Un po' di chiarezza sulla riprotezione dei passeggeri


vincenzo florio

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4 Febbraio 2008
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Birgi
certo, Ma ogni settore ha le sue problematiche specifiche.

e all'interno di ogni settore esistono altri mille "sotto-casi"...
la logistica e´logistica.

se gli aerei operano durante il fine settimana, non e´ pensabile, e lo ha fatto notare benissimo kenadams, che durante il fine settimana non siano reperibili le persone che devono prendere le decisioni "time-critical".

pur apprezzando molto le spiegazioni di nibbio, credo si possa considerare altrettanto utile l´intervento di kenasams. anzi, direi che tale intervento dia un ulteriore contributo ad elevare il livello di questo scambio di opinioni.

ha sollevato dei punti che non meritano di essere liquidati con risposte del tipo "nel nostro settore esistono milel casi... che ne sapete voi"

chi lavora nel settore aerospaziale a livello operativo, ti potrebbe dire che in quel settore i casi sono ancora di piu´. pero´per ogni contingenza, esiste un piano di contingenza ed una procedura. pluricollaudata.

si puo´discutere se volete sul livello di ridondanza che puo´avere un sistema, che ovviamente influisce sul livello di complessita delle contingenze (e quindi sui loro costi). ma non sul fatto che l´esecuzione di un procedimento di recupero (recovery) possa dipendere da variabili aleatorie. (come la reperibilita´ di un dirigente durante il fine settimana)
 

Nibbio

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Francia/Ginevra
la logistica e´logistica.

se gli aerei operano durante il fine settimana, non e´ pensabile, e lo ha fatto notare benissimo kenadams, che durante il fine settimana non siano reperibili le persone che devono prendere le decisioni "time-critical".

pur apprezzando molto le spiegazioni di nibbio, credo si possa considerare altrettanto utile l´intervento di kenasams. anzi, direi che tale intervento dia un ulteriore contributo ad elevare il livello di questo scambio di opinioni.

ha sollevato dei punti che non meritano di essere liquidati con risposte del tipo "nel nostro settore esistono milel casi... che ne sapete voi"

chi lavora nel settore aerospaziale a livello operativo, ti potrebbe dire che in quel settore i casi sono ancora di piu´. pero´per ogni contingenza, esiste un piano di contingenza ed una procedura. pluricollaudata.

si puo´discutere se volete sul livello di ridondanza che puo´avere un sistema, che ovviamente influisce sul livello di complessita delle contingenze (e quindi sui loro costi). ma non sul fatto che l´esecuzione di un procedimento di recupero (recovery) possa dipendere da variabili aleatorie. (come la reperibilita´ di un dirigente durante il fine settimana)
ll problema del reperire il responsabile nel week end l'ho gia chiarito dicendo che non dipende solo dal dirigente della compagnia con il problema, ma anche delle compagnie con cui si interfaccia (per wetlease, repro pax,tec.assistance). Se per esempio la compagnia x si rompe a Casablanca, hai bisongo di un intervento tecnico da una compagnia y e l'unica persona in turno della compagnia y e' un poveraccio che non puo' prendere la decisione di procedere oppure no e il suo responsabile e' inreperibile che si fa? Si puo' obbiettare dicendo: prendete accordi prima! Giustissimo ma non sempre e' possibile,in quanto le line station in giro per il mondo ce le hanno solo le major, e tornando al discorso delle repro una piccolina non potra' mai ripagarle con la stessa moneta! Per fare le cose a regola d'arte le piccoline dovrebbero far pagare un biglietto 200 euro one-way per poter allestire tutta la "logistica" che si dovrebbe avere per gestire tutte queste emergenze! Senza contare le rivalita' tra compagnie: compagnia x ti serve un kilo di olio? mi spiace ma l'abbiamo finito! Ma se avete 10 aerei sul piazzale che fanno night stop! Eeee che vuoi mi spiace. (Mi e' capitato veramente!). Ho 5 anni di esperienza in compagnie medio/piccole e tutte le volte cho ho dovuto affrontare un emergenza mai dico mai si sono ripresentate le stesse identiche situazioni ma sempre con variabili differenti che bisogna affrontare in modo differente! So che e' difficile crederlo ma vi assicuro che e' cosi' e chi ha avuto le mie stesse esperinze in compagnie simili potra' confermarlo!
 

rantax82

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9 Luglio 2008
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la logistica e´logistica.

se gli aerei operano durante il fine settimana, non e´ pensabile, e lo ha fatto notare benissimo kenadams, che durante il fine settimana non siano reperibili le persone che devono prendere le decisioni "time-critical".

