MuKiA
Utente Registrato
Ancora sulla FLR-telenovela...
VENERDÌ, 13 GENNAIO 2006
Repubblica
Pagina VI - Firenze
Per capo degli Industrali e assessore i lavori a Peretola sono un´occasione di sviluppo
Dai cantieri al rilancio "Maxi scalo tra Firenze e Pisa"
Aeroporto, Ceccuzzi e Conti concordi
"Allungamento della pista e bretella di rullaggio a Peretola, un´area di sosta più grande al Galilei"
"Una sola struttura con due braccia operative, ma occorre anche migliorare la qualità ricettiva"
SIMONA POLI
________________________________________
Tutte le compagine aree attualmente presenti all´aeroporto Vespucci andranno a Pisa (tranne una a Bologna, la Austrian Airlines, ed una Siena) e non ci sarà il chek in a Peretola, durante la chiusura dell´aeroporto Vespucci per i lavori alla pista. La conferma della notizia è arrivata al termine della riunione in Regione tra i quattro presidenti degli aeroporti toscani (Firenze, Pisa, Siena E Grosseto) e l´assessore regionale Riccardo Conti. «L´emergenza fiorentina sarà risolta entro Pasqua, quando tutto tornerà alla normalità. Siamo riusciti a ‘fare sistema´ e di ciò sono estremamente soddisfatto. Il sistema aeroportuale toscano supporterà al meglio i bisogni dei viaggiatori che in questi tre mesi non potranno atterrare a Firenze» dice Conti. Ma c´è chi intanto vuole trasformare la chiusura del Vespucci di Firenze in un´occasione di rilancio del sistema aeroportuale toscano. E´ il messaggio del presidente degli Industriali Sergio Ceccuzzi, inviato con una lettera a Conti, ai sindaci di Firenze e Pisa Leonardo Domenici e Paolo Fontanelli, ai presidenti dei due scali Legnaioli e Viegi e a quelli delle Camere di commercio di Firenze, Pisa e Livorno Mantellassi, Pacini e Nardi. «Perdonate l´invasione di campo - premette Ceccuzzi - ma mi sento autorizzato, se non legittimato, dalle mie responsabilità a difesa degli interessi delle imprese toscane, il cui sviluppo, che sembra stare a cuore a tutti, non può prescindere da una adeguata e moderna infrastrutturazione del territorio», con aeroporti efficienti. Firenze e Pisa devono rafforzare i loro rapporti. «Nessun sentiero obbligato dal punto di vista societario», sottolinea Ceccuzzi, «ma un piano coordinato degli investimenti necessari allo sviluppo collegato dei due aeroporti è assolutamente indispensabile (con priorità all´allungamento della pista ed alla bretella di rullaggio di Peretola ed all´ampliamento dei piazzali di sosta di Pisa)». Una posizione in piena sintonia con quella della Regione: Conti ha già risposto a Ceccuzzi. «Altro che invasione, Sergio», scrive Conti. «La Regione vuole essere una casa di vetro, aperta ai contributi. Il mio ragionamento parte da un concetto che si chiama "la grande città dell´Arno". Una città che tra poco, grazie all´Alta velocità, disterà mezz´ora da Bologna e un´ora e mezzo da Milano e da Roma. Una città che ha anche la fortuna di avere due aeroporti, come del resto altre città simili in Europa e nel mondo. In questo quadro voglio subito chiarire che è ridicolo considerare il Vespucci come una iattura. Così come sarebbe ridicolo non considerare la centralità del Galilei con la sua valenza logistica e funzionale». Più che una collaborazione in vista, dunque, tra Firenze e Pisa. E persino più di una sinergia. Quello che si configura dalle parole di Ceccuzzi e Conti è un maxiscalo con due braccia operative. «Il nostro problema - chiarisce l´assessore - consiste nell´integrazione, da fare promuovendo e coordinando politiche infrastrutturali». Conclude però con una nota polemica. «Mi è capitato di recente di stare in attesa all´aeroporto di Firenze. La qualità ricettiva è una vergogna e non all´altezza del prezzo di un biglietto come quello di un business airport. Chi ha la responsabilità manageriale potrebbe intanto cominciare a fare qualche investimento per migliorare la situazione».
