Un po' di chiarezza sulla riprotezione dei passeggeri


Nibbio

Utente Registrato
5 Dicembre 2008
1,357
0
Francia/Ginevra
Allora, senza polemica, la stragrande maggioranza delle persone non ha idea delle tempistiche che comportano una riprotezione in caso di avaria all'aeromobile:
Prendiamo il caso X Aeromobile rotto fuori base durante il week-end periodo di rientro dalle feste.
Il CPT chiama l’operativo (o ufficio Dispatch) comunicando l’avaria dell’aeromobile, secondo lui e’ un no-go. Per verificare il problema bisogna mandare un tecnico certificato sottobordo l’aeromobile. Nel caso di un Airbus o di un Boing e’ abbastanza facile trovarlo per un CRJ inizia a diventare piu’ complicato. Facciamo finta che lo troviamo nel giro di 30 minuti (e sono veramente ottimista) la compagnia x deve autorizzare il tecnico della compagnia y a metterci le mani. Naturalmente il tutto deve essere fatto dai capoccia delle rispettive compagnie che non lavorano il week-end. Facciamo finta che nel giro di un ora abbiamo tutti i pezzi di carta e il tecnico inizia a lavorare sull’a/m. Facciamo finta che nel giro di un ora il tecnico sentenzia che l’a/m e’ definitivamente morto. Sono passate gia’ 2 ore e mezza solo per confermare che l’aereo e’ AOG (Aircraft on Ground). Nel frattempo si sono mandate le autorizazioni al refresh per i pax (che parte appena si confermano le 2 ore di ritardo) e si e’ data un stimata partenza dopo 3 ore. Spesso e volentieri l’informazione per dare da mangiare ai passeggeri si perde per strada (sopratutto per i grandi aeroporti) in quanto l’operativo della compagnia deve mandare le autorizazioni e tutto il resto all’operativo dell’aeroporto che a sua volta deve rigirarlo all’aerea partenze. Bene ora bisogna trovare il modo di riproteggere i pax. Prima cosa si cerca di trovare repro con aerei propi. Si cerca ricicciando gli schedulati (facendo diventare un ritardo indefinito un ritardo di 5/6 ore sull’aereo incriminato e spalmare il resto sulle altre macchine) di portare a casa la situazione. L’uffico dispatch butta giu’ un possibile operativo (tenendo conto anche delle chiusure notturne dei vari aeroporti), lo passa all’ufficio turni (che deve verificare che tutti gli equipaggi rimangano entro i limiti di servizio) e all’ufficio tecnico (che deve verificare che i vari check giornalieri degli a/m non scadano con gli aerei in giro per il mondo). Nel frattempo i pax smontano l’aeroporto perche’ vogliono tornare a casa immediatamente. Se non diamo informazioni i pax si incazzano , se si danno informazioni sbagliate si incazzano il doppio e si rischia di „confondere“ gli scali (che ricevuta la green light dalla compagnia dovranno riorganizzare tutto). Personalemnte preferivo non dare informazioni sbagliate avvisando lo scalo di darci tempo per trovare una soluzione. Moltiplicate quanto ho detto per tutti gli scali interessati dall’ AOG. E si e’ persa un altra ora solo per fare il nuovo piano e farlo autorizzare dai vari dipartimenti.Poi bisogna rifare i piani di volo, mandare i refresh e i pranzi avvisare tutti gli scali mandando l’operativo aggiornato. E diciamo che la giornataccia sei riuscito a portarla a casa magari con 7/8 ore di ritardo sul volo incriminato e 2/3 ore sugli altri voli. Se sei stato bravo e hai avuto fortuna che tutto e’ filato liscio e magari riparano l’a/m sei riuscito a fare tutto senza intaccare il giorno dopo.
Se per un qualsiasi motivo l’auto-riprtotezione non si puo’ fare bisogna cercare di rproteggere con altri vettori. Questa scelta non viene mai presa come prima soluzione non per un motivo economico (come la stragrande maggioranza delle persone pensa) ma perche’e’ veramente difficile mettere in piedi questo tipo di piano: bisogna vedere se le altre compagnie operano la tratta interessata, se no bisogna vedere dagli a/p a portata di bus, se trovi qualcuno devi vedere se hanno posto (e nel periodo di rientri e’ quasi impossibile), poi devi vedere se ci cedono i posti, poi bisogna vedere come vogliono essere pagati (alcuni vogliono la carta di credito fisicamente), devi vedere se puoi riproteggere i pax dall’altra parte (non puoi mettere a posto l’andata e non il ritorno). E sopratutto devi essere sicuro di riproteggere tutti i pax in quanto non puoi andare al gate e dire tu si tu no tu si tu no, o quasi tutti o nessuno (se si dovessere presentare un occasione del genere si da sempre la precedenza a donne,bambini,malati e nuclei famigliari).
Ultima soluzione e’ cercare un aereo di una altro vettore italiano o estero. Non sto a divagare su tutte le decine di cose che bisogna fare per poterlo fare, ma se sei veramente ma veramente fortunato dal momento in cui trovi l’aereo al momento in cui l’aereo puo’ partire per posizionarsi ci vogliono dalle 3 alle 4 ore. Naturalmente nei periodi festivi e’ piu’ facile trovare una mosca bianca poggiata sopra un quadrifoglio piuttosto di trovare una macchina disponibile con la capacita’ dei posti che ti serve (sia in Italia che in Europa).
Quanto sopra nelle compagnie medio/piccole viene gestito da 2-3 persone che spesso e volentieri si sbattono per 13/14 ore di fila non avendo manco il tempo di andare in bagno (figurarsi mangiare), e dovendo comunque mandare avanti gli altri a/m che non hanno probelemi.