pur apprezzando molto le spiegazioni di nibbio, credo si possa considerare altrettanto utile l´intervento di kenasams. anzi, direi che tale intervento dia un ulteriore contributo ad elevare il livello di questo scambio di opinioni.

ha sollevato dei punti che non meritano di essere liquidati con risposte del tipo "nel nostro settore esistono milel casi... che ne sapete voi"

chi lavora nel settore aerospaziale a livello operativo, ti potrebbe dire che in quel settore i casi sono ancora di piu´. pero´per ogni contingenza, esiste un piano di contingenza ed una procedura. pluricollaudata.

si puo´discutere se volete sul livello di ridondanza che puo´avere un sistema, che ovviamente influisce sul livello di complessita delle contingenze (e quindi sui loro costi). ma non sul fatto che l´esecuzione di un procedimento di recupero (recovery) possa dipendere da variabili aleatorie. (come la reperibilita´ di un dirigente durante il fine settimana)
Ciao Vincenzo...

Il fatto è questo... non è che non esistono procedure e che i responsabili sono irreperibili... MA.....

il fatto è che c'è una certa "latenza" logistica nella realta... anche solo il fatto che tra quando il dispatch pensa a cosa fare a quando riesce a parlare con la persona giusta passa un po di tempo (non ore...)

Nel weekend (e durante la notte) chi deve essere reperibile lo è sempre... ma puo succedere che la persona sia sotto la doccia, in un supermercato e non sente la suoneria, si sia scaricato il BB e stia tornando a casa a metterlo in carica.. poi al secondo o terzo tentativo gli parli... spieghi tutto.. lui realizza, metabolizza, decide che fare (e magari deve fare a sua volta una telefonata)...

ed ecco che passano le ore... semplicissimo...

IMHO, tanta gente "manovra" dietro le quinte, tanta è competente, tanta no, alcuni sono piu veloci, altri meno. ma le cose meglio farle con un attimo piu' di "calma" che affrettate e sbagliate..a volte una telefonata in piu, una mezz ora in piu.. alla lunga ripaga...

Buona giornata a tutti...
 
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vincenzo florio

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4 Febbraio 2008
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ll problema del reperire il responsabile nel week end l'ho gia chiarito dicendo che non dipende solo dal dirigente della compagnia con il problema, ma anche delle compagnie con cui si interfaccia (per wetlease, repro pax,tec.assistance). Se per esempio la compagnia x si rompe a Casablanca, hai bisongo di un intervento tecnico da una compagnia y e l'unica persona in turno della compagnia y e' un poveraccio che non puo' prendere la decisione di procedere oppure no e il suo responsabile e' inreperibile che si fa? Si puo' obbiettare dicendo: prendete accordi prima! Giustissimo ma non sempre e' possibile,in quanto le line station in giro per il mondo ce le hanno solo le major, e tornando al discorso delle repro una piccolina non potra' mai ripagarle con la stessa moneta! Per fare le cose a regola d'arte le piccoline dovrebbero far pagare un biglietto 200 euro one-way per poter allestire tutta la "logistica" che si dovrebbe avere per gestire tutte queste emergenze! Senza contare le rivalita' tra compagnie: compagnia x ti serve un kilo di olio? mi spiace ma l'abbiamo finito! Ma se avete 10 aerei sul piazzale che fanno night stop! Eeee che vuoi mi spiace. (Mi e' capitato veramente!). Ho 5 anni di esperienza in compagnie medio/piccole e tutte le volte cho ho dovuto affrontare un emergenza mai dico mai si sono ripresentate le stesse identiche situazioni ma sempre con variabili differenti che bisogna affrontare in modo differente! So che e' difficile crederlo ma vi assicuro che e' cosi' e chi ha avuto le mie stesse esperinze in compagnie simili potra' confermarlo!
io sono prontissimo ad accettare ogni argomento. il punto sul quale mi permetto di insistere e'un altro:

qualunque siano le giuste ragioni per le quali la riprotezione e'un processo complicato un miglioramento della comunicazione non guasterebbe.

che equivale a dire:
se la riprotezione e'un processo difficile da compiere e che spesso si compie con tempistiche e modalita' poco omogenee
- o fate capire all'utenza il perche' cio'avviene
- oppure ci teniamo (vi tenete) l'utenza isterica.
delle due l'una.