Qual'è la compagnia che ha scelto Siena?
Simone
VENERDÌ, 13 GENNAIO 2006
Repubblica
Pagina VI - Firenze
Per capo degli Industrali e assessore i lavori a Peretola sono un´occasione di sviluppo
Dai cantieri al rilancio "Maxi scalo tra Firenze e Pisa"
Aeroporto, Ceccuzzi e Conti concordi
"Allungamento della pista e bretella di rullaggio a Peretola, un´area di sosta più grande al Galilei"
"Una sola struttura con due braccia operative, ma occorre anche migliorare la qualità ricettiva"
SIMONA POLI
________________________________________
Tutte le compagine aree attualmente presenti all´aeroporto Vespucci andranno a Pisa (tranne una a Bologna, la Austrian Airlines, ed una Siena) e non ci sarà il chek in a Peretola, durante la chiusura dell´aeroporto Vespucci per i lavori alla pista. La conferma della notizia è arrivata al termine della riunione in Regione tra i quattro presidenti degli aeroporti toscani (Firenze, Pisa, Siena E Grosseto) e l´assessore regionale Riccardo Conti. «L´emergenza fiorentina sarà risolta entro Pasqua, quando tutto tornerà alla normalità. Siamo riusciti a ‘fare sistema´ e di ciò sono estremamente soddisfatto. Il sistema aeroportuale toscano supporterà al meglio i bisogni dei viaggiatori che in questi tre mesi non potranno atterrare a Firenze» dice Conti. Ma c´è chi intanto vuole trasformare la chiusura del Vespucci di Firenze in un´occasione di rilancio del sistema aeroportuale toscano. E´ il messaggio del presidente degli Industriali Sergio Ceccuzzi, inviato con una lettera a Conti, ai sindaci di Firenze e Pisa Leonardo Domenici e Paolo Fontanelli, ai presidenti dei due scali Legnaioli e Viegi e a quelli delle Camere di commercio di Firenze, Pisa e Livorno Mantellassi, Pacini e Nardi. «Perdonate l´invasione di campo - premette Ceccuzzi - ma mi sento autorizzato, se non legittimato, dalle mie responsabilità a difesa degli interessi delle imprese toscane, il cui sviluppo, che sembra stare a cuore a tutti, non può prescindere da una adeguata e moderna infrastrutturazione del territorio», con aeroporti efficienti. Firenze e Pisa devono rafforzare i loro rapporti. «Nessun sentiero obbligato dal punto di vista societario», sottolinea Ceccuzzi, «ma un piano coordinato degli investimenti necessari allo sviluppo collegato dei due aeroporti è assolutamente indispensabile (con priorità all´allungamento della pista ed alla bretella di rullaggio di Peretola ed all´ampliamento dei piazzali di sosta di Pisa)». Una posizione in piena sintonia con quella della Regione: Conti ha già risposto a Ceccuzzi. «Altro che invasione, Sergio», scrive Conti. «La Regione vuole essere una casa di vetro, aperta ai contributi. Il mio ragionamento parte da un concetto che si chiama "la grande città dell´Arno". Una città che tra poco, grazie all´Alta velocità, disterà mezz´ora da Bologna e un´ora e mezzo da Milano e da Roma. Una città che ha anche la fortuna di avere due aeroporti, come del resto altre città simili in Europa e nel mondo. In questo quadro voglio subito chiarire che è ridicolo considerare il Vespucci come una iattura. Così come sarebbe ridicolo non considerare la centralità del Galilei con la sua valenza logistica e funzionale». Più che una collaborazione in vista, dunque, tra Firenze e Pisa. E persino più di una sinergia. Quello che si configura dalle parole di Ceccuzzi e Conti è un maxiscalo con due braccia operative. «Il nostro problema - chiarisce l´assessore - consiste nell´integrazione, da fare promuovendo e coordinando politiche infrastrutturali». Conclude però con una nota polemica. «Mi è capitato di recente di stare in attesa all´aeroporto di Firenze. La qualità ricettiva è una vergogna e non all´altezza del prezzo di un biglietto come quello di un business airport. Chi ha la responsabilità manageriale potrebbe intanto cominciare a fare qualche investimento per migliorare la situazione».
Qual'è la compagnia che ha scelto Siena?
Simone