Quanto sopra per far capire ai non addetti ai lavori cosa significa mandare avanti una compagnia.

A disposizione per qualsiasi chiarimento purche' costruttivo!
 
Ultima modifica:

ghibli1978

Utente Registrato
6 Dicembre 2008
1,430
0
46
palermo
straquoto è la stessa cosa che è accaduta a me lo scorso 19 luglio presso lo scalo di LMP dove ho dovuto gestire un a/x AOG a Casablanca che mi ha buttato a terra due rotazioni BLQ-LMP-BLQ e nel frattempo dovevo cmq seguire gli altri A/M che atterravano a LMP senza problemi. quando mi è giunta la notizia dell'AOG ero sottobordo ad un volo e prima di mettermi a lavoro (avviso pax, repro, refersh, bus etc etc) è passata un ora, considerando che non ho potuto iniziare se prima l'aero che avevo in gestione non fosse decollato. Cosi via per tutto il giorno, considerando che tolte le due rotazioni azzoppate me ne restavano altre 5 da seguire (almeno 5 ore del mio tempo utilizzati per seguire gli altri a/m) spesso purtroppo tra una decxisione presa, valutata, ponderata e l'effettiva comunicazione ai pax passavano anche due ore, la gente ovviamente protestava oltre a tempestare il mio cellulare di telefonate ( non avevo nemmeno il tempo di telefonare all'operativo ). purtroppo i non addetti sono soliti pensare che si stia li a non far nulla e non si capisce il perche... in fondo non si conoscono le dinamiche perfettamente descritte sopra. Basterebbe un po di buon senso nella emergenza...
 

747MXP

Utente Registrato
21 Novembre 2005
2,127
33
.
Nibbio hai spiegato perfettamente ai chi non conosce la realtà dai fatti quello che succede "dietro" ....

Grande!

P.S. Mi hanno risposto da "là" .... :(
 

rantax82

Utente Registrato
9 Luglio 2008
5,044
0
GVA-VRN
sei sempre il migliore Nibbio.... hai solo tralasciato il fatto che se eravamo in turno io e te si poteva ridurre la tempistica di almeno 2 ore e che ci si divertiva un mondo...:cool::cool::cool::cool:
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
3,153
0
Birgi
questo credo valga per le compagnie di certe dimensioni.

per le compagnie piu'piccole, che quindi possono tranquillamente scartare l'opzione riprotezione con operativi propri... cosa succede?

e'piu' complicato, o paradossalmente dovrebbero avere meno problemi delle major? (assumendo che abbiano intenzioni e mezzi - anche finanziari - per effettuare la riprotezione)


p.s. ovviamente grazie per averci descritto il processo operativo che avviene "dietro le quinte". davvero interessante!
 