pretendere di avere il comportamento di stampo non italico, (nei paesi centro nord europei le persone sono educate al pragamatismo in ogno grado scolastico) , a fronte di una realta'completamente diversa in cui vive la cultura del "fancazzismo" (vero o postulato non importa: l'utente isterico in quei casi, ritiene di trovarsi di fronte dei fancazzizisti incompetenti che non sanno o non hanno volgia di fare bene il proprio lavoro, probabilmente perche' inconsciamente crede di trovarsi di fronte dei suoi simili)
pretendere pertanto in tale contesto un comportamento "umano" suona un po'troppo pretestuoso.

e secondo me la strada da seguire sarebbe quella della giusta comunicazione. un sunto, un estratto di quanto per esempio e'venuto fuori da questa piacevole e utile discussione, meriterebbe di essere pubblicato su degli opuscoli.

solo a fronte di un processo di informazione ed educazione fatto a monte, si puo' ragionevolmente pretendere che l'utenza si comporti in maniera "razionale". che significa:
accettare la situazione
seguirne l'evoluzione con occhio attento, valutandone le difficiolata'oggettive, e pronta a cogliere eventuali inefficenze del processo. perche' da quello che si e'evinto da questa discussione, i criteri per determinare l'inefficenza del processo, esisteno. e se non esiste li si possono si possono puo'determinare: mettendela anche per iscritto.

es. si valuta il caso peggiore e si mette per iscritto che qualora on esista la possibilita'di riprotezione entro tot ore dall'evento, allo scadere della tottesima ora, al pax non riprotetto viene dato il voucher per l hotel e per il trasferimento all'hotel. e una carta d'imbarco su un volo per il giorno seguente, punto.
(e'un esempio... poi lo si puo' riformulare come si vuole. basta che pero'vengano rimossi tutti i margini di "indeterminatezza")
 
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i-givo

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Se gradisci ti rispondo io, visto che lavoravo con loro (traditori :) )Allora sostanzialmente quando si prende un aereo da un'altra compagnia (chiamiamola Y) si dice in gergo ACMI (Aircraft Crew Maintenance Insurance). La compagnia che opera l'aereo di cui sopra pertanto ti "presta" quanto scritto nelle parentesi ad un prezzo che nei periodi "caldi" arriva in media a 3500 € all'ora (puoi trovare a più quanto a meno eh, è un prezzo medio diciamo). Sta poi alla compagnia che è nei casini (chiamiamola compagnia X) provvedere a pagare carburante, handling ecc... L'aereo inoltre opera con numero di volo della compagnia X, con diritti di sorvolo della medesima ecc. I crew che operano diciamo che fondamentalmente sono pronti ad andare in aeroporti nuovi, sono addestrati per farlo.
Spero di essere stato sufficientemente esplicativo e conciso, se qualcuno ha delle altre domande o delle precisazioni da fare faccia pure!!!

sufficiente..sufficiente. grazie!:)
quindi è previsto che un crew atterri per la prima volta in assoluto su un aeroporto a lui potenzialmente sconosciuto con un volo programmato.
Non dico che sia un problema insormontabile (ci mancherebbe...!!!) ed infatti succede un casino di volte con dirottamenti di varia natura (medica, meteo, tecnica). Ma un conto è il doverlo fare per necessità o urgenza (atterrerebbero anche su un'autostrada..oun aeroporto dismesso..per assurdo), un conto è programmare un volo da zero sapendo che il crew non ci è mai arrivato (anche se può studiare la cosa, magari con wikipedia!:clown: )
 

