto (non mia) da Airliners.net:
Per un TR su Macao, rimando a questo di Planner.
Partenza pomeridiana dal T1 di Shanghai-Hongqiao (NX vola sia su PVG che SHA). Il T1 è il terminal più piccolo e vecchio, ma rinnovato dopo l'apertura del T2 (più grande e moderno), e serve tutti i voli internazionali oltre a una manciata di voli nazionali tra cui quelli di Spring Airlines.
Lo preferisco di gran lunga a Pudong, sia per la vicinanza a casa, sia perché è più piccolo e comodo, con poche code a controlli/immigration/ritiro bagagli/taxi e senza le lunghe camminate di PVG (soprattutto se si passa dal nuovo satellite).
Ha anche svantaggi, penso dovuti all'età del terminal, che di facciata sembra nuovo, ma dentro non è molto spazioso... ha pochi posti a sedere e un serio problema coi bagni, pochissimi e insufficienti.
Il T1 da fuori (foto di repertorio)
All'ingresso del terminal, la modesta mission della società di gestione degli aeroporti shanghainesi
Air Macau in teoria permetteva di fare il check-in online, ma sul sito esce sempre una pagina di errore, non so se per colpa del passaporto straniero come accade spesso in Cina o perché ho prenotato tramite OTA (ho comunque booking nr. e l'e-ticket nr. richiesti nella pagina...). Non potendo fare il baggage drop, sono costretto a 50 minuti di fila al check-in dove purtroppo quando arriva il mio turno non ci sono più posti finestrino disponibili, quindi mi becco un posto corridoio per la prima tratta e uno in mezzo nella seconda.
Ai controlli di sicurezza non c'è praticamente fila, mentre all'immigration in uscita sono l'unico straniero e faccio un record, meno di 10 secondi, timbro e via.
Dicevamo dei bagni... pochi, e per qualche ignoto motivo i WC (degli uomini) sono senza porta. Cioè ci sono solo i divisori laterali con tizio dentro che guarda intorno imbarazzato. Avevo visto cose del genere ma in posti più remoti (forse stavano facendo lavori?)
In compenso ci si può sentire campioni centrando la pallina:
Arrivo al gate in tempo per l'imbarco che sta per iniziare, in orario.
L'A321 è configurato in due classi (ah, la C dedicata!), con ampie poltrone in 2+2 davanti e le solite 3+3 in Y. Un plauso ad Air Macau per aver allestito questi nuovi aerei con sedili degni di tale nome anche in economy, spessi e imbottiti, dove ormai lo standard sta diventando la panca di legno magari senza nemmeno il recline.
Cabina piena perlomeno in Y, push-back e rullaggio sulla taxiway tra le due piste e decollo da 18R, com'è usuale in questo periodo dell'anno con il vento rovente da sud. Nei giorni successivi Shanghai raggiungerà i 40 gradi di temperature massime, tanto da far sembrare fresca persino la Thailandia.
A bordo ovviamente non c'è l'IFE (solo gli schermi che scendono dal soffitto per safety demo e video promozionali) ma ci sono dei contenuti disponibili collegandosi al WIFI di bordo che rimanda a una pagina con scelta della lingua in cinese semplificato o tradizionale (inglese non pervenuto). Funziona maluccio però la sezione con la mappa almeno va... ma solo su questo volo, su quelli successivi sempre e solo pagine di errore.
Dopo un'oretta dal decollo viene servita una bottiglietta d'acqua e il pasto, degno di un volo a lungo raggio. Scelta tra dei non meglio precisati rice o noodles. Aspettandomi i soliti spaghetti fritti in salsa di soia, unti e pesanti che passano spesso sui voli nazionali, vado di riso. In questo caso con petto d'anatra e verdure, accompagnato da insalatina con salmone affumicato, frutta e pane+burro. Tutto buono, una piacevole sorpresa
Dal posto corridoio vedo ben poco, ma dopo la discesa e un paio di virate capisco che siamo in finale sulla pista di Macao, che è praticamente una portaerei.