Nibbio

Utente Registrato
5 Dicembre 2008
1,357
0
Francia/Ginevra
questo credo valga per le compagnie di certe dimensioni.

per le compagnie piu'piccole, che quindi possono tranquillamente scartare l'opzione riprotezione con operativi propri... cosa succede?

e'piu' complicato, o paradossalmente dovrebbero avere meno problemi delle major? (assumendo che abbiano intenzioni e mezzi - anche finanziari - per effettuare la riprotezione)


p.s. ovviamente grazie per averci descritto il processo operativo che avviene "dietro le quinte". davvero interessante!

Quello che ho descritto qui sopra e' quello che succede alle compagnie con 8/10 aerei (quindi medio/piccole), quelle piu' grandi riproteggono quasi sempre con altri vettori perche' hanno accordi commerciali molto forti con altre major e sopratutto battono rotte piu'trafficate rispetto alle compagnie aeree piu' piccole!

Grazie per i complimenti:eek:
 

George

Utente Registrato
25 Settembre 2008
58
0
Ultima soluzione e’ cercare un aereo di una altro vettore italiano o estero. Non sto a divagare su tutte le decine di cose che bisogna fare per poterlo fare, ma se sei veramente ma veramente fortunato dal momento in cui trovi l’aereo al momento in cui l’aereo puo’ partire per posizionarsi ci vogliono dalle 3 alle 4 ore. Naturalmente nei periodi festivi e’ piu’ facile trovare una mosca bianca poggiata sopra un quadrifoglio piuttosto di trovare una macchina disponibile con la capacita’ dei posti che ti serve (sia in Italia che in Europa).
Per quanto riguarda questa cosa va detto che a volte, quando si prendono aerei da altre compagnie, questi non partono finchè non vedono i soldi...Potrete quindi capire che, con la lentezza delle banche italiane, sono richieste ore ed ore...

ps: Nibbio, io ricordo un certo messicano...Non ti manca?
 
Ultima modifica:

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
3,153
0
Birgi
non sarebbe una cattiva idea, includere le spiegazioni di questo genere in opuscoli da distribuire negli scali ai passeggeri.

per esempio non la vedrei male nel libercolo che descrive i diritti dei passeggeri, in modo che oltre ai diritti il passeggero possa capire cosa sia legittimo pretendere, da cosa invece non lo puo' essere.

forse con una migliore comunicazione si potrebbero evitare o quantomeno ridurre quelle "scene" viste e riviste ai cancelli d'imbarco.

se non vi pare troppo una c....ata provate a proporla. rinuncio persino al copirrait. :)
 

George

Utente Registrato
25 Settembre 2008
58
0
non sarebbe una cattiva idea, includere le spiegazioni di questo genere in opuscoli da distribuire negli scali ai passeggeri.

per esempio non la vedrei male nel libercolo che descrive i diritti dei passeggeri, in modo che oltre ai diritti il passeggero possa capire cosa sia legittimo pretendere, da cosa invece non lo puo' essere.

forse con una migliore comunicazione si potrebbero evitare o quantomeno ridurre quelle "scene" viste e riviste ai cancelli d'imbarco.

se non vi pare troppo una c....ata provate a proporla. rinuncio persino al copirrait. :)
Non sarebbe un'idea malvagia ma al passeggero che deve partire per le vacanze non credo che gliene freghi niente...
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
3,153
0
Birgi
Quello che ho descritto qui sopra e' quello che succede alle compagnie con 8/10 aerei (quindi medio/piccole), quelle piu' grandi riproteggono quasi sempre con altri vettori perche' hanno accordi commerciali molto forti con altre major e sopratutto battono rotte piu'trafficate rispetto alle compagnie aeree piu' piccole!