kenadams

Moderatore
13 Agosto 2007
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Senza contare le rivalita' tra compagnie: compagnia x ti serve un kilo di olio? mi spiace ma l'abbiamo finito! Ma se avete 10 aerei sul piazzale che fanno night stop! Eeee che vuoi mi spiace. (Mi e' capitato veramente!). Ho 5 anni di esperienza in compagnie medio/piccole e tutte le volte cho ho dovuto affrontare un emergenza mai dico mai si sono ripresentate le stesse identiche situazioni ma sempre con variabili differenti che bisogna affrontare in modo differente! So che e' difficile crederlo ma vi assicuro che e' cosi' e chi ha avuto le mie stesse esperinze in compagnie simili potra' confermarlo!
Questo non è difficile crederlo. Mi è capitato di essere in volo su un 767 Air Canada FCO-YYZ. Sopra Parigi il comandante annuncia che non possiamo intraprendere la traversata atlantica per un "pneumatic duct leak" al motore n. 1. Si va a LHR.
I tecnici AC a LHR ci sono ma non hanno le parti di ricambio necessarie: devono acquistarle da BA. Ci vollero quattro ore per completare la riparazione e le necessarie verifiche tecniche, ed AC non ci fece nemmeno scendere dall'aereo.
Nessuno - dico nessuno! - dei passeggeri si lamentò. In un aereo pieno regnava una serena rassegnazione: chi giocava a carte nel galley con gli AV, chi (io, ovviamente) chiacchierava con il relief first officer che gli mostrava nel cockpit la natura della segnalazione del guasto spiegando tutto.
Perché tanta quiete fra i passeggeri?
- Perché comandante, equipaggio e responsabili di scalo ci parlavano ogni volta che avevano qualche novità, e comunque non passavano mai trenta minuti senza un aggiornamento dettagliato del comandante.
- Perché dopo venti minuti nell'aereo il responsabile di scalo fece arrivare a bordo gelati per tutti (tanti gelati).
- Perché dopo un'ora sull'aereo arrivò a tutti i passeggeri una lettera di scuse e spiegazioni, firmata dal responsabile di scalo e con contestuale riconoscimento di un bonus di 20000 miglia per tutti.
- Perché tutti i passeggeri con coincidenze a YYZ vennero informati tempestivamente di tutte le opportunità di riprotezione su voli successivi e assicurati subito che, in caso di ritardo eccessivo, sarebbero stati messi in albergo a spese della compagnia.

I passeggeri sanno essere ragionevoli se qualcuno spiega loro cosa succede. E si accontentano quando vedono il personale spesso anziché doverlo scovare per scoprire qualcosa.
LHR non è Antanarivo o Baku e ci vollero quattro ore per la riparazione - figuriamoci quanto ci sarebbe voluto ad Addis Abeba. Ma Air Canada si distinse mostrando di essere preparata a rispondere a queste situazioni con procedure prestabilite. Era tutto pronto all'esecuzione: cibo, bevande, scuse, compensanzione e riprotezione erano già tutti predisposti e completati quando ancora i pezzi di ricambio non erano arrivati da BA. Questo vogliono vedere i passeggeri. Ci sarà sempre l'imbecille che si lamenta irrimediabilmente di tutto, ma se attorno a lui trova solo silenzio finisce per calmarsi anche lui.
 

vincenzo florio

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Birgi
a fronte di quanto riportato da kenadams, volendo riportare esperienze negative, quelel alle quali ho assistito si sono sempre verificate in Italia. proprio per l'atteggiamento di "distanza" che si crea tra utenza e personale che si occupa dell'emergenza.

vedere una ragazza attorniata da 100 passegeri , e vedere coime questa faccia 50 volte un numero di telefono dal quale non riceve risposta .... con tutto quello che da cio' ne deriva... passano i secondi e la gente comincia a rumoreggiare, qualcuno comincia ad alzare la voce,, la ragazza continua a chiamare e non risponde nessuno. cambia numero, le risponde qualcuno e si capisce benissimo che non e' quello che lei cerca ma e'solo una richiesta di aiuto "Aho' nun trovo a X. che faccio?" dopodo uno scambio che e'possibile immaginare... chiude, con lo sguardo sempre piu'preoccupato.. e riprova con il numero.
la gente attorno passa dal rumoreggiamento all'incazzatura. e scattano le prime isterie.

questo e'quello che vediamo a volte, spesso, non voglio quantificare, noi utenti in Italia.
 

rantax82

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Questo non è difficile crederlo. Mi è capitato di essere in volo su un 767 Air Canada FCO-YYZ. Sopra Parigi il comandante annuncia che non possiamo intraprendere la traversata atlantica per un .....

...

...ma se attorno a lui trova solo silenzio finisce per calmarsi anche lui.
kanadams... a me non è difficile credere (e per fortuna che è cosi) che il "potere" e la struttura permetta tutto questo a AirCanada o altre "big"... 300 aerei.. 240 destinazioni...