Sbarco sul piazzale prima di salire sul Cobus. Notare l'edificio con le strisce rosse, punto strategico che rivedremo tra poco.
Il transito dura 3 ore, quindi ne approfitto per fare una cosa che volevo fare da anni proprio qui a Macao. Non giocarmi lo stipendio al casinò (la strip della Las Vegas asiatica è a solo 1-2 km dal terminal) bensì un po' di sano spotting. MFM ha pochi, ma buoni, spotting point non troppo lontani dagli aerei, cosa rara nella mainland… e meno male perché, dovendo viaggiare leggero, ho portato solo il 24-105 da battaglia.
Ignoro i cartelli per i transiti e mi fiondo agli arrivi per uscire, ma c’è fila all'immigration e ci vuole oltre mezz'ora per passare. In ingresso a Macao non timbrano più il passaporto come tanti anni fa, ma stampano un foglietto tipo scontrino con varie informazioni (a quanto pare i cittadini italiani possono rimanerci ben 6 mesi).
Alcuni degli spotting point sono troppo distanti da raggiungere durante una visita così breve, ma il più noto è proprio accanto al terminal: la scala di accesso alla stazione della piccola metro automatica di Macao, proprio l'edificio di cui sopra.
Ci sono tanti spotters, e sono quasi tutte ragazze, non so se local macanesi o mainlanders in trasferta, ma fa molto piacere visto che questo purtroppo è un hobby prettamente maschile (anche in Cina)!
La vista è ottima, sarebbe meglio avere un tele, ma i 105mm sono appena sufficienti per quello che passa davanti e qualcosa di decente viene fuori. A quest'ora non c’è molto traffico.
Ovviamente Air Macau la fa da padrona, ma ci sono un po' di aerei da Taiwan e Vietnam, e qualche biz:
All'estrema destra si intravede la montagna di Lantau a Hong Kong, immagino che in giornate piu' limpide si riesca a vedere anche l'isola artificiale di HKG.
Dopo questo, faccio per mettere via la macchina nello zaino quando all'improvviso spunta un gruppo di poliziotti che caccia via tutti i presenti. Non solo i pericolosi spotters ma anche della gente ignara che sostava all'ingresso della stazione... boh, paranoia...
Poco male tanto stavo sbaraccando, rientro nel terminal e prima dei controlli di sicurezza la carta d'imbarco stampata a SHA viene scansionata e fa partire allarmi e schermate rosse sui monitor con la scritta gigante "REJECT".
L'impiegata fa passare e ripassare la carta con lo stesso risultato e la gente intorno comincia a guardarmi con sospetto. Nella testa penso a cos'ho sbagliato: non potevo uscire dall'aeroporto durante il transito? I poliziotti di prima mi hanno beccato? Hanno letto la mia critica ai cessi su Wechat e stanno venendo a prendermi???
Arriva una responsabile evidentemente più esperta che svela l'arcano: il sistema fa questo scherzo a chi transita con bagaglio imbarcato perché risulta che si è usciti senza ritirare il bagaglio e/o questo non è stato fatto ripassare dal check-in, in realtà la mia valigia è rimasta al sicuro nei meandri del BHS dato che prosegue fino a BKK. Assurdo, anche perché non mi sembra inconcepibile uscire dall'aeroporto durante un transito lungo (metti che uno abbia una irrefrenabile voglia di gioco d'azzardo), ma forse a MFM lo fanno in pochi.
Passati velocemente i controlli e di nuovo l'immigration in uscita si arriva ai gate, il terminal non è molto grande e tutto sommato si può fotografare agevolmente anche dall'interno attraverso alcune vetrate, con la comodità dell'aria condizionata.
Con circa 45 minuti di ritardo, imbarco col Cobus che praticamente ci aiuta solo ad attraversare la strada, dato che dalla porta del terminal alla scaletta ci saranno stati 20 metri
Del secondo volo ho solo la foto del pasto
Sbirciando dal finestrino, dopo il buio pesto si intravede un'infinita distesa di luci, e poco dopo il nostro A320neo tocca dolcemente la pista di BKK sotto una fastidiosa pioggerellina.
(continua...)