Grazie per i complimenti:eek:
quindi per quelle piu' grandi il precedimento in teoria dovebbe essere molto piu' snello:
- si evita il passo uno di cercare di riprotteggere rivoluzionando i propri operativi.
- e non ci sono i tempi di attesa dovuti alle conferme di "disponibilita'finanziarie" o altro genere di contrattazioni. in quanto si sa di potere rioproteggere sui vettori con i quali si hanno gli accordi predefiniti.

mi sembra ci si avvicini piu'ad al compito di spalmare i passeggeri sulle opzioni disponibili

confermi o sto semplificando troppo?
 
Ultima modifica:

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
3,153
0
Birgi
Non sarebbe un'idea malvagia ma al passeggero che deve partire per le vacanze non credo che gliene freghi niente...
si pero' forse c'é la speranza che si evitino i festival dell'isteria (che non credo aiutino granche')
chi parte in vacanza e gli annullano il volo, e perde un giorno di vacanza, si rivolgera' a chi deve rivolgersi per avere il giusto rimborso.
 

vipero

Utente Registrato
8 Ottobre 2007
6,159
2,112
.
quindi per quelle piu' grandi il precedimento in teoria dovebbe essere molto piu' snello:
- si evita il passo uno di cercare di riprotteggere rivoluzionando i propri operativi.
- e non ci sono i tempi di attesa dovuti alle conferme di "disponibilita'finanziarie" o altro genere di contrattazioni.

confermi o sto semplificando troppo?
semplificando:
- se fai un milano parigi o parigi londra e sei un vettore di linea importante, nel caso ti si pianta l'aereo sbarchi riproteggi con un bel FIM e pace.

- se fai tipologie di voli a domanda e hai una flotta limitata e soprattutto con tempi di transito senza fiato, ti si pianta un'aereo in qualche località esotica e lontana sò cacchi pè tutti.
 
Ultima modifica:

vipero

Utente Registrato
8 Ottobre 2007
6,159
2,112
.
si pero' forse c'é la speranza che si evitino i festival dell'isteria (che non credo aiutino granche')
chi parte in vacanza e gli annullano il volo, e perde un giorno di vacanza, si rivolgera' a chi deve rivolgersi per avere il giusto rimborso.
il passeggero medio all'annuncio dell'AOG e relative spiegazioni risponde: "ma se lì fuori è pieno di aerei!!! prendete uno di quelli no????".
 

billypaul

Utente Registrato
Gli isterismi si continueranno a vedere...per lo meno in Italia. Qui c'è la falsa convinzione che chi strilla di più ottiene di più.
Basta vedere come si comportano altri tipi di passeggeri (vedi inglesi, tedeschi, nordici, americani e via dicendo) in casi di voli mega-ritardati o cancellati. Chi lavora in aeroporto me lo confermerà.
 

Nibbio

Utente Registrato
5 Dicembre 2008
1,357
0
Francia/Ginevra
si pero' forse c'é la speranza che si evitino i festival dell'isteria (che non credo aiutino granche')
chi parte in vacanza e gli annullano il volo, e perde un giorno di vacanza, si rivolgera' a chi deve rivolgersi per avere il giusto rimborso.
hai perfettamente ragione...il problema che siamo in Italia! Mi e' capitato di dover cancellare per un problema tecnico un volo da Hamsterdam per Bari. Stesso trattamento per entrambe le parti risultato: I pax stranieri non hanno aperto bocca, mandati in albergo cena,colazione e riprotettti il giorno dopo, quelli italiani....b'e' vi lascio immaginare...(povero console! hehehehehehe)
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
3,153
0
Birgi
semplificando:
- se fai un milano parigi o parigi londra e sei un vettore di linea importante, nel caso ti si pianta l'aereo sbarchi riproteggi con un bel FIM e pace.