Una Mistral, una Myair, una xxxxxxxx..... forse possono avere qualche problema in piu a strutturarsi cosi...
 

rantax82

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a fronte di quanto riportato da kenadams, volendo riportare esperienze negative, quelel alle quali ho assistito si sono sempre verificate in Italia. proprio per l'atteggiamento di "distanza" che si crea tra utenza e personale che si occupa dell'emergenza.

vedere una ragazza attorniata da 100 passegeri , e vedere coime questa faccia 50 volte un numero di telefono dal quale non riceve risposta .... con tutto quello che da cio' ne deriva... passano i secondi e la gente comincia a rumoreggiare, qualcuno comincia ad alzare la voce,, la ragazza continua a chiamare e non risponde nessuno. cambia numero, le risponde qualcuno e si capisce benissimo che non e' quello che lei cerca ma e'solo una richiesta di aiuto "Aho' nun trovo a X. che faccio?" dopodo uno scambio che e'possibile immaginare... chiude, con lo sguardo sempre piu'preoccupato.. e riprova con il numero.
la gente attorno passa dal rumoreggiamento all'incazzatura. e scattano le prime isterie.

questo e'quello che vediamo a volte, spesso, non voglio quantificare, noi utenti in Italia.

è altamente probabile che la ragazza non riesca a parlare per esempio con un dispatcher che a sua volta è su 2 telefoni con da una parte il comandante e sull'altra un dirigente che è sotto la doccia...:)
 

i-givo

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LIMF
Sei un Grande!!!
beh.. il problema me lo pongo comunque e davvero:) ma è divertente veder la faccia..non credono di aver capito bene e non vogliono!: ahhaha)
se qualcosa ha da succedere...che almeno i posteri ne abbiano vantaggio!:)) [**]
quindi meglio che "mi identifichino" anche grazie al posto come da lista d'imbarco!

[**] (oltre che fatalista, devo essere anche un inguaribile altruista! lol)
 

basu70

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26 Ottobre 2008
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Ma secondo te, le compagnie i soldi li trovano sugli alberi???
Aerei di backup? Puó avere senso dai 20 aerei in su - senza tener conto che solitamente ti capita che l'aereo di backup é nel posto sbagliato e della dimensione sbagliata.
Gli accordi con le altre compagnie si possono fare, ma tendono ad essere particolarmente onerosi se sei un vettore piccolo, che non ha grande potere contrattuale e che puó offrire poco alla controparte. Per dire, se AA e UA hanno un accordo, il beneficio é piú o meno distribuito a metá, perché entrambe hanno un network molto grande su cui potersi appoggiare. Se io, Vattelapesca Airlines, faccio un accordo con BA, io ricevo accesso a tutto il network BA, BA di contro riceve accesso ai miei 3 voli la settimana su aeroporti sperduti in cui non andranno mai... Per cui la contropartita economica che BA vuole é sicuramente maggiore di quanto accade per un accordo con una linea aerea di maggiori dimensioni.
Riprotezione sul primo volo utile? Molto "splendida" come soluzione: tutto il personale di terra ne sarebbe deliziato, ne sono convinto, insieme con i passeggeri; non sono sicuro che il CFO la vedrebbe nello stesso modo.
No alle compagnie i soldi glieli danno i passeggeri... Un accordo Fim è un accordo bilaterale e almeno per quelli che ho sempre avuto si basano sullo stesso prezzo. Per l' endo, invece, la compagnia acetta il prezzo di vendita del biglietto dell' altra compagnia. Infine quando si riprotegge un passeggero vale ragola oggi tocca a me domani a te pertanto diamoci una mano. Gli accordi si fanno anche per uno specifico volo e i risultati ottenuti ( in termini economici ) sono più che soddisfacenti. Quando si parla di passeggeri per cortesia non parliamo di bestiame. Il business di una aerolinea è quello di dare un servizio e si parla di un servizio a 360° non solo quello di trasporto , ma anche quello di agire rapidamente per ridurre al minimo il disagio del passeggero. Ora per il backup sono d' accordo con te in effetti l' ho buttata la come provocazione ma per il resto dissento su tutta la linea. Il punto ricordiamocelo sempre è la soddisfazione del passeggero non si può far attendere lungamente in aeroporto nessuno magari senza alcuna informarzione perchè è troppo oneroso per la compagnia aerea riproteggerlo in altro modo. Ripeto se chi deve fare questo tipo di accordi agisce con celerità e anticipando il problema sappilo non è oneroso per nulla anzi... Bisogna poi ricordarsi che la carta dei diritti del passeggero parla chiaro su questo punto, la compagnia non è responsabile solo quando ha attuato tutte le azioni necessarie.... per il resto paga fior fior di quattrini.
 

basu70

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26 Ottobre 2008
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Fin qui tutto bene.



I capoccia dell'azienda nella quale lavoro io - operativa 24 su 24 tutto l'anno in un settore dove se si rompe un server si possono perdere migliaia di dollari al minuto - sono disponibili durante il weekend in caso di emergenza per approvazioni e/o firme. Quando non sono disponibili c'è sempre un processo che consente a chi tipicamente non ha la responsabilità ultima di prendere decisioni nei casi improrogabili. Siccome le linee aeree sono pienamente operative nei fine settimana, mi sembra improponibile e ingiustificabile l'esistenza di processi che dipendano da persone non reperibili.