- se fai tipologie di voli a domanda e hai una flotta limitata e soprattutto con tempi di transito senza fiato ti si pianta un'aereo in qualche località esotica e lontana sò cacchi pè tutti.
sei stato chiarissimo (anche se vi eravate spiegati benissimo anche prima), ma l'esempio con i casi estremi (il migliore e il peggiore) e' sempre efficace
 

basu70

Utente Registrato
26 Ottobre 2008
94
0
Allora, senza polemica, la stragrande maggioranza delle persone non ha idea delle tempistiche che comportano una riprotezione in caso di avaria all'aeromobile:
Prendiamo il caso X Aeromobile rotto fuori base durante il week-end periodo di rientro dalle feste.
Il CPT chiama l’operativo (o ufficio Dispatch) comunicando l’avaria dell’aeromobile, secondo lui e’ un no-go. Per verificare il problema bisogna mandare un tecnico certificato sottobordo l’aeromobile. Nel caso di un Airbus o di un Boing e’ abbastanza facile trovarlo per un CRJ inizia a diventare piu’ complicato. Facciamo finta che lo troviamo nel giro di 30 minuti (e sono veramente ottimista) la compagnia x deve autorizzare il tecnico della compagnia y a metterci le mani. Naturalmente il tutto deve essere fatto dai capoccia delle rispettive compagnie che non lavorano il week-end. Facciamo finta che nel giro di un ora abbiamo tutti i pezzi di carta e il tecnico inizia a lavorare sull’a/m. Facciamo finta che nel giro di un ora il tecnico sentenzia che l’a/m e’ definitivamente morto. Sono passate gia’ 2 ore e mezza solo per confermare che l’aereo e’ AOG (Aircraft on Ground). Nel frattempo si sono mandate le autorizazioni al refresh per i pax (che parte appena si confermano le 2 ore di ritardo) e si e’ data un stimata partenza dopo 3 ore. Spesso e volentieri l’informazione per dare da mangiare ai passeggeri si perde per strada (sopratutto per i grandi aeroporti) in quanto l’operativo della compagnia deve mandare le autorizazioni e tutto il resto all’operativo dell’aeroporto che a sua volta deve rigirarlo all’aerea partenze. Bene ora bisogna trovare il modo di riproteggere i pax. Prima cosa si cerca di trovare repro con aerei propi. Si cerca ricicciando gli schedulati (facendo diventare un ritardo indefinito un ritardo di 5/6 ore sull’aereo incriminato e spalmare il resto sulle altre macchine) di portare a casa la situazione. L’uffico dispatch butta giu’ un possibile operativo (tenendo conto anche delle chiusure notturne dei vari aeroporti), lo passa all’ufficio turni (che deve verificare che tutti gli equipaggi rimangano entro i limiti di servizio) e all’ufficio tecnico (che deve verificare che i vari check giornalieri degli a/m non scadano con gli aerei in giro per il mondo). Nel frattempo i pax smontano l’aeroporto perche’ vogliono tornare a casa immediatamente. Se non diamo informazioni i pax si incazzano , se si danno informazioni sbagliate si incazzano il doppio e si rischia di „confondere“ gli scali (che ricevuta la green light dalla compagnia dovranno riorganizzare tutto). Personalemnte preferivo non dare informazioni sbagliate avvisando lo scalo di darci tempo per trovare una soluzione. Moltiplicate quanto ho detto per tutti gli scali interessati dall’ AOG. E si e’ persa un altra ora solo per fare il nuovo piano e farlo autorizzare dai vari dipartimenti.Poi bisogna rifare i piani di volo, mandare i refresh e i pranzi avvisare tutti gli scali mandando l’operativo aggiornato. E diciamo che la giornataccia sei riuscito a portarla a casa magari con 7/8 ore di ritardo sul volo incriminato e 2/3 ore sugli altri voli. Se sei stato bravo e hai avuto fortuna che tutto e’ filato liscio e magari riparano l’a/m sei riuscito a fare tutto senza intaccare il giorno dopo.
Se per un qualsiasi motivo l’auto-riprtotezione non si puo’ fare bisogna cercare di rproteggere con altri vettori. Questa scelta non viene mai presa come prima soluzione non per un motivo economico (come la stragrande maggioranza delle persone pensa) ma perche’e’ veramente difficile mettere in piedi questo tipo di piano: bisogna vedere se le altre compagnie operano la tratta interessata, se no bisogna vedere dagli a/p a portata di bus, se trovi qualcuno devi vedere se hanno posto (e nel periodo di rientri e’ quasi impossibile), poi devi vedere se ci cedono i posti, poi bisogna vedere come vogliono essere pagati (alcuni vogliono la carta di credito fisicamente), devi vedere se puoi riproteggere i pax dall’altra parte (non puoi mettere a posto l’andata e non il ritorno). E sopratutto devi essere sicuro di riproteggere tutti i pax in quanto non puoi andare al gate e dire tu si tu no tu si tu no, o quasi tutti o nessuno (se si dovessere presentare un occasione del genere si da sempre la precedenza a donne,bambini,malati e nuclei famigliari).
Ultima soluzione e’ cercare un aereo di una altro vettore italiano o estero. Non sto a divagare su tutte le decine di cose che bisogna fare per poterlo fare, ma se sei veramente ma veramente fortunato dal momento in cui trovi l’aereo al momento in cui l’aereo puo’ partire per posizionarsi ci vogliono dalle 3 alle 4 ore. Naturalmente nei periodi festivi e’ piu’ facile trovare una mosca bianca poggiata sopra un quadrifoglio piuttosto di trovare una macchina disponibile con la capacita’ dei posti che ti serve (sia in Italia che in Europa).
Quanto sopra nelle compagnie medio/piccole viene gestito da 2-3 persone che spesso e volentieri si sbattono per 13/14 ore di fila non avendo manco il tempo di andare in bagno (figurarsi mangiare), e dovendo comunque mandare avanti gli altri a/m che non hanno probelemi.