Le informazioni si perdono per strada se si gestiscono male. Se un flusso di informazioni è gestito bene le info non si perdono. Siccome il guasto di un aereo è imprevisto, ma il fatto che talvolta gli aerei si guastino è prevedibile, strutturare un processo di informazione efficiente non è roba da premi nobel. Il processo sarà più o meno sempre il solito, non è che ogni volta si debba reinventare tutta la procedura e testarla.



L'ufficio dispatch fa la sua parte, ma poi i dati vengono incrociano manualmente? Non esistono applicazioni in grado di incrociare un paio di dati mantenuti in uno/due database? Con la tecnologia di oggi non credo che l'ufficio turni e quello tecnico debbano sfogliare migliaia di pagine. Semmai il problema sarebbe comprensibile nel caso ci sia da contattare le riserve, o se non vi sono equipaggi di riserva rimasti disponibili. Ma i controlli incrociati dovrebbero essere fattibili premendo un tasto.



I passeggeri smontano l'aeroporto perché nessuno dice loro niente. Mille volta mi sono capitati voli annullati, ritardati, dirottati: le uniche volte che fra i passeggeri (compreso il sottoscritto, a volte) ho riscontrato rabbia anziché rassegnazione è stato quando c'è stata grave mancanza di informazione. Quando un mio cliente è condizionato da un problema nostro io lo chiamo subito, gli rispondo subito, lo informo subito. Altrimenti rischio che se ne vada da un altro fornitore. 10 minuti investiti per informare bene i passeggeri della situazione e della sua fluidità e incertezza sarebbero ampiamente sufficienti a placare gli animi (salvo nei casi di certi elementi socialmente e civilmente irrecuperabili).



ci vuole mezzo minuto a scoprire quale linee aeree operano da un certo scalo per una certa destinazione - non-stop o con scalo.



Non è che tutti i mesi vengano inventati nuovi mezzi di pagamento. Bonifico, carta di credito, che altro c'è? Non mi sembrano mille variabili da prendere in considerazione. Se io voglio prenotare un volo ci metto cinque/dieci minuti con Expedia. 200 passeggeri sono tanti, ma i GDS servono anche a questo.Ci saranno un bel po' di scartoffie (cartacee o digitali) da compilare per i pagamenti, ma anche qui direi che i processi saranno sempre più o meno i soliti. Non credo sia impossibile programmare una procedura da adottare in queste situazioni.



D'accordissimo su questa parte. Un aereo sostitutivo non si trova con facilità. Il fatto che vi siano 2-3 persone a gestire una crisi non è propriamente un'attenuante (se dicessi io una cosa del genere a un cliente quello mi risponderebbe che se ne va da chi ha 4-5 persone per risolvere gli imprevisti). E' sicuramente un problema per le 2-3 persone, però, che devono gestirsi la crisi.

In linea di massima mi sembra che questa descrizione sia un po' troppo apologetica. Come ho scritto, un'azienda deve avere processi efficienti per gestire queste situazioni. Sicuramente ciascuna situazione avrà le sue particolarità, ma un metodo generale ci deve essere, deve essere testato (Eurofly ha avuto molte occasioni di far pratica negli ultimi anni). E' impossibile prevedere quando un aereo si romperà, ma che un aereo si romperà è una certezza. Dunque bisogna essere preparati. Se i processi sono macchinosi, bisogna capire se sia per necessità (per fare una verifica tecnica su un aereo ci vuole tempo ed è bene non mettere fretta) o per inefficienza.

sono d' accordo con kenadams su tutta la linea, penso che anche iul problema del bonifico e della CC possa essere bypassato il 99% delle volte se giustamente si parte dal presupposto che un aereo si potrebbe guastare.
 