Quanto sopra per far capire ai non addetti ai lavori cosa significa mandare avanti una compagnia.

A disposizione per qualsiasi chiarimento purche' costruttivo!

Appunto per questo le compagnie aeree non dovrebbero attuare un piano di ri-protezione nel modo descritto. Primo perchè nell' ipotesi descritta si attiva un tecnico fuori base in un'ora..... ma quando mai si è avverato questo sogno!, sopratutto durante il week end o le feste comandate!. Inoltre sappiamo che le gestioni dei ritardi in questo modo con un AOG vero sono dalle 7 ore in su. Non conviene dal punto di vista economico ne commerciale ne altro ( totale dedizione della struttura alla soluzione di un unico problem con notevoli perdite economiche ). Ora se la compagnia si strutturasse meglio con degli accordi FIM; ENDO o altri tipi di accordi con le aerolinee che operano da quello specifico aeroporto non dico che si è trovata la panacea ma almeno un buon 90% dei casi sarebbe risolto senza colpo ferire. Se poi, e quà la butto, le compagnie avessero degli aerei di back up sarebbe meglio. Comunque la soluzione ottimale sarebbe la rirpotezione sul primo volo utile, sempre e comunque senza far attendere inutilmente nessuno.
Alla base sta sempre la programmazione, se voglio andare in quel dato posto cerco nel frattempo anche di risolvere, anticipando, tutte le problematiche legate all' imprevedibile perchè altrimenti si fanno dannare, e dannare è già lieve come espressione, tutti quei "pazzi" :D:D che lavorano all' OCC che devono, oltre a trovare una soluzione al problema anche informare tutti i settori che vengono chiamati in causa durante l' evento.
 

FRL-RONCO

Utente Registrato
7 Novembre 2005
1,963
0
Queste informazioni sono davvero interessanti.

Per quanto riguarda la riprotezione tra major mediante instradamento via altro vettore e o itinerario esistono magari delle clausole nella tariffa che limitano o addirittura escludono questo tipo di soluzione? magari per le tariffe ultra scontate anzichè procedere all'utilizzo di un altro vettore per riproteggere alcuni pax li si fa aspettare il primo volo successivo della compagnia (fornendo il pernottamento e le altre assistenze)??
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
3,153
0
Birgi
Gli isterismi si continueranno a vedere...per lo meno in Italia. Qui c'è la falsa convinzione che chi strilla di più ottiene di più.
Basta vedere come si comportano altri tipi di passeggeri (vedi inglesi, tedeschi, nordici, americani e via dicendo) in casi di voli mega-ritardati o cancellati. Chi lavora in aeroporto me lo confermerà.
pero' rimuovendo l'alibi che a volte si fornisce loro, potrebbe iniziare un processo "evolutivo"
... buittato li piu'come una speranza che come una convinzione.