i-givo

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Questo non è difficile crederlo. Mi è capitato di essere in volo su un 767 Air Canada FCO-YYZ. Sopra Parigi il comandante annuncia che non possiamo intraprendere la traversata atlantica per un "pneumatic duct leak" al motore n. 1. Si va a LHR.
I tecnici AC a LHR ci sono ma non hanno le parti di ricambio necessarie: devono acquistarle da BA. Ci vollero quattro ore per completare la riparazione e le necessarie verifiche tecniche, ed AC non ci fece nemmeno scendere dall'aereo.
Nessuno - dico nessuno! - dei passeggeri si lamentò. In un aereo pieno regnava una serena rassegnazione: chi giocava a carte nel galley con gli AV, chi (io, ovviamente) chiacchierava con il relief first officer che gli mostrava nel cockpit la natura della segnalazione del guasto spiegando tutto.
Perché tanta quiete fra i passeggeri?
- Perché comandante, equipaggio e responsabili di scalo ci parlavano ogni volta che avevano qualche novità, e comunque non passavano mai trenta minuti senza un aggiornamento dettagliato del comandante.
- Perché dopo venti minuti nell'aereo il responsabile di scalo fece arrivare a bordo gelati per tutti (tanti gelati).
- Perché dopo un'ora sull'aereo arrivò a tutti i passeggeri una lettera di scuse e spiegazioni, firmata dal responsabile di scalo e con contestuale riconoscimento di un bonus di 20000 miglia per tutti.
- Perché tutti i passeggeri con coincidenze a YYZ vennero informati tempestivamente di tutte le opportunità di riprotezione su voli successivi e assicurati subito che, in caso di ritardo eccessivo, sarebbero stati messi in albergo a spese della compagnia.

I passeggeri sanno essere ragionevoli se qualcuno spiega loro cosa succede. E si accontentano quando vedono il personale spesso anziché doverlo scovare per scoprire qualcosa.
LHR non è Antanarivo o Baku e ci vollero quattro ore per la riparazione - figuriamoci quanto ci sarebbe voluto ad Addis Abeba. Ma Air Canada si distinse mostrando di essere preparata a rispondere a queste situazioni con procedure prestabilite. Era tutto pronto all'esecuzione: cibo, bevande, scuse, compensanzione e riprotezione erano già tutti predisposti e completati quando ancora i pezzi di ricambio non erano arrivati da BA. Questo vogliono vedere i passeggeri. Ci sarà sempre l'imbecille che si lamenta irrimediabilmente di tutto, ma se attorno a lui trova solo silenzio finisce per calmarsi anche lui.
contributo perfetto!
comunicare è la cosa migliore.
serve anche a sdrammattizzare a volte.
Ho passato 5 hr fermo a ZRH dentro un 767 AA per ORD in attesa che i problemi di neve ci permettessero di decollare (quindi.. non lamentiamoci) tra de-incing, slots, piste ingombre ecc ecc. ed eravamo aggiornati.
Decisero di servire il pranzo, far partire l'IFE completo. Situazione normale...mancava solo il rumore dell'aria sulla carlinga e il ronzio dei motori. E dai finestrini non si vedevano formichine sotto, ma persone umane:)
Non ci sbarcarono mai.
Un po' fastidioso, ma comprensibile: hai idea di riversare nel terminal il "contenuto" di 4-5 wb in partenza che si aggiungono alla folla che già di solito anima un terminal ai gates?
Si sarebbe riempito lo stadio!
Sarebbero iniziati mugugni e commenti tra passeggeri.
Si sarebbe sparsa una sensazione di inefficienza, di gran casino, di emergenza nazionale con centinaia di persone vagare senza sosta (e senza sedie) per l'aeroporto.
Quanti cani pastore sarebbero poi stati necessari a radunare quel gregge ed assegnare i pax ai giusti aerei, carte imbarco...
E se lo slot fosse stato reso disponibile in anticipo nel giro di 5 minuti??
Insomma... .a volte dobbiamo guardare alle cose un po' più in là del nostro naso.
Se ci tengono "prigionieri" nel sigarone per un'ora o due o tre, le compagnie non lo fanno per provare poi l'ebbrezza del tribunale dell'Aja perchè qualcuno li denuncia per violazione dei diritti umani, sequestro di persone, lesa libertà e maestà!Certo c'è di meglio nella vita che stare 2 ore fermi dentro l'aereo con la prospettiva che poi quando mai si involerà ne avrai ancora 10 da starci lì...
ma così è il dorato mondo dell'aviazione.
 

George

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25 Settembre 2008
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Quello è il termine tecnico, quello gergale è "wetlease". Comunque - a parte il fatto che sono un pignolo impressionante - la spiegazione è chiara!
Tanto per essere pignolo, le EU OPS riportano sempre Wet Lease, ACMI è più gergale anche se alla fine viene usato nei contratti...Ufficialmente si chiama Wet Lease...
 

vincenzo florio

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Birgi
kanadams... a me non è difficile credere (e per fortuna che è cosi) che il "potere" e la struttura permetta tutto questo a AirCanada o altre "big"... 300 aerei.. 240 destinazioni...

Una Mistral, una Myair, una xxxxxxxx..... forse possono avere qualche problema in piu a strutturarsi cosi...
qui si entra in un' altro tema.

il fatto che tu ammetti che con queste compagnie cé'qualche problemino in piu' a strutturarsi per fronteggiare l'imprevisto, senza troppo eufemismi lo possiamo tradurre in:
- ci sono compagnie che stentano ad operare l'ordinario, e che in caso di imprevisto causano ai loro clienti le "odissee"

e il problema e'che non dovrebbe essere cosi', perche'anche myair, airbee o kzrkzkkr dovrebbero tutte garantire uno standard di servizio che rientri nei limiti definiti da chi rilascia le licenze per operare.

ma qui non cé'informazione preventiva o comunicazione che tenga. l'informazione "preventiva" da fare dovrebbe avere altri contenuti :
"se le conosci, le eviti! se non le conosci e ci viaggi, sei destinato a pijartela inter cooler".
 

rantax82

Utente Registrato
9 Luglio 2008
5,044
0
GVA-VRN
qui si entra in un' altro tema.

il fatto che tu ammetti che con queste compagnie cé'qualche problemino in piu' a strutturarsi per fronteggiare l'imprevisto, senza troppo eufemismi lo possiamo tradurre in:
- ci sono compagnie che stentano ad operare l'ordinario, e che in caso di imprevisto causano ai loro clienti le "odissee"

e il problema e'che non dovrebbe essere cosi', perche'anche myair, airbee o kzrkzkkr dovrebbero tutte garantire uno standard di servizio che rientri nei limiti definiti da chi rilascia le licenze per operare.

ma qui non cé'informazione preventiva o comunicazione che tenga. l'informazione "preventiva" da fare dovrebbe avere altri contenuti :
"se le conosci, le eviti! se non le conosci e ci viaggi, sei destinato a pijartela inter cooler".

nessuno stenta... le compagnie che stentano sono ferme al prato che cercano di partire...

Ho solo detto che sicuramente AirCanada ha piu potere commerciale di una compagnia del calibro di ItAli, Myair o BluePanorama... puo contare su alleanze, Code share, accordi dai quali escono FIM, tecnici autorizzati e riprotezioni all over the world nel tempo che il dispatch beve un caffe...
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
3,153
0
Birgi
nessuno stenta... le compagnie che stentano sono ferme al prato che cercano di partire...

Ho solo detto che sicuramente AirCanada ha piu potere commerciale di una compagnia del calibro di ItAli, Myair o BluePanorama... puo contare su alleanze, Code share, accordi dai quali escono FIM, tecnici autorizzati e riprotezioni all over the world nel tempo che il dispatch beve un caffe...
io "qualche problema in piu'a strutturarsi cosi'..." lo leggo come "stentare" :)
ma se tu mi dici che anche queste compagnie non stentano... mi va benissimo.

come per la altre deve essere possibile definire un criterio per misurare l'efficienza dei loro processi. se questi sono diversi da quelle "piu'strutturate"

e ancor di piu' sarebbe giustificata un'appropriata comunicazione nei confronti della loro utenza
 

rantax82

Utente Registrato
9 Luglio 2008
5,044
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GVA-VRN
io "qualche problema in piu'a strutturarsi cosi'..." lo leggo come "stentare" :)
ma se tu mi dici che anche queste compagnie non stentano... mi va benissimo.

come per la altre deve essere possibile definire un criterio per misurare l'efficienza dei loro processi. se questi sono diversi da quelle "piu'strutturate"

e ancor di piu' sarebbe giustificata un'appropriata comunicazione nei confronti della loro utenza
io "qualche problema in piu' a strutturarsi" lo leggo come "certi tipi di realta sono difficili da "copiare" per alcune aziende"...

Non puoi paragonare la struttura di vendita e assitenza del gruppo General Motors a quella della DR5...
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
3,153
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Birgi
io "qualche problema in piu' a strutturarsi" lo leggo come "certi tipi di realta sono difficili da "copiare" per alcune aziende"...

Non puoi paragonare la struttura di vendita e assitenza del gruppo General Motors a quella della DR5...
va bene... lasciamo stare gli aspetti sintattico-semantici :)
e andiamo al punto focale (e pratico)

siamo d'accordo che meno strutturato e'un vettore e meno efficace e'la sua assistenza
maggiore e' l'attenzione da dare all'informazione da fornire all'utenza?